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Autore: Phedre no Delanuay    20/02/2015    1 recensioni
Una storia tra presente e passato, tra sogni che possono far male, impazzire, ma anche innamorare.
E se questa non fosse l'unica vita che ci fosse stata concessa? Se prima ne avessimo vissuta un'altra e ora ci si presentasse tutta con potenza, cosa potrebbe accadere?
Leggete e recensite^^
Genere: Erotico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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CAPITOLO 1 - Presente


- Malfoy! -
- Granger! -
Libri sparsi sul duro pavimento antico.
- Per Salazar, vedi di usare i tuoi luridi occhi per qualcosa, stupida mezzosangue! - si sente quanto sono infastidito? No perché se potessi la farei evanescere seduta stante. Cominciare la settimana vedendo, o addirittura toccando la Granger non è proprio di buon auspicio.
Stranamente non sento proferir nessuna parola dalla ragazza di fronte a me. Due occhi duri, fieri e anche un po' irati mi guardano. Mi sfidano?
Incrocia le braccia e mi fa un cenno con la testa mentre il piede comincia a tamburellare ritmicamente al suolo, impaziente.
- Cosa? - la guardo allibita.
- Raccogli - dice solamente.
- Cosa? - stessa domanda, tono completamente diverso. 
- Spero tu stia scherzando mezzosangue- il mio sopracciglio si alza in un significativo "mi prendi per il culo?".
- Assolutamente no - il ticchettio sul pavimento continua incessante.
- Stavi correndo nel corridoio, cosa tra l'altro vietata, e mi sei venuto addosso. Come minimo adesso raccogli i libri che mi hai fatto cadere - . No, non è decisamente la mia settimana.
- Non mi abbasserò a prendere i tuoi sporchi libri. - ne colpisco uno con la punta del piede mentre alzando la testa sfodero il mio miglior ghigno.
- E comunque si addice più a te stare per terra, a quattro zampe, nella polvere - prima che possa ribattere la supero.
Come sempre, vinco io.
- Malfoy? - mi giro per vedermi schiantare in pieno volto un appuntito, enorme, tomo, mentre riconosco confuso il rumore di tacchi che corrono, e una sagoma annebbiata di donna dai lunghi capelli ricci, allontanarsi.
Ok, questa gliela concedo.
1 - 0.
Per la Granger.

*

- Draco? Che hai fatto in fronte? - Pansy mi guarda come fossi un alieno.
- Niente - taglio corto infastidito.
- Hai un bernoccolo enorme amico - fischia Blaise accanto alla ragazza.
- Non me lo dire - sbuffo inforcando con malagrazia un pezzo di carne dal mio piatto.
Lo sguardo mi cade sul tavolo dei griffyndor, trovando subito quella stupida so-tutto-io ridente attorniata dai suoi amichetti altrettanto stupidi.
Maledetta! Come ha osato deturpare il mio bel viso?
Sento i miei amici confabulare qualcosa a proposito di cosa può essermi capitato, forse mi stanno pure chiedendo qualcosa, non so, la mia attenzione è tutta su lei. Lei che vedo alzarsi, salutare i pezzenti, e avviarsi fuori dalla Sala Grande.
Senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo fuori anch'io, la mia mano ben salda sul libro colpevole di avermi ferito.
- Mezzosangue! - si volta, ma non ha il tempo di vedermi in quanto le si stampa in faccia "l'arma" che aveva usato contro di me solo qualche ora prima.
Ben ti sta! 
Come diceva quel detto babbano? "Occhio per dente?"
No, ma non importa. Vendetta compiuta.
- Tu! - sussurra adirata, sorpresa e dolorante tenendosi una mano sul volto, il tomo aperto malamente a terra. 
- Ti restituisco il libro Granger - rido.
I suoi occhi infuocati si posano su di me. Con un cipiglio tutt'altro che amichevole la vedo raggiungermi con un paio di falcate alzando le braccia in aria preparando i pugni per colpirmi.
Ovviamente la blocco per i polsi senza nessuna fatica.
Lei ringhia come un leone ferito e riottoso, pronto a dimostrare che non si farà battere da nessuno.
Io sibilo il suo nome accettando la lotta.
Nonostante la superi evidentemente in altezza non riesco a guardarla dall'alto in basso. I suoi occhi me lo impediscono. Questo suo essere maledettamente Gryffindor mi fa imbestialire!
- Sporca mezzosangue - 
- Maledetto furetto-unicorno - infierisce.
- Ah ah - rido sarcastico.
- Davvero simpatica - 
Continuiamo la nostra "danza" per non so quanto, con lei che cerca di colpirmi con quei piccoli pugni ed io che la blocco cercando di farglieli abbassare. 
Se qualcuno ci vedesse, sinceramente, non so cosa potrebbe pensare. Dobbiamo essere proprio uno spettacolo bizzarro, dopotutto, per quanto sia risaputo all'interno di Hogwarts che il sangue che scorre fra di noi non è di certo dei migliori, non abbiamo mai perso l'autocontrollo, arrivando alle mani. Tante parole sono volate ma niente di più.
Cerca di liberarsi usando più forza.
- Lasciami - 
Ah. No aspetta. Lei alle mani c'è arrivata eccome. Terzo anno. Un bel destro aggiungerei. Peccato il bersaglio fosse il mio volto. Ancora.
Le stringo più forte i polsi e l'avvicino a me allargandole le braccia. Sibilo al suo orecchio un "sai Granger da così vicino fai ancora più schifo?" e la spingo via lasciandola andare. Mi aspetto una nuova carica, invece tutto ciò che vedo sono una serie di sentimenti che si impossessano di lei con prepotenza.
Smarrimento.
Dolore.
Offesa.
Rabbia.
Orgoglio. Forte e puro.
- Ti odio! -
Rimango di stucco. Il mio cuore proruppe in un dolore sordo mentre la mia mente mi mostra un'immagine che non riesco a definire.
So solo che vedo Hermione Granger scappar via, mentre, non si sa per quale motivo, ritrovo il mio braccio alzato a mezz'aria come in procinto per fermarla. 
Era mia intenzione farle del male, e allora perché sento che quello veramente ferito fra i due sono io?
   
 
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