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Autore: L_Ombra_Del_Vento    21/02/2015    1 recensioni
Ci avviciniamo ridendo per aiutare le ragazze a tirarsi su. Volendo aiutare Imogene le tendo la mano e quando lei la prende sento una scossa dentro di me e probabilmente è lo stesso anche per lei, dal momento che la vedo guardarmi con gli occhi spalancati e la bocca schiusa.... Dio, quella labbra avrebbero potuto farmi impazzire, erano così rosa, piccole ma piene al punto giusto, insomma erano perfette! Per non parlare di quegli occhi così belli e profondi, erano di un colore così particolare e rendevano il suo viso ancora più bello incorniciato da quei ricci corti e perfetti. Guardandola bene mi rendo conto che è esattamente come mi ero immaginata Summer, ecco perché ho sentito questa connessione con lei ma....no, non poteva essere, le probabilità erano praticamente nulle!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IMOGENE'S POV

 

«Bene ragazzi, per oggi abbiamo finito! Vi ricordo che dopo le vacanze di natale dovrete consegnarmi la tesina di 25 pagine sul concetto di invenzione dell'etnia in Africa durante il colonialismo. Non prendetela alla leggera ragazzi perché il voto della tesina costituirà il 50% del vostro voto finale. Buone vacanze e che la forza sia con voi!»

Ci alziamo tutti dai nostri posti sorridendo all'ennesimo accenno del professor Collins a Star Wars.

Il primo semestre qui a Cambridge sta per finire ed io non potrei essere più soddisfatta! I corsi stanno superando di gran lunga le mie aspettative, i professori sono bravissimi e stimolanti e le materie sono interessantisime. Ma la cosa che mi rende più felice è poter vedere Zayn anche due volte a settimana se non tre.... mi sembra surreale poter passare così tanto tempo con lui, ma da un lato questa cosa mi spaventa perché quando finirò quest'anno a Cambridge e dovrò tornare ad Harvard, sarà già tanto se riusciremo a vederci una volta al mese e sarà difficile abituarsi. Già adesso che non lo vedo da 8 giorni rischio di impazzire....

«Hey California!!» un braccio si posa sulle mie spalle e mi giro sorridendo alla mia compagna di stanza Catalina, una tipica bellezza argentina: non troppo alta, capelli nerissimi lunghi fino al sedere e leggermente ondulati, occhioni castano scuro, tette e culo da far invidia a chiunque, insomma, una figa!

«Hola Argentina!» le lascio un bacio sulla guancia mentre ci avviamo verso la nostra stanza.

Qui a Cambridge i dormitori sono molto diversi da quelli di Harvard. Sono delle semplici stanze con i letti ed un bagno in camera mentre ad Harvard sono dei veri e propri mini appartamenti con camera comune ed angolo cucina.

Vicino ai dormitori ci sentiamo chiamare dall'altra nostra compagna di stanza, Ingrid.

Una bellissima ragazza tedesca super nerd. Avanza verso di noi con le sue gambe chilometriche, il suo maxi maglione ed i suoi occhialoni neri troppo grandi per il suo viso ed i suoi occhi azzurro cielo, i suoi lunghi capelli biondi ondeggiano ad ogni suo movimento. Siamo tutte e tre diversissime ma non potremmo andare più d'accordo di così.

«Oddio ragazze che giornata!! Non vedo l'ora di tornare un po' a casa per le vacanze!» lei e Catalina sarebbero partite oggi stesso mentre io devo aspettare che Zayn passi a prendermi domani mattina per andare qualche giorno dai suoi a Bradford prima di separarci per il Natale. Sono “leggermente” terrorizzata all'idea di conoscere i suoi genitori e non faccio nemmeno niente per nasconderlo, ma invece di ottenere il suo sostegno ottengo solo delle prese in giro per il mio nervosismo... che ragazzo carino vero?!

Dopo essere arrivate in camera le mie amiche si danno da fare per preparare i bagagli mentre io mi rilasso stravaccata sul letto.

«Quuuuuuuuindi qualcuno domani farà il grande passo, o sbaglio?» Catalina ammicca verso di me con uno sguardo a metà tra il malizioso ed il divertito. Per tutta risposta le tiro in faccia un cuscino scatenando la sua risata.

«Dai, scherzavo! Ma, parlando seriamente, sei agitata?»

«Volete la verità??» lei ed Ingrid annuiscono vigorosamente.

«Potrei farmela addosso da un momento all'altro!!»

«Ma perché sei così terrorizzata? Insomma, capisco che conoscere i genitori del proprio ragazzo sia un passo importante, ma devi tranquillizzarti. Sei una ragazza fantastica e sono sicura che i genitori di Zayn saranno pazzi di te!» Ingrid e la sua solita dolcezza.

«Oddio fantastica, adesso non esageriamo, si insomma sei una rag-» questa volte le tiro in faccia il pupazzo dei minion che mi aveva regalato Kaya un anno fa. La risata di Catalina si diffonde per tutta la stanza mentre si siede sul letto accanto a me porgendomi il mio minion che prontamente afferro abbracciandolo stretto.

«Davvero Ims, non c'è bisogno di agitarsi così tanto, tu e Zayn siete una delle coppie più belle e solide che abbia mai visto anche se non state insieme da tantissimo. Se lui stesso non fa altro che ripeterti che i suoi genitori sono persone tranquille che motivo hai tu di essere così nervosa? Chi conosce i suoi genitori meglio di lui?» mi sorride leggermente accarezzandomi i capelli. So che sia lei che Ingrid hanno ragione ma amo così tanto Zayn che sono terrorizzata da qualsiasi cosa che potrebbe ostacolarci. E poi sono rimasta traumatizzata dall'incontro con i genitori di Trevor perché è stato dopo quel giorno che le cose tra me e lui hanno iniziato ad andare male: i suoi genitori, soprattutto sua madre, mi hanno subito accolta molto bene, troppo bene direi visto che hanno iniziato a farmi pressioni già dal nostro primo incontro parlando di matrimonio, progetti per il futuro ed altre cose che apparentemente loro avevano già stabilito per me e per Trevor senza prenderci minimamente in considerazione. Ricordo ancora come se fosse ieri la serata della tragedia, quella in cui il vaso è traboccato segnando la rottura tra me e Trevor che non tardò ad arrivare tre settimane dopo.

 

*flashback*

«Sei splendida con questo vestito.» le braccia di Trevor mi stringono da dietro mentre mi trovo davanti allo specchio. Ho indosso un elegante vestito verde lungo fino ai piedi, è in seta ed accarezza splendidamente le mie forme, ha una sola spallina ricoperta di piccoli brillantini ed un leggero scollo a cuore. E' uno dei tanti regali di Trevor che ha insistito affinché io lo indossassi per l'ennesima cena di questa sera con i suoi genitori, a quanto pare hanno un annuncio molto importante da farci.

Mi giro lentamente tra le sue braccia e prima ancora che abbia la possibilità di dirgli qualcosa si avventa sulle mie labbra con quella sua solita passione che mi lascia senza fiato. A dire il vero le cose tra me e lui non vanno molto bene già da parecchio tempo ma proprio non riesco a lasciarlo, lo amo troppo e nonostante me ne combini tante finisco sempre per perdonarlo.

«Andiamo?» mi sussurra dolcemente dopo essersi staccato da me, annuisco leggermente e dopo aver afferrato la sua mano ci dirigiamo fuori dal mio dormitorio.

Nel giro di mezzora arriviamo nel ristorante più chic e caro di tutta Boston in cui i suoi genitori hanno riservato il tavolo per la serata. Appena entriamo li vediamo già seduti al tavolo, ma si alzano per abbracciarci calorosamente non appena ci avviciniamo al tavolo. Richard e Paulette Smith hanno tutta l'aria dei classici ricconi snob e anche se sono stati sempre molto carini con me, non tollero il loro modo di immischiarsi nella nostra relazione convinti di essere gli unici a sapere cosa sia meglio per noi.

La cena procede come sempre con chiacchiere generali, il cibo è buono ma troppo sofisticato e soprattutto troppo poco per i miei gusti, sono delle porzioni per uccellini queste? Voglio una cavolo di pizza gigante e magari una bella birra!

«Allora Imogene, se non ricordo male il tuo sogno è lavorare per una ONG, giusto?» Paulette si rivolge a me con il suo solito sorriso mentre io dentro di me rischio di esplodere, non sopporterei l'ennesima discussione circa il mio futuro.

«B-beh insomma, io ancora non so be-»

«Non credo sarebbe una buona idea. Insomma, sono lavori spesso poco pagati e che ti costringerebbero a muoverti parecchio, come faresti ad occuparti della famiglia in questo modo?» per poco non mi strozzo con il vino... qualcuno mi dica che è tutto uno scherzo? Crede davvero che la mia massima aspirazione sia stare a casa a fare il bucato aspettando che mio marito torni a casa per servirlo e riverirlo??

«Come sai quasi sicuramente Trevor verrà preso dai Miami Heats, insomma è il migliore nella lega giovanile di basket e sarebbero degli idioti a non prenderlo. Quindi abbiamo pensato che la cosa migliore per voi sarebbe trasferirvi a Miami dove tu, con la tua laurea, potrai lavorare all'ambasciata brasiliana, conosco l'ambasciatore che mi ha assicurato che ti metterebbe subito ai piani alti e non saresti costretta a spostarti in giro per il mondo.»

«Oddio Richard mi sembra un piano splendido, tu che ne pensi tesoro?»

«Direi che è assolutamente fantastico papà, non potremmo chiedere di meglio.... giusto amore mio?» Trevor mi prende la mano e mi guarda come se il fatto che i suoi genitori abbiano appena pianificato il nostro, e soprattutto il MIO futuro, sia la cosa più naturale del mondo. Tutto questo è veramente troppo. Stacco la mia mano dalla sua e fisso i miei occhi su Richard.

«Ti ringrazio per il tuo interessamento Richard, ma penso di poter stabilire da sola cosa voglio dalla vita. Se ho deciso di andare al college è per costruirmi il futuro dei miei sogni, non di qualcun altro.» Richard mi guarda impassibile rigirandosi il calice di vino tra le mani mentre Paulette sembra estremamente a disagio. Trevor mi afferra con forza il gomito facendomi voltare verso di lui.

«Che cosa diavolo stai dicendo?? Questa è la solu-» viene bloccato da un cenno di suo padre.

«Lascia che me ne occupi io figliolo.... sai signorina, in quanto donna dovresti imparare ogni tanto a stare zitta e a cogliere le occasioni che ti vengono offerte. Tu pensi davvero di poter cambiare il mondo? Pensi che i tuoi stupidi sogni si realizzeranno? Lascia che ti spieghi una cosa: il mondo non ruota intorno a quello che vuoi tu ed onestamente parlando le tue sono solo stupide fantasie ed ambizioni da paladina della giustizia dei poveracci. Ora farò finta che tu non abbia declinato la mia generosa offerta e ti darò il tempo di rifletterci con calma, siamo d'accordo tesoro?» le mie mani tremano dalla voglia di tirargli un pugno in faccia ma la cosa che mi fa più male è che, nonostante suo padre mi abbia appena insultato, Trevor evita il mio sguardo quando cerco il suo sostegno. Spingo indietro la sedia per alzarmi e piantare entrambe le mani sul tavolo con gli occhi pieni di lacrime.

«Lasci che gliela dica io una cosa signor Smith: lei si spaccia tanto per grande uomo di classe e di mondo, quando in realtà è una persona piccola, infima e cattiva. Pensa di poter controllare tutto e tutti dall'alto della sua posizione altolocata e che automaticamente questo la renda migliore di tutti. Beh, si sbaglia di grosso! Lei è solo un gran maleducato maschilista il cui unico modo per sentirsi grande è trattare gli altri alle stregua di stracci per i piedi. Pensa che non abbia notato il modo in cui sua moglie è assoggettata a lei, in pubblico si mostra un marito buono, innamorato e devoto ma lo sguardo di Paulette non mente e non voglio nemmeno immaginare come lei la tratti nell'intimità della vostra casa! I miei non sono stupidi sogni e li inseguirò fino alla fine perché mi hanno sempre insegnato a credere nei propri sogni e nei propri valori e non sarà un uomo qualunque come lei a farmi sentire piccola ed inutile perché non lo sono e mai lo sarò!» alla fine del mio discorso le lacrime stanno ormai scorrendo sulle mie guance, Paulette si tortura nervosamente le mani, Trevor mi guarda adirato e Richard si limita a sorridermi amaramente facendomi solo infuriare di più.

«Spero che questo ti serva da lezione per non aver scelto la figlia degli Ealy quando te l'abbiamo presentata qualche mese fa Trevor, lei si che sarebbe stata una moglie perfetta!» mi giro sconvolta verso Trevor che adesso appare estremamente a disagio.... gli hanno presentato una ragazza anche se stiamo insieme e lui non mi ha detto niente?!!

Lo guardo un'ultima volta, afferro la mia borsa e a passo svelto, tenendomi il vestito troppo lungo con una mano mi dirigo verso l'uscita del ristorante sotto lo sguardo curioso di tutti quelli che hanno assistito alla scena. Non faccio in tempo a fare due passi fuori dall'edificio che sento una mano tirarmi violentemente per il braccio. Vado a sbattere contro il petto marmoreo di Trevor che mi guarda con gli occhi in fiamme.... si permette anche di fare la parte dell'arrabbiato??

«Che cazzo ti è saltato in mente?? Come ti permetti di trattare così i miei genitori? Ti rendi conto della figuraccia che gli hai fatto fare??» mi libero dalla sua presa mentre altre lacrime vengono fuori.

«Come mi permetto io?? Ti rendi conto che tuo padre mi ha insultato come se fossi una nullità e tu non hai fatto niente per difendermi o per sostenermi?!! Cosa dovrei pensare? E vogliamo parlare della ragazza che ti hanno presentato?! Non pensi che avresti dovuto dirmelo??» sto praticamente urlando nel pieno centro di Boston con i passanti che ci guardano male, ma non mi interessa affatto.

«Se tu non avessi rifiutato la sua offerta non ti avrebbe parlato in quel modo e non ti ho detto niente di Gabrielle perché non c'era niente da dire, non è successo niente tra di noi!»

«E come faccio a crederti Trevor? Pensi che io non sia a conoscenza di tutte le voci che girano su di te? Di tutte le ragazze che entrano ed escono dalla tua stanza alla sede della confraternita quando non sei da me? Ti rendi conto di quanto mi faccia star male tutto ciò? A quanto pare no, ma nonostante tutto io resto qui perché ti amo mentre tu non hai neanche il coraggio di lottare per me andando contro tuo padre, come pensi che mi faccia sentire tutto questo?» mi guarda senza sapere cosa dire, confermando così tutti i suoi tradimenti che già sospettavo. Scoppio a piangere ancora più forte stringendomi nelle spalle, ma quando mi giro per andarmene Trevor mi afferra di nuovo spingendomi verso il muro. Preme il suo corpo contro il mio avvicinando il suo viso al mio.

«Non ti lascerò andare così facilmente Ims, tu sei mia e così sarà sempre» quando prova a baciarmi poggio le mie dita sulle sue labbra per fermarlo.

«Non ho voglia di vederti e di parlarti in questo momento, voglio solo stare sola e tornare ai dormitori quindi lasciami andare, ti prego....» la mia voce è quasi un sussurro ma a sorpresa, dopo avermi fissata intensamente per qualche secondo, si allontana da me che senza concedergli una seconda occhiata mi dirigo da sola verso il campus.

*fine flashback*

 

A ripensarci adesso quasi mi viene da ridere, anche se sul momento ci sono stata malissimo e le tre settimane successive in cui sono stata con Trevor sono state le peggiori di tutta la mia vita. Non facevamo che litigare e alla fine lui cercava sempre di portarmi a letto per risolvere la situazione ed io scema che glielo lasciavo fare perché mi bastava un suo tocco per arrendermi, ma un giorno ho detto BASTA e quella volta è stato per sempre. Ai miei genitori non ho mai raccontato niente della lite con i suoi genitori. Mia madre aveva un'immagine splendida di loro due e non volevo rovinargliela, mentre a mio padre non erano mai piaciuti davvero così come a me, e per questo sapevo che, vista la sua natura protettiva nei miei confronti, se gli avessi raccontato dell'accaduto sarebbe andato a prendere a pugni Richard e avrei decisamente preferito evitare la cosa.

Le altre sono partite circa mezzora fa ed io sto iniziando a preparare il mio trolley per questi pochi giorni che passeremo a Bradford quando sento bussare alla porta della nostra stanza. Vado ad aprire convinta che si tratti di quella sbadata di Catalina che ha dimenticato qualcosa, tipo il suo inseparabile rossetto rosa barbie. Un gridolino mi scappa incontrollato quando mi trovo davanti il mio bellissimo ragazzo appoggiato allo stipite con le braccia incrociate ed il suo sorriso beffardo che amo.

«Amore!! Questa si che è una sorpresa!!» gli salto praticamente in braccio ma lui mi afferra prontamente ridendo con me. In questi giorni non eravamo riusciti a vederci perché i ragazzi erano pieni di interviste, apparizioni, esibizioni e cose varie visto che poi per una ventina di giorni si sarebbero goduti un po' di meritato riposo durante le vacanze di natale.

«Mi sei mancato così tanto!» gli dico mentre riempio il suo viso di baci godendo della sua bellissima risata.

«Anche tu piccola, da morire!» dopo avermi rimesso a terra mi afferra per i fianchi facendo congiungere le nostre labbra. Afferra il mio labbro inferiore tra i denti così da farmi aprire la bocca dove subito dopo la sua lingua incontra la mia facendomi tremare le gambe come al solito. Mi aggrappo a lui mettendogli le braccia dietro il collo mentre lentamente mi spinge verso il letto. So perfettamente quali sono le sue intenzioni e beh, sono anche le mie.

Le sue mani si intrufolano al di sotto della mia felpa che in realtà è la sua, raggiunge il gancetto del mio reggiseno per sganciarlo ed afferrare il mio seno destro con le mani. Un gemito fuoriesce dalle mie labbra mentre lentamente mi adagia sul letto per poi stendersi sopra di me.

Pochi minuti dopo i nostri vestiti sono sparsi sul pavimento ed i nostri corpi nudi sono a contatto pronti a fondersi in uno solo.

«Sei bellissima» me lo dice sempre, ma non mi stanco mai di sentirmelo dire. Gli sorrido dolcemente sollevando il busto per posare un delicato bacio sulle sue labbra, poco dopo lo sento entrare dentro di me ed è la sensazione più bella del mondo. I suoi movimenti sono dapprima lenti ma quando stringo le gambe incrociandole appena sopra il suo sedere, il suo ritmo accelera mandandomi in estasi. I nostri gemiti si fanno sempre più forti fino ad arrivare insieme all'apice del piacere.

Zayn si stende sul letto di fianco a me col respiro pesante. Si gira verso di me con sguardo malizioso e divertito mentre io continuo a tremare per il piacere appena provato.

«Si, mi sei decisamente mancata!» rido leggermente mentre allunga un braccio per cingermi la vita ed avvicinarmi a lui. Restiamo così a coccolarci sotto le coperte fino a quando il sonno non ci accoglie entrambi.

 

 

La mattina seguente

«Zaaaaaaayn!! Esci subito dalla doccia, non abbiamo tempo per fa-» vengo zittita dalla sue morbide labbra che prendono possesso delle mie mentre l'acqua scorre sui nostri corpi nudi.

Ci stiamo preparando per partire, ma nonostante siamo in ritardo Zayn continua a stuzzicarmi e cavoli, come fai a dire di no ad un figo del genere che ti entra in doccia tutto nudo e ti bacia in quel modo che ti fa tremare le ginocchia? Semplice, NON PUOI!

«Dai piccola, per tre giorni ti avrò di fianco senza poter concludere niente. Mia madre è molto rigida su queste cose e mi ha già detto che dormiremo in stanze separate e che controllerà la mia, quindi ho bisogno di sfruttare ogni momento disponibile per perdermi in te» le sue labbra scendono sul mio collo e tutta la mia forza di volontà va a farsi fottere, mi abbandono a lui che con la solita passione mi porta all'apice del piacere e non mi interessa più se siamo in ritardo perché quando sono con lui il resto del mondo non conta...

 

Dopo il nostro rapido ma inteso rendez-vous nella doccia, riesco a trascinare Zayn in camera per vestirci.

Decido di indossare un paio di jeans skinny neri risvoltati alla caviglia, un maglioncino bianco con una striscia velata in pizzo ed i miei amati ankle boots con un po' di tacco; lascio i capelli al naturale mentre sul viso applico un velo leggerissimo di fondotinta e cipria, una passata di mascara e matita nera sugli occhi e labbra al naturale con solo il burrocacao.

«Che dici, vado bene?» faccio un giro su me stessa per mostrare l'outfit al mio ragazzo super sexy che indossa un paio di jeans chiari, maglione verde a fantasia natalizia ed un paio di stivaletti marroni.

«Saresti stupenda anche con indosso un sacco della spazzatura piccola» si avvicina a me cingendomi la vita con entrambe le braccia mentre io appoggio le mani ai suoi bicipiti. Le sue labbra si posano sulle mie per un dolce e rapido bacio a stampo.

«Sei sicuro? Insomma, ho optato per qualcosa di semplice per essere me stessa, ma forse non è abbastanza, magari dovrei mettere qualcosa di più elegante...»

«Sei assolutamente perfetta tesoro e ti assicuro che i miei genitori ti adoreranno proprio per il tuo essere così semplice, dolce e meravigliosa.» fa sfiorare giocosamente i nostri nasi provocando la mia leggera risata e dopo un leggero bacio ci stacchiamo per prendere le borse ed uscire. Zayn recupera il mio ed il suo borsone mentre io infilo il cellulare nella mia borsa in cuoio preferita. Indosso il parka ed il capello nero per poi seguire Zayn fuori dal dormitorio.

Nel parcheggio ci aspetta la sua meravigliosa BMW X5 nera per cui sbavo letteralmente ogni volta.

«Guido io giusto?» gli chiedo con tono noncurante mentre carichiamo le borse.

«Ha ha ha, che bella battuta piccola! Non si tocca il mio tesoro e poi sei troppo bassa, non ci arrivi mica ai pedali!» lo guardo con la faccia indignata e quando si avvicina a me ridendo per darmi un bacio sfuggo alla sua presa e fingendomi ancora offesa mi dirigo vero la portiera del passeggero, ma prima di entrare mi rigiro verso di lui che intanto sta ancora sogghignando vicino al portabagagli.

«Farò in modo che tua madre venga a sapere come quel buzzurro di suo figlio tratta la sua ragazza!» e dopo avergli fatto la linguaccia da vera persona matura entro in macchina seguita poco dopo da lui. Incrocio le braccia rifiutandomi di guardarlo per portare avanti la mia sceneggiata.

«N-non lo dirai seriamente a mia madre vero?» mi giro verso di lui e non riesco a non scoppiare a ridere nel vedere la sua espressione quasi terrorizzata.

«Ahahahahahaha oddio, la tua faccia!!» continuo a ridere mentre Zayn mette in moto la macchina uscendo dal parcheggio.

«Non c'è niente da ridere! Mia madre potrebbe mettermi in punizione se sapesse come ti prendo in giro alle volte, nonostante io abbia quasi 22 anni!» adesso si che non riuscirò più a smettere di ridere, l'idea di Zayn trascinato in camera magari per le orecchie per essere messo in punizione è a dir poco esilarante.

«Ufffffff abbiamo capito, ora puoi anche smetterla di ridere!»

«Oddio scusa» mi asciugo le lacrime causate dal troppo ridere «è solo che mi sembra assurdo che grande e grosso come sei, tu sia terrorizzato da tua madre.»

«Beh, perché non hai mai visto la sua reazione ogni volta che prendo in giro mia sorella maggiore o qualsiasi altra ragazza! E' fissata con la storia dell'essere un gentiluomo e bla bla bla!» mi giro leggermente sul sedile così da guardare il suo profilo.

«Beh sappi che tua madre mi sta già molto simpatica, ma tranquillo, non voglio che tu passi il weekend in un angolino in punizione, quindi non le dirò niente.» gli sorrido mentre gioco con una ciocca dei miei capelli. Zayn per tutta risposta afferra la mia mano lasciandovi un dolce bacio per poi poggiarla sulla sua gamba tenendola intrecciata alla sua.

Dio, è così sexy mentre guida con una mano sola!

Il resto del viaggio scorre tra musica, risate e chiacchiere. Zayn mi racconta qualcos'altro della sua famiglia ed io sono incantata dal modo in cui ne parla, con una bellissima luce negli occhi segno di quanto ami la sua famiglia. A detta sua, la persona che devono davvero ingraziarmi non è sua madre, bensì Safaa la sua sorellina di 7 anni perché per lei Zayn è il suo eroe, il suo principe azzurro, il suo tutto e quindi è molto gelosa di lui. A quanto pare infatti le ex di Zayn sono state perentoriamente bocciate da lei che si rifiutava anche solo di farle entrare in casa.

«Cavoli, spero proprio di piacerle allora, adesso si che sono in ansia!» di solito sono molto brava con i bambini ma se non dovessi piacerle? Ci resterei malissimo.

«Dicono che i bambini capiscano a pelle quando una persona è buona o no e mia sorella ha avuto ragione con le due precedenti ragazze che ho portato a casa, erano terribili! Ma tu, sei l'esatto opposto di loro, è praticamente impossibile che non ti adori!» questo mi rassicura un po' ma sono comunque preoccupata.

«Come mai odiava le tue ex?»

«Perché erano snob e non volevano mai giocare con lei, e oltretutto hanno cercato da subito di “comprarla” portandole dei giochi ma non è questo che vuole. Ha solo 7 anni ma è molto sveglia, sa cosa è davvero importante.» sorride felice mentre parla orgoglioso della sua piccolina, è davvero adorabile.

«Eccoci arrivati!» finalmente dopo ore di viaggio, Zayn parcheggia difronte ad una graziosa villetta rossa e bianca. Quando scendo dalla macchina mi rendo conto che le mani mi stanno tremando per l'agitazione ma per fortuna, dopo aver recuperato i borsoni, Zayn si avvicina a me afferrando la mia mano.

«Rilassati piccola, andrà tutto bene...» mi bacia sulla tempia ed io sospiro cercando di tranquillizzarmi.

Prima ancora di poterci avvicinare alla porta, quest'ultima si apre rivelando una bellissima bambina dai lunghi capelli neri sistemati in una treccia disordinata, occhioni identici a quelli di Zayn e sorriso dolcissimo. Safaa.

Corre verso di noi gridando felice il nome di suo fratello che prontamente si piega sulle ginocchia per accoglierla in un caloroso abbraccio.

«Ecco qui la mia principessa!!» Zayn si tira su tenendola in braccio per poi volteggiare insieme a lei mentre le loro risate si uniscono in una melodia dolcissima. E' una scena commovente.

Io mi torturo impacciata le mani, quando Zayn rimette a terra la piccolina posando le mani sulle sue spalle e girandola verso di me per presentarci.

«Sorellina, questa è Imogene, la mia ragazza.» Safaa mi sorride dolcemente guardandomi negli occhi.

«Ciao Safaa, è un piacere conoscerti. Zayn non fa che parlare della sua adorata sorellina.» mi abbasso sulle ginocchia per essere più alla sua altezza, anche se nana come sono finisco per essere più bassa....

«Ciao... lo sai che sei veramente bella?» il suo complimento è così tenero e spontaneo che le mie guance si tingono leggermente di rosso mentre un enorme sorriso si fa largo sul mio volto.

«Anche tu lo sei! Hai dei capelli splendidi...» afferro la punta della sua treccia mentre lei ridacchia.

«Sai fare le trecce?» Zayn mi aveva accennato della sua passione per le trecce e per fortuna mi riescono molto bene.

«Si e ne conosco un paio che ti donerebbero tantissimo!» il suo viso si illumina e dopo aver saltellato sul posto battendo le sue manine, afferra quelle mie e di Zayn per portarci in casa.

Sulla soglia ci aspettano i genitori di Zayn: suo padre è un uomo alto e piuttosto in forma, capelli corti castano scuro e occhi quasi neri ed un leggero accenno di barba, decisamente un bell'uomo. Sua madre invece è a dir poco stupenda... i suoi capelli neri mediamente lunghi sono acconciati in delle onde perfette, il suo bellissimo fisico formoso al punto giusto è racchiuso in un elegante vestito aderente che va ad allargarsi a metà coscia fino a sotto il ginocchio e guardandola bene mi è subito chiaro da chi Zayn e Safaa abbiano ereditato i loro bellissimi occhi.

«Figliolo!! Come stai?» il signor Yaser abbraccia Zayn dandogli poi qualche pacca sulla spalla.

«Ciao papà! Alla grande come sempre!»

«Vieni qui tesoro, fatti abbracciare!» sua madre lo stritola in un abbraccio molto più caloroso riempiendolo di baci sul viso ed io non riesco a trattenere una leggera risata per la faccia afflitta di Zayn.

«Mamma per favore, è imbaraz-»

«Ma amore, sei dimagrito? Mangi bene a Londra? In questi giorni ti preparo tutti i tuoi piatti preferiti così mi rimetti su un po' di ciccia eh!» Trisha lo tiene per il viso tastandogli le guance che potrebbero andare a fuoco visto quanto sono rosse per l'imbarazzo.

Dopo questo allegro teatrino Yaser si avvicina a me per presentarsi.

«Io sono Yaser, il padre di Zayn, molto piacere.»

«Io sono Imogene, piacere mio signore.»

«Suvvia, chiamami per nome altrimenti mi fai sentire vecchio!» ridacchia leggermente posando una mano sulla mia spalla. Sorrido felice che sia una persona alla mano.

«Ma tu sei vecchio papino!» abbassiamo tutti lo sguardo sulla piccola Safaa scoppiando a ridere.

«Ah si? Beh questo vecchio è ancora in grado di prenderti sai?» un enorme sorriso si dipinge sul viso di Safaa prima che inizi a correre per tutto il giardino emettendo dei piccoli urli inseguita giocosamente dal padre. Non riesco a non sorridere a questa tenera scena, mentre Trisha si avvicina a me.

«Tesoro, mi avevi detto che era molto bella, ma non le hai reso giustizia.... sei semplicemente stupenda mia cara» stavolta sono le mie guance ad andare a fuoco mentre Trisha afferra entrambe le mie mani per poi stritolarmi in un abbraccio.

«Oh che carina che sei! Per fortuna esistono ancora ragazze che si imbarazzano» dopo esserci staccate continuo a sorriderle imbarazzata come un'ebete.

«G-grazie davvero signora Malik.... anche lei è stupenda»

«Ma smettila! Quello che ha detto mio marito vale anche per me, chiamami per nome!» annuisco sorridendo mentre entriamo tutti in casa. Yaser porta Safaa sulla spalla come un sacco di patate dopo averla presa in giardino.

«Dove sono Waliya e Doniya?»

«Sono andate a comprare del vino ma dovrebbero rientrare fra poco.»

In quel preciso istante la porta di casa si apre di nuovo rivelando le altre due sorelle di Zayn: Waliya è una bellissima ragazza di 16 anni con i capelli castano scuro lunghi fino alle spalle, occhi nocciola e fisico abbastanza minuto. Doniya invece ha 24 anni, i capelli lisci e lunghi fino a metà schiena, occhi come quelli del padre e fisico con un po' di forme ma piazzate decisamente al punto giusto.

Non appena intravedono Zayn si fiondano su di lui per salutarlo. Quanto amore in questa famiglia, è qualcosa di stupendo!

«Che bello vederti fratellone!!»

«Anche per me rompiscatole!» Waliya gli risponde con una linguaccia giocosa per poi posare il suo sguardo su di me.

Zayn si avvicina e mi cinge la vita con un braccio.

«Ragazze, lei è Imogene....» mi guarda dolcemente per poi stamparmi un bacio a stampo. Io avvampo per la presenza della sua famiglia mentre l'adorabile Safaa nasconde il viso con le sue manine ridacchiando.

«E-ehm c-ciao ragazze, è un vero piacere conoscervi»

«Vieni qui, fatti abbracciare!» Waliya mi stritola in un lungo abbraccio, a quanto pare ha ereditato l'esuberanza da sua madre. Ricambio sorridente.

Dopo esserci staccate mi avvicino a Doniya che non mi abbraccia limitandosi a stringermi la mano con un gran sorriso, Zayn mi aveva detto che era la più timida tra di loro. Anche lei studiava a Cambridge ma non ero riuscita ad incontrarla perché si era laureata in chimica industriale durante l'estate.

«E' un vero piacere Imogene.»

«Anche per me.»

«Bene, visto che ci siamo presentati tutti perché non andate a posare le vostre cose ragazzi mentre noi apparecchiamo la tavola? Zayn mostra ad Imogene la stanza degli ospiti.»

Io e Zayn ci avviamo su per le scale con le nostre borse. Prima di portarmi nella mia stanza, mi mostra tutte le altre ed il bagno e dopo aver sistemato lasciato il borsone nella stanza degli ospiti mi mostra la sua vecchia camera.

I muri sono ricoperti di tutti i suoi meravigliosi disegni e poster dei suoi fumetti preferiti, al centro c'è un letto un po' più grande di una piazza coperto da un piumone blu e grigio, sulla destra c'è un armadio blu scuro a 3 ante mentre di fianco alla porta c'è una scrivania molto grande dello stesso colore dell'armadio, pieno di fogli e colori. Dalla finestra entra poca luce vista la giornata uggiosa tipica dell'Inghilterra.

«Zayn, i tuoi disegni sono splendidi, davvero...» mi abbraccia da dietro mentre io ho in mano il ritratto di una ragazza che a dirla tutta mi assomiglia parecchio.

«Ma questa son-»

«Si, in un certo senso sei tu.... alla fine del tour con i ragazzi, sono tornato qui per stare un po' con la mia famiglia e non so perché ho iniziato a disegnarti per come ti immaginavo dalle lettere. Non avevo idea di quale fosse il tuo aspetto ma era così che ti immaginavo e devo dire che ci sono andato vicinicissimo, anche se....» mi fa girare tra le sue braccia per guardarmi negli occhi «.... l'originale è insuperabile in quanto a bellezza.»

Sorrido come un'ebete avvampando per poi alzarmi sulle punte e baciarlo dolcemente. Le sue mani stringono con più forza i miei fianchi trasformando il bacio in qualcosa di meno casto, le nostre lingue si intrecciano in una bellissima danza e come ogni volta mi rendo conto che se potessi passerei tutte le mie giornate a baciare le sue perfette labbra.

Veniamo interrotti da un colpo di tosse, ci stacchiamo subito vedendo Doniya vicino lo stipite della porta.

«S-scusate, non volevo interrompervi ma mamma mi ha chiesto di chiamarvi per il pranzo.»

«Arriviamo sorellona!» Doniya ci sorride per poi tornare di sotto.

«Che imbarazzo!» mi porto le mani davanti al viso frustrata mentre Zayn ridacchia, cosa cazzo ha da ridere??

«Andiamo piccola, non è successo niente di grave, non stavamo mica scopando!» mi afferra per mano e mi conduce di sotto mentre continuo ad imprecare per quanto appena successo.

Il pranzo si rivela molto divertente e rilassante, riesco a parlare di tutto con loro ed è incredibile come mi abbiano accolta calorosamente facendomi sentire subito parte della famiglia, sono persone splendide.

«Allora Imogene, hai detto che studi scienze politiche ma cosa vorresti fare nello specifico? Dopo la laurea intendo?» per poco non mi strozzo con il vino alle parole di Yaser, le mie mani iniziano a tremare contro il mio volere e mi sembra di rivivere l'incubo delle cene con in genitori di Trevor..... e se anche loro volessero pianificare il mio futuro, se non dovessero accettare quelli che sono i miei sogni e desideri?

«E-ecco i-io vorrei lavorare per lo sviluppo dei paesi più poveri e arretrati, soprattutto quelli africani. Vorrei anche fare qualcosa per la tutela dei diritti umani in questi stressi paesi, insomma, voglio rendermi utile e sapere di aver cambiato le cose, anche se poco, nel mio piccolo...» il mio discorso è seguito da pochi istanti di silenzio ma poi vedo un'enorme sorriso formarsi sui loro volti.

«Tesoro è una cosa bellissima e sono sicura che ce la farai! L'importante è sempre credere nei propri sogni e lottare per realizzarli» Trisha, seduta difronte a me, afferra con dolcezza la mia mano mentre mi dice queste parole che per poco non mi fanno saltare dalla gioia.

«Grazie» le rispondo leggermente imbarazzata per poi girarmi verso Zayn e trovarlo a fissarmi sorridente e felice proprio come lo sono io in questo momento. La giornata non poteva andare meglio di così....

 

SPAZIO AUTRICE:

 

PERDONOOOOOOOOOOOOOOO!! T.T T.T

Lo so che mi state odiando profondamente ma purtroppo questa sessione invernale di esami mi ha ucciso ragazze.... ho dato l'ultimo esame lunedì ed era da inizio dicembre che non facevo altro che studiare. Se tra di voi c'è qualche studentessa universitaria sono sicura che mi capirà e per quelle di voi che lo saranno in futuro, beh, lo capirete quando dovrete affrontare la prima sessione....

Sono all'ultimo anno di triennale e a pochi mesi dalla laurea non volevo rovinarmi la media alta che ho conquistato facendomi un culo quadro, quindi mi sono praticamente reclusa in casa per studiare (la mia migliore amica riuscivo a vederla solo perché studiavamo insieme, anche se cose diverse). Mi dispiace davvero, tanto tanto :(

Passando al capitolo, come potete notare, è solo di passaggio ma volevo dedicarmi un po' alla coppietta protagonista dopo che li ho fatti penare come non so cosa per farli mettere insieme, infatti anche il prossimo capitolo sarà dedicato interamente a loro due. Cooooooomunque state tranquilli che fra poco (dopo il prossimo capitolo) rientreranno in scena anche Harry e Kaya ed ho in serbo una bella cosina per loro due :)

 

Visto che quelle di voi che continuano a seguirmi nonostante i miei ritardi sono assolutamente da lodare (se potessi vi farei una statua) che ne dite di conoscerci un po' meglio? Inizio io :)

Mi chiamo Rosa, ho 21 anni (22 a giugno) e studio Astronomia.... voi invece? Chi siete? 'ndo annate? Che fate????!

Basta, smetto di sclerare, spero di leggere tanti commenti e recensioni per poter imparare a conoscere meglio le mie amate lettrici :*

Baciotti baciottosi!!

Outfit Imogene

Trevor

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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