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Autore: mary fox time    22/02/2015    1 recensioni
Sakura Haruno è una quindicenne che frequenta il liceo. Qui s' innamora di un ragazzo allegro, positivo, ottimista e sorridente: Naruto Uzumaki. Ormai ha realizzato di aver trovato la persona giusta, ma la travolgerà un vento che cambierà la sua vita completamente...
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(tratto dal testo)
Chiesi “ Perché stai parlando con me e soprattutto di questo?!”
Rispose “ Perché io non lo ho ancora superato, non l’ ho dimenticato, ma pensai che se non ero morto, dovevo andare avanti, che se succedono cose del genere c’è un motivo che prima o poi scoprirai”
Domandai “ E qual è il motivo della tua tragedia?”
Rispose “ Dovevo aiutare te ad alzarti!”
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura, Sai/Ino, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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Buon giorno. Eccoci al mio ultimo capitolo. Spero vi soddisfi come finale e che vi piaccia. Buona lettura XD

Capitolo 21: The sweet end!

Mi chiusi in camera dopo aver salutato i miei e aprii la busta come una dannata. Presi fiato e iniziai a leggerla cominciando inevitabilmente a piangere.
 
“Ehilà piccola! Immagino che tu ora stia piangendo e ti chiedo infinitamente scusa per tutto quello che è successo a te e che ha riguardato me.
Lo so, tu adesso penserai che la colpa non è mia e che tu le tue sofferenze le hai sopportate senza problemi, ma so anche e immagino che quando sarò morto tu ce l’ avrai col mondo e anche con me ovviamente.
Ti sento piangere qua fuori e non mi fa molto piacere questa cosa: sapere che la causa di tutte quelle lacrime sono io e la mia malattia, eh ma che ci vogliamo fare?
La vita è fatta così no? E tu sei forte, sei fortissima, sei un muro imbattibile.
Ovviamente il primo periodo dove non ci sarò ci starai male non lo nego, ma sinceramente un po’ di piacere forse me lo farà: sarà pure un discorso egoista, ma il fatto è che mi farà piacere che una ragazza come te senta la mia mancanza, mi farebbe sentire importante, ma che dico? Importantissimo!
Scusami questo discorso, ma volevo chiarirlo, perché tu non ti devi sentire in colpa di niente. Però voglio anche chiarire che, sì, il primo periodo ti do il permesso di starci un pochino male, ma dopo basta eh?
Perché guarda che, come ti ho gia detto mille altre volte, il tuo sorriso mi fa diventare matto, mi disarma, mi fa innamorare ogni volta di te. Quindi ricordati di sorridere sempre anche per me, che non lo potrò più fare. E se qualcuno ti chiederà: –perché sorridi sempre?- tu rispondigli tranquillamente: -perché il mio sorriso è bello e c’è una persona che mi ha chiesto appositamente di sorridere anche per lei dato che non c’è più-.
Ma se questa risposta non ti piace, usane pure una tua che a me non cambia, basta che tu non ti faccia abbattere mai…
Quindi piantala di piangere OK? Che io da lassù ti vedrò sempre e non ne sarò per niente felice vedendoti rigata come una zebra la faccia!
Ah un’ultima cosa… ricordati di continuare ad amare; se ti innamorerai ancora, cercherò di non ingelosirmi prometto. Molto probabilmente Qualcuno là sopra ha voluto tutto questo perché tu incontrassi una o più persone in particolare.
So che ce la farai, ti conosco no?
Con tanto tanto amore. Ciaooo piccolaaa
Il tuo matto e malaticcio NARUTO!!   ”
Chiusi la lettera delicatamente come se fosse sacra, andai in bagno, mi lavai la faccia, tornai in camera e riscoppiai a piangere. Mi buttai sul letto e dopo vari minuti mi addormentai.

La sera mi svegliai e ricordai tutto, scese ancora qualche lacrima, ma non tanto di dolore quanto di gioia, perché avevo avuto un suo ultimo messaggio, avevo avuto modo di sentire i suoi ultimi pensieri, le sue rassicurazioni; pensai a Sasuke e grazie a Naruto non mi sentii più in colpa di essermi innamorata di nuovo in così poco tempo. Mi sentii immensamente felice e libera da quelle catene che mi avevano legato per molto tempo a lui.

Bussò alla porta mia madre dicendomi che era venuto a trovarmi un amico, capii che era Sasuke; quello scemo sapeva trovarmi sempre, sapeva sempre cosa non andava e quando.
Lui entrò in camera mia e mi guardò preoccupato: aveva saputo, probabilmente da Hinata, cosa avevo appena letto. Si buttò in ginocchio davanti al letto e anche se col capo chinato notai che gli stava scendendo una lacrima di sollievo. Sorrisi, gli andai vicino, gli misi una mano sulla spalla, si girò a guardarmi e vedendomi sorridere mi abbracciò. “scema perché non mi dici mai niente?! L’ hai detto tu che ti basta che ti stia vicino, ma finché non me lo permetti cosa vuoi che faccia?” capendolo, lo strinsi e gli chiesi perdono. Si staccò e mi baciò la fronte e gli occhi che avevo chiuso.


Sorrisi ancora e tranquillamente dopo aver aperto gli occhi: “TI AMO”
Sorrise anche lui soddisfatto: “TI AMO ANCH’IO SCEMA”

“E piantala di chiamarmi scema!”
“Ma lo sei!” poi notai che aveva iniziato a guardare alle mie spalle.

Tornò a guardarmi e sorrise come se cercasse di tranquillizzarmi per qualcosa, il problema era che non sapevo neanch’ io cosa, così mi voltai e vidi i miei genitori li sulla porta a fissarci sorpresi. Non avendo altra alternativa spiegai: “ beh… ecco…lui è il mio ragazzo.”

Sasuke si alzò in piedi e con aria agitata fece un mezzo inchino davanti a mio padre, si capirono senza parlare e papà gli allungò la mano, Sasuke la guardò come un miraggio e dopo avergli chiesto con gli occhi il suo consenso, la strinse e si alzò.
Mio padre tornò a fissarlo serio e aggiunse a quelle parole mancate che si erano detti: “vedi di stare attento ragazzo, te la affido, ma tu non giocarci o farla soffrire altrimenti poi te la vedrai con me e non ti assicuro che ci andrò piano.” Sasuke mandò giù spaventato e annuì. Gli scudi della mia famiglia caddero e iniziarono a parlare con lui da amici.
Tutto si stava risolvendo e la pace, come l’amore e Sasuke, stava iniziando a far parte della mia vita quotidiana un poco per volta.

Io e lui ci amavamo e quello che più importava oltre al fatto di avere il consenso dei miei, era questo; ogni cosa, ogni tassello tornava al suo posto: Naruto non mi aveva mai abbandonata, in fondo me lo aveva promesso, solo che aveva avuto bisogno di tempo per aiutare il mio cuore a sciogliersi da quel ghiaccio che lo avvolgeva e quindi a farmi tornare felice, serena, aggiustata.
Tutto il merito veniva dall’Alto e me ne ero resa conto quel giorno. La nostra vita ci appare un intreccio di vicende scardinate e senza senso mentre se la guardassimo dal punto di vista di chi l’ ha cucita capiremmo il grande valore che ha.
 
 
Pochi anni dopo io con Sasuke, Ino con Sai, Hinata con Kiba, Matsuri con Gaara, Ten Ten con Neji, Temari con Shikamaru e Karin con Suigetsu ci sposammo.
 
In questo ultimo periodo, Sasuke mi ha detto che gli fa piacere quando, al ritorno dal lavoro, mi vede aspettarlo così ho preso l’abitudine di attenderlo davanti a casa.
 
Ecco lo vedo arrivare, quel ragazzo che me ne ha fatte patire tante, quel ragazzo che mi capiva più di chiunque altro riuscendo anche a non rendersene conto, quel ragazzo che mi aveva insegnato come funziona la vita e quanto può essere bella anche dopo delle cadute mortali, Sasuke, quel ragazzo che mi aveva insegnato tante cose in poco tempo e con la sua sola presenza, che aveva gli occhi pieni di tutto quello che si può provare mi stava venendo in contro felice della sorpresa che lo stessi ancora aspettando nonostante il ritardo.
Sorride sereno e affretta il passo nonostante sia un po’ stanco della giornata lavorativa e io abbrevio le nostre distanze avvicinandomi.
Ci ritroviamo faccia a faccia guardandoci con lo stesso amore di un tempo, ci abbracciamo, lui si stringe a me e con due occhi dolci mi chiede: “Posso?” annuisco nuovamente e divertita da quella piccola complicità che ci accompagna da tanto tempo.
Mi da un leggero bacio sulle labbra e, sentendo un rumore e delle risatine da bambino uscire da casa, ci giriamo a osservare i nostri due gemelli che ci raggiungono: entrambi coi capelli del padre e gli occhi presi da me come Naruto sperava tanto.
  
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