Mi sveglio di soprassalto, sono settimane ormai che non dormo una notte intera.

Uno dei pochi difetti dell'eroina è il disturbo del sonno, ma non me ne importa più di tanto finché mi fa dimenticare dei miei innumerevoli problemi.

Guardo l'orologio, le sei. Direi che mi posso anche alzare e fare una doccia rigenerante.

Quando esco dal bagno in accappatoio vado a svegliare Amelia, che per risposta mi tira un cuscino.

"Amelia vaffanculo! È tardi e ti devi svegliare quindi evita questi cazzo di comportamenti infantili che mi fanno salire il crimine" dire che sono guasta è poco.

"Salazar Lily calmati! Vai a fumare un po' va che quando sei fatta se più simpatica" mi risponde a tono.

É l'unica della scuola che si permette di rispondermi, gli altri hanno paura di me e per i miei parenti non ne vale la pena tanto sono un caso perso.

"E tu allora vatti a cacciare due dita un gola come tuo solito" le sibilo cattiva.

L'ultima parola la devo avere sempre io.

"Stronza" mi urla e corre in bagno.

Non mi preoccupo, la nostra amicizia è fatta così.

Più di odio che di amore.

Mi prendo la mia polverina bianca e come mio solito rollo la mia sigaretta.

Aspiro, espiro.

Amelia esce dal bagno, e mi guarda ad occhi sbarrati.

"Hai almeno controllato che Sophia ed Elthanin non siano nei paraggi? Non riesco a credere che non ti abbiano ancora beccata" sospira lei

Sophia Zabini ed Elthanin Malfoy sono le nostre campagne di stanza, non sono antipatiche ma oltre ad un 'Buongiorno' la mattina e una 'Buonanotte' la sera non ci ho mai parlato.

Non che io parli con qualcuno oltre Amelia ovviamente.

Fatto sta che lei due sopracitate ancora non mi hanno mai visto fumare eroina cosa molto strana visto che io la fumo continuamente.

E visto che loro sono in camera con me.

Su ciò ho elaborato una teoria, lo sanno ma se ne fregano.

Vorrei che se ne fregasse pure Amelia ma lei ogni tanto ha quegli attacchi da mammina in cui mi dice che m faccio male e che devo smetterla, come se cacciarsi le dita in gola dopo ogni pasto come fa lei facesse bene.

Sospiro, già non ne posso più di questa giornata.

"Andiamo in Sala Grande?" mi chiede quella che in teoria è la mia migliore amica

Finisco la sigaretta e annuisco.

"Vedete la pozione dovrebbe essere esattamente come quella della signorina Potter, stesso rosa intenso e stesso profumo. Bravissima come al solito! 10 punti a Serpeverde!"

Sorrido soddisfatta mentre il professor Lumacorno mi elogia come è suo solito fare.

Vedo i miei compagni di casata esultare per i punti guadagnati e i grifondoro prendersela con me, chiamarmi raccomandata e cocca del professore.

Come se me ne interessasse qualcosa della coppa delle case, io voglio solo diventare una pozionista.

Poveri illusi.

Suona la campanella ma prima di riuscire a catapultarci tutti fuori veniamo trattenuti dal professore che ha un annuncio:

"La prossima settimana verranno alcuni esperti di vari ambienti lavorativi per farvi vedere in che cosa consiste il loro lavoro, in modo da essere più sicuri quando dovrete scegliere cosa fare in futuro."

Mi cade la provetta dalla mano.

Nononononono

Lumacorno mi guarda e con immensa tristezza annuisce

Eccola la conferma.

La settimana prossima mio padre sarà qui.

Già é brutto essere ignorati a casa ma a scuola davanti a tutti i miei compagni no.

Non può farmi questo.

Fingo in differenza, poi quando riesco finalmente a tornare in camera urlo.

Urlo come non ho mai fatto prima, urlo fino a rompere una boccetta di profumo accanto a me.

Urlo e cado a terra.

Esanime, come una bambola rotta.

Tremo, sudo.

Mi serve quella polverina bianca.

Non ci arrivo.

Urlo.

Tremo.

Buio totale.

Quando mi risveglio vedo Amelia che pallidissima mi fissa, ha gli occhi rossi e le trema una mano.

Non l'ho mai vista in queste condizioni.

Accanto a lei Sophia ed Elthanin.

Mi guardo intorno confusa, cosa è successo?

"Hai avuto una crisi, pensavo fossi morta" dice Amelia.

Ha un tono di voce assente, come se non si fosse ancora ripresa del tutto.

Provo a parlare ma la voce non mi  esce.

Mi schiarisco la gola

"Che  ci fanno loro qua?"

"Non sapevo chi chiamare" mi risponde

Non riesco ad arrabbiarmi, è sconvolta.

Ed è colpa mia, come sempre.

"Che gli hai detto?" le chiedo, devo sapere con certezza se lo sanno o no.

"Lo avevamo capito, non siamo stupide" mi risponde scocciata Elthanin.

La guardo malissimo.

"io vado da mio fratello, ciao drogata!" e ghigna.

Potrei picchiarla.

Mi alzo velocemente, all'inizio sento la testa girare un po' e mi manca l'equilibrio ma mi bastano pochi secondi per riabituarmi.

Seguo la Malfoy e quando la raggiungo la trascino in un corridoio vuoto, lei non oppone resistenza.

"Se lo dici a qualcuno, anche solo al tuo gatto ti giuro e te lo giuro su ciò che vuoi che ti rovino. Mi hai capita Malfoy? Devi stare zitta oppure potresti farti davvero male" sussurro in modo malevolo.

"non l'avrei detto a nessuno, non sono cazzo miei. Non l'ho detto prima e non lo farò ora ma tu prova ancora a minacciarmi e quelle che ne uscirà male sarai tu" mi fissa negli occhi per un po' poi si gira e se ne va.

Quella ragazza mi piace, mi ha appena minacciato ma mi piace.

Ha le palle.

Cammino per i corridoi senza meta.

É bello andare in giro per Hogwarts e ritrovarsi in luoghi incantati mai visti prima.

Ad un certo punto però sento nominare il mio nome.

Mi guardo intorno confusa finché non vedo Albus Severus Potter.

Mi nascondo dietro ad una colonna e ascolto la conversazione tra Albus e quell'idiota di Paciock.

"Devi smetterla Albus, lei è una stronza non merita la tua sofferenza!"

"É mia sorella Frank! Le voglio davvero bene, e non posso non pensare a quanto si sentirà sola la prossima settimana"

"Lei non si sentirà sola, lei non prova sentimenti, lei non ha un cuore."

Mi metto una mano sulla gabbia toracica, per constatare che si un cuore ce l'ho e che un po' si è riscaldato sentendo le parole di mio fratello.

Era così tanto che non lo chiamavo fratello..

"Forse hai ragione Frank"

Quel cuore che prima batteva ora si era definitivamente spezzato.

Sto per tornare in camera a fumare per dimenticare quando mi ricordo che ho finito l'eroina.

So cosa fare.

Vado verso la sala comune dei Serpeverde e detta la parola d'ordine entro.

Al posto di andare nei dormitori femminili però salgo la scala che porta a quelli maschili.

Cammino per tutto il corridoio fino all'ultima porta in fondo, quella dei ragazzi del settimo anno.

Entro senza bussare e mi ritrovo di fronte un Malfoy in mutande che mi guarda confuso, un Nott che studia che non mi guarda e infine uno Zabini che mi guarda malizioso.

"Okay ragazzi" dice Dereck Zabini "ora dovete uscire"

Vedo Nott prendere i suoi libri e andarsene senza domande.

Malfoy invece mi guarda incuriosito poi si rivolge a Dereck

"E questa chi è?"

"questa qui si chiama Lilian Luna Potter ed è benissimo in grado di rispondere da sola" dico altezzosa anticipando Zabini.

Malfoy mi guarda sorpreso, poi fa uno strano sorrisetto ed infine esce.

Appena chiude la porta io mi spoglio.

Lui mi viene incontro e inizia a baciarmi

"sai che prima voglio un anticipo" gli dico staccandomi

Lui sbuffa e prende dei soldi dalla tasca dei pantaloni

"ancora non ti fidi di me?" mi chiede fintamente ferito

"mai fidarsi di uno Zabini" gli rispondo con un sorrisetto

Lui ride apertamente e mi paga.

Dopodiché sono solo sospiri, gemiti e urla.

Finito l'amplesso, mi rivesto prendo il restante dei soldi ed esco dal dormitorio. In sala comune vado verso Lysander Scamandro e mi ricompro un po' di eroina.

Infine torno in camera .

NITA DELL'AUTRICE:

Buonasera a tutti! Sono finalmente riuscita ad aggiornare! Purtroppo il capitolo pure questa volta non è lunghissimo ma ho dovuto dividerlo in due parti. Qua vediamo delinearsi meglio il carattere di Lily e fa una prima (e brevissima) comparsa Scorpius. Come si evolveranno le cose? Lo scoprirete!

Vediamo anche il personaggio di Zabin che io amo tantissimo per motivi che vedrete in seguito. Si sono cattiva lo so!

Volevo ringraziare le persone che hanno recensito il prologo e anche quelle che hanno salvato la storia tra preferite, ricordate e da recensire.

Un bacione a tutti,