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Autore: softkitty    24/02/2015    2 recensioni
La protagonista di questa storia è Nicky, neolaureata in lettere e barista per necessità.
Accanto a lei vedremo Noah, il suo fidanzato dalla famiglia ingombrante, Diane, la sua amica di una vita e Oneweek, metodico giovane incontrato in metro.
Attorno a loro ruoteranno vari personaggi, dalla ex fidanzata decisamente poco "ex" alla suocera molto "suocera", passando per genitori amorevoli e amici privi di tatto.
SOSPESA.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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In metro con amore

 

Capitolo 16

 

Al contrario di quanto Nicky si aspettava, Daniel non la spinse contro la porta e non le saltò addosso una volta entrati. Le lasciò girare la chiave nella toppa ed inserire l'allarme e restò ad osservarla, mentre si sfilava le ballerine e le abbandonava accanto alla porta. «Andiamo in camera?»

«Certo». Daniel la seguì. «Lascio andare in bagno prima te»

«Vai pure, prima gli ospiti. Se ti serve lo spazzolino, ce n'è uno ancora nella sua confezione nell'anta alla destra dello specchio. Io intanto ti cerco qualcosa per dormire»

«Non ti preoccupare, di solito dormo in boxer». Mentre il giovane era in bagno ad espletare le sue funzioni fisiologiche, Nicky si svestì ed infilò il pigiama estivo e si legò i capelli in un orrendo cucù sopra la testa. Quando Daniel tornò nella stanza, scoppiò a ridere. «Scusa, hai per caso visto la mia ragazza? Era qui poco fa! Sai, carina, con un bel vestito...».

La ragazza si finse oltraggiata e lo superò, senza degnarlo di uno sguardo. Entrò in bagno e si struccò, si lavò i denti e svuotò il serbatoio (come diceva sempre Peter). Daniel era in piedi e guardava fuori dalla finestra, ma si voltò non appena la sentì arrivare alle sue spalle.

«Tutto a posto?»

«Certo! Non mi sono sdraiato perché non so da che lato dormi»

«Non ti preoccupare, di solito dormo al centro, a croce».

Daniel ridacchiò. «Ottimo, quindi rischio di alzarmi con un occhio nero?»

«Mh, direi di no. Rischi solo di essere accidentalmente – calcò su quella parola – buttato giù dal letto».

Il giovane si finse preoccupato. «Credi che sia più sicuro il divano?»

«Se non temi le molle assassine...». Nicky gli indicò la porta.

«Ormai sono in camera...». I due si fissarono a lungo. Erano entrambi consapevoli che tutto quel chiacchierare fosse solo un modo per cercare di allentare la tensione del momento. Daniel era teso perché moriva dalla voglia di spogliarla, scioglierle i capelli e fare l'amore con lei, ma non voleva rischiare di affrettare i tempi.

Nicky era tesa perché... Scosse il capo, tornando in sé. Lei non era tesa. Quello di fronte a lei, con lo sguardo carico di tormentato desiderio era Daniel. Lo stesso che le aveva palpato il culo in metro. Lo stesso che ci aveva provato spudoratamente, nonostante lei non fosse single. Lo stesso che le era stato amico mentre si riprendeva dalla rottura con Noah. Lo stesso, si disse, che ora occupava ogni suo pensiero.

Nicky si allontanò dalla porta e si sciolse i capelli. Guardò Daniel e sorrise della sua espressione inquieta. Forse avrebbe dovuto dirgli qualcosa, spiegargli che... Che cosa? I sentimenti non andavano spiegati. Lo raggiunse e lo baciò, percependo sulla lingua il gusto del suo dentifricio alle erbe alpine.

Daniel la strinse immediatamente, prendendo le redini del gioco. Si separò da lei solo per un istante, aprendo la bocca per parlare, ma Nicky lo precedette. «Sì, sono sicura, Danny».

L'avvocato la baciò ancora, prima di prenderla per mano e raggiungere con lei il letto.

Avrebbero avuto tutto il tempo – o almeno lo sperava – di sperimentare altri angoli della casa, ma in quel momento, mentre osservava Dom – la sua Nicky – semisdraiata sul materasso in attesa di lui, sapeva che nessun posto sarebbe stato perfetto come quel letto. Lo stesso che aveva accolto il lampione prima di lui, proprio per quello, doveva essere il simbolo della rinascita, di un nuovo inizio. Il loro.

***

Daniel le accarezzò il viso e si spostò, sdraiandosi accanto a Nicky per permettere ad entrambi di riprendere fiato.

Avrebbe voluto trovare qualcosa da dirle, ma il suo cervello era in sciopero e si stava fumando una sigaretta, godendosi i postumi dell'orgasmo. Non riusciva a non pensare a quanto Nicky fosse stupenda. E a quanto fosse fastidioso quel preservativo appiccicoso addosso.

«Vado un attimo in... bagno... il – si indicò l'amichetto incappucciato – sai...». Nicky si limitò ad annuire, cercando di trattenersi dal ridergli in faccia. Nel frattempo, mentre nella sua testa c'era un solo pensiero: ho fatto sesso (o l'amore?) con Oneweek, prese la scatola di salviettine aromatizzate alla citronella e si diede una rapida ripulita e per legarsi i capelli. «Che odore di... limone».

Daniel era rientrato in camera e si era fermato ad annusare l'aria. «Citronella – specificò la ragazza – e serve per tenere lontane le zanzare». Ovviamente, si guardò bene da dove provenisse quella fragranza in quel preciso istante.

Il giovane prese posto accanto a lei e la avvicinò per poterla guardare negli occhi. «Stai bene?»

«Benissimo, tu?»

«Mai stato meglio». Nicky si sporse e lo baciò. «Ora sto ancora meglio». Le passò una mano sulla schiena e la accarezzò fino ai glutei, dove si fermò. Emise un mugolio di approvazione. «Perfetto. Buona notte, mia Dom»

«Buonanotte, Danny»

***

«Mh». Nicky riemerse dal sonno sentendo uno strano ronzio provenire dal comodino. «Cos...»

«Sveglia. Telefono». Daniel si districò da lei e lo afferrò per spegnere la sveglia. Si rituffò sul letto, sbadigliando rumorosamente. «'Giorno».

La giovane, sdraiata accanto a lui si stiracchiò e si mise a sedere, stropicciandosi gli occhi con le mani, per cercare di svegliarsi. «Buongiorno».

Daniel la agguantò. «Vieni qui». Le accarezzò le guance che recavano ancora i segni del cuscino e le diede un bacio a stampo. «Dormito bene?»

«Mh mh». Nicky si godette le sue lievi carezze sul viso e gli si avvicinò, mettendoglisi a cavalcioni. Sospirò lievemente quando percepì la sua erezione: «Daniel...». Ma si bloccò quando lesse l'ora sulla sveglia accanto al letto. «Cazzo!»

«Sveglissimo!»

«Stupido!» Gli accarezzò il viso, mentre si alzava dal letto. «È tardi!»

Il gemito sofferente di Daniel la fece ridacchiare. «Vieni qui, faremo in fretta, te lo prometto»

«Daniel!». Nicky cercò di fingersi oltraggiata, ma capì di non essersi impegnata abbastanza, quando sentì le mani di Oneweek accarezzarle la schiena.

***

«Visto? Sei in perfetto orario!» Daniel accostò l'auto di fronte a Missy's.

Nicky lo fissò scettica. «Io sono a posto, ma tu sei vestito come ieri sera ed hai i capelli ancora bagnati»

«Non ti preoccupare, ho un vestito di scorta nel mio ufficio. Lo tengo lì in caso di bisogno. Una volta mi sono presentato in aula con la giacca allacciata, nonostante il caldo infernale, perché la mia camicia si era macchiata di caffè»

«Sei scaltro! Oltre che sbrodolone»

«Ma come sei simpatica! Passo a prenderti quando finisci». Si sporse e la baciò. «Non stancarti troppo oggi»

«E tu vedi di non sporcarti il completo di riserva, signor avvocato!».

Nicky entrò nel locale e vide Benny e Missy scrutarla attentamente. La prima aprì la bocca per chiederle qualcosa, ma fu preceduta da un'altra voce.

«Nicky...».

La giovane si voltò e si trovò di fronte... «Noah». Lo guardò con freddezza, aspettando che dicesse qualcosa.

«Possiamo parlare?»

«Veramente dovrei iniziare il turno ora, non posso»

«Per favore». Missy si limitò ad annuire col capo.

«Cosa vuoi?»

«Chiederti scusa per come ti ho trattata».

La giovane rimase interdetta per un istante. «Cosa?»

«Sì, sono stato imperdonabile. Non voglio giustificarmi, voglio solo che tu sappia che – si fermò, alla ricerca delle parole migliori – che non penso veramente ciò che ti ho detto. Per quanto possa risultarti difficile da credere, io ti ho amata davvero e – si interruppe, vedendo le sopracciglia di Nicky inarcarsi e le pupille dilatarsi – e sono un idiota, perché mi sono lasciato trascinare dalla mia famiglia. Probabilmente non ti merito, però... mi manchi». La risposta di Nicky non arrivò, così Noah si schiarì la voce. «Potresti... dirmi qualcosa?»

«Cosa dovrei dirti?». Alzò una mano, prima che lui le rispondesse. «Vorrei solo sapere una cosa»

«Tutto quello che vuoi»

«Perché mi stai dicendo tutte queste cose?»

«Perché avevi ragione sulla mia famiglia e su Angie. Mia madre vuole solo sfruttarmi per un bel matrimonio snob e sofisticato e Angie... anche! Mia madre le ha suggerito di farsi mettere incinta da me, così non potrei tirarmi indietro. È rivoltante». Nicky rabbrividì disgustata, ma non parlò. «Ho mollato Angie e mandato al diavolo i miei genitori. Ora Willa abita con me. Non voglio che stia in quella casa un giorno di più».

In quell'istante, la giovane trattenne il fiato. Eccolo, quello era il suo Noah. Quello che aveva amato. «Credi che sia la decisione migliore?»

«Sì, hanno cercato di usare me come cavallo da riproduzione, non voglio che Willa venga vista come una puledra da far ingravidare dal miglior offerente. È grazie a lei che sono qui. Willa... beh... è stata lei a farmi capire che dovevo scusarmi ed essere sincero con te. Crede che forse potremmo... riallacciare i rapporti»

«Cosa?»

«No! Non tornare insieme, però... sapendo com'erano le cose fra di noi, si sentiva in imbarazzo all'idea di chiamarti o scriverti, così...»

«Che sciocchina! Lo sa che può chiamarmi quando vuole»

«Sì, solo che si sentiva a disagio per colpa di come mi sono comportato. Quindi, spero di aver sistemato la situazione. Almeno per Willa, non chiedo altro»

«La chiamerò io quando stacco, non ti preoccupare»

«E – Noah esitò – noi? Cioè, io e te?»

«Apprezzo che tu sia venuto a scusarti e sono felice di vedere quanto tu tenga a Willa, però non sono pronta a riallacciare i rapporti con te. Non sono neppure sicura di volerlo fare»

«Non fa niente, posso accettarlo. Vorrei solo chiederti una cosa»

«Dimmi»

«Non sentirti limitata nel rapporto con Willa per colpa mia»

«Non lo farò. Ora devo tornare al lavoro, buona giornata, Noah». Fece un lieve cenno con la mano, mentre si allontanava per sparire a infilarsi la maglietta della divisa ed il grembiule.

Quella chiacchierata era stata davvero... destabilizzante. Mai si sarebbe aspettata che Noah si scusasse. Per lei la questione era chiusa da un bel pezzo, ormai.

Se da un lato era felice che Noah fosse rinsavito, dall'altro non sapeva come interpretare quel suo rientro in scena. Davvero lo aveva fatto solo ed esclusivamente per Willa?

Non lo aveva perdonato e, ovviamente, non lo amava più, però sapeva che non avrebbe mai potuto escluderlo totalmente dalla sua vita. Non senza far soffrire Willa. Ultimamente si erano sentite solo per messaggio, perché era partita per le vacanze in Costa Azzurra con le amiche, per festeggiare il diploma, però sapeva che, una volta rientrata, avrebbe voluto vederla. E per Willa sarebbe stato molto più facile se suo fratello e Nicky avessero tenuto un rapporto civile. O almeno un rapporto.

Tutte quelle riflessioni, unite ai clienti che si susseguivano nel locale, aiutarono Nicky a passare il turno evitando gli interrogatori incrociati della sua datrice e della sua collega.

Non scappò però a quello di Diane che si presentò al locale e vi stazionò per tutto il pomeriggio, tempestandola di domande ed osservandola con gli occhi a cuoricino per il suo racconto della serata con Daniel.

***

«Oh oh, qualcuno qui ha fatto baldoria».

Daniel sbuffò e si aggiustò la cravatta, mentre suo fratello entrava nel suo ufficio. «Buongiorno Nelson»

«Buongiorno a te, fratellino! Com'è andata ieri sera? E stanotte?»

«Non ti dirò niente, pettegolo che non sei altro»

«Come vuoi – disse alzando le mani e ghignando – ci vediamo a pranzo! Terry si aggiunge a noi!»

«Che bello!» rispose Daniel con ironia. Nonostante la prospettiva di un pranzo più simile all'interrogatorio di due mastini, non poté bloccare il sorriso che gli si formò sulle labbra al ricordo della notte appena trascorsa con Nicky.

Non vedeva l'ora di tornare da Missy e rivederla.

Ma prima doveva superare gli interrogatori di suo fratello e sua cognata e, quasi sicuramente quelli di Colin e Finn che si sarebbero presentati da lui prima della fine della giornata.

***

«Ciao». Nicky gli lasciò un rapido bacio sulle labbra mentre si allacciava la cintura di sicurezza. «Parti, ti prego, altrimenti Benny e Missy ci bloccheranno qui»

Daniel ridacchiò. «Ora capisco come mai eri così di fretta! Mi vuoi tutto per te»

La ragazza lo fissò con indifferenza: «Se preferisci tornare indietro, ti lascio nelle mani di quelle due»

«Preferisco le tue, di mani». Le ammiccò, spudorato. «Dove andiamo?»

«Va bene casa mia? Ho bisogno di una doccia e di vestiti puliti. Puzzo di patatine fritte»

«Certo, casa tua!»

L'unico pensiero di Nicky nel momento in cui varcò la soglia di casa, fu quello di una doccia, prima di parlare a Daniel di Noah.

L'unico pensiero di Daniel, appena varcata la soglia di casa di Dom, fu quello di accalappiarla e riempirla di baci mentre la spogliava.

Nicky fu colta alla sprovvista dall'assalto di Daniel, così, mentre rispondeva al bacio e cercava di togliersi le scarpe, perse l'equilibrio. Il risultato fu che cadde lunga distesa a terra, trascinando Oneweek con sé e prendendosi da lui una bella zuccata.

«Ahi!»

«Dom – Daniel cercò di trattenere le risate – ti sei fatta male?»

La giovane si massaggiò la fronte. «Direi di no». Così Daniel poté liberare la risata che non riusciva più a bloccare. «Non è carino ridermi in faccia!» Ma anche lei stentava a rimanere seria.

«Sei bellissima, anche con la fronte arrossata». Fu così che, per evitare di cadere nuovamente, fecero l'amore per terra, ridacchiando e scherzando come due ragazzini.

Nicky si fece una doccia rapida e poi lasciò il bagno libero per Daniel che si lavò, mentre lei preparava la cena. «No! Stai cucinando! Volevo portarti fuori a cena!»

«Ieri siamo usciti a cena»

«Ma...»

«Non ti fidi della mia cucina?»

«Te lo dirò dopo che avrò mangiato. Tanto il testamento l'ho fatto»

«Spiritoso. Apparecchia, piuttosto!»

Daniel si meravigliò della bravura della sua Dom ai fornelli. C'era qualcosa che non sapeva fare?

Sospirò, pensando che doveva dirle la verità sul suo cognome, ma le parole gli morirono in bocca, quando Nicky prese la parola.

«Noah è passato al locale, stamattina»

«Cosa voleva?»

«Dirmi che ha mandato al diavolo Angie ed i suoi genitori e che ora Willa abita con lui. E mi ha chiesto scusa per... tutto»

«Che figlio di buona donna!»

«Puoi dirlo forte»

«Tornerai con lui?»

Nicky mollò i piatti nel lavello e si voltò. «Scusa?»

Daniel la fissò dritto negli occhi. «Gli darai un'altra chance?»

«Non vedo perché dovrei»

«Noah è il tuo ex»

«E allora?»

«Non provi nulla per lui?»

«Come puoi chiedermi una cosa del genere? Credi davvero che potrei provare qualcosa per lui? Adesso

«Te lo chied... – Daniel si bloccò – Adesso

«Adesso che ci sei tu nella mia vita, Daniel». Pronunciò quelle parole con tono risoluto. Forse era presto per scoprire le carte, ma non riusciva ad attendere oltre. «Sei importante per me»

Daniel la strinse tra le sue braccia. «Anche tu per me, Dom. Molto importante. E ho paura di perderti»

«Non... Non lo so se durerà tra noi, o no. Però so che voglio impegnarmi perché funzioni»

«Lo farò anche io». Daniel guardò l'orologio. «Però ora è meglio che me ne vada. Missy non ha ancora trovato una sostituta per te, perciò devi lavorare anche domani. Devi riposarti»

Nicky gli pizzicò le guance: «Ma come sei carino! Ti preoccupi per me?»

«Non voglio che lunedì tu sia uno zombie. E poi non ho il ricambio per domani. A dir la verità, ho fatto di proposito. Così so di non potermi fermare»

«Mossa geniale, avvocato. Allora...». Lo accompagnò alla porta. «Buonanotte»

«Buonanotte Dom. ci vediamo domani alla fermata della metro».

Daniel si allontanò nel buio della notte, lasciando Nicky con il cuore leggero.

 

 

Il mio angolo.

Buonasera!

Sono, come sempre, a corto di tempo. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento e mi scuso per le attese epiche cui vi costringo.

Vi ringrazio tantissimo! Grazie a tutti i coraggiosi che continuano a leggere la storia, a tutti coloro che la inseriscono tra le preferite/ricordate/seguite e tutte le sante persone che hanno lasciato o vorranno lasciare un commento ai capitoli presenti, passati e futuri!

Abraçada,

Softkitty

  
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