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Autore: isina4everyoung    08/12/2008    7 recensioni
Una Potter e un Malfoy. Un amore impossibile come quello di Romeo e Giulietta. Lily e Scorpius due anime gemelle pronte ad affrontare le difficoltà pur di far crescere la loro storia d'amore. Un'anno ad Hogwarts. Il più bello e il più intenso, ma anche il più doloroso. DAL 13ESIMO CAPITOLO: Si fissarono in silenzio e poi si baciarono. Quel bacio le fece ricordare quando si erano baciati la prima volta. Allora quel gesto le era sembrato così strano e inappropriato, mentre adesso il pensiero di rinunciarci per una settimana la atterriva.- ci vediamo tra una settimana-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era la mattina degli esami. Lily si alzò e cercò di calmarsi. Pensò che presto sarebbe scesa giù con Gea e questo la consolò leggermente, ma il pensiero che James non avrebbe affrontato i M.A.G.O la demoralizzò in partenza.

La comunicazione era arrivata qualche giorno prima. James era stato chiamato dal preside che gli aveva detto che con la sua media partecipare agli esami era quasi impossibile ma che conoscendolo avrebbe fatto un’eccezione visto l’intelligenza che aveva.

Era stato proprio il giovane Potter a rifiutare. James aveva detto che preferiva rimanere ad Hogwarts ancora un anno e prepararsi per bene per gli esami piuttosto che uscire dalla scuola con una sufficienza regalata e non meritata.

Ovviamente la notizia aveva lasciato tutti senza parole e sia Harry che Ginny avevano cercato di fargli cambiare idea, ma conoscendo James alla fine avevano rinunciato.

 

E così adesso Lily stava per affrontare gli esami.

Gea stava per affrontare gli esami.

Scorpius stava per affrontare gli esami…

Lily respirò profondamente e scese in sala grande che era stata preparata per l’occasione, i tavoli erano spariti e al loro posto erano comparsi dei banchi. Toccava prima agli studenti del quinto anno affrontare gli esami, poi nel pomeriggio sarebbe stato il turno di quelli del settimo anno e poi, il giorno dopo, a casa per le vacanze. Pensare alle vacanze impauriva Lily più degli stessi esami, la sua storia con Scorpius aveva qualcosa di strano e la lontananza la spaventava…

- Lily, dobbiamo andare- Gea strinse la mano di Lily ed entrò nella sala grande. Era agitata. Pensare agli esami che Tobias non avrebbe mai fatto, ai momenti che si era perso l’aveva tenuta sveglia tutta la notte, tuttavia si fece forza ed entrò nella stanza.

Vide il preside che li guardava entrare e prendere posto poi con un colpo di bacchetta chiuse le porte della sala e fece comparire il compito sopra ogni banco.

- Potete iniziare- Gea e Lily trassero un respiro profondo e si immersero nell’esame.

 

 

 

- Wow, pensavo peggio…- Erano passate tre ore da quando avevano iniziato il test e le due giovani grifondoro stavano uscendo per prendere una boccata d’aria. Lily avrebbe voluto vedere Scorpius ma sapeva che era impossibile, meno di venti minuti dopo sarebbero iniziati gli scritti del settimo anno e loro avrebbero avuto la pratica…

Stanca e sconsolata Lily si lasciò cadere sull’erba seguita da Gea.

 

 

 

Scorpius vide la rossa lontano sul prato e sentì un tuffo al cuore. Lui l’amava ne era certo ma qualcosa si era rotto dentro di lui. Sapeva che non sarebbe stato possibile continuare la loro storia al di fuori di Hogwarts. Non avrebbe fatto bene ne a lui ne tantomeno a Lily. Combattendo l’impulso di avvicinarsi si voltò e si avviò in sala grande per gli esami. Chiunque l’avesse visto avrebbe pensato che era in ansia per gli esami, ma era quello che sarebbe venuto dopo a spaventarlo…

 

 

 

- Lily Potter!- la voce del commissario esterno la fece sobbalzare. Si alzò dalla sedia in cui era sprofondata aspettando il suo turno e  sorrise cortese all’auror che l’avrebbe valutata e ai suoi professori.

- Bene signorina Potter, suo padre molti anni fa si è distinto in questi esami evocando un patronus esemplare per uno studente della sua età, sarebbe così gentile da togliermi la curiosità se è una dote di famiglia…-

Lily lo guardò sicura e pensando al ballo di capodanno pronunciò le parole “expecto patronus” subito una fiotto di luce argentata uscì dalla sua bacchetta e, poco dopo, la nebbia si trasformò in un fantastico felino. Sicuro di se come Lily, ma affascinante e ipnotizzante. L’auror affascinato scoppiò in un fragoroso applauso che riportò Lily alla realtà ricordandole tutte le incertezze che aveva visto nel volto di Scorpius e la morte di Tobias. Si sentì sprofondare in un baratro nero e senza via d’uscita, ma non voleva cedere. Con uno sforzo enorme e senza ascoltare i professori Lily si aggrappò con tutta la forza possibile ai ricordi più belli che aveva con Scorpius, Gea e la sua famiglia e piano piano sentì il velo disfarsi e rivide la luce.

Quando uscì dalla sala era ancora scossa. Sapeva che dopo il patronus i professori ci erano andati calmi con lei, e ne era felice, ma doveva stendersi. Passò accanto ai ragazzi che ancora aspettavano di fare l’esame e raggiunse Gea che era salita in camera.

 

- Gea andiamo?- Lily guardò la sua amici insicura, era la cena per festeggiare la fine della scuola, ma non era sicura che Gea ne avesse voglia, anche se ultimamente stava reagendo bene.

- Arrivo, siamo in ritardo, James ci ucciderà…-

Lily sorrise pensando a quanto suo fratello fosse speciale e aprì la porta per lasciare passare Gea.

-Alla fine ce l’avete fatta!- James sorrise a Gea e la prese per le spalle.- Andiamo!-

 

Erano nella sala. Urla di gioia, festoni colorati, ragazzi seduti nei tavoli sbagliati ansiosi di passare gli ultimi momenti con i loro amici erano lo scenario di quella sera. Lily si sentiva un po’ fuori posto, tutta quella felicità non le sembrava appropriata e sapeva che anche Gea si sentiva come lei. La vedeva sforzarsi di sorridere alle battute ma sapeva che dentro di sé era distrutta. Non c’era bisogno che glielo dicesse, lo leggeva nei suoi occhi tuttavia stava lì, aspettando che il dolore passasse e che tornasse la felicità. Era forte Gea, anche troppo, ma di una forza instabile…

- Scusate- Gea si alzò e uscì dalla sala. James fece per alzarsi ma Lily fu più veloce

- vado io-

 

Seguì Gea allontanarsi dalla fasta il più possibile e poi la chiamò…

- Gea, aspettami-

- Lily, scusa. Torna di là, ti ho rovinato la festa non volevo…-

- Figurati, anche io non ce la facevo più…-

- Domani torniamo a casa…- per la prima volta Gea parlava con qualcuno delle sue paure per l’estate

- Sarà più facile usciti di qui…dimenticare sarà più semplice. E poi io ci sarò sempre. Puoi venire a casa mia quando ti pare e lo sai che io non aspetto che un segnale per potermi trasferire da te e abbandonare per un po’ James e Albus-

- La mia casa è sempre aperta…-

- Anche la mia Gea. Non te lo scordare, io ci sarò sempre per te…-

- Grazie-

 

 

Era finita la scuola. Stavano per partire. Lily credeva di impazzire. Non trovava più nessuno, Albus era chissà dove a fare chissà cosa, James e Gea non si vedevano e questo rendeva la rossa nervosissima e in più non vedeva Scorpius da nessuna parte. Quello la stava letteralmente uccidendo. Aveva bisogno del suo calore e dei suoi baci e lui era sparito. Aveva bisogno di qualcuno a cui confidare quello che stava succedendo tra Gea e suo fratello, anche se non sapeva cosa fosse esattamente, e lui non c’era. Voleva urlare. Aveva bisogno di trovarlo, ma non ci riusciva. Decise che era meglio iniziare a preparare le valigie e così si chiude in camera. Quando finì portò il baule insieme agli altri, convinta di aver perso tempo ma con un rapito sguardo all’orologio capì che non ci aveva messo neanche un’ora. Accidenti alla sua efficienza. Si girò più nervosa che mai quando sentì la voce che tanto amava.

- Lily, vieni.- wow. La voce di Scorpius era seria e tesa, i suoi occhi, che generalmente cercavano quelli di Lily erano abbassati e socchiusi, non le prese neanche la mano per condurla dove voleva lui.

Si fermarono in una stanza.

- Cosa c’è?- Lily aveva la voce rotta, qualcosa le diceva che non sarebbe stato niente di bello…

- Dobbiamo parlare.- la tipica frase. Scorpius non voleva usarla. Aveva pensato a cosa dirle ma non aveva mai trovato qualcosa di giusto, ma adesso non poteva più rimandare. Anche se avrebbe voluto…ma sapeva che non poteva

- Lily io ti amo, lo sai, ma non possiamo più continuare.-

Niente. Lily avrebbe pensato di sentire qualcosa dentro di se, il rumore del suo cuore spezzato e la pesantezza di quelle parole. Invece niente. Era talmente scioccata, incredula che non gli arrivava niente. Sentiva i suoi respiri e, anche se non lo guardava, sapeva che Scorpius la stava osservando ma non sentiva niente. Ne dolore ne voglia di piangere. Vuoto. Inutile,freddo e raccapricciante vuoto.

- Lily, tu sei fantastica, non ti ho mai meritata…-

- Stai zitto.- Lily non riusciva a capire perché continuasse a parlare. Aveva detto quello che voleva dire, perché non se ne andava? Perché non veniva inghiottito dalla nebbia che aveva inghiottito tutto?

Perché?

Fu in quel momento preciso che sentì quello che sarebbe dovuto arrivare in precedenza. Sentì il rumore di qualcosa che cade, si spacca in mille pezzi. Tanti piccolo pezzettini impossibili da raccogliere ma affilati e pericoloso. Poi sentì un velo caldo sugli occhi e seppe che stava per piangere. Non voleva farlo davanti a lui, a quel essere mostruosamente bello ma non poteva muoversi. Scorpius continuava a farfugliare…

- Ti prego stai zitto. Hai fatto quello che volevi no? Mi hai lasciata adesso vattene-

- No. Non dire così Lily. Lo sai che ti amo io…-

- Io non so niente Scorp. Solo che non voglio più vederti. Pensavi che sarei rimasta qui a sentire i tuoi discorsi su come siamo stati bene insieme? Te lo scordi. Io non sono come quelle stupide oche che farebbero di tutto per sentirti parlare. Non mi vuoi più? Ok, ciao, anzi addio.- le lacrime le avevano bagnato le punte dei capelli… si girò e fece per andarsene quando Scorpius le prese il braccio con forza e l’avvicinò a sé.

- Lily, lo sai che ti amo. Io vorrei stare con te, ma non possiamo. Non sarò più a scuola. Soffriremmo e basta. Non posso vederti soffrire…-

- Scorpius, lasciami subito andare. Non dire niente, per favore. Stai zitto e lasciami in pace. Non peggiorare tutto…- Le lacrime rigavano il suo volto perfetto

- No. Non ti lascio andare così. Tu devi sapere…-

- Non c’è niente da sapere! Non voglio sapere niente, LASCIAMI!-

In quel momento entrò Albus…

- Lily, va tutto be..Oh. rimase un secondo in silenzio a guardare la scena - Cosa sta succedendo?- Guardava le lacrime della sorella, ma il tono di voce era duro e severo, chiaramente diretto al biondo

- Albus, andiamocene- Lily si lanciò tra le braccia del fratello e si lasciò trasportare fuori da quella maledetta stanza

- Aspetta, devo fare una cosa- Albus tornò verso la stanza...

- Albus - Vide lo sguardo omicida del ragazzo e si zittò - Potter, lasciami spiegare…-

- Non c’è niente da spiegare Malfoy. Ho capito tutto. Lei si fidava di te, noi ci fidavamo di te…- Con una forza che mai avrebbe pensato di avere Albus scagliò un pungo in faccia a Malfoy e uscì.

 

 

Camminavano tutti insieme. Lily muta, con lo sguardo spento e negli occhi un dolore sincero. Albus con la mano fasciata. James con i pugni stretti per impedirsi di andare da Malfoy. Gea che per la prima volta da un po’ di tempo sentiva dolore per Lily e non solo per quello che le era successo. Tutti e quattro sembravano fuori posto lì alla stazione tra ragazzi urlanti e spensierati.

 

Scorpius li vide da lontano.

 

La vide abbracciare James e poi scoppiare in lacrime. Avrebbe voluto stringerla tra le sue braccia, ma sapeva che non era più possibile. Non era neanche giusto, aggiunse una vocina nella sua testa. Per nessuno di loro. Si costrinse a voltare le spalle e dirigersi verso la stazione. Chiuse gli occhi. Una lacrima timida e solitaria partì dal suo bellissimo occhio grigio e gli solcò il volto.

Salì sul treno pensando a Lily e alla loro storia finita troppo presto. Fatta finire troppo presto. Ed era stata tutta colpa sua. Lui aveva pronunciato le parole che avevano messo fine a tutto.

Sentì il fischio del treno e si lasciò cadere sul sedile. Ripensò a tutto quello che era successo quell’anno. Dopo tutto quello che aveva passato non lo avrebbe cambiato con niente al mondo. Mettersi con Lily gli aveva dato l’accesso ad un posto fantastico che lui si era richiuso. L’aveva fatto perché era la cosa giusta. Si forzava di ripetere tra sé questa frase, ma se si lasciava andare l’unica cosa a cui riusciva a pensare era il rimpianto. Il rimpianto per aver abbandonato Lily in un momento delicato della sua vita. Il rimpianto di non aver fatto in modo che quell’anno si fosse trasformato in anni. I migliori anni della nostra vita. Sorrise tristemente a tale pensiero e chiuse gli occhi.

 

Quando si svegliò il treno era arrivato alla stazione. Si alzò leggermente intorpidito e prese il suo baule. Si fermò sull’ultimo gradino e si bloccò.

Lily era a pochi metri da lui, con la sua famiglia. Si fece forza. Un passo dopo l’altro scese dal treno e si allontanò verso i suoi genitori a qualche metro di distanza.

Stava per varcare la barriera del binario quando si lasciò sfuggire un ultimo sguardo indietro. Quello che vide gli rimase impresso nella mente per tanto tempo.

Lily era in singhiozzi tra le braccia della madre. Non lo guardava e Scorpius gliene fu grato. Alzò leggermente gli occhi e si accorse di Harry. Non lo aveva mai visto in quel modo. Era scioccato. Lo vide alzare lo sguardo su di lui e fulminarlo. Fu solo un secondo, poi Harry si voltò ancora verso sua figlia.

Scorpius era pietrificato dal dolore.

Se Lily soffriva era solo colpa sua. Non era pentito della sua scelta, sapeva che con il senno di poi sarebbe stata la cosa migliore per tutti, ma non poteva fare a meno di come sarebbe stato avere ancora Lily tra le sue braccia, abbracciarla e baciarla. Non l’avrebbe mai più fatta soffrire, mai più.

Non si sarebbe più avvicinato a lei, in nessun modo. Lui sarebbe completamente sparito dalla sua vista. Lily Potter non avrebbe mai più versato una lacrima per lui. Di questo ne era certo.

Guardò un’ultima volta Lily e si accorse che anche lei lo guardava.

Rimase a fissare i suoi occhi ancora, poi improvvisamente staccò lo sguardo. Non si girò più.

Quello fu il loro ultimo saluto.

 

 

 

The end.

 

 

Allora ci siamo. È finitaaaaaaaaaaa. Spero che vi sia piaciuta questa ff.

Prima di andarmene volevo solo dirvi che alla fine ho deciso di non fare nessun seguito. Preferisco lasciare la storia così. Lo so che è un finale triste ma la vita non è tutta rose e fiori….

Un grazie a tutti quelli che mi hanno recensita o hanno solamente letto i miei capitoli.

 

Isina4everyoung

  
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