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Autore: CatherineC94    24/02/2015    6 recensioni
"N-noi s-siamo morti Albus.."singhiozzò Lily.[...]
"Non credo che sia esatto"disse il vecchio preside.
I due coniugi Potter si guardarono straniti.
"Potrete tornare"disse con semplicità.
James rise amareggiato.
"Albus, nessuna magia può ridestare i morti, lo sai" disse Lily.[..]"La vostra morte non è oggi, ma credo che dopo qualche nipotino da parte di Harry"disse ridendo.
"Ancora non è la nostra ora"disse piano Lily.
E se James e Lily riuscissero a tornare in vita? Leggete e scoprirete :)
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Mary MacDonald | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '~ «You'll stαy with me?» - «Until the very end.» ϟ'
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Capitolo  ventiquattresimo.

[Si stacca l’anima non fa più rumore
Puoi chiudere gli occhi ma non puoi più morire
E me ne frego di quale luce sei illuminata
Io sono illuminato dai lampi che sono tutto il mio sereno
Non posso accettare niente di meno di quello che
Di quello che mi aspetto da te
Ed io mi aspetto molto da te
Il cielo è vuoto c’è soltanto il respiro
È solo un miraggio per prenderci in giro
Non puoi più fingere con me
-
Cristiano De  André.]




 
Luglio 1997


Il mondo era muto e l'aria era fredda..fredda..si..ghiacciata.
Il cielo era coperto da nuvole pesanti, nessun bagliore si poteva percepire da quella pesante coltre di nubi. Quando qualcuno alzavagli occhi  al cielo, subito abbassava lo sguardo, inebetito.
Il mondo era solo, lasciato quasi orfano di un padre meraviglioso che ne garantiva luce.
Il mondo era ancora una volta  silenzioso, costretto a chiudere gli occhi di fronte alla bruta verità.
Poteva un silenzio essere così assordante?
Harry chiuse gli occhi , mentre  con uno scatto fulmineo chiudeva la finestra.
La morte dell'anziano preside aveva  ridotto a brandelli il suo essere e si sentiva mutilato, privato del conforto più dolce, più  saldo.
Il mondo era cambiato, così in fretta senza il tempo di capire, di pensare e agire.
Il mondo ormai per Harry era un'immensa cosa estranea.
Ma era una la più grande  sua certezza... doveva distruggere cioò che aveva distrutto lui sin da neonato.. e in questa strada c'era Voldemort..ma soprattutto Severus Piton.
Un impeto di rabbia lo  attraversò, chiuse ancora una volta gli occhi... vergognandosi della sua debolezza.. della sua incapacità.... non aveva fatto niente per salvarlo...
E aveva davanti quei occhi...  così profondi che lo guardavano con una forza incredibile.
All'improvviso sentì i passi di suo padre  sulle scale.
Veloce, si coricò coprendosi con  una coperta mentre James Potter  apriva la porta malfermo.
"Figliolo...la mamma dice che  la cena è pronta"disse piano.
Harry non rispose chiudendo gli occhi  stanco. Non voleva parlare con nessuno.
James sospirò e chiuse la porta;  Harry sentì i suoi passi  che pin piano scomparivano di sotto.
Harry aprì gli occhi,  pieni di lacrime : stavano guardando  una foto di gruppo  di qualche festa passata .Vicino a lui  e a Ron ed Hermione  c'era l'anziano preside , che sollevava   un calice in segno di festa con un sguardo emblematico , che sapeva non l'avrebbe mai più trafitto.



"Non scende" disse perentorio James, mentre  prendeva un toast dal tavolo, sedendosi mesto vicino alla moglie  sul divano.
Lily   sospirò affranta  e chiuse gli occhi stanca.  
La morte di Silente aveva destabilizzato un po tutti, lasciandoli senza terreno sotto i piedi ... adesso tutto sembrava così difficile d'abbattere, tutto così complesso da eliminare.
Ma la delusione più grande...Severus.
Lily non ci credeva,  si opponeva con tutte le sue forze... lui non poteva essere con Voldemort...lui li aveva riportati  in vita...
"Ci parlo io con Harry.."disse lei stanca, alzandosi  e  salendo su per le scale.
James la guardò triste,  incapace di fare qualcosa per farla stare meglio.



Nel silenzio  del pomeriggio inoltrato , due figure si avvicinavano  meste ad una casa, immersa nel verde con fare circospetto.
Una delle due figure con  sicurezza si accinse ad entrare nella casa, ma l'altra la strattonò veloce.
"Ninfadora, aspetta"disse Remus Lupin perplesso, guardando timoroso la donna.
Quest'ultima alzò gli occhi al cielo e sbuffando  borbottò :"Cosa c'è Remus e non chiamarmi Ninfadora per carità".
Lui  sospirò stanco e la guardò negli occhi senza emettere un fiato. Quello sguardò era molto significativo, erano racchiuse molte parole, molti interrogativi e soprattutto paure.. paure fino all'inverosimile.
Lei ridacchiò e con fare sicuro prese la sua mano  e lo trascinò in casa.
Nell'uscio c'era una sorpresa Andromeda Tonks, che  inarcò le sopracciglia sospettosa vedendo le mani di sua figlia che stringevano quelle di Remus Lupin.
"Ciao Mamma!"disse gioviale Tonks trascinando tutti un pò inebetiti  in un piccolo salotto.
Remus si fece piccolo piccolo, Andromeda Black.. la ricordava molto bene, quasi come fare un salto nel passato..
Aveva le palpebre pesanti e somigliava così tanto alla cara sorella squilibrata che inavvertitamente sentì un brivido  che saliva dalla schiena..
il tentato omicidio di Sirius  era un ricordo non molto lontano.
"Allora, cosa succede?"disse un'altra voce  che apparteneva sicuramente a suo suoc-dannazione, Remus nono riusciva proprio a dirlo.
Ed eccolo, Ted Tonks col volto insospettito entrare nalla stanza e guardare entrambi.
Remus guardò Ninfadora interrogativo, ma lei sembrava così rilassata, anche quando con voce squillante disse :"Io e remus ci sposiamo!", senza aver notato lo shock negli occhi dei suoi genitori.
Remus fu invaso da un'ondata di dispiacere e terrore di fronte alla situazione.
"Cosa?"chiese sua madre con voce atona, mentre Ted Tonks le si avvicinava e la guardava come in cerca di conferme.
La più felice in quello strano quadretto sembrava solo Tonks che saltellava dalla gioia, mostrando l'anello che Remus aveva  comprato qualche tempo prima, buttando qua e là  qualche oggetto posto sulle mensole di lato.
"Beh...E' una bella notizia!" biascicò Ted Tonks  che si alzò e gli strinse la mano..
Ma l'espressione di Andromeda Black diceva tutto : per lei non era una vera  bella notizia.




"Ma tu sai cos'è che deve dirci il lupacchiotto?"chiese Sirius, mentre  con uno scatto fulmineo prendeva Phil in braccio , poichè reclamava attenzioni.
"A dir la verità no tesoro, non capisco cosa sia successo"rispose Mary  mentre  allacciava la lampo di una gonna e si guardava allo specchio contrariata, la sua dieta non dava ancora i frutti che si aspettava.
Dal canto suo, Sirius guardava il piccolo Phil, nei suoi  profondi occhi grigi così simili ai suoi  meditando..lui un sospetto ce l'aveva eccome se ce l'aveva.
"Dici papà, dai figliolo"lo incitava, ma senza successo e sbuffando   disse alla moglie :"Ti sta veramente bene questa gonna donna".
Mary ridacchiò e prese il piccolo tra le braccia, dirigendosi in cucina dicendo :"Dirà prima mamma Black, stanne certo. E lasciami stare .. mi darò ai jeans".
Sirius inarcò le sopracciglia, ridendo con quel suo latrato che faceva ridere a sua volta anche Mary, e disse :"Vedremo".
Lei gli riservò un sorriso a mò di sfida e mettendo il mantello da viaggio disse :"Sei pronto? I ragazzi ci stanno aspettando".
Lui la guardò divertito e con uno scatto le tolse il mantello, e poggiando il piccolo   nella sua culla disse :"Ti faccio capire per un momento come questa gonna ti sta davvero bene."
Lei rise  , e Sirius si beò di quegli occhi, così profondi, così belli che  pensò di voler morire così.
"Sempre così va a finire...Ormai lo so"borbottò Mary baciando teneramente la base del collo di suo marito.
Sirius rise ancora, stringendola forte, era  tutto un sogno?
All'improvviso un suono catturò la loro attenzione :"Paap".
Una voce  squillante,cristallina da bambino..
"FIGLIOLO!LO SAPEVO!"iniziò ad urlare Sirius, che abbandonò la moglie sul  divano e  si mise a coccolare e a ballare sul posto col figlioletto.
E Mary non fui mai così felice, come in quel momento.


"Posso entrare?"chiese Lily titubante, aprendo la porta della stanza di Harry e  cercandolo nella penombra.
Lui non rispose ma lei entrò lo stesso.. tra poco sarebbero arrivati un pò tutti e lei non voleva che suo figlio rimanesse isolato da tutti nella camera, dove nemmeno  uno spiraglio di luce entrava.
Lo vide  guardare con sguardo  perso il soffitto e lei veloce lo abbracciò.
E lo sentì cedere, far crollare tutto,  stanco  di  quello che aveva subito.
E lei lo strinse forte, come solo una mamma sa e può fare, affinchè lui sapesse che non sarebbe mai stato solo.
Harry si beava di quel contatto, ormai era un uomo, ma la perdita  lo  logorava, sentiva come una voragine nel petto e chiuse gli occhi , mentre nella sua mente  ecceggiava un monito, un peso... quello che lo aspettava era troppo troppo anche  per lui.
Ora che li aveva ritrovati doveva partire, trovare  e distruggere le parti dell'anima di Voldemort.
"Non posso accettare niente di meno di quello che.....di quello che mi aspetto da te".
"Tesoro mio,  ti va di scendere? A quanto pare Remus deve dirci qualcosa...e ci  tiene"disse Lily con voce ancora rotta da un piano che  tratteneva da giorni.
Harry la guardò e annuì malfermo, conscio che sarebbe stato sotto lo sguardo di tutti.
Sua madre uscì dalla stanza, mentre Harry si alzava e  guardava un' ultima  volta la foto.
Il mondo era un posto vuoto senza Albus Silente.


Mentre camminava nella stanza, sentiva il peso  di un qualcosa che l'opprimeva e per la prima volta capì di essere solo. Solo al mondo, e lo sarebbe stato fino alla fine.
Chi avrebbe saputo? Chi avrebbe capito? Lei avrebbe  compreso che tutto era stato architettato nei minimi dettagli, affinchè suo figlio potesse salvare tutti, affinchè  tutto finisse.
Le sue mani erano flebili , mentre un singhiozzo cominciava a salire fino alla sua bocca.
Non ce la poteva fare.. non ci riusciva..
E il suo sguardo... quando era sceso dove aver ucciso l'anziano preside.. avrebbe preferito morire... e non vedere la sua espressione.
"Severus".
 Il signore Oscuro aveva    quasi sibilato il suo nome, riportandolo alla realtà.
Mise a fuoco  la vista e capì che si trovava  tra tutti i più fidati servi di Lord Voldemort, che discutevano di quando i Potter avessero in programma di cambiare la residenza a Petunia Dursley.
Ma  all'improvviso, un corpo troneggiava su di loro : era Charity  Burbage, insegnante di Babbanologia.
E Severus la vide morire davanti ai suoi occhi, mentre anche lei sussurrava quasi pregando il suo nome :"Severus, Severus".
Uscì da quella  stanza con il cuore che quasi non batteva più, irato con quel vecchio pazzo che aveva architettato tutto, tralasciando  la sua persona.
Chiuse gli occhi stanco... mentre i suoi pensieri correvano inesorabilmente verso lei...


"Puoi chiudere gli occhi ma non puoi più morire".


"Ehm"borbottò Remus guardando tutti titubante, mentre Ninfadora sorrideva come se fosse Natale ogni giorno.
Intanto Sirius  sbuffava nervoso dicendo :"Lo sapevo, dai dillo, veloce..mi hai disturbato oggi lupacchiotto", lanciando uno sguardo malizioso a Mary che arrossì, mentre Lily li rimproverava con uno sguardo d'ammonimento.
James dal canto suo non aveva ancora capito un accidenti,  e guardava tutti stranito e arrabbiato perchè si sentiva tagliato fuori.
All'improvviso scese Harry e sorridendo un po titubante  salutò tutti mesto, mentre questi ultimi lo abbracciavano.
"CI SPOSIAMO SABATO!" disse Ninfadora ilare,  visto che Remus balbettava incerto da buoni dieci minuti.
Tutti scoppiarono  a ridere e felici si congratularono, mentre James  con un'espressione di chi aveva appena ricevuto un bolide in testa, dovette dare 25 galeoni a Sirius, soddisfatto della sua perspicacia.





 Erano tutti andati via..quando Harry si ritrovò da solo  sul divano.
Era stato un periodo molto difficile, aveva perso Silente e un altro tassello molto importante della sua vita..
Ed era buffo, come tutto sembra   meraviglioso.. ma a un certo punto si frantuma.
I suoi  pensieri tornarono a quel giorno...
La gente lo guardava sospettoso, sapevano che  nel moemnto in cui l'anziano rpeside morì lui era presente. Erano accorsi a migliaia per  il suo funerale ed Harry non ne poteva più.
La sua morte l'aveva portato a contatto con quello che sarebbe stato il suo futuru prossimo, la sua ricerca, la sua fuga.
Sapeva che i suoi genitori non avrebbero mai permesso  di andare via con Ron ed Hermione alla ricerca di un qualcosa di così pericoloso.. ma doveva... e sapeva di dover fare un'altra cosa, ancora più dolorosa.
Erano stati giorni meravigliosi, troppo belli per Harry, che quasi aveva vissuto un vita non sua.
"Ginny. Dobbiamo parlare"le disse. Lei si voltò, e il suo sguardo già lo colpì come un incantesimo potente.
Aveva capito...
E lui ne era conscio , per questo l'amava così tanto.
Lei capiva  subito Harry...l'aveva sempre capito in ogni silenzio, in ogni gesto.
La sua mano cercò quella di lui,  e quest'ultimo la strinse, per l'ultima volta forse.
Il suo cuore mancò di un battito.
E si beò  dei suo capelli , così belli, profumati.
Prese coraggio, la voce già gli mancava e  iniziò a dire malfermo :"Ginny io e te..non possiamo più stare insieme".. e continuò, pregando che tutto fosse uno scherzo, che tutto finisse...


"Figliolo"disse una voce interrompendo i suoi pensieri..
si era addormentato sul divano...
"P-papà"biascicò stranito.
James Potter lo guardava preoccupato e disse mesto :"Andiamo a prendere il vestito per Moony, ti andrebbe di accompagnarci?".
Un pò titubante  annuì...almeno scollegava la mente per un pò... e poi Sirius che prendeva in giro Remus non era cosa da tutti i giorni.

Il crepuscolo   capeggiava su Londra, mentre  a casa Balck eccheggiava un forte chiacchericci del tipo: "Ti aiuteremo noi, tranquilla. Mancano tipo  quattro giorni ma ce la faremo!"diceva Mary a un'assillante Ninfadora che si guardava attorno  sconsolata.
"Si..il vestito sarà qualcosa di facile da reperire.."asserì Lily porgendo a tutti una fetta di crostata.
"I fiori  se  permettete li mettiamo noi"disse Alice Longbottom entrando tutta sorridente.
"Tutto ok con la missione?"chiese Mary indaffarata.
Alice sbuffò e si sedette pesantemente su una poltrona   dicendo :" Onestamente è stata un po stressante.. adesso si nascondono meglio.. e ho paura che il ministero non durerà molto".
Mary annuì  e disse :"Da un mese che lo dico a tutti! Ormai che Albus ci ha lasciati hanno campo libero".
"Che ne dici di questo?"chiese Lily  mostrando un vestito a Ninfadora, mentre quest'ultima  guardava tutto in modo dubbioso.
All'improvviso  bussarono alla porta  rivelando un'Andromeda Tonks abbastanza contrariata.
"Andromeda"disse Lily a mo' di saluto, invitandola a sedere.
"Buona sera a tutte, posso parlare un attimo con Ninfadora?"chiese con voce austera.
Mary la guardò con attenzione  e rivide i modi, le parole e il tono dei Black... così freddi e distaccati... anche se Andromeda era diversa, nello sguardo non c'era quel vuoto  gelido che aveva scorto nello sguardo di sua sorella Bellatrix.
Ninfadora  seguì la madre nella stanza da letto di Sirius e Mary, mentre quest'ultima si soffermò su qualche foto del suo pazzo cugino.
Un sorriso le solcò il viso  e disse :"Quel pazzo di Sirius..Almeno quanto me direi".
Ninfadora la guardò interrogativa e disse :"Dimmi  mamma".
Andromeda  sospirò  e disse :"Non sono molto felice della tua scelta e non guardarmi così. Non c'entra molto il fatto che lui sia un lupo mannaro, sai che io non sono come loro. Mi chiedo se tu sia capace di convivere con tutto ciò ..oppure è soltanto l'impeto di un qualcosa che poi finirà..se è così lascia stare".
Ninfadora la guardò  con uno sguardò intenso, mentre i suoi capelli si tinsero di rosso :"Non mi farete cambiare idea. Io amo Remus, voglio stare con lui e basta".
Andromeda la guardò  negli occhi e vide la stessa tenacia che ebbe lei tanto tempo fa, rinnegando il suo sangue  e la sua vita.
Non poteva farle cambiare idea, e adesso l'aveva capito.
Si voltò e si diresse  nella cucina dicendo ridacchiando :"Muoviti, oppure  la nostra nuova cugina Mary ti farà  una  cerimonia con tanto di folletti".
Ninfadora sorrise di rimando..aveva più o meno convinto sua madre, ed era tutto dire.


"Sei un figurino"diceva Sirius scimmiottando Remus che lo guardava torvo, mentre James, Franck ed Harry  se la ridevano  di gusto.
"Basta Sirius"diceva il primo, mentre il secondo gli faceva gli occhi dolci chiamando la commessa e dicendo :"Si è questo!".
"Jamie..aspetta"disse Remus mentre già erano usciti dal negozio.
James lo guardò interrogativo mentre il sua amico diceva :"Sto facendo la cosa giusta?".
James scosse la testa e sorridente disse :"Non c'è cosa più giusta di questa.. e lo sai".
Remus sorrise e prepotentemente misa da parte  una voce che gli urlava di lasciar perdere.
Meritava anche lui un pò di felicità.


La mattina della cerimonia arrivò presto, dorata e felice...in contrapposizione ad un cielo cupo e distante, quasi a dimostrare la loro incessante lotta contro un mondo ormai ostile.
Anche se gli sposi avevano chiesto una cerimonia intima, tutto l'Ordine era presente, con svariati conoscenti.
Harry , Ron ed Hermione avevano un po preso le distanze per poter parlare da soli.
"Dobbiamo trovare il modo di fuggire...dopo che farai gli anni Harry potremmo provare"disse Hermione con forza.
Harry annuì, ma Ron  aggiunse :"Dopo il matrimonio di Bill e Fleur...Ti prego..Mamma ci rimarrà male se  non ci saremo".
Harry scosse la testa indeciso... la loro ricerca era di vitale importanza e stava per dire di no..ma quando intercetto lo sguardo implorante di Hermione sospirando  borbottò  un "va bene".
"Ragazzi..ma cosa state facendo qua?"chiese all'imporvviso Lily Potter sorprendendoli.
"Niente Mamma" rispose  Harry, facendole qualche complimento per distrarla.
Purtroppo Lily non era una sprovveduta e un brutto presentimento si era impossessato di lei,  e mentre li guardava  raggiungere la folla d'invitati  capì che c'era qualcosa che le sfuggiva.



"Pronto?"chiese Sirius aggiustando la cravatta a un Remus bianco come un cencio.
Non rispose e James scoppiò a ridere dicendo :"Moony..cosa c'è?".
Remus distolse lo sguardo sconsolato.. i  dubbi non l'avevano abbandonato del tutto e loro l'avevano capito.
"Ascolta.. tu sei una persona eccezionale, e  Tonks ti ama. Non farti dei problemi che non ci sono..siete  perfetti isieme e non vedo perchè devi rovinare tutto"disse James  sorridente.
"Bravo fratello..Non avrei mai saputo dirlo meglio. Adesso da bravo lupacchiotto...andiamo..ci saremo sempre noi a rompere lo sai vero?"aggiunse Sirius ilare.
Remus chiuse gli occhi felice e li abbracciò di slancio, ringraziando  Dio per avergli dato delle persone  al suo fianco meravigliose, e con voce rotta dall'emozione disse :"Grazie".
"Ehm ehm"si schiarì la voce   emozionata Sirius :"Andiamo? Sennò la mia cara cuginetta  pensa che tu sia scappato!"continuò trasciandolo nel patio dove tutti attendevano la sposa.

Il matrimonio riuscì bene, le lacrime di Lily, le risate di Mary e la felicità di tutti gli altri.
Harry era molto contento per Remus e Tonks  e guardava colpito Ron che aveva invitato a danzare Hermione.
Si sentì solo.
Prese un bicchiere di succo di zucca e   fece due passi.. riflettendo su come la sua vita nonostante tutto fosse  sempre colorata... anche se Lord Voldemort provvedeva  da sempre a rovinare  tutto.
All'improvviso la sua mano fu catturata da una più piccola..
la sua.. Ginny.
"G-ginny"disse piano..quel contatto era  stato troppo doloroso, come lamine di ferro nel cuore..
"Bella festa vero?"disse lei che guardava apparentemente  il panorama.
Lui si voltò di scatto, ma lei più veloce l'abbracciò , forte.
Il suo profumo, le sue mani ed Harry scoppiò in un pianto liberatorio, come se da tempo aspettasse solo questo.
"Aspetterò"sussurrò lei convinta.
Lui la strinse ancora più forte, con la morte nel cuore.. non voleva procurare altro dolore.. specialmente a lei.




Continua....





Cath's Angolo
Buon Pomeriggio a tutti.. e rieccomi..abbiamo iniziato con Harry Potter e i doni della morte finalmente :) Spero che il capitolo sia di vostro gradimento..  e vi invito a fare un salto nella PAGINA UFFICIALE e a lasciare qualche opione nel PROLOGO UFFICIALE.
Un grazie a tutti coloro  che hanno letto e recensito gli altri capitoli e a Faber... sono le sue poesie che mi hanno ispirata..ogni paragrafo è nato da diverse canzoni...

CatherineC




 
   
 
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