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Autore: EllaYaYa    08/12/2008    4 recensioni
Edward Cullen non si aspettava più niente.
Niente. Solo Bella era la sua ragione di vita.
Ma Bella non c'era più. Bella aveva fatto la sua scelta.
Bella sarebbe cresciuta. Con Jacob.
Lui sarebbe rimasto diciassettene in eterno. Solo.
Così pensava. Ma forse, le cose stavano per cambiare.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Decimo Capitolo

Bene, bene, bene.
Edward e Bella erano spariti, ed io ero rimasta sola, davanti a due vampiri letali desiderosi di fare di me il loro pranzo.
Fantastico, davvero.
E, ciliegina sulla torta, sentivo dolore dappertutto.
Valutai velocemente tutte le possibilità di poter scappare via: meno di zero.
Ero in trappola.
Mi morsi il labbro, mentre Jane mi guardava con aria annoiata.
“A quanto pare Edward ha preso la sua decisione.” Disse, continuando ad osservarmi. “Ha preso Bella, e ci ha lasciato lei. E’ come se ci avesse dato il permesso di ucciderla. Non sei d’accordo, Demetri?”
“Basta con questi giochetti, Jane.” Rispose Demetri, severo. “I Cullen saranno qui tra poco. Che facciamo?”
Jane alzò le spalle e sospirò. “Prego, fanne ciò che ti pare. Non ho nemmeno sete.”
Demetri arricciò il naso. “E a me non piace il suo odore.”
Non sapevo se considerarlo un insulto. Decisi di no: se il mio odore non gli andava a genio, almeno non avrebbero … bevuto il mio sangue. Dio, che schifo.
In un attimo, me lo ritrovai davanti, e poi non lo vidi più. Mi aveva sbattuto di nuovo da qualche parte. Non un albero, era qualcosa di molto più duro. Una roccia, forse?
Non lo sapevo, e non mi importava. Sentivo solo altro dolore, e ormai ne avevo abbastanza. Ma non ero pronta a morire, non ancora.
Cercai di alzarmi, ma sentii una fitta alla gamba. Era rotta, probabilmente.
“E’ inutile che tenti di scappare.” Fece Jane, ridendo al mio patetico tentativo di mettermi in piedi. “Avanti.” Disse poi, rivolta a Demetri.
Demetri (non avevo idea da dove fosse spuntato) mi prese in braccio e cominciò a correre, velocissimo
Cercai inutilmente di divincolarmi, ma, purtroppo per me, lui era un vampiro ed io un’umana. Lui era troppo forte, ed io troppo debole.
Perciò mi arresi, e chiusi gli occhi, pronta ad andare incontro al mio destino.
Come mi avrebbe uccisa?Mi avrebbe sepolta viva?Mi avrebbe buttata giù da un albero?
Ebbi la risposta alle mie domande quando Demetri, finalmente, si fermò.
Aprii gli occhi: eravamo davanti al fiume, quello che scorreva al termine della foresta. Mi stava per affogare.
Mi chiesi se sarebbe stato peggio che avesse bevuto il mio sangue. Chissà, forse sarebbe stato più veloce.
“Addio.” Mormorò Demetri, interrompendo i miei pensieri. E poi mi buttò nell’acqua.
Trattenni il fiato, mentre tentavo di agitare le braccia per risalire in superficie. Ma la corrente era troppo forte, e mi sballottava da tutte le parti, tranne che in alto. Senza contare il fatto che non riuscivo a muovere una gamba e di conseguenza non potevo neanche cercare di nuotare.
Ero spacciata.
Cercai di tenere la bocca ben chiusa, dovevo resistere finchè i Cullen non fossero arrivati. Perché sarebbero arrivati. Vero?
Ma avevo bisogno di respirare. Mi guardai intorno. Non vedevo niente.
Sentivo solo la corrente che mi spingeva, e vedevo solo acqua, acqua da tutte le parti. Non c’era via di scampo.
Inevitabilmente, aprii la bocca. L’acqua mi entrò in gola, e a quel punto non capii più nulla. Stavo soffocando.
Ebbi giusto il tempo di pensare alle persone a cui volevo bene. Mia madre, Tommy, Chloe, Liz, Alice … e si, anche ad Edward volevo bene, dopotutto. Altrimenti non sarei finita in quel guaio.
La gola mi bruciava, non riuscivo a respirare. Chiusi gli occhi.
Ma fu in quel momento che mi sentii tirare. E poi mi ritrovai fuori dal fiume.
“Respira, Sol!” Sentivo qualcuno gridare. Una voce femminile. Alice, forse. E qualcun altro mi sbatteva qualcosa di duro sulla spalla.
Avevo la gola in fiamme, e sentivo ancora l’acqua. Dove? Non ne avevo idea. Nella gola, nei polmoni … ovunque.
“Andiamo, Sol, avanti!” Stavolta era Edward, lo sentii bene. E sentii bene anche altre botte sulla schiena.
Tossii e cominciai a sputare acqua, con la gola che bruciava come non mai.
“E’ viva!” Gridò qualcuno. Non riuscii a capire chi era.
Tossii ancora, e sputai altra acqua. E poi riuscii finalmente a respirare. Anche se respirare faceva bruciare ancora di più la gola.
Aprii gli occhi. Vidi Edward accanto a me, che mi guardava con espressione spaventata. “Ah, Cullen. Sei arrivato.” Gracchiai, accennando un sorriso.
Lui rise. “Già. Scusa il ritardo.”
“Meglio tardi che mai.”Dissi, e poi tossii di nuovo.
“Che ti fa male, Sol?” Chiese un’altra voce. Era Carlisle.
“La gola.” Risposi. “E credo di essermi rotta la gamba destra.”
Carlisle mi tastò delicatamente la gamba con la mano fredda. “No, non è rotta. E’ solo una slogatura.”
Edward, senza aspettare una mia risposta, mi prese in braccio. “Su, andiamo.”
Feci in tempo solo a dire “Ma..”, che cominciò a correre.
Chiusi gli occhi. La testa mi girava già abbastanza.

***


Quando si fermò, eravamo davanti a casa sua. Gli altri Cullen erano dietro di noi.
“Non posso crederci …” brontolò Edward, cominciando a camminare da persona normale.
Lo guardai, stranita: aveva un’espressione dura, fredda … arrabbiata soprattutto.
“Mi ero ripromesso che non avrei più esposto nessuno a un pericolo del genere … e invece…”
“Oh per favore.” Gracchiai. “Siamo tutti vivi, non è successo niente di grave.”
Lui mi guardò, fingendosi preoccupato. “Sol, forse hai sbattuto anche la testa…”
Feci una smorfia. “La mia testa funziona benissimo.”
“E allora perché mi dici ‘non è successo niente di grave’?” Disse, duro. “Hai appena rischiato di morire affogata... per colpa mia.”
“Già già, è tutta colpa tua.” Feci, accondiscendente. Non avevo nessuna voglia di sentire le sue lagne. “Dov’è Bella?”
“A casa.”
“Sta bene?”
“Si. Niente di rotto, comunque.”
“E che fine hanno fatto quei quattro vampiri assatanati?”
“Scappati.” Rispose, di nuovo con tono duro. “Ma Alice ha visto che, una volta tornati in Italia … avranno una bella sorpresa.”
“Che tipo di sorpresa?” Chiesi, curiosa, anche se non ne potevo più di parlare. La gola faceva male.
“Aro … ha scoperto ciò che hanno combinato. Non avevano il permesso di attaccarci in quel modo.” Disse Edward. “E’ molto arrabbiato con loro.”
“Chi è Aro?” chiesi, curiosa.
“Possiamo definirlo il ‘capo’ dei Volturi, ecco.” Rispose Edward.
“Mmm.” Feci. “D’accordo.”
Quando entrammo in casa, Edward ricominciò a correre e mi posò sul divano. Mi guardai intorno, alla ricerca di Bella. Era seduta su una sedia. Era piena di graffi su un braccio, ma, a parte questo, sembrava che stesse bene. In quel momento, Carlisle apparve davanti a me, già con la sua valigetta pronta in mano.

***


Note dell'autrice
E ancora una volta devo chiedervi scusa per il ritardo -___- Sono mortificata, davvero. E' che la scuola non mi lascia mai un attimo libero (mannaggia a me, che ho scelto il classico -.- xD).
Beh, comunque eccovi il 10° capitolo ^^ E' cortino e un pò frettoloso, ma spero vi piaccia ugualmente.
E vorrei annunciarvi che il prossimo capitolo sarà l'ultimo. Che tristezza ç___ç E' stata la mia prima long **
Però sto già cominciando a scrivere un sequel **
Ah, con l'epilogo posterò anche il trailer della ficcy (si, me la cavo anche con i video u.u xD). Come attore per Edward ho usato ovviamente Rob Pattinson, per Sol invece ho usato Megan Park (anche se non è esattamente la mia Sol..).
Vabbè ora vi lascio in pace xD
Però prima vorrei ringraziare tutti coloro che hanno recensito e i 50 che hanno aggiunto la storia ai preferiti ** Graaaaaaaazie!
Bye <3
  
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