N.D.A.
La base a cui mi sono ispirata è una canzone dei Linkin Park, “Numb” per
l’appunto, in certi punti l’ho rielaborata e adattata a quello che volevo
esprimere
NUMB
Sono stanca, tanto stanca.
Essere come mi volete voi mi
stanca.
Non ho più niente di mio se
non l’insicurezza e la paura del giudizio che darete su di me e su come appaio
ai vostri occhi.
Non mi fido più di me
stessa, mi nascondo dietro la maschera che lascio modellare a voi perché so che
altrimenti, se fossi io a decidere quello che devo essere, non vi piacerei.
Cosa volete che faccia?
Cosa?!
Perché qualunque cosa io
faccia non va bene?
Non lo capisco più, forse
non l’ho mai capito, forse non lo capirò mai, mi avete annullato, non sono più
niente ormai, sono solo quello che avete deciso per me e mi tenete
costantemente sotto pressione, pronti a giudicare quello che voi stessi avete
prodotto.
Mi sento risucchiata, siete
come un’onda, anche se non lo voglio mi trascinate via, sono solo una piccola
goccia d’acqua che vorrebbe vivere senza il mare, ma voi non lo volete
accettare, volete essermi superiori, siete sempre pronti ad umiliarmi per
qualsiasi cosa io faccia, non importa se lo fate anche voi, a me non è permesso.
E l’onda mi porta via...
E sono così sola, insensibile
a me stessa, così presa a farmi accettare da voi da non rendermi conto di
quello che davvero voglio.
Ho rinchiuso la mia mente in
una cella buia e profonda, nascosta nei meandri del mio cuore.
Dico che non mi importano i
vostri giudizi, ma li temo.
Ma quanto posso ancora
mentire a me stessa?
Eppure vi odio, odio quello
che siete e quello che volete sembrare, ma non riesco ad ignorare i vostri
commenti crudeli, non riesco a tirare fuori quel coraggio che dentro di me
spinge per uscire, l’avete represso.
Forse però è giunto il
momento di cambiare, di non farmi più usare, forse è ora che il coraggio esca.
Voi non volete però e fate
di tutto per impedirmelo, avete paura adesso, non riuscite più a controllarmi,
perché sto usando la mia mente.
Finalmente.
Adesso sono il vostro
castello di carte, ci avete lavorato per tanto tempo, avete chiuso porte e
finestre per evitare che l’aria lo distruggesse, ma non siete stati attenti, è
bastato girarsi un secondo perché crollasse davanti ai vostri occhi senza che
voi poteste farci niente.
Tutto ciò in cui volevate
trasformarmi è sparito per sempre.
Ci riprovate, più crudeli di
prima, più opprimenti di prima, più umilianti di prima, non vi basta più
vedermi piangere, volete vedermi sola, ma ora lo so: non valete niente.
Per me ora siete come i
moscerini: fastidiosi, ma fragili.
Basta un colpo per
cancellarvi.
Sono stata stupida, mi sono uccisa per niente, ho ucciso me stessa, otto lunghi anni della mia vita solo per voi, credendo che foste la realtà.
Non lo siete, non lo siete
più per me.
Stavolta ci credo per
davvero, lo farò, ucciderò i vostri piani e attuerò i miei.
Per la prima volta sarò
davvero io.
Forse andrà male, forse fallirò
completamente, forse sarò rifiutata dal mondo, forse sarò etichettata come la
diversa, la stupida, la sciocca, ma io potrò dire di averci provato.
Perché ormai l’ho capito, ci
ho messo tanto ma ho capito.
Vedermi libera e coraggiosa
vi fa male, vi fa male perché non siete mai stati voi stessi, non ve lo hanno
permesso, vi hanno represso perché non era quello ciò che la gente si aspettava
da voi.
Posso solo compatirvi.
Sarò me stessa.
Io lo farò.
E vincerò.
ECCOMI QUI, PORTATA A
TERMINE ANCHE QUESTA!
SPERO CHE VI SIA
PIACIUTA,PERSONALMENTE CI TENGO MOLTO A QUESTA “LETTERA MAI SPEDITA”, COME MI
PIACE DEFINIRLA...
MI RACCOMANDO, LASCIATEMI
UNA RECENSIONE!
BISOUX!