Sciore:
Tu non sai cosa è successo oggi! Io e Ile siamo andate
davanti ad un’aula e
abbiamo trovato Piton che ci chiede con un misterioso sorrisetto
serafico cosa
volevamo, poi ci ha mandate via. WAAAA che dolce che è! -
Xla:
… - 5 minuti dopo – Scusa. Ero a vomitare anche
l’anima. Sai che sono delicata!
-
I Kiss You
[IKY]
{ Un
serpentello mi ha detto
~
ventisettesimo capitolo
Harry
si sarebbe preso a schiaffi da solo. Gli era capitato più
volte di ritrovarsi
nella cosiddetta tana delle serpi nei suoi anni di Hogwarts,
così come Draco si
era trovato alcune volte nella tana del leone, un modo che il suo ex
biondino trovava assolutamente sexy per definire lui e il suo letto,
ma… ma
quello…
Un
suono basso e chiaro gli fece abbassare la testa. Aveva messo un piede
sulla
coda di uno degli esemplari del rettilaio.
- Ops,
mi scusi – alzò il piede parlando in
serpentese. Il serpente sibilò
qualcosa che Harry preferì non tradurre neanche per se.
Se
potrebbe dire che si trovava in via Serpe, quartiere Cobulo e casa
Vipera.
Harry non ci aveva mai fatto caso, più che altro
perché non se ne è mai
interessato, che i cobuli avevano la testa con i lineamenti
più morbidi e gli
occhi… quasi apatici, tondi ed inespressivi, perfetti per
inghiottirti; mentre
le vipere erano più piccole ed avevano i lineamenti molto
più marcati, affinali
e gli occhi… dio, se uno sguardo può uccidere!
Se
avesse avuto un briciolo di buon senso avrebbe mandando nella Foresta
Proibita Draco
da molto, ma molto tempo… oppure non avrebbe mandato il loro
rapporto all’aria,
l’imbecillità è un fatto di punti di
vista, ed ora non starebbe dentro l’area
dei serpenti. Si, proprio così… Harry aveva visto
Prince, o Princess, imbucarsi
in una sorta di buco e lui… bhe, se non aveva costantemente
in pericolo, non
sapeva proprio cosa farsene della vita… certo, un campanello
d’allarme nella
sua testolina si era accesa, più precisamente
l’aveva accesa l’Hermione che
abitava nel suo cranio assieme al mezzo neuroncino, che
c’è ancora perché
quando c’è stato il suicido di massa, o
l’ammutinamento, lui dormiva, e il
mezzo cricetino, che Draco si divertiva a chiamare sorcio o
pantegana… ma
vogliamo che Harry dia retta per una sacrosanta volta alla ragione?
Che
domande stupida!
Ma
i suoi deliri criceteriani furono interrotti da un dolce peso sulle
spalle:
sentiva qualcosa che avanzava serpeggiando su per la sua schiena, sino
a
raggiungere il suo braccio. Lo alzò e, girando la testa,
vide una bellissima
viperetta verde, striata di giallo e nero con gli occhi di ghiaccio.
Harry
spalancò gli occhi e la bocca.
-Che…
che… - non trovava le parole. Poi, a quanto pare, le
trovò – Ma che carino! –
la viperetta mise la testolina di lato ed Harry si sciolse –
Ohhh ma che amore
che sei – e ci mancò poco che iniziasse a parlare
con quei stupidi versetti che
di solito si usano per in bambini.
La
vipera, che era davvero molto piccola, doveva essere un cucciolo, si
stava per
avvicinare al volto di Harry, quando questi si sentì uno
schiocco alquanto
forte sul sedere: urlò con un urlo degno di una femminuccia
con le scarpette da
ballo troppo strette. Si girò e davanti a se
trovò un meraviglioso esemplare di
vipera adulta, verde smeraldo e con gli occhi quasi trasparenti, la
linguetta
che faceva ogni tanto capolino e con la punta della coda che batteva
regolarmente il terreno come se fosse un piede, che stava a dimostrare
l’impazienza dell’animale in quel momento.
Harry
l’osservò un attimo, socchiudendo gli occhi
– Draco… - la vipera sibilò in
risposta ed il moretto fece un sorrisetto nervoso, per aver sbagliato
rettile.
~*~
-Allora
non hai proprio intenzione di scusarti? – Draco
alzò un sopracciglio. Harry
sospirò, abbassando gli e parlando piano – Come
immaginavo… –
-Perché
non inizi con una delle tue favolose scenate da checca –
Harry
sentì quel famoso tic, dentro di lui, ma non si mosse
– Servirebbe a sistemare
le cose? –
-Solo
a farmi divertire – sibilò.
-Sei
più velenoso del solito – buffa scelta di parole,
visto che stava parlando con
una vipera in tutti i sensi.
Draco
fece fare capolino alla lingua biforcuta – Mi domando
perché -.
Stavolta
fu il moro a storcere il naso – Perché?
Perché ti ho… -
-Scaricato?
– assottigliò gli occhi affilati.
-Lasciato
–
-Fa
differenza? –
-Scaricato…
mi fai apparire come un mostro –
-Oh…
- sorrise serafico – Povero piccolo. Che
c’è Potty, il Prescelto non ha avuto
il suo orgasmo oggi? Uhm? – sbattè le ciglia che
non aveva con finta
comprensione – Chissà
perché… chicco lui… vediamo; forse
perché l’unica persona
che glielo poteva provocare lui l’ha scaricata? Eh?
–
-Io
non parlerei di persona, se fossi in te –
-Altrimenti
che fai, ti arrabbi? –
Cazzo:
era come se il tempo fosse veramente tornato indietro e loro si fossero
incontrati per puro e sfortunato caso per i corridoi della scuola ed
ora,
perché era rito, dovere e principio, stavano battibeccando.
Tutto regolare… se
non fosse che ora, alla loro età, e con ciò che
avevano passato erano ridicoli.
Solo ridicoli.
Harry
pensava che se lì ci fossero stati i gemelli avrebbero detto
che lui e la
bionda vipera sembravano due sfatte casalinghe ad una mostra di
dolciumi… che
si strappavano i vestiti per l’ultimo di questi.
-Merlino
Malfoy – sbottò stanco il Grifone –
Tieni le tue spire lontano da me –
-Non
mi sembrava che ti dessero tanto fastidio qualche notte fa –
No,
questo no.
Se
Draco si metteva a fare una strana sorta di ricatto sessuale dei
suoi… Harry
non era certo di avere le energie per sopportarlo e far finta di dargli
ragione. Era davvero stanco.
Stanco
di piangere.
Stanco
di Draco, ma più che altro del suo atteggiamento.
Harry
si chiedeva se ne valeva davvero la pena. Se ciò che stava
facendo gli tappasse
una volta tanto quel organo chiamato cuore, da lui soprannominato il
traditore.
-Sai
Draco… - il tono quasi assente del moro fece alzare la
testolina della vipera
sull’attenti – Forse hai ragione. Forse sono
davvero un debole. Un mostro.
Dopotutto… con tutte le volte che me lo sono sentito dire ci
ho fatto
l’abitudine – si grattò il retro del
collo, alla radice dei capelli – Un debole
perché voglio un figlio alla mia età. Un mostro
perché ti ho costretto a
pensarla come me. È vero: sono troppo giovane per avere un
figlio. Ho solo
quattordici anni cavolo! Ma… -
-
Ma ora che ti stai inventando? –
-
Uhm? – Harry alzò gli occhi sul rettile.
-
Ora non mi rifilerai la storia che vuoi avere un figlio
perché tu non hai avuto
i tuoi genitori e vuoi provare il prima possibile cosa voglia dire
farlo. Il
desiderio di dare tutto il tuo amore represso ad un povero bimbo,
quando non
hai un limite. Vuoi insegnare ciò che non sai a qualcuno che
ami e che non sa
nulla della vita –
-Umpf…
nella mia testa aveva molto più senso, non credere, eh?
–
Draco
gli regalò un sorriso verticale – Non ne dubito
– si mise a giocherellare con
l’orlo dei pantaloni di Harry, diventando quasi serio
– Ma non sei l’unico ad
avere le sue ragioni. Anche io vorrei qualcuno – gli prudeva
da morire dire la
parola famiglia, stranamente – Da istruire, a cui insegnare
tutto ciò che so.
Che non cresca nella merda in cui siamo stati noi – ed
evitò bellamente di
specificare grazie a chi tutti i bambini che sarebbero nati da quel
momento in
poi sarebbero vissuti senza l’alito della guerra sul collo
– Anche se ho la
sensazioni che certe cose non cambiano mai, ne quelle negative ne
tantomeno le
positive – automaticamente Harry e Draco, in simultanea,
chiusero gli occhi,
cercando di lottare contro qualcosa di impalpabile, invisibile ma che
c’è, è
presente ed in un certo senso passato… ed è
proprio questo che li frega.
-Noi
non possiamo cambiare le cose che sono state – Harry
annuì a malincuore – Ma
possiamo decidere cosa accadrà. E non serve essere adulto
per decidere se avere
una prole o meno… - per quello che lui e i suoi coetanei
avevano affrontato, si
potevano reputare adulti a tutti gli effetti… - Ma
è proprio per questo che non
lo voglio. Non ora. -
Si
bloccò, quando sentì un singhiozzo ed una lacrima
sulla sua testa da rettile a
sangue freddo. Alzò gli occhi e vide Harry con le mani che
reggevano la testa,
il busto piegato in avanti, che faceva di tutto per trattenere i
singhiozzi che
gli facevano sobbalzare il petto, una striscia licente era la
testimonianza che
lì, una volta, è passata una lacrima, il labbro
inferiore tenuto tra i denti
per fermare una strana sensazione che all’apparenza era gelo.
-Per…
r-chè? –
-La
nostra adolescenza ci è stata strappata. A te più
che a me. La dobbiamo
recuperare. È ancora troppo presto, capisci? –
Una
lacrima stava per lasciare uno degli occhi luminosi del moro, la vipera
alzò
l’estremità della sua coda e gliela
asciugò; Harry la bloccò dolcemente con una
mano tremante, fermandola sulla sua guancia.
Draco
si domandò se potevano esistere serpenti a sangue
caldo… perché lui si sentiva
così.
-Evidentemente
ogni cosa ha un senso dentro la testa di lo pensa… -
bisbigliò.
-Ti…
o-odio Draco… –
-Quasi
mi odio anche io… -
-Perché
hai ragione –
Draco
sospirò e gli salì fino alla spalla –
Anche tu piccolo –
Stettero
per un pochino così; Draco si sentiva lava sotto
l’abbraccio d’amore del moro.
-Harry?
–
-Mh?
–
Non
aprì gli occhi, perché abbracciare quella
viperetta, stramente era piacevole…
ma quando sentì qualcosa oltrepassare i pantaloni ed
infilarsi nelle sue
mutande e carezzare il suo sedere.
-DRACO!
– lo scansò.
-E
dai! – sibilò – Tu non hai la minima
idea di come mi sia mancato… cioè; TU. Tu
mi sia mancato! –
Harry
alzò un sopracciglio – Ti riferisci a
me… o al mio culo? –
Draco
sbattè gli occhi in silenzio.
-Ti
conviene rispondere Draco. E augurati di azzeccarci –
-…
- indietreggiò sulla sua spalla, quasi raggomitolandosi in
se.
-Allora?
– sibilò assetato di sangue Harry, avvicinandosi
così tanto a lui, che la serpe
fu costretto a nascondere la testa fra le sue spire.
-Io…
io… - tremò – Io ha paura di rispondere
– pigolò.
-Mh!
– voltò di scatto la testa Harry
dall’altra parte… un miracolo che non si
scrocchiò il collo.
-Harry…
dai cucciolo… - sbattè gli occhi, con
l’intento di fargli tenerezza, ma pareva
una vipera che si era strozzata con un topo.
Il
moro faceva il duro, l’insensibile ed irremovibile.
Gettò
un occhio sulla sua spalla dove era appollaiato Draco. Bhe…
bello era bello.
Molto, anche in versione serpe vera e propria.
Harry
cercò più volte di non incrociare lo sguardo con
lui, ma non ce la fece. Cuore
da grifo era cuore da grifo!
-Ohhh
che amore che sei… - e prese ad accarezzarlo
-Shhh
– sibilò allegro Draco, ma se fosse stato un
micetto avrebbe fatto le fusa e
quando fece ondeggiare la codina ad Harry vennero gli occhi a cuoricino.
-Che
carino! – gli partì l’acuto.
Draco
si fece spupazzare, finchè qualcosa non gli balzò
alla memoria serpentina.
-A
proposito di che
carino… mi spieghi cosa
stavi facendo prima con quell’altra vipera da quattro veleni,
uhm? – ed iniziò
a picchiettare la codina come fosse una mano.
-Ehm…
-
-Sbaglio
o l’avevi scambiata per me? –
-…
Errore fu –
A
Draco ci volle qualche secondo per abbandonare il musetto da
arrabbiato, anche
perché quando Harry ti fa i grattini al collo non puoi fare
altro che sibilare
apprezzamento… certo che però quelle frasette da
deficiente Harry se le poteva
pure risparmiare.
~*~
Il
difficile era stato andarsene dal rettilaio con tutti gli sguardi della
gente
puntati addosso. Compresa la famiglia Dursley, che aveva visto il
nipote
parlare con una vipera bello tranquillo, anzi; pareva che avesse
allestito
anche un siparietto, ma ormai ci avevano fatto l’abitudine
alle sue stranezze.
Petunia aveva tenuto stretto il figlio tutto il tempo, per paura che
finisse
sottovuoto un’altra volta.
Nella
strada del ritorno, Draco si era trasfigurato in furetto e si era messo
dentro
lo zainetto di Harry, che ora bello allegro canticchiava, e i suoi
parenti si
sono dovuti fare tutto il viaggetto con la canzone di Hogwarts in
sottofondo,
che ai coniugi Dursley pareva tanto la canzone di Halloween scritta da
uno
scheletro che era il re delle zucche.
~*~
A
casa Pet si era messa a fare una camomilla per il marito, che aveva uno
strano
tik sotto l’occhio e che si era andato a sdraiare a letto.
Quando anche lei
raggiunse Vernon, Dud vece entrare i due maghi dalla porta sul retro.
Appena
l’aprì, si ritrovò Draco avvinghiato ad
Harry e viceversa.
-Oh,
per piacere – si coprì gli occhi –
Contenete i vostri ormoni fino a che non
siete in camera –
Draco
si mise a ridere mentre Harry avrebbe voluto scavare una buca e
buttarci dentro
quei due maniaci del piffero, poi chiuderla e proseguire per la sua
strada.
Dud
si scansò ed Harry fece la strada tutta di corsa, fino alla
stanza. I due che
erano rimasti giù, scossero la testa sorridendo.
-Allora
furetto… - parlò il babbano – Diciamo
che per stavolta te la faccio passare.
No, non c’è bisogno che mi ringrazi – si
guardò con sufficienza le unghie – Che
fai? Non mi ringrazi? –
Draco
picchiettò le dita sullo stipite della porta con un
sorrisetto verticale. Dud
continuò.
-Un
serpentello mi ha detto che aveva tanto bisogno di aiuto. O sbaglio?
–
Draco
scosse la testa – Tu sai le vipere, durante
l’accoppiamento, tengono in bocca
il collo del partner? –
-E
allora? –
-E
allora… questo serpentello ti dice che ora, andrà
a provare personalmente la
carne di quel bel bocconcino che ora sicuramente starà sul
letto, accaldato,
nudo e… nudo – alzò le sopracciglie con
fare ammiccante e se ne andò su per le
scale.
-
Se
mai inizi, mai finisci. E’ proprio vero.
Auguri
a tutti un Buon Natale, se non dovessi postare ancora
ç_ç.
Waaa,
questo capitolo me lo immagino da un anno, che gioia scriverlo *.*. E
deo, la
scena del serpentello che sale per la schiena e si posa sulla spalla ed
il
braccio xD, è capitato a Dray con Luciferello,
una… uhm… biscia? Che lei ama. E
che ha fatto i piccini ^^. Dray ha guardato Luciferello ed, indicando
quello
ancora più piccolo di serpe snella vaschetta fa: e questo
chi è? Amico? TT. Ma
non le piace il nome; tellina… io amo questo nome
*ç*. Ed amo anche Luciferello…
ed, ovviamente, Luciferello ama Dray xD.
Ora,
ditemi… volete una DudxHarry o una DracoxHarry?
Grazie a chi legge.
Grazie a chi
commenta.
Grazie a chi ha
messo la fanfic tra le
preferite.
Piccola_Puffola:
uhm… vero. Ecco fatto xD. Io ho
già tutto fatto nella mia testolina bakata!
Niahl: Questo,
all’inizio doveva essere
una cosa mooolto introspettiva. Lunga. Logorroica. Ma mi sono
trattenuta xD,
contenta?
Kimiko
Shirogane: Si, sai
anche io ho notato che
Dud è troppo acculturato per i nostri standard? Mi sa che li
ha rubati a
qualcuno quei pensieri!
RIDERE E
MANGIATE CIOCCOLATO