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Autore: Monkey D Akiko    26/02/2015    2 recensioni
Lui è un ribelle in stile metal, lei la prima della classe con un’attitudine al cinismo. Loro, tanto diversi da essere uguali, capiranno che non potranno più vivere senza tormentare l’altro.
Tra problemi di scuola, compagni scalmanati e ricatti vari, un amore tutto particolare leverà l’ancora nei loro cuori.
*DALL’ULTIMO CAPITOLO*
“E che cosa servirebbe per conquistarti?” chiese Kidd fingendosi disinteressato.
“Se te lo dicessi non sarebbe più divertente” rispose sogghignando mentre faceva no con il dito indice.
Il ragazzo sbuffò di nuovo tentando di non darlo a vedere, poi si propose di riaccompagnare la mora a casa e la aiutò a risalire verso la strada.
Arrivati davanti all’abitazione di Law, la ragazza fece per salutarlo ma lui la fermò.
“Aspetta, c’è ancora una cosa da fare ma dobbiamo entrare in casa” disse facendo il misterioso.
“Che vorresti fare in casa mia, Eustass-ya?” chiese squadrandolo e incrociando le braccia al petto.
“Che c’è Trafalgar? Non dirmi che hai paura …” la canzonò con un sorrisetto provocatorio.

[Nuova copertina. Pubblicazione in corso su Wattpad. Nuova numerazione dei capitoli]
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Pirati di Kidd, Pirati Heart, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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Law decise finalmente di alzarsi dal letto dopo esservi rimasta sdraiata per più di un’ora. Erano le 6.00 del mattino, il che significa che era sveglia da prima delle 5.00, ma lei non sentiva la stanchezza, era abituata a dormire poco la notte e a svegliarsi presto.
Il mattino era il momento che preferiva in assoluto, solo in quel momento si poteva sentire il profumo della giornata. Si poteva sentire il profumo della pioggia, quello del vento freddo invernale, quello della frescura estiva, oppure, come quella mattina, l’aria frizzante primaverile. A volte restava sveglia tutta la notte, seduta sul letto appoggiato alla parete di fronte alla finestra, ad aspettare l’alba solo per assaporare fino in fondo quei momenti idilliaci.
Andò verso la finestra e l’aprì lasciando che un vento leggero le accarezzasse il volto; aveva ancora un po’ di tempo per bearsi di quella tranquillità. Iniziò a vestirsi lentamente con l’uniforme scolastica, una semplice camicia bianca con una gonna blu corta fin sopra il ginocchio. L’uniforme maschile differiva solo per i pantaloni neri.
Dopo di che andò in bagno a sistemarsi e a prendere la trousse dei cosmetici per truccarsi a scuola, tornò in stanza e la mise in cartella. Il suo occhio cadde sulla scrivania dove tra un mucchio di libri, quaderni e fogli spiccava un nastro rosa solitario. Un ghigno le affiorò sulle labbra. Eustass-ya era proprio strano, prima ti insulta e poi diventa dolce, valla a capire quella testa rossa!
Le tornò in mente che da adesso sarebbe stato il suo “schiavetto”, altrimenti lei avrebbe fatto circolare in tutta la scuola le sue foto.
Era cattiva? Sì.
Uscì da casa diretta verso la scuola pregustandosi ciò che aveva in serbo per il suo Eustass-ya.
 
***
 
Un piano. Gli serviva un piano.   
“Non ti viene in mente niente? Dai pensaci bene Killer!”
“Mi spiace Kidd ma non è facile, ti sei cacciato proprio in un bel guaio, e dire che ti avevo avvisato!”
“Non mi servono i tuoi te l’avevo detto ma un piano!”
“È inutile hai le mani legate, tutto quello che farai o dirai potrà essere usato contro di te. Ti consiglio di assecondarla finche non sarà lei a restituirti le foto.”
“Killer adesso mi sembri uno di quei poliziotti dei telefilm. Comunque non posso aspettare, io non mi faccio manipolare da nessuno, soprattutto non da Trafalgar!”
“E che vorresti fare allora?”
“Non lo so, mi servirebbe qualcosa con cui ricattarla a mia volta, ma deve essere qualcosa di drastico! Una cosa che vale più delle mie orribili foto.”
“Mmh …”
“Killer, andiamo, tu la conosci da molto tempo dovrai pur sapere un suo punto debole!”
“Mi spiace ma Trafalgar non è il tipo che si mostra debole”
“Dannazione … tsz!”
Kidd e Killer stavano andando a scuola e il rosso non aveva potuto far a meno di raccontare al suo nuovo amico ciò che gli era successo il pomeriggio precedente, inutile dire che aveva volontariamente omesso il suo “momento tenero” con Law.
Sperava che il biondo gli avrebbe dato man forte ma anche lui non sapeva che fare. 
A detta sua se ne doveva stare buono e obbedire come un cagnolino, figuriamoci se Eustass Kidd poteva esserne capace. A questo punto avrebbe anche potuto obbedire a sua madre, no? Pensandoci bene sua madre e Trafalgar sarebbero potute andare d’accordo: entrambe godevano nel torturarlo.
“Forse una cosa la puoi fare …”
“Cosa?”
“Potresti tenerla d’occhio e al primo passo falso usarlo a tuo vantaggio”
“Beh non è un gran che come idea”
“Sempre meglio di niente Kidd”
I due arrivarono in classe e poco dopo arrivò anche Law.
“Buongiorno Killer-ya, Eustass-ya … fufufu”
“Giorno” salutò il biondo mentre Kidd sbuffò
“Qualcosa non va Eustass-ya? Fufufu”
“Lo sai benissimo, ricattatrice!”
“A proposito di questo, avrei bisogno di un tuo favore: vammi a comprare qualcosa alle macchinette, ma mi raccomando poche calorie, tanto gusto, non troppo grande ma neanche piccolo e poco costoso. Scegli pure quello che vuoi fufufu”
“Ehhh? Vattelo a prendere da sola! E poi che razza di descrizione è?!”
“Mmmh e va bene ci vado io, ne approfitterò per mostrare a qualcuno le tue foto …” disse fingendo noncuranza.
Fece per girarsi ma Kidd la fermò all’istante.
“Guai a te se ci provi!”
Law ghignò come se volesse dire “Allora vacci tu”, Kidd afferrò il concetto e ringhiò in risposta
“Grr ho capito! Dammi i soldi. Guarda te cosa mi tocca fare …”
“Oh sei davvero gentile Eustass-ya, tieni”
“Evita di prendermi in giro, rompiscatole!”
Kidd prese i soldi e andò alle macchinette.
Domanda cruciale. Cosa le doveva prendere? Sfortunatamente per lui le macchinette non vendevano veleno, oppure lo avevano finito …
“Si arrangia, si mangerà quello che le porto!” digitò i tasti per prendere un pacchetto di schiacciatine, di quelle non avrebbe dovuto lamentarsi.
Si abbassò per prendere il pacchetto quando avvertì che qualcuno si stava avvicinando, così voltò la testa verso destra. Prima che potesse rendersene conto si ritrovò per terra con un peso sullo stomaco.
“Ahi che male …” mormorò il peso
Il rosso aprì gli occhi e vide da cosa era stato travolto: una ragazza.
“Ma che diavolo …?” esclamò sorpreso
La ragazza si ridestò all’istante e iniziò a scusarsi alzando e abbassando la testa rapidamente.
“Mi scusi tanto signore non l’avevo vista! Non ricapiterà più mi perdoni!”
“Ehi tu, ti sembro forse un vecchio?!”
A quelle parole la ragazza si fermò di colpo e abbassò gli occhiali rossi che aveva sulla testa per vederci meglio
“AH! E tu chi saresti?”
Questa tizia era proprio strana.
“Chi sono io? Chi sei tu piuttosto! Sei tu che mi sei caduta addosso!”
“Già è vero, scusami ancora! Se posso fare qualcosa …”
“Potresti alzarti, sai non sono molto comodo!”
I due si rialzarono e Kidd guardò ancora quella ragazzina. Aveva i capelli corti blu, gli occhi scuri e un paio di occhiali rossi con le lenti rettangolari.
“Scusami ma vado di fretta!” e iniziò a correre, solo che non si accorse del muro di fronte a lei e vi andò a sbattere. Si riprese subito e riprese la sua corsa.
“Questa è una scuola di matti! E quella se ne è andata senza che potessi dirle niente!”
Scocciato si diresse in classe.
 
***
 
“Capitano è un tuo dovere!”
“Non mi interessa”
Kidd era appena tornato in aula e vide uno strano raggruppamento davanti al suo banco. Avvicinandosi vide che Killer, Penguin e Shachi erano in piedi intorno a Trafalgar, comodamente seduta al suo posto, e a una ragazza che le stava in piedi di fronte e si agitava tutta. Non tardò molto a riconoscerla, era la stessa di pochi minuti fa. Però, era stata davvero veloce.
“Che cos’è questo assedio?” chiese Kidd
“Oh Eustass-ya, credevo ti fossi perso”
“Io non mi perdo! Ho avuto un contrattempo, del tipo la ragazzina qui presente mi è precipitata addosso” sbottò infastidito
“Hai avuto l’onore di conoscere Tashigi!” disse Penguin
“Già, bella ma sbadata ahahahah” continuò Shachi
“È stato un incidente e voi due finitela! -disse Tashigi imbarazzata- Tornando a noi Law, tu devi venire oggi; in quanto capitano è un tuo dovere!”
“Ti ho già spiegato che non posso”
“Ma di cosa stanno parlando e perché la chiama capitano?” chiese Kidd ai ragazzi
“Certo tu non puoi saperlo” disse Killer
“Vedi, Law è il capitano della squadra di kendo della scuola” proclamò estasiato Shachi
“Però è strano che tu lo chieda solo ora, non ti è mai interessato che io e Shachi la chiamassimo capitano” notò Penguin
“Beh non ci ho fatto caso, e poi sembra quasi normale visto che voi la seguite come cagnolini”
“EHI NON È AFFATTO GENTILE!” risposero i due in coro
“Ma è vero ahahah” puntualizzò Killer
“Tashigi-ya l’ho detto stamattina agli allenamenti che avevo un impegno ed ho affidato a Roronoa-ya il mio compito”
“Lo so ma lui non vuole occuparsene! È cocciuto! Non puoi proprio rimandare questo impegno?”
Law indicò Kidd
“E io che centro adesso?”
“Devo dargli ripetizioni su richiesta del preside”
“Per me puoi anche farne a meno” precisò il rosso sentendosi al centro di un’attenzione non voluta.
“Prima finiamo e meglio è Eustass-ya, non mi va di perdere troppi giorni. A questo punto Tashigi-ya affido a te il lavoro”
“A-a me? Sei sicura capitano?”
“Infondo devi solo seguire gli allenamenti di quelli del primo livello, puoi farcela tranquillamente. Vedi di non deludermi”
“Va bene capitano non preoccuparti!” rispose entusiasta Tashigi.
Era orgogliosa dell’incarico ricevuto, il che significava che Law riconosceva le sue capacità di spadaccina e una sua gratificazione era davvero rara. E così come era comparsa sparì nel corridoio: di corsa.



NOTE DELL’AUTORE
Ciaooooooo a tuttiiii! Come vanno le cose? ^^ Eccomi con il quinto capitolo, decisamente più corto del precedente. Iniziamo col dirne qualcosa: dopo quattro capitoli anche la nostra Law inizia ad avere tutti i riflettori puntati su di lei e così sarà anche nel capitolo successivo. Ho voluto iniziare parlado un po’ della sua personalità, scegliendo come suo "regno" la mattina. Perchè? Ho pensato che la notte fosse troppo comune, e infondo per me gli si addice di più il mattino; Trafalgar è un ottimo stratega ma per fare dei piani bisogna sapere le condizioni presenti e io ho associato questo all’espressione "Il buon giorno si vede dal mattino". Lo so che è un po’ contorto e se aveste dei dubbi a riguardo chiedete pure ^^ Dopo di che ho svelato che è il capitano della squadra di kendo per semplice associazione spada-kendo.
In questo capitolo è comparsa *rullo di tamburi* Tashigi! Che fa parte della squadra e presto appariranno altri componenti (uno già nominato) ^^
Ringrazio tutti quelli che leggono e suguono la storia, in particolare Lunaix che ha recensito il capitolo precedente ^^
Spero che vi piaccia e se avete qualche commentino piccino picciò mi fareste davvero felice!
Monkey D Akiko <3
   
 
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