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Autore: gossip_girl    27/02/2015    6 recensioni
E se Lily avesse lasciato una lettera nascosta in cui spiegava dello scambio ? E se quella lettera fosse indirizzata a Remus ?
E se Remus l'avesse trovata poco prima dell'undicesimo compleanno di Harry ? Come sarebbe stato il primo anno ad Hogwarts per il nostro maghetto ?
Leggete per scoprirlo !
Dalla storia:
"Remus sbiancò leggendo quelle parole e dovette appoggiarsi ad uno dei pochi muri rimasti per non cadere.
Doveva vedere Silente. Subito."
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Remus Lupin, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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Appartamento di Sirius, Londra, venerdì 5 settembre:
Caro Sirius,
Come stai?
Hogwarts è meravigliosa, ora capisco quello che intendeva Remus quando la definiva “magica”.
Quello che ancora mi stupisce è il fatto che tutti, qui dentro, sembrano conoscere più cose di me che io stesso, ovunque vada sono costantemente inseguito da bisbigli e tutti si girano a guardarmi, è una sensazione stranissima, davvero.
Le lezioni sono davvero dure, non immaginavo che la magia fosse così difficile. Pare che le lezioni di volo cominceranno giovedì prossimo, anche se non mi entusiasma l’idea di rendermi ridicolo davanti a tutta la scuola.
Ora vado, ho due ore di Pozioni con i Serpeverde, fammi gli auguri.
Salutami Remus.
Harry
Sirius finì di leggere la lettera del suo figlioccio e sospirò, Harry gli mancava parecchio.
Prese una pergamena e una piuma e cominciò a rispondere alla sua lettera.
Caro Harry,
non devi preoccuparti di ciò che pensa la gente e, comunque, presto imparerai a lanciare fatture contro chi ti infastidisce (ma non dire a Remus che te l’ho detto).
Riguardo alle lezioni di volo, non disperare, tuo padre era un ottimo giocatore di Quidditch, hai il volo nel sangue.
Sirius
P.S. Se Piton ti dovesse infastidire se la vedrà direttamente con me.
Sirius porse la lettera al suo gufo, aprì la finestra e lo guardò sparire all’orizzonte.
Sbuffò, non vedeva l’ora di poter uscire di nuovo. Si era stancato di rimanere rintanato in quell’appartamento.
Fortunatamente, il venerdì successivo ci sarebbe stato il processo che lo avrebbe finalmente reso un uomo libero.
A Harry poi non lo aveva detto, ma Silente lo aveva invitato a Hogwarts il giovedì prima del processo e forse avrebbe potuto assistere alla prima lezione di volo del suo figlioccio. Il vecchio Preside voleva discutere della linea difensiva che avrebbe dovuto assumere davanti alla giuria. Sirius sperava, inoltre, di poter discutere dell’affido di Harry, argomento sul quale il preside era stato davvero poco chiaro.
 
Hogwarts, venerdì 5 settembre:
Harry e Ron presero posto nel sotterraneo umido e freddo dove si svolgevano le lezioni di Pozioni.
Harry guardò il professor Piton e capì quello che intendeva Sirius: era sgradevole a prima vista. Con quei capelli unti a tendina, il naso a becco e la lunga veste nera assomigliava a un pipistrello gigante e cattivo.
Come molti altri insegnanti iniziò la lezione facendo l’appello e si fermò al nome di Harry.
- Ah, vedo – disse con voce melliflua – Harry Potter. La nostra nuova… celebrità.
Harry scoprì presto che Piton lo odiava. E, dopo quella prima disastrosa lezione, il sentimento era reciproco.
Il professore aveva martoriato Harry di domande a cui il ragazzo non sapeva rispondere. Godeva nel metterlo in imbarazzo davanti a tutta la classe, a giudicare dallo sgradevole sorrisetto sul suo volto giallognolo.
Alla fine per Harry fu davvero troppo.
- Non lo so. Ma penso che Hermione lo sappia. Perché non prova a chiederlo a lei? – disse Harry tranquillo, indicando la ragazzina Grifondoro che saltava su e giù dalla sedia con la mano alzata.
- Meno 5 punti alla Casa di Grifondoro per la tua insolenza, Potter. – rispose Piton, con tono cattivo. – Forse il tuo caro padrino non ti ha insegnato cosa vuol dire portare rispetto, dato che sicuramente nemmeno lui lo sa. Ma sappi che sono pronto a prendermi l’onere di farlo io.
Harry, stupito e offeso, aprì la bocca per protestare, ma fu zittito da un violento pestone di Ron.
Odiava già Piton con tutto il cuore.
 
Caro Sirius,
Credo che tu abbia ragione, Piton mi odia sul serio. Posso solo dire che ora il sentimento è reciproco.
Dopo le lezioni del venerdì io e Ron siamo stati da Hagrid, gli ho parlato di Piton ma mi ha risposto che le mie sono solo impressioni e che non devo farmi condizionare da te. Credo che non sia stato del tutto sincero…
È solo la prima settimana, ma ci hanno caricato di compiti, gli incantesimi sono davvero difficili! Solo Hermione Granger, una ragazza Grifondoro del mio stesso anno, sembra riuscire a stare alla pari con tutto. Ron non riesce a sopportarla!
Inoltre, ciò che credevo impossibile si è rivelato possibile: ho trovato un ragazzino più odioso di mio cugino Dudley.
Si chiama Draco Malfoy ed è un Serpeverde del mio anno. Si crede migliore solo perché ricco e membro di una famiglia potente e tormenta il povero Neville Paciock, un mio compagno di dormitorio.
Salutami Remus.
Harry
 
Giovedì 11 settembre, Hogwarts:
Sirius correva diretto verso l’ufficio di Silente. Ovviamente era in ritardo.
Aveva passato la mattinata a casa con Remus, che era stato licenziato di nuovo, il suo capo aveva scoperto perché scompariva una volta al mese.
 Lunastorta era un po’ abbattuto, ma aveva detto che ormai ci era abituato, non gli dava più peso.  
Raggiunse la statua del Gargoyle che faceva da guardiano all’ufficio di Silente.
- Cioccorana. – disse.
Ridacchiò vedendo il Gargoyle spostarsi per farlo passare, Silente non sarebbe mai cambiato.
Quando entrò nell’ufficio trovò Silente seduto alla sua scrivania ma, appena lo sentì arrivare, il vecchio preside si alzò a dargli il benvenuto.
- Sirius! Ben arrivato!
- Buongiorno professor Silente, scusi il ritardo.
- Non preoccuparti… Ti vedo in forma, spero che tu ti stia riprendendo da… dal tuo soggiorno ad Azkaban.
- Diciamo che la compagnia di Harry e Remus mi ha molto aiutato…
- Bene, bene… – Silente si sedette e fece segno a Sirius di fare altrettanto. -  Allora, come già sai ti ho chiesto di venire qui perché domani ci sarà il processo che ufficializzerà la tua scarcerazione.
- Speriamo… – disse Sirius, piano.
Silente lo guardò, con dolcezza.
- Fidati di me, abbiamo ottime probabilità. Dunque, l’Incanto Reversus eseguito sulla tua bacchetta lo scorso luglio ha rivelato che essa non ha prodotto l’incantesimo che ha fatto saltare la strada, uccidendo i dodici Babbani e Peter Minus. Barty Crouch e i suoi uomini hanno confermato che sei stato portato direttamente ad Azkaban senza processo, ciò è ovviamente una carta a nostro favore, come il fatto che tu non abbia il Marchio Nero.
Silente prese un gran respiro.
- Tutte queste prove, come del resto la lettera che ha trovato Remus, ti risparmieranno pure l’uso del Veritaserum. Io, come Stregone Capo del Wizengamot, dovrò stare tra la giuria. Ma non preoccuparti, sono tutti abbastanza convinti della tua innocenza.
Silente sorrise, soddisfatto.
- E Minus? – chiese Sirius, senza riuscire a trattenersi.
Silente sospirò: - Credono che Minus sia morto, ucciso dal suo stesso incantesimo… Non essendo stato uno studente particolarmente brillante non me ne stupirei… Comunque verrà tutto deciso dopo il processo di domani e i tempi di inizio delle ricerche saranno sicuramente lunghi. In questi tempi di pace nessuno ha voglia di ripensare a quelli oscuri…
- Professore, per quanto riguarda l’affido di Harry? – domandò Sirius, impaziente.
- PROFESSOR SILENTE!
 
Londra, appartamento di Sirius:
Tonks bussò forte alla porta del cugino.
Maldestra come al solito, si era chiusa fuori dall’appartamento che condivideva con un’amica, la quale non sarebbe rientrata prima di sera. Maledetta la volta che aveva ascoltato il suo mentore, Malocchio Moody, e aveva applicato un incantesimo anti-Materializzazione all’abitazione.
Probabilmente Sirius non era in casa, ma sicuramente non avrebbe avuto problemi ad accoglierla. Così prese la copia delle chiavi di emergenza ed entrò nell’appartamento vuoto.
Si diresse in cucina, ma inciampò su un tappeto e cadde lunga distesa sul pavimento.
Ovviamente era riuscita a sbucciarsi un ginocchio. Di nuovo.
Si diresse verso il bagno, forse Sirius e Remus avevano qualche pozione per rimarginare la piccola ferita.
Aprì la porta di colpo e urlò. Remus Lupin, in boxer, si girò verso di lei e gridò a sua volta.
Evidentemente la casa non era vuota come la giovane donna pensava.
Tonks fu la prima a riprendersi. Assumendo un ghigno malizioso guardò Remus, ancora sconvolto.
- Wow, Lupin, bei bicipiti.
Remus arrossì.
La ragazza gli fece un occhiolino e girando su se stessa si Smaterializzò.
 
Hogwarts, ufficio del professor Silente:
- Professor Silente! – disse la voce della professoressa McGranitt, dal camino. – Presto! Questa la deve proprio vedere! E anche tu, Black…
Sirius e Silente entrarono nel camino, ritrovandosi nell’ufficio della McGranitt.
- Guardate! – disse la donna, indicando dalla finestra un ragazzo in sella a una scopa.
Sirius lo guardò, ammirato. Chiunque fosse aveva un talento naturale, gli ricordava tanto James… Una lampadina gli si accese nella mente, fissò la professoressa, stupito.
- Professoressa, ma non sarà… Harry?
La McGranitt gli fece uno dei suoi rari sorrisi.
- Vola bene come James, vero?
Sirius sorrise, commosso.
- Beh, se il preside è d’accordo… Credo che Grifondoro abbia appena trovato il suo nuovo Cercatore!
Silente ridacchiò, divertito.
- Assolutamente professoressa… Sono totalmente d’accordo con lei. – si rivolse a Sirius – Harry ha già una scopa?
- Certo! Ha una nuova Nimbus 2000, regalo per il suo compleanno. Appena arrivo a casa gliela mando subito. – rispose Sirius, con un gran sorriso.
La McGrannitt lo guardò con sguardo severo ma divertito.
- Black, di al tuo figlioccio che lo voglio vedere sudare su quel manico di scopa. Altrimenti considererò di nuovo l’ipotesi di espellerlo. – esclamò, uscendo dal suo ufficio diretta al campo di Quidditch.
Silente guardò Sirius, non riusciva a smettere di sorridere.
- Vedo che te e Harry andate molto d’accordo. – disse con un sorriso.
- Sì, molto… Preside, prima le stavo chiedendo dell’affido di Harry… in qualità di suo padrino e tutore legale…
- Ne parleremo domani, Sirius. Dopo il processo io, te e Harry faremo una bella chiacchierata sul suo futuro…
Sirius sapeva che replicare sarebbe stato inutile, quindi annuì.
- Arrivederci professor Silente, ci vediamo domani. Posso andare a salutare Harry?
- Purtroppo Harry è a lezione al momento… Vi vedrete domani. Arrivederci Sirius.
 
Appartamento di Sirius, Londra:
Remus stava leggendo sul divano, ancora imbarazzato dall’incontro con Ninfadora.
Quando Sirius entrò in casa con un sorriso cha andava da un orecchio all’altro, rise.
- Ciao Sirius! Hai avuto buone notizie? – disse, divertito.
- Lunastorta, Harry è entrato nella squadra di Quidditch di Grifondoro!
- Ma a quelli del primo anno non è consentito avere un manico di scopa personale!
Sirius lo guardò con un ghigno.
- Ha un permesso speciale di Silente. Dovresti vederlo… vola bene come Ramoso…
- Sarebbe sicuramente fiero di lui…
Tra i due amici cadde un pesante silenzio.
- Com’è andato il colloquio con Silente?
- Bene, mi ha fatto capire che ho ottime possibilità di superare questo processo. – rispose Sirius, sorridendo.
- E riguardo la questione Harry?
- Ha detto che ne parleremo domani – Sirius si passò nervosamente la mano tra i lunghi capelli neri. – Però ho una brutta sensazione…
- Silente vuole solo il meglio per Harry, lo sai…
- E l’averlo lasciato per dieci anni dai Babbani ti sembra il meglio? Le migliori famiglie di maghi lo avrebbero cresciuto volentieri. Mia cugina Andromeda, ad esempio… Tonks sarebbe stata felice di avere un fratellino.
Remus, nel sentire il nome di Tonks, arrossì. E Sirius, ovviamente, lo aveva notato.
- C’è qualcosa che devi dirmi? – chiese, un sorriso sornione sul volto.
Remus, balbettando, gli raccontò quello che era successo quel pomeriggio. Alla fine del racconto Sirius rideva con la sua risata simile a un latrato, rotolandosi per terra.
- No, aspetta, fammi capire bene… ha detto “bei bicipiti, Lupin”?
Remus continuò ad arrossire balbettando frasi sconnesse.
- Hai fatto colpo, Lupacchiotto!
- Non dire idiozie, randagio!  Ha solo diciott’anni! Sono troppo vecchio per lei, troppo povero e troppo pericoloso…
Sirius fece un sorrisetto.
“Vedremo” pensò, divertito.
 
Angolo dell’autrice:
Ciao ! Grazie a tutti coloro che hanno recensito lo scorso capitolo, a chi ha inserito la storia tra le preferite/seguite e ad Alexander_Supertramp che ha corretto anche questo capitolo !
Non mi sono concentrata molto sulle lezioni di Harry perché sarebbe stato come copiare “la pietra filosofale”, quindi abbastanza inutile.. Spero che il capitolo vi sia piaciuto lo stesso ! Dovevo pubblicarlo stasera, ma non ho resistito ! Quando ho un capitolo pronto impazzisco se non lo pubblico subito ! :P
Vi è piaciuta la scenetta tra Remus e Ninfadora ? Ahahah !
Un bacio,
gossip_girl
P.S. Di quale casa siete ? Io serpeverde, ma amo i Malandrini !
   
 
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