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Autore: Draco394    27/02/2015    3 recensioni
Ultimo anno per Fred Weasley, uno dei ragazzi più conosciuti della Scuola insieme al suo gemello.
Ultimo anno anche per Caty Roxel, Grifondoro piena di vita.
L'Esercito di Silente sarà fondamentale durante il settimo anno dei due protagonisti che impareranno a combattere e conoscere sé stessi.
Genere: Avventura, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Angelina Johnson, Fred Weasley, George Weasley, Il trio protagonista
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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Mancava un giorno alla prossima esercitazione dell'ES e tutti erano in trepidante attesa.
L'ansia, però, non era data solo dalla prossima riunione: quel pomeriggio ci sarebbe stata la partita di Quidditch. 
Grifonodoro contro Serpeverde.
Caty era sola quella mattina, Angelina era impegnata con la Squadra, così ne approfittò per studiare. Stare sola ogni tanto le faceva bene: era abituata al silenzio, forse (paradossalmente) proprio per questo era così esuberante. Quando era in compagnia degli altri adorava chiacchierare, ma sapeva apprezzare il valore del silenzio quando era sola, perchè l'aiutava a riflettere.
Non seppe perché, ma quella mattina il pensiero volò a sua madre e a tutto quello che si erano perse. Non riusciva ad odiarla, e questo era un altro lato del suo carattere che Caty detestava: riusciva a trovare il buono di ognuno anche quando quest'utlimo l'aveva ferita. Certo, era una cosa dolce ma con il tempo può rivelarsi un'arma a doppio taglio.
L'affluenza in Sala Comune di tutti i Grifondoro con sciarpe e gadget di ogni tipo, le fecero rendere conto che era ora di andare al campo.
Quando Caty raggiunse le amiche di dormitorio sugli spalti, la partita era cominciata da poco. In pochissimo tempo, Serpeverde riuscì a segnare venti punti. 
Caty riuscì ad ascoltare ogni parola proveniente dalla tifoseria di fronte alla sua, gremita di teste bianche e verdi: PERCHE' WEASLEY E' IL NOSTRO RE, OGNI DUE NE MANCA TRE.
Capì che si riferivano a Ronald, il fratello dei suoi amici, e una rabbia le crebbe nel petto.
Per fortuna, quando la partita era a favore dei Serpeverde con quaranta a dieci, Harry Potter riuscì a recuperare il Boccino. Nello stesso istante però, un Bolide lanciatogli da uno dei giocatori avversari, colpì il braccio del ragazzo.
Tutti gli spalti gioirono lo stesso e cominciarono a scendere per tornare al castello, al pari degli avversari che tornavano per rintanarsi. 
Caty rimase lì ad osservare i giocatori e si accorse di qualcosa che non andava: tutti scesero dalle scope e si congratularono con Harry. Draco Malfoy, nel frattempo, sputava parole di disprezzo che Caty non poteva certo udire dalla sua posizione. Ma capì che era qualcosa di grave quando Fred, Harry e George tirarono pugni al ragazzo e una breve rissa iniziò nel campo.


Caty sapeva che l'avrebbero pagata cara, soprattutto ora che la Umbridge metteva il naso praticamente in ogni affare di Howarts.
Aspettò Angelina nel dormitorio per farsi raccontare cosa fosse successo. 
La accolse con un abbraccio e un grande complimento per la partita, ma lo sguardo malinconico dell'amica le diceva che della partita le interessava molto poco.
«Raccontami, ho visto tutto»
«Quel moccioso di Malfoy. Gli bruciava perché avevano perso. Ha cominciato col dire che il coro contro Ron lo aveva ideato lui e che..» si interruppe sedendosi sul letto di Caty.
Le amiche del dormitorio trattennero il fiato, facendo finta di non ascoltare ma captando ogni parola.
«Che Harry è un pezzente perché se la fa con i Weasley. Ha offeso la madre dei ragazzi chiamandola "grassa e brutta" e il padre "povero fallito". Abbiamo provato a trattenere i ragazzi ma poi ha detto ad Harry che la puzza della casa dei Weasley probabilmente gli ricordava la puzza di sua madre e così immagini il seguito»
Nessuno riuscì a placare i commenti, così le ragazze si scatenarono in "Moccioso" "Lurido" e "Meritava di peggio", ma consolarono anche Angelina che sapeva che quanto accaduto avrebbe avuto forti ripercussioni sulla squadra.
Caty aspettò che l'amica si calmasse poi, a notte ormai inoltrata, si recò fuori la stanza di Fred. 
Bussò e le aprì un Lee Jordan ancora sveglio che aveva capito subito le intenzioni della ragazza. Così scomparve e Fred, sorpreso della visita e con un occhio leggermente gonfio, fece capolineo dalla stanza.
«Caty! Cosa ci fai qui?»
«Ti va di andare davanti al camino, in Sala Comune?»
Scesero le scale in silenzio. L'unico rumore era il fruscio della vestaglia rossa in cui Caty era avvolta. Presero posto sul divano su cui una Caty ubriaca dormì qualche sera prima.
«Angelina mi ha raccontato tutto» disse la ragazza guardando il fuoco. «Se vuoi parlarne, puoi farlo con me» continuò, questa volta guardandolo negli occhi.
«Sono arrabbiato. Sono.. Come si permette?» disse, alzando la voce.
Gli occhi gli brillavano di rabbia. Caty gli disse di calmarsi e gli sfiorò l'occhio nero con le dita. Fred cominciò a sfogarsi, sapeva che Caty avrebbe solo ascoltato.
«Non siamo ricchi, non lo siamo mai stati e non lo saremo. Ma sai qual è il bello? Che a noi non importa niente! Io e George nemmeno finiremo quest'anno lo sai? Vogliamo aprire un negozio a Diagon Alley, per far ridere la gente. Perché è questo che ci hanno insegnato: fin quando si ha la vita, l'amore e sei circondato da perone che ami, non conta nulla. Neppure i soldi o il sangue. Ma quel bastardo oggi ha offeso i miei genitori. Non li ha solo offesi li ha umiliati. Purtroppo la parte irrazionale di me non ce l'ha fatta» disse.
Concluse la frase in tono ironico, con una lieve risata.
«Io non conosco la tua famiglia Fred, ma sembrate molto uniti. Non credere che io ti dica che hai sbagliato a dare un pungo a quel moccioso. Hai fatto più che bene. Solo, la prossima volta fatti scorrere addosso queste cose» consigliò Caty.
«L'ho fatto per troppi anni» rispose Fred.
Si guardarono, ancora. Ormai conoscevano a memoria i lineamenti appartenenti all'altro e ogni giorno, li amavano sempre di più.
«Se andassi a dormire, sarei sgarbato o capiresti?» chiese il ragazzo.
«E' un ordine Weasley, vai a dormire» 
Rimase per un pò in silenzio a fissare il fuoco, prima di alzarsi, stampare un bacio sulla frangetta di Caty e andare via. 
Ritornò dopo pochi minuti per dirle un "Grazie" e scomparire nel buio delle scale.

***

«Per oggi è tutto ragazzi, è stato un piacere. Ci vediamo la settimana prossima»
Uscirono tutti furtivamente dalla Stanza delle necessità, dopo aver imparato tre incantesimi di difesa quel giorno.
Fred, George ed Harry erano stati sospesi dalla Squadra e Angelina saltò la riunione quel giorno, per fare dei provini ad alcuni ragazzi volontari.
Caty rimase a studiare per un compito di Pozioni quando Fred e George presero posto accanto a lei.
«Roxel, hai sentito che siamo stati espulsi?» annunciò George.
«Si. Ragazzi mi dispiace»
«Bastardo» 
George era adirato, Fred un pò meno. Ormai di era quasi rassegnato.
D'un tratto Caty fissò un punto poco sopra il camino. Nessuno dei tre lo aveva notato prima.
Era un altro cartello di quelli della Umbridge e questa volta diceva:

TUTTI I PRODOTTI WEASLEY SARANNO BANDITI 
IMMEDIATAMENTE


  
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