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Autore: June183    27/02/2015    0 recensioni
Dopo aver scongiurato fermato Wally ed aver sconfitto Re Nasod ad Altera, l'El Search Party ha deciso di tornare a Ruben per recuperare le forze, insieme ad Elsword, Rena ed Aisha ora ci sono anche due nuovi amici Raven ed Eve.
La pace però sembra non essere destinata a durare a lungo, nuove minacce si levano dal territorio di Velder, i demoni si stanno risvegliando e solo Elsword e i suoi amici possono fermarli!
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ora era piuttosto tarda a Bethma, le strade erano vuote, solo un forte vento spirava, i negozi chiusi da un pezzo. Bethma era città, circondata da un secco deserto, una regione a nord-est di Lurensia, non troppo distante da Ruben, confidante con Elder, quello che rendeva speciale Bethma era la presenza di una tribù chiamata Lizard Tribe, un popolo di lucertole molto particoalri. Non era passato molto tempo da quando Elsword ed i suoi amici avevano attraversato Bethma per inseguire Wally.
Nel silenzio della notte soltanto una figura avvolta in un mantello rosso si muoveva, passò davanti al negozio di Chacha Buch, l’alchimista, attraversando il ponte e scendendo fino al livello più basso della città, dov’era la casa e stazione di polizia di Stella, lo sceriffo di Bethma. La figura si portò davanti la porta e bussò ripetutamente alla porta, aspettando che qualcuno andasse ad aprire.
Il cielo era scuro e colmo di nubi, come un presagio di sventura, la chiamata di Stella era stata improvvisa, doveva essere successo qualcosa di grave.
Pochi momenti dopo la porta di aprì. Una donna dai capelli scuri, alta e prestante, apparve davanti la figura ammantata di rosso, lo sguardo della donna era severo. I suoi occhi di colore scuro incrociarono quelli dell’uomo alla porta.

“Era ora.”

Disse Stella, seccata.
Fece entrare l’uomo.

“Ho fatto il primo possibile.”

Rispose l’uomo in rosso con calma, egli si tolse il mantello rivelando finalmente la sua identità. Si trattava di Lowe, Camp Drillmaster di Ruben, colui che per un certo periodo era stato maestro di Elsword dopo la partenza di Elesis. Lowe mise il mantello su una sedia la vicino, seguendo Stella all’interno dell’edificio.
L’arredamento era piuttosto semplice, niente di troppo esuberante, si vedeva il tocco della Lizardmen Tribe visto che erano presenti alcuni oggetti fatti sicuramente da loro.

“Allora? Dov’è la persona di cui mi parlavi?”

“L’ho messo a letto.”

Stella disse aprendo la porta di una stanza, forse proprio la sua. All’interno della stanza vi era un letto dove all’interno riposava un ragazzo.
Lowe si avvicinò per guardare meglio, senza fermarsi a indagare sulla stanza della donna li con lui.
Osservò il viso del ragazzo addormentato, portava un paio di occhiali ed aveva capelli scuri, ma non gli era mai sembrato di averlo incontrato prima.

“ è stato fortunato.Stavo ispezionando il sentiero di montagna fuori la città, ho sentito un gran rumore, mi sono avvicinata ed eccolo la, svenuto. Non ho idea di chi sia, ma a giudicare dai vestiti sembra essere originario di Feita.”

Spiegò Stella a Lowe.

“Cosa ci fa uno di Feita a Bethma?”

“Non ne ho idea, ma per essersi spinto fin qua significa che ha qualcosa di importante da riferire. Inoltre guarda.”

Stella indicò i vestiti del giovane, erano sporchi e strappati come se stesse fuggendo da qualcosa, aveva con se uno zaino pieno di pozioni e cibo, Stella l’aveva messo vicino al letto, ma ciò che attirò l’attenzione di Lowe però fu quello che il ragazzo stringeva fra le mani, sembrava un messaggio aveva addirittura un sigillo!

“Non sono riuscita a prendere quel pezzo di carta.”

Stella sbuffò, doveva trattarsi di qualcosa di importante se quel ragazzo si era ridotto a quel modo solo per portare un messaggio, ma finché non si svegliava non avrebbero potuto sapere molto.
Lowe si sedette sul letto accanto al giovane, si avvicinò tranquillamente a lui allungando una mano verso il polso del giovane malato, stava per provare a prendere quel foglio di carta quando il ragazzo dai capelli scuri spalancò gli occhi e cominciò a gridare!

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH!”

“WAAAAAAAAAAAAAAAAH!”

“CHE COSA SUCCEDE?!”

A Lowe venne un colpo, al ragazzo pure e Stella si mise a gridare assieme ai due!
Il ragazzo appena svegliato cominciò a tremare, non capendo cosa fosse successo lui.

“C-chi siete?! Co-cosa è successo? D-d-dove sono?!”

Era chiaramente confuso e sotto shock. I ricordi del giovane erano annebbiati, non ricordava molto solo che stava correndo per le montagne e poi nulla più.
Lowe si calmò. Prese un bel respiro e pose una mano sulla spalla del giovane.

“Calmati sei fra amici.”

Sorrise lui in modo da farlo calmare. Il ragazzo continuava a tremare.

“Stella porta al ragazzo un brodo caldo.”

“Non sono mica una cameriera! Sono io lo sceriffo qui!”

Stella rispose arrabbiata, il ragazzo tremò ancora sentendo le urla della donna, alla fine però lo sceriffo sbuffò ancora. Guardò il ragazzo, era spaventato e infreddolito, forse fu proprio questo a farla muovere.

“Tsk. E va bene, gli porto qualcosa.”

Stella si allontanò, ma non silenziosamente, continuava a borbottare infastidita. Lowe tornò a rivolgersi al giovane, sorridendo.

“Io mi chiamo Lowe, sono di Ruben, il Camp Drillmaster. Non aver paura.”

Il ragazzo lo fissò dritto negli occhi, come se stesse cercando di capire, ancora tremante.

“Pia-piacere di co-conoscervi, il mio n-nome è A-Allegro.”

Cominciò il ragazzo con voce tremolante.

“Sono il se-segretario di F-Feita.”

Il segretario di Feita? Pensò Lowe, cosa ci faceva la?

“Piacere di conoscerti Allegro. Cosa ti porta a Bethma?”

Lowe era curioso, continuò a sorridere al ragazzo ma capiva che c’era qualcosa di strano in quella situazione.
Allegro spalancò gli occhi, poco alla volta gli stava tornando in mente ciò che era successo.

“A-ah! Giusto! Abbiamo bisogno di aiuto! F-feita è in pericolo! Dei d-demoni ci hanno invaso! Ha pre-preso l'Altar of Dedication! Non possiamo combatterli da soli!”

Demoni?!

Lowe era sorpreso. Cosa ci facevano dei demoni a Feita?!

“Demoni!? Vuoi dire che Feita è stata invasa dai demoni!?”

Stella era tornata nella stanza, portando con se un piatto di zuppa calda, la donna si avvicinò rapidamente ad Allegro.

“Che vuoi dire con dei demoni hanno invaso Feita?!”

Allegro scosse la testa, tremando.

“è come ho detto! Improvvisamente i demoni hanno invaso Feita e noi non sappiamo cosa fare!”

Allegro alzò la voce, spiegando cos’era successo.

“Questa è una richiesta formale di aiuto.”

Disse Allegro consegnando a Stella la lettera che fino a poco prima aveva stretta fra le mani.
Stella cominciò a leggere, Lowe si avvicinò, nella lettera c’era scritto quello che aveva detto Allegro, Feita chiedeva l’aiuto di Bethma per respingere i demoni invasori, il tutto era firmato da Lento, Cavaliere di Feita.

Stella guardò Allegro.

“Allora è così. Feita è stata invasa!”

La donna si mise a pensare, dopo la storia con i Lizardmen c’era poco da fare, anche Bethma aveva dei problemi.

“Hmm... “

Allegro fissò la donna speranzoso.

“Mi dispiace, ma non possiamo rinunciare a nessun soldato, qui a Bethma abbiamo ancora dei problemi con i Lizardman. La situazione è così brutta?”

“Non potrebbe essere peggiore! I d-demoni hanno preso possesso dell'intera area. Sigh...Se Bethma non ci aiuta siamo nei guai, non so a chi altro poter chiedere aiuto.”

Allegro si rattristò. Senza l’aiuto di Bethma c’era poco da fare, a Feita la situazione era critica, i soldati erano impegnati nella lotta contro i demoni e lui solo era riuscito a lasciare la città, con l’incarico di chiedere aiuto e scacciare via gli invasori. Ma se Bethma non li aiutava cosa poteva fare?
Tornare a Feita? Lasciare che i demoni distruggessero tutto?
Allegro fu preso dallo sconforto, si sentiva inutile, cosa poteva fare per aiutare la sua amata città?
Cominciò a singhiozzare, stringendo con forza la coperta. Si sentiva inutile, non era ne un guerriero ne un mago, era solo un ragazzo.
Lowe osservò la scena senza parlare. Neanche lui poteva fare molto, era stato mandato a chiamare da Stella, ma non si aspettava certo una simile situazione! Lui doveva vegliare su Ruben, la sua città non disponeva di un esercito e quei pochi che sapevano usare le armi bastavano solo per proteggere la loro città.

Nessuno dei tre parlò. Restando in silenzio per qualche minuto, finchè…

“Ehi. Aspetta, cosa ne dici di chiamare Elsword?”

Chiese Stella a Lowe.

“L'El Search Party! Elsword, Rena e Aisha!”

“Sono appena tornati da Altera ma…”

“Quei ragazzi sono forti! Potranno certamente aiutare Feita!”

“Qualcuno ci aiuterà?”

Allegro sollevò il capo speranzoso, guardando verso Lowe.

“Io non lo so se, non hanno ancora recuperato le forze dall’ultima missione!”

“P-p-per favore, ti prego! Se non ci aiutate, Feita sarà distrutta!”

Allegro si unì al coro di Stella, tutti gli occhi erano ora su Lowe, l’uomo non sapeva cosa rispondere non poteva accettare a nome di Elsword, Rena ed Aisha!

“E…e va bene. Farò ritorno a Ruben e chiederò loro di aiutare Feita.”

Allegro sorrise.

“Grazie! Grazie!”

“Ma non posso prometterti nulla! Partirò appena si farà l’alba, tu intanto rimettiti in forze.”

“Ehi, non preoccuparti, ti aiuteranno e se non accettano...troverò io il modo di costringerli. Ahaha!”

Ridacchiò Stella malvagiamente, povero Lowe, ormai era deciso e sicuramente in un modo o nell’altro quei ragazzi sarebbero stati costretti da Stella a fare ciò che chiedeva.

“G-Grazie, grazie tante! I-io aspetterò.”

Nello stello momento nel villaggio degli elfi, Rena, era stata nuovamente andata a chiamare dall’Elder, solo poche ore dopo il loro ultimo incontro. La giovane si chiese cosa mai fosse successo, era strano ricevere due convocazioni lo stesso giorno. Si cambiò rapidamente i vestiti indossando quelli formali, raggiungendo subito il palazzo dell’Elder. Fu fatta entrare subito, all’intero della stanza dell’Elder però non c’era solo la donna, ma anche qualcun altro. Due elfi che la giovane non aveva mai incontrato prima, indossavano un armatura nera ed un mantello dello stesso colore, portavano con loro delle spade. Nonostante Rena non sapesse chi fossero i due capì subito chi erano in realtà, si trattava di due membri della Night Saver. I Night Saver erano un costituiti da un gruppo di elfi scelti, un misterioso ordine sacro che vegliava su tutta Elios. Gli elfi che facevano parte di quell'ordine erano addestrati nell'arte dell'assassinio, i suoi agenti erano seri e preparati, si diceva che non avessero mai fallito una missione. Cosa ci facevano li?

“Eccoti qui Rena.”

Rena si avvicinò alla donna.

“Elder è successo qualcosa?”

L’Elder annuì.

“Dopo aver parlato con te oggi ho chiesto un rapporto ai Night Saver. Percepisco anche io qualcosa di sospetto negli ultimi tempi.”

Rena si fece più attenta.

“è vero Rena, avevi ragione. La tua sensazione non era sbagliata. Sta davvero accadendo qualcosa oltre la nostra regione.”

L’Elder prese un cristallo, infondendo dentro di lui la sua magia, la superficie chiara del cristallo divenne la mappa del loro mondo. Rena si avvicinò per osservare meglio. L’area di Ruben era avvolta ad una luminescenza verde, lo stesso si poteva dire di Elder , Bethma ed Altera, ma osservando meglio la mappa Rena vide che alcune zone della mappa erano illuminate da una luce viola oscura.

“Vedi Rena al di la delle montagne sta succedendo qualcosa. I Night Saver che vigilano sui tutto il territorio parlano di creature demoniache che si sono risvegliate di recente.”

“Demoni?”

“Per il momento i Night Saver stanno monitorando la situazione, ma non è da escludere che l’Eldrit sia ancora in pericolo. Non sappiamo perché i demoni si siano risvegliati, ma di certo non è nulla di buono.”

Ecco cos’era quel disturbo che aveva sentito durante il viaggio, quelle energie che ogni tanto la svegliavano di notte, stava davvero succedendo qualcosa!

“Cosa vuoi che faccia Elder?”

Chiese Rena non capendo dove la donna voleva arrivare.

“Tenerti pronta. Se in futuro dovesse accadere qualcosa manderò te, Rena, in rappresentanza del nostro villaggio ad affiancare i Night Saver.”

Lei? Una Night Saver? Quello di cui parlava l’Elder era un grande onore, i guerrieri elfici chiamati a far parte dei Night Saver erano solo i migliori, scelti fra tanti, l’Elder doveva fidarsi davvero di lei, pensò.

“D’accordo.”

Rena fu congedata, l’elfa si ritirò a casa sua. Se fosse entrata nei Night Saver il suo valore sarebbe stato riconosciuto da tutto il popolo degli elfi, avrebbe rappresentato la fierezza ed il meglio della sua razza, eppure sarebbe stata costretta a lasciare i suoi amici per recarsi in missione per il mondo.
Quell’eventualità non le piaceva d’altra parte non poteva rinunciare ad una simile occasione.
L’elfa si gettò sul proprio letto, senza nemmeno cambiarsi d’abito, passò parte della notte a riflettere su ciò che era accaduto nelle ultime ore dopo di che si addormentò.

La notte trascorse veloce. All’alba Lowe prese uno dei mezzi della COBO Service, per tornare rapidamente a Ruben. Il viaggio fu rapido, anche Ariel era stata messa al corrente della situazione al Feita Temple, incaricò il suo corriere più veloce di riaccompagnare Lowe a Ruben. Quando l’uomo giunse a Ruben si recò immediatamente da Hagus in modo che convocasse a casa sua tutti i membri del’EL Search Party.
Elsword, Raven, AIsha ed Eve furono i primi ad arrivare, Rena era stata mandata a chiamare ma non era ancora arrivata.

“Perché ci hanno svegliati così presto?”

Si lagnava Elsword, sbadigliando. Aisha era contrariata quanto lui gli unici due che non si lamentavano erano proprio Raven ed Eve.

“Perché è stata chiamata anche quella Nasod?”

Protestò Raven, lui non avrebbe mai riconosciuto quell’essere come una di loro. Eve spostò la sua attenzione su Raven, capendo che stava parlando di lei.

“La domanda non è pertinente. Io sono una vostra alleata.”

Rispose lei con fare glaciale.

“Tu non sarai mai una di noi.”

Borbottò Raven in tutta risposta.

“Falla finita Raven!”

Disse Elsword, stava per aggiungere qualcosa quando la porta si aprì, Rena era arrivata.

“Ci siamo tutti?”

Hagus entrò subito dopo Rena, c’era anche Lowe.

“Lowe! Sei tornato!”

Elsword si alzò sorridendo all’uomo, ma lo sguardo di Hagus e Lowe era scuro, non un sorriso.
Elsword non capì.

“Ehi? Che vi prende?”

Hagus chiuse la porta e fece sedere tutti. Fu Lowe a parlare.

“Abbiamo appena saputo che il Feita Temple è stato attaccato da un orda di demoni.”

“Demoni?!”

Elsword ed Aisha gridarono assieme. Raven era stupito quando loro, solo Eve manteneva un espressione controllata.
“Esatto. Siamo stati avvisati da un abitante del posto che è giunto a Bethma con una richiesta d’aiuto. Purtroppo Bethma non può mandare alcun soldato a Feita e lo stesso vale per noi di Ruben. Ecco perché vi ho chiamato. El Search Party, vi chiedo di recarvi a Feita e soccorrerli! So bene che siete rientrati da poco da Altera, ma senza di voi Feita resterà senza difese. I soldati al Temple sono in minoranza se non mandiamo qualcuno rischiamo che si spingano verso le montagne e da li che giungano qui a Ruben.”

Queste erano conclusioni che Lowe ebbe modo di fare durante il viaggio di ritorno, se i demoni avessero preso Feita nulla li avrebbe fermati dall’invadere poi Bethma, Elder e Ruben. Ruben non in grado di sostenere un invasione da parte di nessuno, perciò bisognava fermare quei demoni!
Il silenzio calò nella stanza Hagus non disse nulla, stava solo ad Elsword, Aisha, Rena, Raven ed Eve accettare o meno.
Elsword calò il capo cominciando a tremare, Raven guardò il ragazzo avvicinandosi per controllare che stesse bene.

“Ehi El…”

“WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!”

Gridò Elsword sollevando il capo e mostrando un enorme sorriso!

“Certo che accettiamo! Non possiamo permettere che i demoni vincano! Noi siamo degli eroi! E gli eroi non si tirano mai indietro!”

Sollevò la sua spada e con entusiasmo proclamò queste parole.

“Ohoho, i demoni possiedono grandi poteri magici. Io Aisha, mi impossesserò del loro potere e tornerò al mio splendore!”

Aisha stava chiaramente pensando di trarre un vantaggio personale dalla faccenda, si alzò in piedi e mise il suo bastone magico vicino la spada di Elsword, sorridendo.
Eve a sua volta si alzò.

“Vi seguirò anche io.”

La Nasod si mise vicino ai due, decisa ad accompagnarli.
“Non posso permettere che quella Nasod venga con voi. Sarò dei vostri.”
Raven aveva come unico scopo quello di controllare Eve. Non si fidava per nulla di lei e non lo nascondeva affatto. Inoltre soccorrere Feita poteva essere un buon modo per redimersi a gli occhi della popolazione, lui che fino a quel momento era stato un criminale.
L’unica che non aveva ancora parlato era Rena, quindi ciò che le aveva detto l’Elder la notte prima era reale, il pericolo dei demoni era alla porte. E ora cosa doveva fare? Lasciare l’El Search Party e unirsi ai Night Saver?

Se l’Elder lo avesse ordinato forse non avrebbe potuto fare altro, eppure lei preferiva continuare a stare con i suoi amici, compiere il suo dovere assieme alle persone con cui voleva bene. Si, se avesse parlato con l’Elder lei avrebbe capito di sicuro. Non sarebbe scappata dalle sue responsabilità, ma avrebbe lottato al fianco di chi amava.

“Sono con voi.”

Disse Rena alzandosi.

Elsword sorrise ancora.

“El Search Party in azione!”

“Allora è deciso, vi recherete subito a Bethma da Stella, li vi aspetta Allegro l’uomo di Feita, sarà lui ad accompagnarvi.”

Uscirono dalla casa di Hagus e ognuno di loro si andò a preparare.
Rena si allontanò dal gruppo per andare a parlare con l’Elder. L’elfa aveva già capito e quando Rena spiegò lei cosa erano venuti a sapere la donna annuì.

“Elder io continuerò ad affiancare l’El Search Party, combatteremo i demoni assieme.”

Non stava voltando le spalle alla sua gente, avrebbe continuato a combattere per gli elfi, mostrando al mondo il coraggio della sua razza, ma l’avrebbe fatto circondata dai suoi amici.

“I Night Saver sarebbero stati orgogliosi di avere un elemento valido come te fra le loro fila, ma io mi fido di te Rena. Va e torna vittoriosa.”

L’Elder acconsentì a mandare Rena in missione a Feita fin quando tutti i demoni non fossero stati sconfitti, purché ella continuasse a fare rapporto regolarmente all’Elder. Rena accettò.
Passò per casa sua recuperando le sue armi ed i suoi abiti da battaglia, dopo di che tornò a Ruben pronta a partire.
Elsword e il resto della banda erano alle porte della città, un carro della COBO era stato preparato per loro, direzione Bethma.

“Molto bene ragazzi! Andiamo a salvare il mondo!”

Con queste parole Elsword guidò i suoi compagni fuori da Ruben, pronti ad intraprendere una nuova avventura.
   
 
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