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Autore: Seiraluna    28/02/2015    0 recensioni
Quel giorno Conaire però non era nelle sue terre, ma davanti il grande tempio.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leo Regulus, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Regulus si era lavato e vestito velocemente. Non vedeva l’ora di portare in giro Conaire. Non la vedeva da anni e era molto emozionato. Le avrebbe fatto vedere ogni angolo della vallata, tranne la casa di Manigoldo, forse quello non era il posto per una ragazza delicata come Conaire.
Regulus corse al tempio e vide Conaire che lo aspettava fuori. Si era cambiata e indossava un lungo abito bianco con una fascia dorata sulla vita. Era davvero bellissima. In quegli anni era diventata più alta e più formosa ma il suo viso era sempre come lo ricordava. Quello di un’innocente fanciulla.
-Eccomi qua. Andiamo ti porto prima al villaggio e poi dove vuoi tu.
-Mi fiderò del tuo istinto Regulus. Guidami tu, mi fido.
-Perfetto.
Sisifo vide il ragazzo afferrare la mano della ragazza e trascinarla giù per la scalinata, era davvero impetuoso in tutto quello che faceva.
-Non è stata una buona idea mandarla con Regulus.
-Sono sicuro che lady Conaire non avrebbe voluto cavaliere migliore al suo fianco- disse il grande sacerdote.
Regulus trascinò Conaire fino a un fornaio e le fece assaggiare due tipi di pane della regione. Poi la trascinò in un negozio dove facevano dolci ottimi. Sembrava un bambino che doveva comprare le caramelle. Conaire si divertiva un mondo a guardarlo, assaggiava tutto come se fosse la prima volta. Era davvero buffo. Dopo tanto tempo la fanciulla si sentiva libera e spensierata.
-Regulus cosa fai quando non vieni a mangiare al villaggio?
-Mi alleno con altri cavalieri, vado a trovare i miei vecchi amici, parlo dei cavalieri di bronzo. Spesso il grande sacerdote mi manda in giro a cercare informazioni, dice che io passo inosservato in abiti civili perché sembro un ragazzino troppo innocente per essere un cavaliere. Ovviamente questa cosa non me l’ha spiegata lui ma Sisifo. Il grande sacerdote ha usato altre parole. Tu cosa fai?
-Mi occupo delle terre di mio padre, delle questioni amministrative e aiuto le persone dei villaggi vicini al castello. Siamo riusciti anche a costruire due scuole nelle zone distrutte da alcuni cavalieri di Ade. Un anno fa i territori vicino al castello erano pieni di specter che distruggevano qualunque cosa. Ora sono andati via ma ci sono molte cose da ricostruire. In pochi mesi e con molti sforzi siamo riusciti a ricostruire due scuole per i bambini.
-Insomma non ti fermi mai.
-No, mi piace essere di aiuto.
-Avevo capito dalle tue mani che non stai mai ferma.
-Cosa hanno di strano?
-Quando ti ho stretta la mano destra non era liscia.
-Sono così brutte le mia mani?
-Al contrario, sono il segno di anni di fatica per la tua gente, sei una ragazza da ammirare.
-Sei stato tu a insegnarmi a non arrendermi, ricordi?
-Non mi sono mai scordato la mia prima missione. Sisifo mi ha fatto una ramanzina quando sono tornato. Diceva che mi ero quasi spaccato le gambe pur di vincere. In effetti, ero pieno di ferite. Meno male che la tua guardia del corpo non è con te p anche lei mi sgriderebbe.
-Lei è rimasta al castello per delle questioni amministrative. Non voleva lasciarmi venire da sola, ma io ho insistito.
-Vieni ti porto a conoscere gli altri cavalieri.
Con tutta l’irruenza che aveva, Regulus prese la ragazza in braccio e la portò fino alla prima delle dodici case.
-Sei più veloce di prima.
-Mi sono allenato molto dopo la mia prima missione. Volevo diventare ancora più bravo a proteggere le persone. Da allora ho portato a termine molte missioni con successo.
-Sapevo fin dall’inizio che eri un ottimo cavaliere.
-Grazie, ma non esageriamo. Ancora oggi mi procuro un sacco di ferite durante le missioni. Un mese fa sono tornato con due ferite enormi sulle gambe.
-Mi dispiace.
-Non ti preoccupare, sono già guarite. Ecco questo ragazzo davanti la prima casa è Shion.
-Piacere di conoscerla lady Conaire.
-La conosci già?
-No, Regulus, il grande sacerdote mi ha parlato dell’arrivo di lady Conaire tre giorni fa.
-Per me è un piacere conoscervi Lord Shion.
Shion lasciò passare i ragazzi e tornò alla sua meditazione. Arrivati alla seconda casa il cavaliere del toro strinse forte i due ragazzi.
-Siete proprio carinissimi. L’amore è bellissimo alla vostra età.
Conaire divenne rossa come un peperone, lei non era la fidanzata di Regulus. Il ragazzo sembrava non aver afferrato le parole del cavaliere distratto da due allievi del toro che giocavano con i pesi. Chi alzava più chili vinceva.
-Provo anche io- disse Regulus sfuggendo alla morsa del toro.
-Benedetto ragazzo non ci si comporta così davanti una ragazza.
-Lasci stare, lui è fatto così. È da ammirare per questo carattere spontaneo e sincero.
Il toro sorrise alle parole della ragazza. Lo aveva visto per pochi giorni ma sembrava capirlo meglio di tutti. Finito di giocare Regulus trascinò Conaire verso la casa del cancro.
-Perché non passiamo per la terza casa?
-I gemelli non amano gli sconosciuti, meglio non farli innervosire.
Arrivati da Manigoldo, Regulus si guardò in giro. Sapeva che il cavaliere sarebbe comparso all’improvviso per spaventarlo con una delle sue apparizioni improvvise.
-Conaire resta dietro di me, il tipo che abita qui non ha le rotelle del cervello che funzionano bene.
-Che vuol dire?
-Non lo so, è una cosa che dice sempre Cardia. Io so solo che Manigoldo ama scherzare.
Manigoldo comparve alle spalle della ragazza con una maschera veneziana in faccia e la fece spaventare. La ragazza si nascose fra le braccia di Regulus.
-Mi scusi se l’ho spaventata lady Conaire, pensavo le facesse piacere vedere una maschera d’oro di Venezia.
-Sei sempre pronto a fare scherzi, l’hai spaventata.
-Io volevo spaventare te ma non ti sei mosso di un millimetro.
-Perdoni il mio comportamento Lord Manigoldo, non era mia intenzione mancarle di rispetto.
-Tranquilla, chiunque si sarebbe spaventato, ho scelto la maschera più brutta di proposito. Lasciate che vi offra del tè per farmi perdonare.
-No, non possiamo restare perché i tuoi intrugli fanno venire il mal di pancia.
I due ragazzi andarono oltre e arrivarono alla casa della vergine. Non c’era nessuno e proseguirono. Cardia era fuori la sua casa e stava leggendo un libro.
-Moccioso oggi sei in compagnia.
-Ciao Cardia.
-Piacere di conoscerla lord Cardia.
-Lei deve essere la fanciulla della tua prima missione, quella che pensava che tu fossi un messaggero della divinità.
-Il sorriso di Regulus è così abbagliante che sembrava avere qualcosa di magico.
-Ragazzina sei divertente. Questo marmocchio ha qualcosa di speciale, è vero. È un rompiscatole insopportabile. Quando va a giocare nella valle con i bambini del villaggio o con altri cavalieri fa un baccano tremendo.
-Anche tu fai rumore quando bevi il vino con Manigoldo.
-Shhh. Marmocchio non svelare a tutti i miei segreti. Meno male che non c’era Sisifo, mi avrebbe fatto una ramanzina sul bere.
I due ragazzi continuarono la scalata e arrivarono dal capricorno, neanche lui era in casa. Doveva essere in missione. Arrivati da Sisifo, lo trovarono a tracciare alcune mappe della zona.
-Sta lavorando, andiamo via in punta di piedi.
-Regulus non è bello passare da qui senza salutare.
-Non volevo disturbare, ho visto che eri concentrato.
-Dovresti presentarmi la tua amica.
-Lei è Conaire.
-Regulus dove hai lasciato le buone maniere, lei appartiene a una nobile casata.
-Non si preoccupi, lord Sisifo, non deve per forza chiamarmi lady. Preferisco la spontaneità.
-Come volete. Cosa avete fatto di bello?
-Regulus mi ha portata al villaggio e abbiamo assaggiato un sacco di dolci ottimi.
-Come tuo solito ti sei abbuffato di dolci.
Regulus afferrò la mano di Conaire e corse via. Sisifo stava per lanciare uno dei suoi urli o stava per iniziare un sermone.
Arrivati alla casa dell’acquario, trovarono Degel che leggeva in compagnia di una giovane ragazza.
-Regulus cosa ci fai da queste parti?
-Riporto Conaire al grande tempio.
-Piacere di conoscerla lady Conaire.
-Il piacere è tutto mio Lord Degel.
-Vi presento mia moglie, Margaret.
-Per me è un piacere conoscervi lady Margaret. Siete davvero bellissima.
-Grazie, lo siete anche voi lady Conaire. Abbi cura di lei Regulus.
-Sì, signora, sarò una brava guardia del corpo per tutto il suo soggiorno al tempio.
I due ragazzini andarono via di corsa.
-Secondo te, Regulus ha capito cosa intendevo dire?
-Non credo amore mio. Ma non puoi svelargli il futuro, piano piano il giovane cavaliere si renderà conto di tutto.
-Un po’ come te.
-Io ho capito subito quello che provavo per te.
-Solo dopo che mi hai tolto la maschera. Furbetto.
-Oggi come ti senti?
-Benissimo, non ho neanche la nausea.
-Bene. Vieni a stenderti inizia a fare fresco.
Regulus salutò velocemente Albafica e Conaire fece lo stesso. Sapeva che il cavaliere non voleva che nessuno si avvicinasse alla sua casa o a lui. Arrivati davanti al grande tempio, Conaire ringraziò Regulus per la bella giornata. Lui sorrise e poi sparì giù per la scalinata. La ragazza rientrò e si ritirò nella sua stanza. Forse il giorno dopo avrebbe passato un’altra meravigliosa giornata con il cavaliere del leone.
   
 
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