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Autore: Lisaa92    28/02/2015    0 recensioni
[..] Harry non sapeva spiegarselo, non riusciva a capire
cosa ci fosse in lei che lo attraesse come una calamita. La osservò per un
tempo che gli sembrò infinito [..]
[..]Fu solo quando Veronica rimase in reggiseno e slip che lui riportò gli occhi su quelli di lei, ponendole una domanda silenziosa.
Per tutta risposta, la ragazza si voltò scavalcando il piccolo mucchietto di vestiti e, affondando delicatamente i piedi nella sabbia fredda, si avvicinò alla riva, fino a toccare un rivolo d'acqua spintosi più lontano rispetto agli altri. [..]
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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V's pov
Parcheggiarono su una strada nascosta tra gli alberi, Harry le aveva spiegato di aver scelto una spiaggia isolata, così da non attirare troppo l'attenzione. Lo vide prendere una coperta dal bagagliaio prima di rivolgerle un sorriso caloroso. Si era accorta di quanto fosse nervoso all'idea di averla portata in un posto simile; perché, anche se entrambi sentivano di conoscersi da sempre, la verità era che il loro primo incontro era avvenuto neanche un mese prima. Lui non sapeva quanto lei amasse il mare, l'oceano in questo caso, e quanto il rumore delle onde che s’infrangevano sulla battigia la calmasse. Non gli aveva raccontato praticamente nulla della sua vita e per un momento si sentì veramente in colpa: lei sapeva fin troppo di lui grazie alle interviste, ai libri, ai film e chi più ne ha più ne metta. Ma lui avrebbe potuto sapere qualcosa di ciò che la riguardava solo se fosse stata lei a dirglielo, e finora ammise che non era stata molto espansiva in quel senso.
Si incamminarono lungo una stradina sterrata che dolcemente scendeva verso l'oceano. Alberi centenari li accompagnavano lungo il percorso, erano solo loro due, il rumore delle onde, dei loro passi sui ciottoli e dei gabbiani: il Paradiso.
Ben presto arrivarono in una piccola spiaggia di sabbia bianca, nascosta tra il boschetto appena passato e un muro di massi. Veronica non credeva potesse esistere un luogo simile a solo un'ora da New York. Le sembrava impossibile non sentire le sirene e il rumore della città, sempre così forti da occuparle i pensieri per metà della giornata.
Si incantò guardando l'oceano: una tavola piatta di acqua blu; poteva vedere dove il fondale si inabissava, alzando il livello dell'acqua.
Si accorse di avere lo sguardo di Harry fisso su di sé: era colmo di aspettative ma non sembrava affatto deluso da ciò che stava vedendo. Come avrebbe potuto? Veronica era al settimo cielo!
 
H's pov
Si era reso conto che la stava fissando da un po' ormai, ma non gli importava. Aveva una luce negli occhi che non le aveva mai visto, i lineamenti del viso distesi a mostrare quanto fosse a suo agio in quel luogo.
Si diede mentalmente una pacca sulla spalla. Voleva mostrarle una parte di lui che era spesso nascosta alle telecamere, dimostrarle quanto fosse importante per lui, tanto da portarla in uno dei suoi posti preferiti. La ragazza gli sorrise prima di iniziare a togliersi il giubbetto, seguito subito dopo dal maglione.
Harry spalancò gli occhi sorpreso, una sfumatura più scura si impossessò di essi, che si posarono lentamente sul corpo della ragazza mentre diventava più visibile ad ogni capo tolto. Fu solo quando Veronica rimase in reggiseno e slip che lui riportò gli occhi su quelli di lei, ponendole una domanda silenziosa.
Per tutta risposta, la ragazza si voltò scavalcando il piccolo mucchietto di vestiti e, affondando delicatamente i piedi nella sabbia fredda, si avvicinò alla riva, fino a toccare un rivolo d'acqua spintosi più lontano rispetto agli altri.
Voltò leggermente il capo verso di lui, la schiena coperta dai lunghi capelli ondulati.
-Vieni?
Non pensò neanche per un istante che erano ancora in pieno inverno, che il sole era spuntato da talmente tanto poco da non poter scaldare neanche la sabbia, non pensò che chiunque avrebbe potuto vederli o che semplicemente poteva essere una delle più grandi cazzate che avesse mai fatto. Non pensò ad altro che a lei, lei che in poco tempo gli aveva rubato l'anima e che non l'avrebbe mai saputo. Decise che era stanco di pensare e di dover fare ciò che era giusto, lei era lì ed Harry voleva soltanto vivere quel momento. Si spogliò continuando a guardarla.
Rabbrividì impercettibilmente nel posare un piede scalzo sulla sabbia, ma continuò a procedere verso di lei senza ripensamenti.
Veronica gli porse una mano, che lui strinse nella sua. La guardò dall'alto al basso e si rese conto di quanto fosse piccola e delicata, un fiore da preservare, eppure vedeva nei suoi occhi una forza che non molti avrebbero saputo tirar fuori neanche nei momenti di più grande bisogno.
-Credo proprio che stiamo per fare una grossa stronzata!
Rise un po' nervosa, facendo ridere anche lui, che la tirò leggermente facendola entrare in acqua.
Lanciò un gridolino quando l'acqua le lambì i fianchi, facendo ridere ancora di più il ragazzo.
-E' gelata! Cazzo cazzo cazzo...
Iniziò a saltellare da un piede all'altro cercando di lasciar fuori dall'acqua quanta più pelle possibile.
-Oh you got a dirty mouth!
Un sorriso furbo fece capolino sul suo volto, allargò le mani per raccogliere più acqua possibile, poi la schizzò bagnandola completamente. La ragazza rimase un attimo immobile, sorpresa, guardò il reggiseno bagnato diventare di un verde più scuro. Quando rialzò lo sguardo, una scintilla di divertimento attraversò i suoi occhi, prima di aggrapparsi con le gambe ai fianchi del ragazzo bagnandolo e cercando di trascinarlo sotto l'acqua fredda.
Divenne una vera e propria battaglia, fatta di schizzi, braccia e gambe aggrovigliate e alla fine erano entrambi zuppi e vicini al congelamento, ma si stavano divertendo come non succedeva loro da un po'.
Nessuno dei due sembrava più interessato all'acqua gelida o al sole che piano piano andava scomparendo.
Si ritrovarono entrambi senza fiato, le gambe di lei strette ai suoi fianchi, una mano di lui la sorreggeva per una coscia mentre con l'altra le teneva fermo un braccio dietro la schiena. Veronica ansimava leggermente, la testa appoggiata ad una spalla del ragazzo che, anche lui con il fiato corto, cercava di reprimere l'impulso di stringerla ancora di più a sé. Quando lei rialzò il capo, i loro occhi si intrecciarono e sul volto di entrambi apparì un sorriso rilassato.
Harry tentò di calmare i battiti impazziti del suo cuore, le lasciò libero il braccio e portò la mano sul fianco di lei. Non stava facendo un gran lavoro per calmarsi!
Lei sembrò capire il dilemma che stava attanagliando il ragazzo, perché allentò la presa delle gambe e si lasciò scivolare fino a toccare la sabbia del fondale.
-Il sole sta per tramontare, forse dovremmo uscire.
Il ragazzo annuì accortosi della pelle d’oca che si andava formando sulle sue braccia tatuate.
Decise però che non voleva smorzare quell’atmosfera giocosa che si era creata.
-Chi arriva per primo fuori, sceglierà la musica in macchina!
Voleva sorprenderla con uno scatto, ma non aveva previsto che invece sarebbe stata lei a iniziare a correre prima che potesse finire la frase.
Quella ragazza non finiva mai di sorprenderlo!
Iniziò a correrle dietro, l’acqua schizzava intorno a loro formando increspature e cerchi che andavano allargandosi.
Riuscì a raggiungerla proprio a riva, tanto che fu impossibile dire chi vinse.
Si rivestirono velocemente, tremando per il leggero vento che si era levato.
 Vide Veronica voltarsi ancora una volta verso l’oceano, scrutarne ogni singolo dettaglio, ogni singola increspatura che il vento produceva, ogni onda che imperterrita si spingeva a riva, e vide anche un qualcosa nei suoi occhi, qualcosa che non le aveva mai visto prima: nostalgia.
Si mosse impercettibilmente verso di lei quando iniziò a parlare a voce bassa, quasi in trance.
-Sono a New York da più di un anno ormai, ma non ero mai venuta in spiaggia. Mi mancavano le sensazioni che solo il mare può darti, però mi ricorda anche casa.
Si sedette ed Harry fece lo stesso, spalla a spalla, lo sguardo di lei fisso sul mare ma lui non poteva far a meno di guardare la ragazza che aveva accanto.
-Abitavo in un paese vicino al mare, uno di quei posti da cui da piccola vuoi scappare perché ti sta stretto, ma appena te ne vai capisci quanto fosse radicato in te.
Il primo anno di università avevo preso un appartamento in affitto perché ero lontana da casa, ma tornavo spesso, quindi vivevo con la valigia sempre pronta, passando giornate intere in treno; mi sembrava di non avere più una casa, di vivere quasi per strada. Solo io e la valigia. Quindi venire a New York in pianta stabile è stato un bene ed un male al tempo stesso. Ora la mia valigia è perennemente disfatta, ma sono lontanissima da casa e dalla mia famiglia.
 Harry capiva perfettamente cosa intendesse, anche lui proveniva da una piccola realtà ed era stato catapultato in un mondo talmente diverso dal suo che ci aveva messo anni per abituarsi e per entrarci.
Sapeva cosa significava vivere con la valigia sempre pronta, visitare talmente tanti luoghi in poco tempo da non ricordare neanche dove fosse il giorno prima.
Ecco perché aveva comprato la casa di Los Angeles: per avere un punto fisso, un approdo per quando non sarebbe stato sicuro di appartenere a qualche luogo.
Veronica si voltò verso di lui, i capelli mossi dal vento leggero –Hai mai la sensazione di non appartenere a nessun luogo?
Lui sgranò gli occhi a quella domanda: quella ragazza poteva leggergli nel pensiero, ne era sicuro ormai.
-A volte. Ma poi cerco di ricordare che la mia famiglia è in Inghilterra e la mia nuova vita a LA, così ho sempre la sensazione di avere un posto in cui tornare.
Non sembrava molto convinta della risposta, un cipiglio le increspò le sopracciglia accentuando la sua aria pensosa.
-E se dovessi chiederti dov’è casa per te?
Ci pensò su un attimo, più volte gli avevano chiesto dove abitasse, ma mai si erano chiesti che luogo considerasse veramente casa.
-Non lo so, Ronnie. Forse non l’ho ancora trovata.


Ciao a tutti! 
Grazie ancora a tutti quelli che seguono la storia! State diventando sempre di più e vi ringrazio tantissimo! 
Se vi va lasciate qualche commento, così saprò cosa ne pensate della storia! 
Un bacio
L.
  
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