Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: Scaramouch_e    09/12/2008    1 recensioni
Ambientata a Londra, questa mia fanfic narra dell'amore fra Caspian e Edmund. Ho messo spolier poiché,ci saranno personaggi e fatti raccontati negli altri libri, ma comunque dovrebbe risultare chiaro anche a coloro che non hanno letto gli altri libri.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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epilogo i
Le cronache di Londra:


Benjamin Ben Barnes camminava con aria preoccupata lungo un marciapiede del quartiere dove viveva il suo ex ragazzo: Edmund Peviens. Aveva ventisette anni e faceva il poliziotto. La preoccupante notizia ,riguardo l’attuale ragazzo del suo ex, che aveva appena ricevuto l’aveva reso molto ansioso.

Finalmente lo vide arrivare.
“Ciao Ben, mi hai detto che mi volevi parlare.”
“Certo. Vieni.” lo prese per mano e lo guidò verso la stazione dei taxi. Ne fermò uno e ci si fiondò dentro.
“Ben, ma che hai?” domandò Edmund preoccupato.
“Sssh.” lo zittì il ragazzo.
Diede istruzioni al tassista sul luogo che desiderava raggiungere, ossia un bar vicino alla stazione di polizia.
Una volta arrivati, Benjamin pagò e scese seguito da un preoccupatissimo Edmund. Entrarono nel locale e si sedettero al primo tavolino. Si fissarono.
“Ti rendi conto che mi hai rapito?” ridacchiò Edmund, un po’ teso.
“Ed, tu sai con chi stai vero?”
“Certo che lo so. Sto con Caspian Ford, ma perché me lo chiedi?”
“Perché il tuo amato Caspian non compare da nessuna parte; non ha un passaporto, una carta d’identità e nessuno che si chiami Ford ha un parente con quel nome assurdo. Insomma non abbiamo nulla con cui possiamo identificarlo.”
“State conducendo un’indagine su di lui?” Edmund era pietrificato.
“No, un mio vecchio amico Nathan Phirelli, il fidanzato di tua sorella, e venuto da me chiedendomi se potevo indagare su un certo Caspian che gli aveva presentato la sua fidanzata. Così l’ho fatto ed è venuto fuori che non c’è nessun Caspian Ford. Né a Londra, né in America né in nessun’altra parte del mondo.”
Gli occhi di Edmund si ridussero a fessure. “Caspita; certo che sei andato a fondo.”
“E’ che ti voglio proteggere. Ed!” il ragazzo più grande prese le mani del ragazzino e le intrecciò. “Ti amo sempre.” mormorò quindi si avvicinò al viso di Edmund facendo per baciarlo.
Edmund si scostò da lui e disse:
“Sono fidanzato. E ti posso assicurare che Caspian mi ama e che non mi farebbe mai del male.”
“E allora perché piangi?”
Edmund lo guardò confuso e si toccò il viso: era bagnato. Stava piangendo sul serio.
“Scusa Ben devo andare. È stato un piacere.” si voltò e se né andò correndo fino a casa sua. Piangeva. In realtà non sopportava più quella situazione: non lo dava a vedere a Caspian perché lo amava, ma per lui era insopportabile. Vivere in quel appartamento, alla periferia di Londra quando lui era stato un re, mentire a tutti coloro che non fossero i suoi fratelli e nemmeno a tutti visto che a sua sorella non lo poteva dire. Insomma non ce la faceva più.
Entrò in casa. Caspian lo aspettava, alzò gli occhi su di lui e raggelò non appena lo vide.
“Ed, amore…”
“Ben sta indagando su di te. Dobbiamo andarcene via.”
“Ma Edmund, ti prego calmati.”
Edmund annuì, poi si sedette sulle gambe di lui e gli raccontò tutto.
“Forse l’unico modo per essere veramente noi stessi è andarcene in un altro mondo che non sia nemmeno Narnia…” rifletté Caspian.
Edmund annuì. “Ma come facciam…”
Non finì la frase. Un ruggito li fece voltare: Aslan era lì, nella loro camera, possente più che mai e li guardava con gli occhi dorati.
“Ho sentito la vostra disperazione, figli miei. Salite su di me.” i due ragazzi si scambiarono delle occhiate preoccupate, ma poi ubbidirono. Il leone fece un balzo fuori dalla finestra, e i due videro cose che mai avrebbero immaginato di poter vedere
“Dove ci porti Aslan?”
“In una Terra nuova figli miei. Nella vera Narnia, ma prima dobbiamo fare una cosa.”
Il leone si mise fra un treno e il nulla, ruggendo. Il treno sprofondò cadendo in un baratro.
“ASLAN!” urlarono i due ragazzi.
“Non vi preoccupate, lì dentro ci sono tuo fratello e le tue sorelle. Ci raggiungeranno fra breve.”
Aslan ruggì un’altra volta e nel cielo si creò uno squarcio simile ad una porta. Una passaggio che conduceva ad una collina verdeggiante.
“Questa è la Vera Narnia. Venite amici.” disse entrando dentro.
Edmund ridacchiò quando posò i piedi sul terreno e guardò Caspian con amore. Quest’ultimo si avvicinò e lo baciò teneramente, sotto gli occhi saggi di Aslan.
Entrambi erano felici adesso, consapevoli che niente avrebbe più minacciato il loro amore.

Fine
Ed eccoci qui, alla fine di un'altra fic... beh questa è finita così, quasi inconcludente è che non mi piaceva più tanto e quindi ho voluto farla finire così. cmq sepro che mi seguirete nella prox fic sulle cronache (perchè ho intenzione di scriverne un'altra.) Intanto ringrazio la mia preziossima beta, Ayleen. Grazie per i tuoi preziosi consigli e gli aggiustamenti che hai portato e grazie ha chi ha commentato gli scorsi cap, spero di non avervi deluso.
 
   
 
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