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Autore: liserc    09/12/2008    9 recensioni
Victoire Weasley ha sei anni, ed è alle prese con il difficilissimo disegno di una principessa. Vic sa bene che, ogni principessa che si rispetti, ha i capelli biondi. Ecco perché si accinge a prendere una matita gialla, con la punta smussata dal troppo uso, per completare con una chioma il viso che ha precedentemente disegnato.
Sta per tracciare il primo segno, quando una ciocca di capelli le cade sugli occhi, e lei sbuffa.
Si alza, contrariata, e sposta il ricciolo rosso che le ha disturbato la visuale.
Sì, perché Victoire i capelli li ha rossi.
Piccola one-shot ambientata nell'infanzia di Victoire Weasley e Teddy Lupin :)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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«Le principesse sono bionde!»

Victoire Weasley ha sei anni, ed è alle prese con il difficilissimo disegno di una principessa. Vic sa bene che, ogni principessa che si rispetti, ha i capelli biondi. Ecco perché si accinge a prendere una matita gialla, con la punta smussata dal troppo uso, per completare con una chioma il viso che ha precedentemente disegnato.
Sta per tracciare il primo segno, quando una ciocca di capelli le cade sugli occhi, e lei sbuffa.
Si alza, contrariata, e sposta il ricciolo rosso che le ha disturbato la visuale.
Sì, perché Victoire i capelli li ha rossi.
Non capisce perché suo papà si ostini a chiamarla principessa, se lei non è bionda.
La mamma, come anche la sua sorellina, sono bionde!
Perché lei, invece, ha i capelli di quel rosso che odia tanto?!
Mentre questi quesiti si fanno largo fra i suoi pensieri, lasciandola assorta in un angolo della sala, nella stessa stanza entra anche il piccolo Ted Lupin.
Il bimbo, caratterizzato da una vivace zazzera di capelli turchesi, ha appena dieci anni, ed è alla Tana assieme al suo padrino, Harry, per festeggiare il Natale con tutta la famiglia Weasley.
Quando il piccolo nota Victoire, seduta con un’espressione a metà fra l’imbronciato e il pensieroso, sorride divertito. Poi le si avvicina, facendole un piccolo segno di saluto.
«Ehi, Vic, che cos’è quella faccia?» chiede, sedendosi affianco a lei.
Quella distoglie lo sguardo dal suo riflesso che vede nella finestra, per posare i suoi occhi azzurrissimi sul nuovo arrivato.
«Ho i capelli rossi. » dichiara, convinta.
Ted la guarda per un attimo, smarrito. «Certo che hai i capelli rossi! E allora?» dice, sorpreso.
«Le principesse non hanno i capelli rossi!» esclama l’altra, sul visetto dipinta un’espressione infantilmente scandalizzata.
Il bambino ride, divertito. «E sentiamo, chi lo dice, questo?» le domanda, puntellandosi sui gomiti per avvicinarsi al disegno incompiuto della bimba.
«Come, chi lo dice! Lo dice maman!» risponde l’altra, compunta.
«Quindi immagino che tutto quello che dice maman sia vero?» chiede Ted, con l’ironia che un bambino di dieci anni può mostrare.
L’altra lo fissa con gli occhi spalancati, e la bocca aperta «Certo che sì!», esclama, infine.
Il bambino ride ancora. «Esistono le principesse con i capelli rossi,» dice, poi «E tu ne sei la prova vivente!» continua, con un sorriso sul volto.
Victoire, a soli sei anni di età, non sa cosa sia una ‘prova vivente’, ma crede d’aver capito cosa intende Ted. Infatti, schiude la smorfia imbronciata di prima in uno splendido sorriso – a cui manca, fra l’altro, un dentino.
«Davvero? Beh, allora se io sono una principessa, tu sei il mio principe azzurro» commenta, alludendo alla chioma turchina dell’amico.
«E sia! Una principessa dai capelli rossi ed un principe dai capelli azzurri!» esclama l’altro, ridendo.
Victoire afferra quindi una matita rossa e completa finalmente la sua principessa, entusiasta. Affianco ci disegna, poi, un principe dai capelli azzurri.
«Ted,» chiama, poi. Tiene ancora in mano la matita, incerta.
Il bambino, che fino a quel momento era rimasto a guardare, alza gli occhi – in quel momento di un bel verde foglia – sulla bimba «Sì?» chiede.
«Io non so scrivere.» sussurra Victoire, mesta.
«Beh, ma è normale! Hai solo sei anni!» esclama l’altro, scuotendo la testa bonariamente. «Puoi scrivere una cosa per me?» chiede lei, porgendogli la matita che tiene ancora stretta nel pugno.
Il bimbo la prende, e, dopo aver ascoltato la richiesta della rossa, scrive a chiare lettere – leggermente tremolanti – due nomi. Victoire e Teddy.
La bambina ora sorride, soddisfatta. Afferra il disegno e l’osserva ancora un attimo.
«Grazie, è davvero perfetto, ora!» Poi corre su per le scale, ad appenderlo nella cameretta che condivide con sua sorella Dominique.

Quando quella sera, la bimba la chiederà chi sono i due personaggi che ha disegnato, lei risponderà semplicemente un «Un principe ed una principessa.», ed al commento piccato della sorella, che le farà notare che le principesse sono bionde, lei commenterà con un «Non sempre!» che lascerà di stucco la piccola Dominique.


Okay, non so cosa mi abbia preso, forse solo una pazza voglia di scrivere qualcosa d’insensato. Ho preso spunto da un tentativo di drabble che avevo scritto quest’estate, dove s’ipotizzava uno scontento da parte di Victoire per i suoi capelli rossi, contrapposti a quelli biondi della madre e della sorella.
Ci terrei a precisare che, in questa fic, Dominique ha cinque anni. Non so la vera differenza d’età fra le due sorelle. ;)
Lisa.
  
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