Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Arianna di Cnosso    28/02/2015    5 recensioni
La lunga amicizia che unisce Albus Silente e Minerva McGranitt si rinforza proprio durante gli anni in cui Harry Potter frequenta Hogwarts. Tuttavia il sentore pressante della rinascita di Voldemort e l'avvicinarsi di una nuova guerra potrebbero sconvolgere le cose. D'altra parte, nei momenti disperati si trova la forza di rivelare i sentimenti più nascosti, spinti dall'urgenza di non abbandonare il mondo con dei rimpianti. Spesso la fine non è la fine, ma l'inizio di qualcosa di diverso... nel migliore dei casi, qualcosa di più bello, che non ci si aspetterebbe mai.
La mia prima fanfiction in assoluto è dedicata a due personaggi della Rowling che sono tra i miei preferiti. Talvolta riprendendo passo a passo alcuni avvenimenti di Harry Potter, e talvolta aggiungendo scene completamente ex novo (ma sempre fedeli agli avvenimenti del libro) ho intenzione di narrare alcuni momenti di vita dei due personaggi.
E' mia intenzione mantenere il focus unicamente su loro due, seppure per necessità ogni tanto farà capolino qualche altro personaggio.
Ho intenzione anche di restare completamente fedele alla trama di Harry Potter, per tutti e 7 i libri. Ma forse il finale... Dipende anche da voi!
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Minerva McGranitt | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


CAPITOLO DODICESIMO

EQUILIBRIO



 
Il giorno seguente, il sole imperava su Hogwarts. I suoi raggi facevano risplendere i dolci pendii delle colline e l’erba dei prati, color verde gemma, aveva qualcosa di ammaliante. Silente, conquistato da tanta bellezza, era deciso a riempirsi gli occhi e il cuore della vista di Hogwarts. Camminando in tondo nel suo studio, continuava a gettare occhiate al paesaggio attraverso la grande finestra gotica. La sua era una contemplazione malinconica, resa urgente dal presentimento che presto non avrebbe più avuto nè il tempo, nè lo stato d’animo adatto per godersi quello splendore. Avrebbe dovuto sentirsi euforico: aveva finalmente confessato i suoi sentimenti a Minerva ed era ricambiato. Invece -sembrava quasi un controsenso- era proprio quello il motivo per cui le sue emozioni e preoccupazioni erano così amplificate. Ora che aveva avverato i propri desideri, vedeva pendere su di essi la spada di Damocle. Questo lo faceva sentire come un condannato a morte, deciso a vivere fino in fondo tutto ciò che gli restava.

In effetti, rifletté il mago, la sua ora si stava inesorabilmente avvicinando. Silente non sapeva se era questione di mesi o anni: il ritorno di Voldemort si faceva sempre più vicino e sicuramente, oltre ad Harry Potter, egli stesso sarebbe stato uno dei primi obiettivi del Signore Oscuro. Su questo Silente non si faceva illusioni.
D’improvviso lo colpì la consapevolezza che era pronto per affrontare il suo destino, qualunque cosa riservasse, compresa la morte. Sperò solo di avere abbastanza tempo per riuscire a capire alcune questioni fondamentali che al momento gli sfuggivano.
Da qualche anno, Silente aveva cominciato a raccogliere informazioni e su Voldemort e Harry Potter e cercava di far combaciare i tasselli. Aveva avuto qualche brillante intuizione, e nella sua mente si stava lentamente formando un piano per distruggere il mago oscuro.
Eppure Silente era ancora ben lungi dal trovare una soluzione certa. Tempo, aveva bisogno di tempo.

Per il momento, l’unica certezza era data da una profezia che solo Silente aveva ascoltato e che conteneva alcune informazioni cruciali per Harry Potter. Eppure, quest’arma era inutilizzabile al momento: Silente era troppo affezionato a quel bambino per rivelargli un segreto così pesante da sopportare.
All’ennesimo giro a vuoto nella stanza, Silente decise che avrebbe potuto camminare anche fuori, cogliendo l’occasione per ammirare dal vivo il paesaggio stupendo che circondava il castello. Hogwarts era un incanto nella quiete estiva.
Come di consueto, il Preside invitò la McGranitt ad unirsi alla passeggiata. Era una loro tradizione piuttosto consolidata e Albus amava la compagnia di Minerva: era una buona ascoltatrice e allo stesso tempo un’interlocutrice stimolante, che sapeva rispettare sia il silenzio che la conversazione.

La McGranitt accettò l’invito di Silente. Tuttavia, diversamente dal solito, la strega camminava silenziosamente al suo fianco con aria corrucciata. Si sentiva leggermente a disagio: un sentimento inconsueto per una persona con il suo carattere volitivo.
Era abituata a passeggiare con Silente, e anche quel giorno tutto sembrava come sempre, in apparenza. Se qualcuno li avesse visti, non avrebbe notato nulla di diverso dal solito.
Eppure la McGranitt provava una leggera inquietudine, ben consapevole che nonostante la parvenza di normalità, qualcosa tra loro era profondamente cambiato e era ancora incerta su come comportarsi alla luce della nuova situazione.
“Albus...” sospirò la strega ad un certo punto, sentendo il bisogno di affidarsi a lui ancora una volta, “è così strano. Ci conosciamo e siamo amici da tanti anni... Eppure è come se, per un certo verso, ci stessimo conoscendo la prima volta.”
Non era una vera domanda, più che altro una constatazione.

Silente si limitò a guardarla in viso senza ribattere, e dalla sua espressione la McGranitt fu certa che lui aveva compreso ciò che la turbava.
“La nostra amicizia è forte, e dura da così tanto tempo che per un certo verso vorrei che restasse immutata. Siamo sempre stati in sintonia, come fossimo la stessa persona, ho sempre condiviso le tue scelte, i tuoi obiettivi, le decisioni scolastiche, per l'Ordine... La mia fiducia è profondamente e fermamente riposta in te, al punto che si estende anche ad altri solo perché a tua volta li ritieni degni di fiducia. Rompere l’equilibrio che è sempre stato naturale tra di noi mi impaurisce, per certi versi.”
Fece un breve pausa.
“La familiarità del nostro rapporto mi ha sempre donato una certa sicurezza: sapevo cosa aspettarmi anche senza che tu parlassi. Ora invece ho solo incognite. Dovremmo essere più vicini e mi sembra di conoscerti meno di prima”.
Per quanto la McGranitt fosse restia a esternare i suoi sentimenti, di certo un carattere sicuro e mezzo secolo di vita le permettevano di definire con chiarezza le proprie emozioni. “Non fraintendermi, Albus...” proseguì ansiosamente la McGranitt, “non intendo mutare la scelta che ho fatto ieri. È evidente che proviamo un grande affetto l'uno per l'altro, tanto che senza di te mi è crollato il mondo addosso e questo non può essere giustificato da una semplice amicizia. In tutti questi anni, sei sempre stato il mio punto fermo, anche se ero troppo assuefatta all’abitudine per rendermene conto. Lo sei sempre stato. Forse potrebbe sembrarti strano, Albus... Ma questo è un cambiamento che voglio e che temo allo stesso tempo”.

Inoltre, -ma la McGranitt omise volutamente di dirlo- non era più una ragazzina e adeguarsi a certe novità dopo un'esistenza piuttosto solitaria era difficoltoso. Aveva passato metà della sua vita senza legarsi a nessuno e a costruire la figura inflessibile e autoritaria per cui era riconosciuta. Il matrimonio con Elphinstone poi, era stato sereno ma piuttosto monotono. Albus Silente era su tutto un altro piano: non solo per la sua indole eccentrica (quasi in contrasto con la serietà della McGranitt), ma anche per la sua posizione di potere e per il fatto che era lui sempre stato essenziale nella vita di Minerva, fin da giovane, quando si era presa una cotta per lui che era suo professore. In un certo senso, pur non avendo una relazione, Albus era sempre stato l’uomo della sua vita.

Silente si fermò, con uno sguardo pensoso. Aveva ascoltato con attenzione, senza dire una parola. Con un passo si posizionò di fronte alla McGranitt, fissandola intensamente.
“Io non voglio affatto sconvolgerti, Minerva.” le disse, stringendo delicatamente il braccio della McGranitt, come a sottolineare le sue parole.
“Tutt’altro... Desidero soltanto starti vicino, più di quanto abbia mai fatto. Niente cambierà tra di noi, oltre al fatto che adesso sai che tipo di sentimenti provo per te. È sempre stato così, e me ne sono accorto tardi. Sento dietro le spalle la pressione di tempi difficili che si avvicinano e questo mi ha spinto a mettere a tacere i rimpianti che ho sempre avuto... Per te.
Ora mia cara, so bene di quale tempra resistente sei fatta, ma se mai avessi bisogno di un sostegno, voglio essere io. Moralmente e fisicamente. E anche se non avessi bisogno di me, vorrei starti accanto ugualmente. L’unica differenza rispetto a prima è che adesso, finalmente, sono riuscito a dirlo in modo esplicito”.
Silente sorrise, un luccichio nello sguardo intelligente.
“Sei stata, e sei tutt'ora, la persona più importante per me... La fedele compagna della mia vita, sempre pronta a schierarti al mio fianco, con cieca fiducia in me. E questo mi ha reso felice più di ogni cosa: sapere di poter contare su di te, Minerva. Lo so che mi saresti sempre rimasta vicina in ogni caso... Solo che non voglio più accontentarmi di averti accanto, voglio averti per me” affermò Silente gentile e deciso.

Le parole del mago si insinuarono dolcemente nel cuore della McGranitt come la brezza primaverile si infila tra gli alberi in fiore. D’altra parte, anche la persona più razionale non poteva restare immune ai discorsi di Silente, soprattutto quando lui parlava d’amore.
Anche se nessuno dei due aveva dichiarato ad alta voce quella parola, ormai era chiaro ad entrambi che la loro lunga amicizia era diventata amore.
Silente era sempre stato molto affezionato a quel sentimento, convinto che fosse il cardine della vita. Non si stancava mai di fare discorsi sul bene e sull’amore ad amici e studenti, ma la McGranitt non aveva mai osato sperare che quel termine fosse rivolto a lei, e comunque non nell’accezione romantica.
Minerva segretamente ammirava l’espressione seria e profonda che accompagnava alcuni discorsi di Albus. La affascinava la capacità di Silente di fare ragionamenti arguti, e in altri momenti sdrammatizzare fino al punto da sembrare mezzo matto. In questo Albus era completamente diverso da lei, e dalla sua intelligenza rigida e pragmatica.

Silente fece un ulteriore passo verso la McGranitt, abbracciandola amichevolmente. Avrebbe voluto baciarla e poi baciarla ancora, fino al tramonto; tuttavia si trattenne, sospettando che fosse la cosa meno adatta da fare al momento, visto che lei gli aveva appena confidato la sua riluttanza ad affrontare cambiamenti.
Nei giorni precedenti lo stato di sconvolgimento emotivo di Minerva lo aveva facilitato nell’avvicinarsi a lei. Tuttavia Silente sapeva che avrebbe dovuto lasciarle del tempo per adattarsi al nuovo equilibrio e per razionalizzare i sentimenti.
Avrebbe fatto qualunque cosa pure di poter unire l’anima con quella di lei.
“So che ami l’ordine e la disciplina...” le sussurrò scherzosamente in un orecchio, tentando di rassicurarla ulteriormente, “e ti prometto che cercherò di limitare la mia esuberanza.”
La McGranitt lo fulminò con un sguardo, ma si strinse di più nell’abbraccio e inspirò il suo profumo.
“Sarà tutto naturale come sempre, te lo prometto!” proseguì il mago sorridendo.
La McGranitt non poté fare a meno di ricambiare il sorriso.
Era pur sempre una donna, e in quanto tale le facevano piacere le attenzioni di un uomo. Nel suo caso, non un uomo qualsiasi. Albus Silente. Il mago più potente e saggio della sua epoca, la sua cotta giovanile, il suo collega. Minerva era totalmente conquistata da lui, già da tempo. La fermava soltanto il timore di rovinare la loro sintonia: in quanto coppia, ci sarebbero sicuramente stati litigi e incomprensioni. Tuttavia, si disse, era un rischio che valeva la pena di correre.

Restarono per qualche tempo in silenzio, a scrutare la acque calme del Lago Nero, lisce come l’olio. Soltanto un soffio di vento ogni tanto produceva qualche leggera increspatura.
Il loro idillio fu rotto soltanto da un rumore nel cespuglio di rododendri dietro di loro. Si voltarono simultaneamente, in tempo per vedere una grossa pernice sollevarsi in volo dal rododendro. Tuttavia l’interruzione li riportò alla realtà.
La McGranitt fu la prima a recuperare il suo consueto piglio.
“Sarai anche il mago più potente del nostro tempo, Albus, ma in quanto a tempismo sei pessimo” lo rimproverò con lo stesso tono che usava con gli studenti.
“Sono vecchia quasi come la strega Morgana... E tu, dopo avermi considerata solo un’amica per tutta la vita, dopo avermi spinta volontariamente tra le braccia di un altro, vieni a confessarmi i tuoi sentimenti. Cosa stavi aspettando? Ancora qualche settimana e ci saremmo comunque ritrovati a condividere una stanza nel reparto anziani del San Mungo” La McGranitt sorrideva, le sue labbra sottili piegate elegantemente.
Silente borbottò qualcosa sul fatto che altrimenti non ci sarebbe stato divertimento.
“E comunque, mia cara, la scenetta della vecchia zitella non ti si addice. Anche quei poveri studenti lo sanno: hai energie da vendere, credimi!” ridacchiò Silente, “e anche io, modestamente...”

Silente le offrì il braccio e si volse di nuovo verso il castello, battibeccando durante il tragitto sulla loro presunta vecchiaia. Sinceramente, Albus non si era mai sentito più giovane.
Aveva perfino dimenticato le preoccupazioni di quella mattina, e se ne rese conto solo in quel momento.
A volte una passeggiata era proprio ciò che ci voleva.
Soprattutto, l’amore di Minerva era ciò che ci voleva.
Gli sembrò di essere riuscito ad emergere dalla perenne nebbia di Londra e aver raggiunto il sole.


_____________
N. d. A

Ciao a tutti! Sono uscita più o meno indenne dalla sessione di esami invernale... Quindi scusatemi per l'assenza.
In compenso ho intenzione di pubblicare il prossimo capitolo sabato. (Anzi, d'ora in poi potrei pubblicare sempre di sabato).
Mi inchino a
Daydreaming99 per la sua solita gentilezza di correggermi i capitoli. *.*


 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Arianna di Cnosso