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Autore: AbcdefG97    01/03/2015    5 recensioni
Hermione Granger scopre una parte di sé che la sua famiglia le aveva nascosto, tutto ciò che credeva di essere svanisce in pochi minuti. Potrebbe comunque continuare a vivere la sua vita come prima, ma sarà questo il suo desiderio?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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The Last Days

 



28 Agosto

Hermione camminava allegramente per le strade di Diagon Alley, in quel momento super affollata, con al suo fianco Harry e Mark. Dovevano comprare tutte le cose utili per Hogwarts: libri, ingredienti per pozioni e cose varie. Mark comprò anche un gufo, un bellissimo barbagianni gigante e si fermarono anche a mangiare il gelato da Fortebraccio. Alla fine del tour, Mark dovette fermarsi da Madama McClan per la divisa... Così Hermione e Harry, che proprio non potevano sopportare i lamenti del ragazzo che veniva usato come puntaspilli dalla sarta, fecero una bella visita ai Tiri Vispi Weasley per salutare Fred e George.

''Herm!'' gridarono i due alla vista della ragazza, saltandole addosso, mentre Harry metteva su il broncio per non essere stato calcolato minimamente ''Ciao ragazzi! Siete in ottima forma vedo'' rispose Hermione al saluto, cercando di scrollarseli di dosso ''Già!'' dissero in coro ''Allora abbiamo scoperto che anche tu …'' ''...Hai un gemello..'' ''Bello vero?'' dissero continuando uno la frase dell'altro ''Già bello, ma non arriveremo mai ai vostri livelli...'' ''Certo che non ci riuscirete!'' ''Noi siamo i gemelli più belli e fantastici del mondo, ci vuole esperienza e bravura...'' ''..per arrivare al nostro punto'' Hermione li guardò un po' scettica ma comunque decise di non farci caso e abbandonò Harry alle torture dei gemelli e diede un'occhiata in giro, anche se era completamente contraria a tutto ciò che era presente in quella specie di negozio.

Dopo un po' abbandonarono i gemelli e tornarono da Mark che non aveva di certo dimestichezza con Diagon Alley. Una volta trovato ancora a lamentarsi nel negozio di sartoria, Mark disse loro delle parole poco gentili, perchè, poverino, l'avevano lasciato da solo a subire quell'orribile tortura ''Senti caro, di solito le divise di Hogwarts le vanno a fare bambini che sono alti un terzo di te, letteralmente! Quindi probabilmente Madama McClan non è abituata a dover fare divise per bambini cresciuti come te...'' e ridacchiando la ragazza gli diede una pacca sulla testa , dovendo alzare di molto il braccio, dopo aver salutato e ringraziato la signora, continuarono il tour ed Hermione fece vedere a Mark i vari punti in cui, per colpa di Harry e della sua spavalderia, si erano trovati più volte nei guai. ''Ne avete combinate tante quindi! E poi dici a me di non fare sciocchezze... Ah che incoerenza'' ''Beh ma le nostre sciocchezze sono sempre state fatte a fin di bene... Le tue sono dirette solo al tuo di bene!'' rispose Hermione contrariata ''Sono solo punti di vista!'' disse invece il fratello sorridente. ''Ah quasi dimenticavo... Vi andrebbe di venire a dormire a Wilson manor la sera prima di partire ?'' ''Certo'' rispose Harry, mentre Hermione ci pensava con una faccia un po' strana ''Ma si dai, hai bisogno di supporto morale..'' rispose infine la sorella ''Già anche perchè dovresti essere preoccupato, sai a Hogwarts non c'è mai un anno tranquillo...'' Mark fece una faccia spaventata che fece scoppiare a ridere i due amici che però non rassicurarono il ragazzo anzi dissero con franchezza che quella era la pura verità, anche se con l'assenza del Lord Oscuro ci sarebbero stati il 50% di problemi in meno, o almeno si sperava.

 

Mark, la sera del giorno successivo, vestito con pantaloni neri e camicia blu-notte, salutò i propri genitori e si smaterializzò all'esterno di Malfoy Manor, dove un Draco molto annoiato fumava la propria sigaretta in tranquillità, con la camicia bianca stropicciata fuori dai pantaloni e le maniche arrotolate leggermente. A quanto pareva i genitori del biondo erano dovuti partire di urgenza per una questione di eredità di chissà quale parente lontano in chissà quale posto fortunatamente molto lontano, che richiedeva qualche giorno di lontananza da casa. Quindi il giovane ragazzo, triste e solo, aveva deciso di far distruggere qualche cimelio di famiglia, organizzando una festa privata, che di privato aveva ben poco. Mark con i suoi passi leggeri si avvicinò a Draco, che lo guardava in modo strano ma che gli fece aprire la porta di casa e lo seguì all'interno, spegnendo con le sue scarpe di alta qualità la sigaretta , consumata quasi fino al filtro, e questo fece pensare al giovane Wilson che il biondino quella sera era un po' nervosetto. Comunque, entrato in casa, Mark vide gente stesa sui divani, che a mala pena riusciva a tenere aperti gli occhi, persone che ci davano dentro in ogni angolo della casa, e a quanto vedeva era una casa piena di angoli... poi nel salotto preferito dal padroncino di casa, gli amici più intimi bevevano e fumavano senza cadere nel ridicolo, la classe non è acqua ovviamente...

Mark sorrise a Blaise, che era un po' distratto nel guardare lo strano Draco di quella sera ''Ciao Mark'' disse Pansy Parkinson, stretta ad un ragazzo alto che Mark non aveva mai visto e non sapeva dire chi fosse ''Ciao a tutti'' quindi rispose lui a voce alquanto bassa ''Buonasera'' disse invece Daphne che si trovava stesa sulle gambe di Theodore Nott, a sua volta stravaccato sul divano, mezzo addormentato. La ragazza, bellissima come sempre, questa volta aveva qualcosa di diverso, non sembrava perfetta come il ragazzo era abituato a vederla alle feste di alta società. Era vera: un po' sudata, per il calore di quell'estate tramontante, gli occhi lucidi per l'alcol e la sua posa sgraziata... Mark ne era sempre più affascinato e dopo aver posato gli occhi su di lei per sbaglio, non riuscì più a distrarsi con qualcos'altro nella sua mente. Blaise per fortuna lo salvò da una probabile brutta figura, chiedendogli dove fosse la sua cara sorella e stranamente Draco si fece molto attento all'argomento, Mark credette addirittura di vedere le orecchie rizzarsi, manco fosse un cane, ma fu probabilmente l'unico ad accorgersene visto che gli altri erano molto.. brilli; ''Ecco voleva stare un po' con gli altri suoi genitori prima di venire a casa nostra la sera precedente alla partenza... In realtà non le ho neanche detto che sarei stato qui'' l'ultima frase la disse, guardando per bene il biondo in faccia, che sembrava quasi rasserenarsi. Il giovane Wilson si versò un bicchiere di Vodka, preferendo gli alcolici babbani a quelli dei maghi, e decise di appoggiarsi al muro dove non era possibile vedere Daphne, che ormai sembrava sul punto di addormentarsi... ''Allora contenti di tornare a scuola?'' disse Nott, con un sorrisino ''Oh certo, nessuno vede l'ora di tornare, eh Draco?'' il ragazzo in risposta grugnì, da bravo cagnolino quale sembrava quella sera e Blaise alzò gli occhi al cielo, capendo che dopo la festa avrebbe dovuto fare un ulteriore sessione di psicanalisi... Nel frattempo Pansy e quel ragazzo a lei avvinghiato se ne andarono e in compenso entrò una splendida ragazza con un vestito nero, che si avvicinò a Draco in cerca di coccole, che quella sera il principe di Serpeverde non era proprio disposto a concedere e con un ulteriore grugnito si allontanò dalla camera. Così, la ragazza, si avvicinò lentamente a Mark e senza tante cerimonie, tirandolo giù per il colletto della camicia, lo baciò, per poi spostare le sue mani delicatamente per tutta la schiena fino a toccare quel bel sedere che caratterizzava i maschi della famiglia Wilson... I due ragazzi si allontanarono dopo poco, lui con una bottiglia piena di Vodka liscia,, senza sapere che un visino delicato si spostò dall'altra parte per non vederli.

 

 

29 Agosto

Mark Wilson aprì lentamente gli occhi e per fortuna non arrivò nessun raggio di sole alla sua vista, la testa gli pulsava continuamente. Iniziò lentamente ad alzare il busto, evitando un probabile giramento di testa. Il suo bel fisico, si rese conto il ragazzo, era completamente privo di qualsiasi indumento, così ricordò cos'era successo quella sera e si voltò dal lato sinistro per vedere la ragazza che, con tutto il trucco sciolto ed i capelli sparsi a ventaglio sul cuscino, dormiva ancora pesantemente. Il ragazzo decise di non dare un'occhiata e controllare se per caso anche la ragazza era nuda quanto lui, non voleva essere scortese, una cosa è quando sei un po' ubriaco e nel pieno della passione... ma adesso a mente lucida preferì alzarsi dal letto e vestirsi senza fare il minimo rumore. Indossò la camicia per ultima, prese in braccio la giacca, si accertò che la bacchetta fosse nella tasca dei pantaloni ed uscì, chiudendo lentamente la porta.

Scese in cucina dove uno strano Draco Malfoy preparava da mangiare, cosa che fece venire il voltastomaco a Mark per due ragioni, la prima e la più ovvia era che Draco Malfoy stava cucinando e la seconda: i postumi della sbornia si facevano sentire. I due non parlarono fino all'arrivo di un troppo sorridente Blaise ''Buongiorno cari!'' urlò e se il padrone di casa ne fu indifferente, Mark lo guardò in cagnesco facendo scurire gli occhi dorati ''Cosa cazzo ti urli?'' disse con voce isterica ''Oh qualcuno ha avuto una notte movimentata... Invece qualcun altro ha avuto una notte molto... triste?'' disse Zabini osservando infine Draco, che questa volta assecondò Mark e stava quasi per dare un pugno in faccia a Zabini se non fosse stato per un rumore, come di una risata o forse più di una... Ed eccola là la bellissima ed algida Daphne con i capelli completamente sottosopra ma il viso chiaro e immacolato, le scarpe in una mano e con l'altra si appoggiava ad un ragazzo tutto muscoloso e bruno ''Oh buongiorno'' disse civettuola e sbattendo le palpebre più volte ''Voi avete passato una bella serata? Noi di sicuro sì...'' e scoppiò a ridere facendo intendere ai due vecchi amici che non aveva ancora smaltito l'alcol ''Ehi Daphne forse è meglio se ti faccio stendere un po', eh?'' disse Blaise un po' preoccupato visto che la ragazza non smetteva di ridere e Mark era fermo in mezzo alla stanza senza aprire bocca ''Perchè ? Vuoi stenderti anche tu amoruccio?'' chiese la ragazza ''Oh sai che lo farei senz'altro, ma forse è meglio un'altra volta..'' e continuarono a parlare salendo le scale… il ragazzo muscoloso sparì all'occhiataccia di Malfoy, mentre Mark distoglieva lo sguardo dalle gambe scoperte della ragazza ''Dovresti trattenerti un po' dal guardarla così... come se venti minuti fa non fossi stato a letto con un'altra ragazza, anzi come se non fossi mai stato a letto con nessuna ragazza …'' dicendo questo il biondissimo ragazzo se ne andò con il suo passo lento e preciso.

 

Hermione Granger stava sistemando nel suo armadio le cose pulite e pronte per poi trasferirle nel gigantesco baule. Era emozionata, felice e triste allo stesso tempo: sarebbe andata a Hogwarts con un cognome diverso, con un fratello gemello,Voldemort era morto... sperava in un anno almeno un po' più normale dei precedenti, sperava che nessuno l'avesse vista in modo diverso solo per il suo cognome, magari sperava anche di trovare l'amore... Aveva tante speranze, col desiderio che almeno una di esse si avverasse...

Scese giù a pranzare con i suoi genitori, erano soli quel pomeriggio, Harry era andato dai Weasley per stare un po' con Ginny e passare un po' di tempo con la famiglia dei rossi.

Il pranzo fu molto silenzioso, Hermione aveva paura di salutare di nuovo i suoi genitori e questa era la volta più dolorosa di tutte, sentiva che si stava allontanando dai Granger anche se li amava con la stessa intensità e sentiva che quando sarebbe tornata a Giugno non sarebbe stata la stessa cosa degli anni precedenti.

Quando chiamò Mark per sapere quando si sarebbero visti il 31, stava con gli occhi aperti a guardare il soffitto dal suo letto a due piazze. Appena ci fu lo scatto alla risposta lei iniziò a parlare ''Mark! Ciao senti ti ho chiamato per sape...'' ''Granger!'' silenzio. La ragazza rimase impalata al telefono, non sentiva, per fortuna, Malfoy da parecchio tempo e dimenticava che era 'amico' di suo fratello, povera ragazza... ''Malfoy...'' ''Oh vedo che sei felice di sentirmi, sai vorrei raccontarti tanti aneddoti di tuo fratello riguardo questa notte ma non è divertente parlare quando non può vedere la tua faccia disgustata...'' ''Potrei parlare con mio fratello, Malfoy?'' ''Certo Granger la tua voce da questo coso è ancora più scocciante..'' la lasciò lì e chiamò Mark definendolo, se le orecchie di Hermione non erravano tipo coglione ''Herm! Comunque credo di tornare a casa domani pomeriggio, quindi potremmo vederci già la mattina del 31 se per te va bene! Sarei ancora più contento se tu fossi a casa prima in realtà, ma capisco che vuoi stare con Jane e Carl...'' ''Sì, scusami ne ho bisogno, va bene ora ti saluto e poi mi racconterai questi aneddoti di cui parlava quella serpe!'' ''Certo cara, senz'altro...'' disse borbottando e la telefonata finì lì.

 

31 Agosto

''Hermione lo sai che verremo alla stazione vero?'' disse Jane abbracciandola più forte che poteva ''Certo, mamma, lo so, non potrei mai partire senza che voi siate lì per salutarmi'' disse la ragazza dando un bacio in fronte alla madre ''Sarai sempre la nostra bambina, non importa quanti genitori o fratelli avrai...''disse invece Carl, emozionato e un po' impaurito da quel saluto, che sembrava così diverso dai precedenti.. ''Papà l'amore che provo per voi è immortale, unico e immutabile, niente e nessuno potrà eliminarlo dal mio cuore!'' si abbracciarono, si strinsero il più forte possibile e poi arrivò il momento di salutarsi ''A domani, mi raccomando siate puntuali!'' dicendo ciò, uscì dalla casa ed entrò nella Mercedes appostata fuori casa pronta per tornare a casa Wilson.

Arrivata all'immensa villa, dopo aver dormito per tutto il viaggio come al solito, entrò nel salone, dove, come la prima volta, tutta la famiglia l'aspettava distesa sui divani. Harry era rimasto a casa dei Weasley, Ginny l'aveva supplicato e minacciato aveva detto l'amico, quindi aveva dovuto scegliere... ''Buonasera, cara!'' aveva detto Robert che si era alzato e con due passi l'aveva raggiunta e poi baciata sulla guancia, stringendola forte. Robert, avrebbe dovuto salutare anche lui per andare ad Hogwarts e già si sentiva male al solo pensiero di non sentire la sua risata da folle. Si sedette vicino a Thomas e Katherine e il cagnolino che dormiva ai suoi piedi. Parlarono tanto ed Hermione si sentì a suo agio finchè il padre non le chiese con gli occhi affilati ''Allora a quella festa … Nessun ragazzo che ti interessava?'' ''No, erano tutti degli snob come te Thomas!'' disse Hermione e per un po' il padre sembrò ferito, almeno finché la ragazza non scoppiò a ridere ''Scherzo ovviamente, non arriverebbero mai al tuo livello di Snob'' e la ragazza rise ancora facendo ridere anche la madre ''Ah non hai idea... Adesso è persino migliorato rispetto a quando era giovane che si faceva aprire la porta della Sala Grande dai suoi schiavi'' ''Dai non esageriamo! Ero un ragazzo normale e timido, quindi non davo molta confidenza alle persone per questo!'' ''Certo, certo'' dissero le due donne di casa e scoppiarono a ridere "Effettivamente Tom anche Mark è un po' snob e sappiamo bene quanto lui non sia timido anche se sembra così all'inizio" intervenne anche Robert contro il padre "Ehi che centro io adesso?!" disse Mark allarmato "Oh tu centri sempre!" disse Hermione "Comunque... hai deviato bene il discorso, Hermione, da brava serpeverde, sicura che ti abbiano messo nella giusta casa?" "Non capisco cosa tu stia dicendo, io non ho deviato il discorso!" rispose la ragazza con un sorriso da angioletto "Ah no? Katherine ti ricordi quando io e te ci incontravamo fuori al bagno dei prefetti? Ah aspettavo quei momenti con ansia, proprio fuori alla porta del bagno..." insistette Tom, Hermione capì che oltre alla strana voglia del padre di rammentare alla moglie vecchie avventure a scuola, il signor Wilson aveva visto altro, proprio alla festa in onore del suo compleanno molto probabilmente "Beh ma che ne dite di mangiare?" disse Katherine che salvava sua figlia dalle minacce del padre "Direi che è un'ottima idea!" disse Mark e tutti si spostarono in Sala da pranzo.

Cenarono, cercando di conoscere gli ultimi dettagli di ognuno, Robert era triste al pensiero di non vedere più Mark tra i piedi a casa e anche di non vedere più Hermione per molto tempo, visto che comunque l'aveva vista per pochissimo tempo. Avrebbe preferito essere più piccolo, ma adesso sperava solo che Natale sarebbe arrivato presto...

Dopo la cena, tutti videro un film insieme, Bambi, e si emozionarono, soprattutto Mark e Robert, che Hermione giurò di aver visto piangere. I genitori andarono a letto, ma i due gemelli proprio non potevano abbandonare il loro fratello maggiore, quindi videro tutti i film possibili e immaginabili durante tutta la notte...

 

1 Settembre, Thomas si avvicinò ai suoi bellissimi tre figli che beati dormivano sul letto gigante della camera di Robert, che russava pesantemente. Iniziò a buttarsi addosso al primogenito che finalmente smise di russare e urlò un "BUONGIORNO" con molta, troppa, enfasi. "Oddio, se svegli loro sempre così, mi sento fortunata a non vivere in questa casa" disse Hermione con la voce impastata mentre si strofinava gli occhi, Robert mandava qualche maledizione al padre mentre Mark dormiva ancora pesantemente e sorrideva come un vero e proprio idiota. Ai due fratelli non stava bene questa cosa ovviamente e quindi iniziarono a tirargli i capelli e seguito dal padre a fargli il solletico. Il ragazzo aprì gli occhi imbufalito e iniziò a prendere tutti a cuscinate in facci. Alla porta però apparve Katherine che chiese cosa cavolo stavano facendo e lì Tom tirò anche la moglie sul letto, che per fortuna era gigante e iniziò a farle il solletico insieme a Robert mentre Mark e Hermione cercavano di liberarla...

 

Dopo aver fatto colazione tutti erano pronti per andare, Thomas prese una macchina che Hermione non aveva mai visto, era un BMW o almeno credeva, e ci entrarono tutti alla perfezione. Katherine in braccio aveva persino Doxa, che sembrava quasi aver capito che due dei suoi padroni sarebbero partiti. Entrarono a King's Cross, dopo aver parcheggiato, era piena di gente per fortuna e così si posizionarono davanti al muretto che avrebbero dovuto oltrepassare "Quindi dovremmo passare attraverso un muro... Ha senso" disse Mark, il primo a partire fu Robert che uscito dall'altro lato urlò "Figoooo", seguirono Katherine e Mark che aveva il viso contratto in una smorfia di disapprovazione. Poi alla fine Thomas che stringeva la mano alla figlia e passarono insieme come se la ragazza avesse avuto 6 anni e in qualche modo non avesse ancora conosciuto quel mondo...

Hermione notò subito i suoi genitori, che parlavano con i Weasley, Harry stava abbracciando Arthur. Iniziarono i saluti, la parte più difficile, quella che tutti vorrebbero saltare ma che non salterebbero mai... Hermione con gli occhi lucidi salutò prima i Weasley, poi abbracciò forte Robert " Mi raccomando, non vedo l'ora di avere un fratello medimago!" disse la ragazza "Io non vedo l'ora di vedere mia sorella seguire le mie orme allora!" si abbracciarono ancora "Ti voglio bene, Robert, già inizi a mancarmi" "Anche io te ne voglio, e non m'importa da quanto tempo ci conosciamo, sarò sempre il tuo fratello maggiore!" poi il ragazzo la spinse a salutare Jane e Carl "Mamma, papà!" disse proma di abbracciarli più forte che poteva "Mi mancherete e siete la mia vita. Via amo e non smetterò mai di farlo!" "Anche noi, amore! Ci mancherai tanto!" si abbracciarono di nuovo e poi la ragazza si avvicinò a Katherine e Thomas "Allora, vi dirò la verità, affezionarmi a voi è stato difficile, un po' come andare contro vento, ma non vi potrei mai dare la colpa di ciò che avete fatto per salvarci. È difficile ammetterlo ma, ecco... credo di volervi bene e mi sembrava giusto non farvi aspettare di più per farvelo sapere... Grazie per essere almeno tornati" "Oh noi ti amiamo così tanto Hermione e devi scusarci per ciò che è accaduto, sappi che noi ci saremo sempre per te! E sappi che ci mancherai tanto!"disse Katherine e la ragazza emozionata abbracciò prima Thomas che le diede un bacio e le disse di "stare attenta ai ragazzi", poi passò a Katherine e l'abbracciò forte facendole capire che ormai era tutto risolto, andava tutto bene e che anche lei le sarebbe mancata. Diede ubn ultimo bacio a Robert, Jane e Carl e insieme ad Harry e Mark iniziarono a prendere i bagagli e trasportarli con loro nello stupendo Hogwarts Express.Videro dai finestrini dello scompartimento condiviso con i Weasley, tutte le facce emozionate dei propri genitori. Ed eccoli là ancora sopra quel treno pronti per un nuovo, fantastico anno ad Hogwarts, l'ultimo in verità.  

Ciaooooo fantasticheeeeee ragazze!
Eccomi come al solito troppo tardi con un nuovo capitolo ! Questo capitolo è secondo me molto importante e spero vi sia piaciuto! Vi prego se c'è qualche errore o orrore di grammatica ecc fatemelo sapere e provvederò...
Grazie a tutte le persone che leggono la storia, che l'hanno messa tra le preferite, ricordate e seguite e a chi ha recensito la storia. Vi adoro con tutto il cuoricino <3
Fatemi sapere cosa ne pensate, grazie per la vostra ttenzione e ora vi saluto! Baci care, alla prossima! :D

 

  
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