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Autore: Beta Chan    01/03/2015    2 recensioni
[Fic tratta/ispirata al film & libro"Un Ponte Per Terabithia"][Diciamo la stessa storia cambiando alcuni fatti, ma con protagonisti i nostri Inazumiani][RanMasa][HiroMido, MasaHika, MinaKura con accenni]
"Salve a tutti, sono Kariya Masaki, un ragazzino strafottente che ha una passione nascosta per il disegno e gli scherzi.
Un giorno mi capitò di incontrare per la mia strada un ragazzo insolito, strano, con capelli bizzarri di un color rosa fotonico raccolti in due piccoli codini ai lati della testa.
Più lo guardavo... e più sentivo che il misterioso ragazzo era diverso dagli altri.
Si differenziava dalla massa e aveva in qualche modo qualcosa di più particolare e affascinante al tempo stesso.
Quel ragazzo era la mia rovina, mi avrebbe cambiato e totalmente stravolto la vita...
Me lo sentivo già dal primo giorno.
Ed infatti non mi sbagliavo per nulla.
Era tutto vero."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Hikaru Kageyama, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: Cross-over, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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-Capitolo 2  

 

 

Un paio di codini rosa

 


Con un rumore assordante, finalmente l'autobus si ferma, aprendo le porte e incominciando a farci scendere uno ad uno in maniera disordinata davanti ad esso.
Guardo per un attimo fuori dal finestrino, ed osservo il fatidico e pauroso luogo simile all'inferno, chiamato comunemente da tutti scuola.
Se la odio? Assolutamente, fosse per me gli darei fuoco... però poi il problema è che finirei sui giornali con il seguente titolo:
"Bambino piromane da fuoco alla scuola perchè si annoiava e gli faceva altamente schifo"
E no... non posso proprio permettermi una cosa del genere, mi rovinerebbe la reputazione, e se lo scoprissero Hiroto e Midorikawa la mia vita finirebbe all'istante, ed io non voglio affatto morire, perciò mi tocca andarci senza lamentarmi eccessivamente.
Sbuffo scocciato passandomi una mano tra i capelli azzurrini, ed insieme ad Hikaru scendo svogliato le scalette del pullman, per poi atterrare nel terreno e mettere distrattamente un piede dentro la gigantesca pozzanghera d'acqua davanti a me.
"Perfetto. La fortuna mi assiste anche oggi!" penso sarcastico fra me e me, cercando di ripulirmi e apparire sufficientemente presentabile per entrare dentro scuola.
La mia giornata a quanto pare è iniziata nel peggiore dei modi, visto che per colpa di questo "fatidico attentato" ai miei piedi, le mie scarpe sono tornate rosa confetto, facendomi sembrare la barbie sbrilluccicosa della scuola che tanto temevo di diventare.
Osservo nuovamente la mia precedente opera d'arte scomparire dalla stoffa delle mie scarpe e giacere triste dentro la pozzanghera, la quale si sta colorando velocemente del nero del mio amato pennarello...
"La fortuna sarà anche cieca... ma la sfiga ci vede benissimo! Mi adora!" penso sarcastico nella mia testa, salutando velocemente Hikaru ed entrando nei corridoi della scuola per poi trovare la mia classe e decidere in quale banco sedermi:
Davanti ci stanno i secchioni, e no... io non sono un secchione.
Dietro ci stanno i casinisti ed i bulli, e cacchio, io ho paura di loro!
Nel mezzo ci stanno gli sfigati, dove tira un'aria tranquilla e rilassante... l'ambiente ideale per me!

Prendo veloce posto nel banco in mezzo e osservo curioso i miei vecchi compagni entrare nell'aula per poi sedersi nella loro postazione scelta.
«Ehi ciao moscerino!» una voce melliflua e snervante attira subito la mia attenzione, facendomi alzare gli occhi e vedere davanti a me una chioma color malva di ciuffi lisci e scalati, e delle grandi e magnetiche iridi color bordeaux mescolate ad una punta d'ambra al loro interno: Minamisawa Atsushi.
Chi è il damerino in questione?! Un tipo viscido del secondo anno come me, che condivide insieme alla sua spalla destra Kurama Norhito, il passatempo di sfottermi ripetutamente in classe.
Lo osservo meglio, ma nessuna parola esce dalla mia bocca, incurvata in questo momento in un sadico ghigno, il quale insieme ai miei occhi strafottenti cerca di mantenere il contatto visivo con la prugna ambulante, dimostrando così di non essere un fifone.
Quest'anno mi sono deciso: non farò più come le volte precedenti che me la prendevo o addirittura mi difendevo con le lacrime agli occhi.
Stavolta non sarà ne lui, ne Kurama, e tanto meno Kyosuke a dominarmi e farmi passare degli anni da inferno. Mi ribellerò e non lascierò che i tre bulli viscidi della città mi rovinino ancora la vita.
«Oh ma guarda... da quanto ha paura non riesce neanche a parlare... ahahahah ma povero micino indifesoo!» mi sfotte Kurama, incrociando le braccia al petto e alzandosi sulle punte, per poi guardarmi dall'alto verso il basso in un patetico atteggiamento di superiorità.
«Ti brucia eh, essere basso puffo azzurro?» controbatto la sua affermazione con una risposta altamente sadica, cosa che so lo farà impazzire di rabbia...
«M-Ma come ti permetti! Brutto insolente!» mi urla contro il nanerottolo palestrato, arrossendo di botto e caricando dritto un pugno sulla mia faccia.
Pugno che io evito con abilità, grazie ad i miei eccellentissimi riflessi felini...
Dovete sapere che tra me e il ciuffo azzurro, c'è sempre stata una lotta all'ultimo soprannome fin dall'anno scorso.
Lui mi prende in giro dicendomi che assomiglio ad un gatto? Perfetto.
Io lo sfotto dicendogli che è la copia esatta di un puffo da quanto è basso.
Ed a parer mio sono anche troppo buono con questi nomignoli, perchè volendo potrei anche chiamarlo Gargamella, nonchè il vecchio e pazzoide antagonista degli adorabili puffetti.
«Ehi! Ma guarda te che bravo! Hai schivato un suo colpo... peccato però che la cosa non finisce qui Kariya...» mi dice con voce minacciosa Atsushi, cercando in tutti i modi di fare una faccia intimidatoria, ottenendo però il risultato di farmi quasi scoppiare a ridere da quanto è buffo.
Mi passo una mano tra i capelli, e cerco di controllarmi dal non ridergli in faccia facendo un ghigno terrificante, nascondendo l'incredibile comicità della scena.
«Uh! Ma che paura prugna secca...» lo sfotto nuovamente, ritrovando la mia solita faccia tosta... la quale, fin ora non ha fatto altro che mettermi nei pasticci.
«Cosa?! Come mi hai chiamato? Ripetilo se hai il coraggio!» mi dice Minamisawa, assottigliando gli occhi ad una fessura inquietante e guardandomi in modo raggelante.
«P-r-u-g-n-a s-e-c-c-a!» gli dico di rimando facendo lo spelling delle parole in un vano tentativo di sfotterlo, ma inziando ad avere seriamente paura del serial killer dai capelli color malva, il quale insieme a ciuffo azzurro si è avvicinato pericolosamente a me, facendomi indietreggiare con le spalle al muro.
"Che ero masochista lo sapevo... ma non fino a questo punto, cacchio!"
Deglutisco a fatica e chiudo gli occhi giallastri, quando sento Atsushi prendermi per il colletto della mia maglia e preparando un terribile pugno, il quale sono sicuro mi farà andare K.O. in neanche cinque secondi. Anzi... due.
«Buongiorno ragazzi! Ai vostri posti, forza!» la voce squillante della mia professoressa d'Italiano fa distrarre entrambi i miei aggressori, i quali con uno strattone mi lasciano in pace e si vanno a sedere nei loro rispettivi posti.
Sospiro sollevato... chiudendo gli occhi e riaprendoli velocemente per poi andarmi a sedere nel mio amato e protetto "banco centrale" alias postazione strategica per non essere visti dai professori.
Ma quando mi metto seduto e mi guardo intorno, capisco di essere totalmente e inesorabilmente caduto "dalla padella alla brace", quando noto che dietro di me si è posizionato niente meno che la prugna ambulante Minamisawa Atsushi, e di fianco al mio banco vi è invece il puffo azzurro-Gargamella di Norhito.
"Oh Merda..." penso tra me e me, tamburellando nervosamente le dita sul banco di cedro e cercando di concentrarmi e prestare almeno una minima attenzione alle parole della professoressa, la quale la vedo gesticolare eccessivamente alla classe.
"Questa non ci voleva proprio...mi sono praticamente intrappolato da solo! Bel piano Masaki, complimenti... sei fottuto, inizi proprio bene il nuovo anno scolastico. Le lezioni non sono neanche incominciate e tu già ti sei inemicato due bulli, bravissimo!" penso sarcasticamente tra me e me, capendo velocemente di essere spacciato e in che cacchio di situazione mi sono andato a cacciare.
In poche parole, due bulli, che inoltre sono conoscenti di Kyosuke, ce l'hanno a morte con me.
Ho il capo della combriccola dietro il mio corpo, il quale è completamente esposto ad ogni possibile scherzo, attacco o attentato.
E la spalla destra di quest'ultimo è invece accanto al mio banco, il quale può spiarmi e dire al suo capo da quale posizione attaccare e come vendicarsi.
Mi passo una mano nella fronte, e cerco di svuotare la mia testa cominciando a disegnare uno scarabocchio sul foglio bianco che ho davanti a me.
Passo lieve poche linee di lapis, per poi marcare con maggiore forza i contorni ai lati della figura.
Scribacchio cose senza senso, linee, spirali, vortici, tutto quello che mi passa per la mente, fino a che in meno che non si dica ottengo una piccola caricatura terrificante della nostra professoressa di Lettere.
Scrivo con la penna a bordo del foglio la mia personalissima firma, per poi cercare di stare attento sulla lezione -cosa impossibile per uno come me-.
Metto le mani a coppa sulle guancie, ed ascolto annoiato la prof dire sempre le stesse cose:
"E' vietato copiare qualsiasi cosa da internet, bla bla bla, dobbiamo leggere più libri oppure ci rincitrulliamo la testa, bla bla bla, non possiamo assolutamente copiare nei compiti in classe -umph...sciocchezze!- e bla bla bla..."
Insomma, per farla breve la solita roba noiosa che ti dicono il primo giorno di scuola le professoresse severe come lei.
Come la chiamiamo noi? Ochetta starnazzante-suocera della porta accanto-bocca di rospo Mayer.

Sbuffo per la cinquantesima volta, ed in modo furtivo poggio il mento sul banco, mettendo le mani accanto ad esso in un vano tentativo di... beh, dormire.
"Non sono mai stato uno studente modello, gia..."

Infine chiudo gli occhi giallognoli, e mi nascondo meglio nel compagno davanti a me, in modo da non farmi beccare ed essere protetto da quelle sorti di mura fatte dai corpi di tutti i miei compagni, i quali mi coprono abilmente.
«pipipipipi lo senti? E' il mio rivelatore di sfigati, umhp!» mi mormora avvicinandosi con la testa al mio orecchio Minamisawa, con il chiaro intento di sfottermi un'altra volta e interrompendo così il mio intento di sonnecchiare un pò.
«Pipipipipipi sfigato! Sei già morto!» lo asseconda Ciuffo azzurro -ormai ho deciso di chiamarlo così, stessa cosa per Atsushi- ridendo divertito e facendomi linguaccie e smorfie a più non posso.
Prendo un bel respiro e butto fuori tutta l'aria a pieni polmoni, sbuffando e sospirando al tempo stesso  e cercando in tutti i modi di controllare la mia rabbia ed ira, le quali stanno crescendo a dismisura per colpa di quei due deficienti demenziali.
Cerco con tutto me stesso di non prendermela, di ignorarli, non dandogli così la soddisfazione di vedermi spazientito... ma cacchio! E' impossibile!
«Uuuh ma che belle scarpettine da femminuccia che abbiamo oggi!» mi sfotte ancora la prugna secca, accentuando di molto la parola "femminuccia".
«Eh si... per caso hai anche le mutandine ed il reggiseno di tua sorella Masaki?» mi provoca per la centesima volta il puffo palestrato, ridendo in sottofondo insieme al damerino Atsushi.
"Forza Masaki, resisti... non farti prendere dall'istinto. Non dargli la soddisfazione, che altrimenti ti metti nei guai!" Mi ripeto un'altra volta nella mia testa, cercando in tutti i modi di star calmo e di non agire d'impulso; ma alla fine il mio istinto testardo ha la meglio sulla mia coscienza, e sbotto nella direzione dell'azzurro e del violetto, guardandoli entrambi in malo modo.
«Kariya, Kurama, Minamisawa! Smettela, oppure alla prossima vi arriva una nota,  sono stata chiara?!» la voce alterata della spietata vipera mi riporta alla realtà, e deglutendo rumorosamente abbasso il capo scusandomi con la classe insieme ai due emeriti dementi.
"Nuova lezione imparata: nessun attacco d'ira in compagnia di bocca di mostro Mayer. La situazione potrebbe degenerare ed io finire spedito dritto dritto in presidenza." mi appunto nella mia mente, sbuffando per la centesima volta e mettendomi una mano sulla guancia, mentre con l'altra scribacchio sul quaderno tutti gli appunti della lezione scritti alla lavagna.
Quando ho finito di ricopiare la lezione, faccio per riaddormentarmi, ma un rumore improvviso mi strappa nuovamente dal mio amato riposino mattiniero, finendo per scrutare curioso la porta, la quale viene subito aperta dalla nostra professoressa di torture.
"Chissà chi sarà..." penso fra me e me, puntando curioso più che mai le mie iridi ambrate sulla sagoma della prof, la quale sta parlottando animatamente con altre due sagome che non riesco bene a capire chi siano, fuori dalla stanza.
Appena la professoressa accosta la porta uscendo fuori di essa, come da copione la classe incomincia subito a parlottare e scherzare animatamente, sempre più forte, fino a quando nella stanza non regna un ambiente di puro caos e  confusione.
Mi tappo letteralmente le orecchie con le mani per tutto quel rumore, e invece di chiacchierare a mia volta con un qualche compagno vicino a me, decido di puntare la mia più totale attenzione sulla porta accostata, cercando di capire con chi diavolo stia parlando l'oca.
«Emh emh, Ragazzi! Fate silenzio immediatamente!»
ci urla autoritaria la vipera, richiamando l'attenzione di tutti con un veloce movimento di braccia.
In men che non si dica... tutta la classe si fa muta, facendo regnare in quell'ambiente un silenzio innato, quasi irreale e davvero molto inquietante, forse fin troppo.
Deglutisco a fatica, ed osservo impaziente la professoressa scrutarci uno ad uno, ansioso che parli e ci dica qualcosa.
«Allora, mi è appena stato comunicato dal preside che quest'oggi si unirà alla nostra classe una nuova persona... prego, entra pure!» dice tutto ad un fiato la prof, voltandosi infine verso la porta, dalla quale compare una sagoma ignota a tutta la classe.
La ragazza in questione è abbastanza alta, forse anche più di me, così tanto che credo riuscirebbe senza problemi a fare come suo poggia gomiti personale il puffo azzurro di Kurama!
Ghigno fra me e me per la mia sadicità, e la osservo meglio:
Ha una carnagione rosea leggermente abbronzata, segno del mare e dell'estate appena passata.
Porgo il mio sguardo sui suoi capelli, e rimango praticamente a bocca aperta dalla particolarità  che ha quell'insolita chioma femminile:
E' rosa... del medesimo colore delle fragole primaverili e mature.
E' così somigliante a quei frutti, che se guardo attentamente qualche ciocca più accesa, posso persino sentire dentro la mia bocca il gusto dolciastro e leggermente aspro di quel frutto profumato.
Ma ora  che la osservo meglio, noto che il suo non è un semplice rosa comune, ma bensì un rosa intrigante, particolare, acceso, brillante... beh, in poche parole assolutamente affascinante... magnifico.
"M-Ma cosa dico?!"
penso fra me e me, arrossendo vistosamente a quelle considerazioni precedentemente fatte, e volgendo lo sguardo in basso per cercare di farmi passare tutto quell'imbarazzo che pervade le mie guancie, le quali sono tinte di un rosa acceso come le... fragole, cacchio per l'appunto!
Infine alzo nuovamente lo sguardo giallastro in direzione della ragazza, ma mi perdo nuovamente nel fissare il colore penetrante dei suoi capelli, ed infine giungo ad una sola e unica conclusione: Quella ragazza è un evidenziatore fotonico ambulante!... Si sarà sicuramente evidenziata la testa per sbaglio mentre giocherellava con i pennarelli e trucchetti vari... umhp. Che imbranata.
Rido fra me e me a quegli insoliti pensieri, per poi osservare infine i bizzarri e decisamente troppo infantili codini che raccolgono in modo disordinato e buffo tutta quella chioma rosea spettinata.
La guardo meglio negli occhi... e cacchio...
"Questa c'ha il mare dentro gli occhi!" penso fra me e me, perdendomi in quello sguardo cristallino indecifrabile che sa d'estate e assoluta e armoniosa purezza.
Ha un celeste infinito dentro le iridi cerulee, come il cielo primaverile senza alcuna sfumatura di nuvole all'interno... un azzurro perfetto, ecco...
«Ragazzi, lui è Ranmaru Kirino, si è da poco trasferito nella nostra città, e frequenterà con noi questi ultimi anni!» la voce della bocca di mostro Mayer mi risveglia dalla mia sorte di stato di trans, ed osservo completamente inebetito il nome della ragazza scritto alla lavagna:
Allora si chiama Ranmaru Kirino! Finalmente so il suo nome...
"...N-No aspetta... Ranmaru ha detto?! M-Ma Ranmaru non è un nome da maschio?!... Oddiosanto ho scambiato un ragazzo per una ragazza, e ci ho pure sbavato sopra!" penso fra me e me, assumendo una perfetta tonalità bordeaux in viso.
Infine mi gratto imbarazzato la testa, ripensando alla grande figuraccia appena fatta.
"Umhp... se l'è voluto lui! Così impara a farsi i codini 'sto confetto effemminato!" penso fra me e me, guardando in malo modo il nuovo compagno di classe e appuntandomi mentalmente il fatto che mi stia terribilmente antipatico... -esatto, ho appena espresso un pregiudizio-.
«Bene, per oggi Kirino si siederà vicino a me... ma ora torniamo al nostro argomento: voglio che mi facciate per domani una relazione su ciò che vi piace fare nel vostro tempo libero!» ci dice entusiasta l'oca-suocera della porta accanto-bocca di rospo Mayer, guardandoci felice come non mai.
Come da copione, dalla classe si levano sonori lamenti e sbuffi contrariati...
Ad essere sincero, in un'altra occasione mi sarei unito pure io alla combriccola di imprecazioni, ma non oggi... sono troppo impegnato a guardare in malo modo e con un ghigno stampato in faccia la VERA Barbie sbrilluccicosa della scuola che tanto temevo di diventare a causa delle mie scarpe.
Sposto un attimo lo sguardo intorno a me, per poi posarlo nuovamente sul presunto maschio, il quale soprendo a fissarmi.
Sgrano leggermente le iridi color dell'ambra per la sorpresa, ed a bocca semi-aperta resto a fissare inebetito il nuovo arrivato, fino a quando esso non mi sorride e si gira in direzione della professoressa, lasciandomi senza fiato.
"Che bel sorriso che ha... emh, cioè si, insomma... NO! Volevo dire, che irritante ragazzo quel Kirino Ranmaru!"

   

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-Angolino dell'arcobalenO

Salve a tutta la popolazione di Efp che segue sta storiella qua! C:
Mi scuso inanzitutto per il ritardo della pubblicazione, ma la mia connessione internet ha deciso di lasciarmi sul pi bello T^T  
E nientO, spero che questo secondo capitolo vi sia piaciuto! ^^
Vi chiedo solamente di farmi sapere cosa ne pensate, commenti, opinioni, se ci sono errori & orrori, se è  plagio o no (se è ditemelo subito che rimedio C;), ecc...ecc... tramite una piccola recensione qua sotto, che io apprezzerò molto! C: cagatemi pleaaase x3 (?)

-Beta-Chan

   
 
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