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Autore: sifilide_demoniaca    01/03/2015    1 recensioni
Avete mai pensato ad un'arena in cui tutti i vostri personaggi preferiti si sfidano per guadagnare un premio e tornare sani e salvi nel loro mondo?
Ecco una storia dove ogni giorno i nostri eroi verranno sottoposti a prove di coraggio che decreteranno il vincitore.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Nessun contesto
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- Ah, guerrieri, un'ultima cosa: al centro dell'arena troverete un intero edificio pieno di armi. Dirigetevi lì prima di cominciare la prova e scegliete con cautela, non potrete più cambiare l'arma per l'intera durata della competizione.-
I guerrieri si avviarono verso l'edificio e vi entrarono.
Appena dentro, Will corse subito verso le spade e ne sollevò una, le diede un nome e lo pronunciò, ma non accadde nulla - Che succede? - chiese spesato.
- Sono spade normali, non sono fatte per combattere demoni - gli spiegò Isabelle - Fa niente, spade per demoni o no, io scelgo questa - prese l'arma, la mise nel fodero e guardò la sua compagna aspettando che anche lei scegliesse; quella si fece avanti e sollevò anche lei una spada, più piccola e leggera di quella del moro, ma comunque letale, poi si avvicinò a Will, lo prese per mano e uscirono per cominciare la prova.
Clary e Jace seguirono l'esempio dei loro antenati, presero una spada a testa e uscirono.
Poi si fece avanti Alec che scelse un arco nero, mentre Magnus decise che gli sarebbe bastata la sua magia e non prese nessun'arma.
Isabelle decise di andare sul sicuro, su un tavolo luccicava un braccialetto che, una volta srotolato, si trasformava in una frusta, molto simile a quello che la ragazza utilizzava sempre, quindi lo prese e lo indossò.
Dopo di lei, Simon prese una spada e anche loro uscirono dall'edificio.
I guerrieri rimasti guardavano uscire gli Sahdowhunters uno dopo l'altro e si chiedevano come potessero essere così tranquilli, ma alla fine si fecero coraggio anche loro e uno per uno si avvicinarono al tavolo dov'erano appoggiate le armi.
Prima Katniss prese un arco, molto simile a quello di Alec, poi Peeta scelse una falce molto pesante, che riuscì a sollevare solo grazie alla sua forza, poi uscirono.
Dopo di loro si alzarono contemporaneamente Percy e Finnick dirigendosi verso l'unico tridente presente all'interno della stanza, accortisi che puntavano alla stessa arma, si fissarono negli occhi, sfidandosi, poi cominciarono a correre.
Misero entrambi una mano sul tridente, cominciando a tirarlo da una parte all'altra, poi, a causa del contraccolpo, caddero per terra e rotolarono uno sopra l'altro, sempre stringendo tra le mani l'arma; ad un certo punto Percy lasciò il tridente e si alzò spazzolandosi i pantaloni con le mani - Bene - disse - tieni pure quel tridente, io mi arrangerò in un altro modo, dopotutto l'arena è costruita sull'acqua - poi, rivolgendosi ad Annabeth, la esortò a scegliere un'arma.
Quella avanzò e prese una spada, leggera quanto letale e seguì il figlio di Poseidone fuori dall'edificio.
Curiosi di sapere in che modo il semidio si "sarebbe arrangiato", gli altri lo seguirono fino a che lui non raggiunse uno specchio d'acqua.
- Percy, stai dimenticando che il tridente non ti serve? Hai già vortice - disse Annabeth riferendosi alla sua penna-spada - Lo so, Annabeth, ma facciamogli vedere di cosa sono capaci gli dei - allungò una mano verso la superficie dell'acqua e quella cominciò a sollevarsi e modellarsi prendendo la forma di un tridente , poi si solidificò e divenne di un colore azzurro-argento.
- Che incantesimo ha usato? - Ron si era avvicinato ad Hermione, confuso - Io non lo so, non ho mai visto niente del genere prima - rispose scioccata la ragazza, Annabeth li sentì e si girò verso di loro -Nessun incantesimo Hermione. Sono i poteri che derivano dai nostri genitori divini - spiegò - Gli dei non esistono! - intervenne Tris - Dici così solo perchè sei una mortale - ribattè la ragazza dagli occhi grigi - Perchè tu non lo sei? - domandò l'altra - Beh, sì, ma sono una semidea, quindi ho delle caratteristiche  che i comuni mortali non hanno - concluse Annabeth - Se lo dici tu.. - poi Tris rientrò nell'dificio seguita da Quattro.
Si avvicinarono al tavolo e Tobias cominciò a lamentarsi - Non c'è qualcosa di più moderno? Tipo pistole o cose simili? - in effetti non c'era nessuna arma da fuoco - Quattro scegli  e andiamo, non lamentarti sempre - lo rimproverò la ragazza mentre prendeva due coppie di pugnali, sorrise al ricordo del ragazzo che le lanciava i coltelli durante l'addestramento negli Intrepidi, infine uscirono tenendosi per mano.
Luce e Daniel nel frattempo, fuori dall'edificio, stavano discutendo sul da farsi - Daniel, non posso prendere un'arma, primo perchè non la so usare e poi perchè noi siamo angeli, non uccidiamo o feriamo la gente - disse Luce - Amore, noi siamo angeli caduti, non abbiamo più nessun obbligo nei confronti del Trono - affermò il ragazzo - Non prenderò un'arma, fine della discussione - concluse lei, lui sospirò - Bene, allora aspettami qua - spiegò le ali ed entrò nell'edificio per uscire pochi secondi più tardi con in mano una spada - Solo in caso di necessità - tranquillizzò Luce che lo stava fulminando con lo sguardo.
Intanto all'interno dell'edificio Silena e Charles erano indecisi, pensavano di prendere entrambi una spada ma, a causa della poca destrezza della ragazza con l'arma, alla fine lui decise per la spada e lei per un piccolo pugnale.
I quattro Grifondoro decisero che gli sarebbero bastate le bacchette e si allontanarono senza prendere niente.
I due damphir guardavano i compagni man mano che uscivano, aspettando di avere l'intero edificio libero per fare la propria scelta.
Dopo aver capito che i quattro maghi non sarebbero entrati, Rose si avviò vero l'entrata, appena dentro il suo sguardo si posò su una strana arma, adatta a sgozzare le persone.
Dimitri, entrato subito dopo di lei, prese un paletto e una spada ben bilanciata.
- Vedo che tutti avete scelto le vostre armi - disse la voce all'improvviso - Allora possiamo demolire l'edificio - Finnick vide i suoi piani andare in fumo, pensava infatti di usarlo come rifugio, poichè più sicuro per Annie.
Lo stesso pensiero era quello di Harry e Ginny, ma date le circostanze si sarebbero dovuti arrangiare in altro modo. - Ora andate, è già tardi! Tenete d'occhio il tempo, avete due ore per trovare un rifugio, ci risentiamo stasera - e con una risata la voce si spense.
I guerrieri si guardarono l'un l'altro frastornati, ma ormai il tempo di pensare era finito, eraarrivato il tempo di agire.
CHE LA GARA ABBIA INIZIO!  
 

N.D.A. : Da ora in avanti, causa impegni scolastici, sportivi e musicali, io e Marta aggiorneremo una volta al mese. Baci Giuli

   
 
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