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Autore: paccia1D    01/03/2015    2 recensioni
Sento le sue mani sulla mia schiena , se solo prova a portarle più giù gli do un ceffone che arriva fino a New York . Mi guarda fisso negli occhi , non credevo che gli occhi scuri potessero diventare così affascinanti in una frazione di secondo , quel suo ciuffo scompigliato all’insù lo rendeva ancora più attraente . Sum ? Sum ? Sum ?! Che stai dicendo lui è quel cretino ed egoista di Malik , ha fatto piangere milioni di ragazze ! Perché tu devi diventare una delle tante ?
Quel suo modo prepotente di chiamarmi Horan mi ha sempre fatta impazzire , continuo a fissarlo nei suoi oscuri occhi marroni che sembrano catturare i miei verdi smeraldo . Non parliamo , non ridiamo , non sorridiamo . . . niente , rimaniamo a fissarci profondamente gli occhi . Beh si sa , “gli occhi sono lo specchio dell’anima”.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I FOUND YOU.
Potevano odiarsi quanto volevano, ma al cuor non si comanda.


Summer;

Dire che mi fosse mancato poco era mentire a me stessa. Ricongiungermi con le sue labbra fu qualcosa di nuovo ma che già conoscevo, come se mi fossi dimenticata quel sapore amaro con un retrogusto dolce. Mi prese le gambe e le strinse alla sua vita, mentre stringevo forte il suo collo senza mai staccarmi dalle sue labbra. 
Mi era mancato Malik
Dissi ridendo mentre fissavo quegli occhioni color marrone scuro penetrarmi fin dentro l'anima. Zayn mi sorrise, quando una dolce lacrima gli rigò quel viso dannatamente perfetto.

Ehi cos hai, ho sbagliato qualcosa?
Domando sperando di non aver rovinato niente a causa mia. 
No piccola stai tranquilla, è solo che... mi sei mancata tanto
Abbracciai forte Zayn, come se fosse da una vita che non lo facevo, beh forse lo era. Salimmo entrambi sulla bellissima moto del moro, e con il vento fra i capelli sfrecciamo verso casa. La fortuna per una volta volle che casa Horan fosse vuota. Il dolce Malik alzò le sopracciglia due volte, quando con agilità afferrò il mio capo con le sue grandi mani, cospargendo il mio corpo da mille baci. Lentamente ci dirigemmo verso camera mia, senza frenare la nostra passione, d'altronde ci eravamo mancati veramente tanto. Una volta sdraiati sul mio comodo letto, levo la maglietta al moro, osservando il suo scolpito corpo e i suoi mille tatuaggi, quando mi accorsi di uno in particolare, sul fianco dentro, un piccolo sole color giallo acceso con una "S" in nero corsivo affianco. Con una faccia incuriosita indico quel disegno, nascondendo un ghigno, consapevole del significato di esso.
Quello sei tu... Summer adesso voglio che tu mi rispondi sinceramente alla domanda che sto per farti

Risposi con un cenno, nonostante dentro stessi morendo dalla felicità per quel tatuaggio. Quando inaspettatamente mi domandò se io fossi andata a letto con Louis, sapevo perfettamente che la risposta che gli stavo per dare, non ci avrebbe mai creduto. Ebbene no, non avevo mai sfiorato il suo corpo in quel senso, e neanche lui il mio. Era consapevole che l'ultima cosa che avrei fatto era quello di portarmelo a letto per dimenticare Zayn, anche se il nostro fidanzamento era un modo per scordarmi di lui, ma d'altronde al cuore non si comanda. E chiunque ci volesse provare, il detto "chiodo schiaccia chiodo" non funziona per niente, anzi ti riempie di sensi di colpa di cui neanche ti immagini. Risposi di no e in cambio ricevetti un "Lo sapevo". 
Sinceramente, in quel momento l'avrei voluto riempire di schiaffi, se io avevo usato il mio migliore amico a causa sua, lui aveva fatto uso di mezza Gran Bretagna e College a causa mia. Il fato volle che in quel momento ero troppo presa dal far l'amore con quello che era, è e sarà per sempre l'amore della mia vita. Lo amavo in tutto anche nella sua stronzaggine, nella sua ricola dolcezza e simpatia, era quel tipo di ragazzo che non amava e che se lo faceva era con tutto il cuore, tutta l'anima e tutto se stesso, sapevo di essere io quella ragazza, perché ad ogni mossa, ad ogni bacio, carezza, sguardo lo sentivo sempre più mio e non esisteva emozione migliore di quella. Oramai dopo due ore di totale amore, casa sembra ancora vuota, oltre a noi nessun anima, così decidiamo di accoccolarci sul divano nei nostri pigiamone guardando un film.

«Sai Zaini, penso che non dovremmo dire niente a nessuno» enuncio sperano in una risposta positiva.
«Perché mai, siamo stati quasi una vita distanti e adesso vuoi fingere che non sia successo niente?!» esclama alterando i modi il moro,
«No, ascoltami, la situazione a casa è alquanto drastica peggioreremo soltanto le cose, la storia di Fun e poi Louis che non so se prova ancora qualcosa, voglio prima parlarci, cosa ne dici amore?» dico con tutta la tranquillità di questo mondo.
«Va bene, hai vinto tu, ma se Louis ti mette le mani addosso o ti guarda in modo diverso sono cavoli»

Sorrido, lo amavo troppo quando si ingelosiva, era così dannatamente sexy quando mi proteggeva, e l'idea che potesse trattare così un'altra ragazza mi faceva chiudere lo stomaco. Lo baciai teneramente, quando spalancò la porta Niall seguito da Funny disperata in lacrime. 
«Non voglio sapere più niente di te e di quel coso!» esclama mio fratello guardando gli occhioni dolci di Funny oramai colmi di lacrimoni.
«Non ti permettere, mi fai schifo, perché quel coso è tuo figlio e te la stai prendendo con lui invece che con me Niall!» urla ancora più forte la mia migliore amica. A quell'affermazione sia io che Zayn rimaniamo impietriti, infondo entrambi sapevamo la triste realtà ma forse un briciolo di speranza che il figlio fosse di Harry ce l'avevamo, ma adesso ero distrutta in mille pezzettini.
«Ehi fratello calma, abbassate entrambi la voce, chiunque potrebbe sentire le vostre urla» dice tranquillamente Zayn
«Si può risolvere tutto con calma, non così» aggiungo sperando di calmare le acque.
«Non si può aggiustare niente, io non ne voglio sapere niente ne di te ne del figlio di Harry» conclude Niall sbattendo forte la porta di camera sua. Il silenzio conquista la stanza, gli occhi sono puntati su Funny che non riesce a parlare data la mortificazione. Decido così di convincerla a tornare a casa sua per il bene del bambino e anche del suo, e che io e Zayn domani mattina saremo i primi a parlare con mio fratello, ma attualmente non era il momento. E così fu. 

Tutti andarono a dormire come me e il moro che passammo tutta la notte a coccolarci pensando a tutti quei momenti ridicoli passati senza l'altro. Ogni sguardo era accompagnato da un dolce bacio, insomma dovevamo recuperare tutto quel tempo passato ad amarci da lontano, con gli occhi, quando finalmente riusciamo ad addormentarci. Al mattino, mi sveglio tardi e come al solito quel ghiro del mio ragazzo continuava a poltrire affianco a me. Scendo le fredde scale quando ricordo che fra poco sarei dovuta ripartire per New York, non volevo. Abbandonare tutto così, non era da me, se avessi potuto sarei restata finché tutto non sarebbe al proprio posto, ma non spettava me decidere. Inizio a preparare la colazione per i due uomini della mia vita, fin quando qualcuno suona il campanello. Louis. Non sapevo come comportarmi, di certo se Zayn fosse sceso all'improvviso una super rissa avrebbe ospitato Louis Tomlinson. Alla fine restava sempre il mio migliore amico, non gli avrei mai chiuso la porta in faccia. Gli faccio segno di entrare mostrando un dolce sorriso, ricco di spavento della sua visita.
«Ehi tutto bene? Come mai da queste parti?» domando arrivando subito al dunque. 
«Ehm si Summy, insomma, diciamo che.. vabbè, senza che tu mi dica niente ho già capito tutto» afferma Lou
«Non capisco, spiegati» enuncio sempre più incuriosita.
«Quegli sguardi fra te e Zayn non me li scorderò mai, quindi se non siete ancora tornati assieme, so come andrà a finire questa storia, però non voglio perderti quindi nonostante ciò che provo per te che, non so neanche io cosa sia, voglio restarti affianco come migliore amico, sempre se tu voglia» conclude a testa bassa.
Decido di abbracciarlo forte a me, l'errore di stare assieme è stato di entrambi anche se sapevamo a cosa andavamo incontro, abbiamo deciso di rischiare anche la nostra amicizia, ma come da scommessa siamo riusciti a restare uniti. Chiarite le ultime cose fra noi, decidiamo di salutarci e di rivederci direttamente alla mia partenza poiché a Louis, giustamente, serve un po’ di distanza per capire i suoi sentimenti nei miei confronti, ma nonostante l'esito sarà sempre il mio migliore amico. Una volta chiusa la porta di casa, porto la colazione su un vassoio al mio moro, che come immaginavo russava ancora. Solleticando i suoi fianchi lo sveglio porgendogli una colazione con cornetto al cioccolato, caffè amaro e spremuta d'arancia, in cambio mi aspettava una super solleticata di quelle da non farti respirare. 
«Ok ok basta, ti prego, perdonami» urlo ridendo ancora a causa dell'infrenabile solletico.
«Chi è che comanda?!» domanda il moro torturandomi ancora di più.
«Tu.. tu!» esclamo pregando che quello strazio finisse al più presto.
Era arrivato oramai il momento di parlare con Niall, avrei voluto che non arrivasse mai, stavo morendo dalla paura, se solo avesse provato a rispondermi male, Zayn sarebbe partito sulla difensiva ed ecco che la più bell’amicizia che io abbia mai vissuto rovinata in un secondo. Ci guardammo per un attimo, quando il moro mi fece un cenno, indicando camera sua. Ci avviammo lentamente come se nel nostro subconscio non volessimo mai arrivare, anche se quel corridoio era maledettamente breve. Bussammo delicatamente alla porta, quando la sua voce possente e il suo tono da acido ci disse che la porta era aperta. Non lo sopportavo quando faceva così, era terribilmente detestabile. Zayn notò i miei lineamenti irrigidirsi dinanzi alla sua risposta, così mi baciò ricordandomi che era un discorso veramente delicato e di restare fuori se dovevo arrabbiarmi con lui, perché in caso sarebbe successo il putiferio. Feci un respiro di incoraggiamento ed entrammo.

«Ehi fratello che ne dici di parlare un po’?» domanda Zayn che sapeva sempre come trattarlo. Niall smise di giocare con una stupida pallina di tennis e decise di ascoltarci, stranamente.
«Perché tu e Funny,» «compreso Harry» aggiungo «Non provate a chiarire questa cosa perché è veramente importante, non si parla di un tradimento ma si parla di un bambino, di un’altra vita che tu lo voglia o no amerai perché è parte di te, porta il tuo stesso sangue nelle vene Niall» conclude Zayn, non sapevo fosse così poetico il ragazzo, mi stupisce ogni giorno sempre di più.
Mio fratello sembra tacere o meglio sembra non riuscire a parlare dalla rabbia e collera che porta dentro, quando finalmente dopo aver deglutito della saliva inizia a raccontarci.
«Non che io non riesca ad accettare quel bambino ma, non riesco ad accettare la madre, ora vi spiego meglio: tutto accade qualche mese fa, Funny era in un momento di crisi con Harry e per questo venne da me per farsi consolare, iniziò a dire che non mi avrebbe mai dovuto lasciare e che la cosa giusta da fare era tornare assieme anche se io non l’avrei mai perdonata, su questo si sbagliava, ero ancora follemente innamorato di lei, quindi dinanzi quelle parole mi sciolsi e decisi di fare l’amore con lei, senza preservativo, lei mi promise che il giorno dopo avrebbe lasciato Harry e preso la pillola, ma come avete ben capito non ha fatto nessuna delle due cose»
Dinanzi a quel racconto, la mia bocca era a dir poco spalancata, non pensavo che Funny fosse una persona capace di fare queste cose, insomma è la mia migliore amica ed è già tanto che io l’abbia perdonata l’ultima volta, adesso però mi sento come presa in giro come se si fosse presa gioco di tutti noi, e non posso più accettarlo.
«Ok, hai ragione, puoi anche ripudiare Funny ma quello che c’è lì dentro è tuo figlio non ha niente a che fare con lei» continua il moro, quando decido finalmente di intervenire.
«Insomma Niall, quello è tuo figlio come starai nel vederlo e non potertici avvicinare a causa del tuo orgoglio, per una buona volta mettilo da parte e prendi ciò che è veramente tuo, quel bimbo potrebbe essere la tua felicità»
Non so come, le mie parole provocarono una risata malinconica da parte del biondo tinto quando ammise la dura e triste realtà.
«No ti sbagli sorellina, quella non è la mia felicità ma sarà quella di Harry, chiamerà lui papà, sarà lui a crescerlo a farlo crescere con dei principi e con un’ottima educazione, non io, ma Harry, io potrò esclusivamente guardarlo da lontano accennando un sorrisetto del cazzo per evitare di piangere ogni volta che il ricciolo dirà fiero di sé “quello è mio figlio”»
Una lacrima rigò il viso di mio fratello e anche il mio, mentre Zayn sembrava quasi inorridito da quello che aveva fatto Funny.
Di nuovo il campanello, forse sarà Louis penso fra me e me mentre scendo velocemente le scale asciugandomi il viso dalle lacrime. Aprii quando inaspettatamente vidi Harry trattenuto da Funny urlare.
«Dov è quel bastardo!» spaventata, spero che non si riferisca a mio fratello perché non gli spetterà niente di bello. Vedo Niall scendere le scale con Zayn, tranquillamente come se non avessero paura del riccio. Harry con uno spintone butta a terra Funny e mi spinge per terra facendo sbattere la mia testa sul mobiletto, fiondandosi come un’animale sferra un destro sul viso del mio adorato fratellino, mentre Zayn prova ad allontanarlo il più possibile, stava per iniziare l’inferno. 




 
Area scrittrice: 
Lo so, lo so, mi starete odiando ma sono tornare con un nuovo capitolo
e sono tornata con un nuovo stile di scrivere e di pensare
d'altronde penso che i capitoli precedenti siano frutto
di una Federica piccola e poco cresciuta, mentr ad oggi
sono una Federica cresciutella e con un modo differende
di vedere le cose quindi, spero vi piaccia
che non vi siete dimenticati di me, di noi
e che riempirete questo capitolo di recensioni e di visualizzazioni.
Grazie come sempre del sostegno, vi voglio bene.

 
Fede o meglio Summer.
 
  
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