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Autore: crazyfrog95    02/03/2015    10 recensioni
Naruto è partito con Jiraiya per il suo viaggio di apprendimento, e i due si dirigono alle rovine del Villaggio del Vortice, dove potranno scoprire il segreto dello sterminio del clan Uzumaki. Nel frattempo, Hinata e Sakura hanno continuato ad allenarsi per conto loro: mentre Tsunade addestra Sakura ad essere un ninja medico, Kakashi allena Hinata e la trasforma in una guerriera di prim'ordine. Cosa accadrà alle ragazze durante questo lungo addestramento? Quale straordinaria abilità svilupperà Hinata? E cosa sta succedendo, nel frattempo, a Sasuke, che ha seguito Orochimaru?
Scopritelo con me, nel sequel di "Rikudou Legacy - Fratelli Non di Sangue". Buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Gaara/Matsuri, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Sasuke/Sakura
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Rikudou Legacy - Gli Eredi delle Sei Vie'
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Il Traditore della Sabbia



Il gruppo fissò i due avversari senza emettere un fiato, l'attenzione di tutti i ragazzi era fissa sul corpo del loro coetaneo, che non erano riusciti a salvare.
Deidara li esaminò uno a uno, poi si rivolse al compagno.
«Mmmh... A parte il ninja-copia e tua nonna, non mi sembrano niente di speciale...
So che ti arrabbierai per questo, ma voglio pensarci io a loro. Gli mostrerò la mia arte, e lasceranno questo modo accecati dalla sua bellezza!»
Deidara si era già esaltato, mentre ancora una volta Sasori sentiva l'impulso di strangolare il suo compagno per quella che lui reputava una blasfemia.
«Se quelle orrende esplosioni tu le definisci arte... La vera arte è qualcosa di immortale, capace di non essere scalfita dallo scorrere del tempo, perfetta in ogni momento.»
Deidara rinunciò a discutere su quel fronte con l'altro, non lo avrebbe mai capito.
«Questa è solo la sua opinione, la mia arte è un attimo di fugace bellezza, visibile solo una volta, per poi non essere mai più ripetuto né dimenticato.
Ad ogni modo, immagino tu voglia occuparti di tua nonna. Io mi porto dietro gli altri.»

Il gruppo assistette a quello scambio di opinioni con aria perplessa. Stavano per essere attaccati da una squadra decisa ad annientarli, e si mettevano a parlare di arte?! Ma li volevano prendere in giro?
«Ehi, voi due! Non osate ignorarci!»
A parlare era stata Ino, offesa più di tutti per essere stata ignorata, ma soprattutto irritata dall'aspetto di quel biondino, talmente femminile da farla sentire presa in giro.
Deidara allora ghignò malvagio, e saltò sul suo uccello d'argilla.
«È lui che volete? Allora venite a prenderlo!»
E si lanciò a tutta velocità fuori dalla grotta, passando in volata a poca distanza sopra le loro teste.
Kakashi guardò Chiyo, che capì subito cosa volesse dire.
«Inseguitelo, a mio nipote ci penso io!»
Così il ninja-copia si lanciò all'inseguimento del biondo, e tutti lo seguirono. Le uniche rimaste nella grotta con Chiyo furono Sakura, che stava cercando qualcosa nella borsa, e Hinata.
«Vecchia Chiyo, tenga!»
La rosa le passò due fiale contenenti un liquido verde trasparente.
«È l'antidoto, ne avrà bisogno!»
E anche lei si mise a seguire gli altri.
Solo Hinata rimase nella grotta, e Chiyo si rivolse a lei con durezza.
«Cosa fai ancora qui, ragazzina? Segui Kakashi e prendete Deidara, a Sasori ci penso io.»
Ma Hinata non aveva alcuna intenzione di andarsene. Per una volta, la sua indole pacifica e timida era scomparsa senza lasciare alcuna traccia, sostituita solo dalla volontà di combattere. 
Tanta fu la sua determinazione da disobbedire all'ordine della donna, e così fece un passo avanti affiancandola.
«Vecchia Chiyo, io resto con lei. Gli altri sono più che sufficienti per occuparsi di Deidara, le mie abilità saranno più utili a lei che a loro. E poi...»
Fece una pausa, attirando l'attenzione di Chiyo, e poi riprese.
«Lo faccio soprattutto per Matsuri. Anche il ragazzo che amo è una forza portante, e ho visto l'amore che la legava a Gaara. Se non sono riuscita a salvarlo, farò tutto ciò che è in mio potere per vendicarlo, perché io capisco perfettamente come lei si sente!»
E con quella dichiarazione che lasciò la vecchia di stucco, Hinata assunse la posa di combattimento attivando il Byakugan.
Chiyo fu sorpresa dalla presa di posizione della corvina, ma non obiettò. Dopotutto, lei le stava dando la conferma che nella nuova generazione esistevano ancora ninja con un grande senso dell'onore. 

Sasori, immobile, aveva osservato con attenzione tutta la scena.
«Commovente, davvero, ma non avete alcuna speranza contro di me. Vi annienterò prima che voi possiate accorgervene!»
Il tono con cui il nukenin aveva parlato non tradiva alcuna esitazione, era davvero disposto a uccidere sua nonna.
Mentre Sasori le minacciava, Chiyo non poté fare a meno di ricordare quello che una volta era stato il suo miglior allievo, oltre che il suo adorato nipotino...


*Flashback*

Non aveva mai avuto occasione di conoscere a fondo il suo nipotino prima di allora, ma quando le giunse la notizia che suo figlio e sua nuora erano caduti in guerra, sotto i colpi di Zanna Bianca della Foglia, fu lei che lo prese con sé e che lo allevò.
Sasori era un bambino buono e gentile, ma il ricordo dei genitori lo tormentava, il suo pianto era una costante nella giornata. Chiyo non aveva idea di cosa fare per alleviare il suo tormento, finché un giorno le venne un'idea.
Era il compleanno di Sasori, gli aveva preparato una torta, e lui l'aveva mangiata in silenzio ringraziandola per il regalo. Poi era andato in camera sua, e Chiyo sapeva che avrebbe nuovamente pianto, perché i suoi amati genitori non erano con lui in quel giorno speciale.
Ma proprio quando stava per iniziare a piangere, un rumore lo aveva distratto. Voltandosi verso la porta socchiusa della sua camera, vide un piccolo robottino camminare goffamente verso di lui, con un fiore in mano.
Fu talmente incuriosito da quello strano fenomeno che dimenticò subito la sua tristezza, e non si accorse di quando sua nonna entrò nella stanza. Solo dopo diversi minuti di curiosa osservazione si accorse dei fili.
Sottili fili di energia collegavano le articolazioni di quel robottino alle dita della nonna, e quel piccolo essere si muoveva seguendo i loro movimenti!
Strabiliato da quel fenomeno, si rivolse alla nonna.
«Nonna! Ma come fai?»
Chiyo sorrise, e lo prese in braccio.
«Ti piace? Vorresti imparare a farlo anche tu?»
Al sorriso di quel bambino dai capelli rossi, un fenomeno così raro da vedere, la nonna lo portò nella stanza dove teneva tutte le sue marionette.

Da quel giorno, Sasori imparò a usare l'Arte del Marionettista. 
Aveva un talento naturale, comprendeva facilmente quale fosse il meccanismo di movimento di ogni marchingegno, e imparò senza difficoltà ad usare i fili di chakra. Ben prestò seppe controllare i meccanismi di base di tutte le marionette della nonna, e quando fu il momento ne iniziò a creare di sue. 
Ma nemmeno Chiyo avrebbe mai potuto immaginare quali sarebbero stati i soggetti della sua prime marionette...
Spiandolo dalla porta della sua camera, lo sorpresa mentre le sue due marionette, controllate da lui, lo abbracciavano come fosse loro figlio.
La marionette raffiguravano sua madre e suo padre.

*fine flashback*



Qui giorni erano ormai lontani, adesso suo nipote era il più pericoloso tra i nukenin di Suna, nonché il marionettista riconosciuto come il più abile al mondo.
Conscia che non poteva fare diversamente, si preparò a combattere.
E così lo scontro iniziò...



Naruto e Jiraiya volavano da un ramo all'altro, percorrendo rapidamente la foresta.
Grazie all'arte eremitica avevano da tempo percepito il gruppo di recupero inviato da Tsunade, e man mano che si avvicinavano riuscivano a distinguere sempre più chiaramente i membri che lo componevano.
Naruto aveva riconosciuto Hinata, Sakura, Kakashi, Kiba, Shino, Shikamaru, Ino, Choji e lo zio Asuma. Jiraiya aveva identificato Yamato, inizialmente non notato dal biondo, e Kurenai.
C'erano però due chakra che nessuno di loro aveva mai percepito. Uno apparteneva ad un ninja dello stesso livello di Hinata e Sakura, probabilmente della stessa età. L'altro invece era visibilmente più potente, ma limitato, come se appartenesse a una persona molto anziana.
Era da diverse ore che avevano individuato la traccia, e benché avessero vagato a vuoto per un certo periodo, da quando li avevano trovati avevano corso per ore senza interruzione. La modalità eremita permetteva loro di compiere sforzi immensi senza risentirne, e il bento energetico che Fukasaku aveva dato loro prima di partire aveva ulteriormente incrementato la loro resistenza.
Nel corso del viaggio avevano anche percepito due chakra incredibilmente potenti nelle vicinanze del gruppo, ma erano spariti poco tempo dopo. Naruto aveva avuto il presentimento di riconoscere uno dei due, gli era sembrato terribilmente familiare, ma dato che era sparito poco dopo non se n'era preoccupato, il gruppo non aveva subito perdite.

Ormai non erano molto distanti, ancora pochi minuti e li avrebbero raggiunti.
Ad un certo punto, però, i due percepirono una variazione.
Gran parte dei membri del gruppo era andata in una direzione, seguendo un chakra molto grande, mentre due membri erano rimasti fermi, insieme ad un altro chakra altrettanto potente.
Tra i due fermi, l'Uzumaki riconobbe quello della sua ragazza.
«Ero-Sennin, credo che si siano separati!»
 Jiraiya aveva avuto la stessa sensazione.
«Si, me ne sono accorto. Cosa intendi fare?»
Ormai Jiraiya aveva rinunciato a discutere, sapeva già che quel testone del suo figlioccio avrebbe fatto di testa sua.
«Io vado da Hinata, pensa tu ad inseguire il gruppo grande!»
Jiraiya annuì, e la traiettoria di corsa di Naruto iniziò a deviare dalla sua. Ma prima che potesse allontanarsi troppo, Jiraiya lo richiamò.
«Naruto!»
Il biondo si voltò, dandogli la sua attenzione, e Jiraiya proseguì.
«Non usare l'arte eremitica a meno che non sia strettamente necessario. È una capacità segreta, riservata a pochi, e non voglio che la mostri a nessuno, a meno che non ti trovi costretto a utilizzarla, solo se ne va della tua vita o di quella di Hinata, intesi?»
Naruto annuì, capendo le preoccupazioni del padrino, e riprese ad allontanarsi.
Così i due si separarono: mentre Naruto correva verso la sua amata, Jiraiya inseguiva il gruppo che a sua volta inseguiva quello che doveva essere Deidara. Aveva infatti percepito, ora che si era avvicinato, che il chakra davanti a tutti proveniva dall'alto, quindi doveva trattarsi di un ninja volante.
Per logica, quindi, l'altro ninja, quello da cui l'allievo si stava dirigendo, doveva essere Sasori.
“Ti prego, Naruto, non fare cazzate...”
E accelerò il passo. Mancavano pochi chilometri a raggiungerli...

Naruto ora correva a perdifiato.
La modalità eremita, unita al suo chakra di Uzumaki e al bento energetico, riusciva a malapena a sopportare la foga con cui correva, avrebbe raggiunto il luogo dello scontro entro pochi minuti, di quel passo.
La preoccupazione per la sua ragazza aveva raggiunto un livello mai visto prima d'ora, il chakra del loro avversario era potente, temeva per la vita della corvina come mai in vita sua aveva avuto paura di qualcosa. 
Non avrebbe mai più lasciato che Hinata fosse così lontana da lui, le avrebbe piazzato addosso un sigillo di Dislocazione, in modo da poterla raggiungere in qualsiasi momento.
“Aspettami, Hinata, sto arrivando!”
E accelerò ancora, fino al limite...




   
 
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