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Autore: Lysandre    02/03/2015    2 recensioni
La VGC World Championship, la competizione a cui tutti i videogiocatori di Pokémon sognano di partecipare.
Le nuove tecnologie rendono sempre più realistiche le battaglie tra Pokémon e sono stati costruiti anche degli appositi stadi in cui poter assistere a queste competizioni mondiali.
Ma cosa accadrebbe, se si scoprisse che l'ultima World Championship, è stata truccata?
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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** Future World Championship **

"Scusami, è libero?"
Chiese un ragazzo coperto da un lungo cappotto nero con tanto di colletto allacciato che gli copriva la bocca e cappello di lana in testa, forse per superare l'insolito e tagliente freddo di quella notte, penetrato addirittura nel vagone del treno. L'altro assorto completamente in un libro alzò lo sguardo verso l'interlocutore senza però riuscire a dare risposta.
"Oh wow!! Ma tu sei il campione MONDIALE di Pokémon?? Viktor Ua..."
Esatto, proprio lui, Viktor Wannaburg, l’attuale campione mondiale di Pokémon.
"Wannaburg.. Sì sono io." rispose Viktor.
L'altro si sedette di fronte al campione mondiale senza ricevere l'attesa risposta del tedesco.
"Ooh è un piacere conoscerti!! Come è stato vincere il mondiale? So che è passato molto tempo però.." gli chiese il ragazzo.
"Mmh, sì molto impegnativo.. Ti dispiace? Vorrei leggere." rispose Viktor in modo un po' sgarbato.
"Oh, sì sì, scusa. Prego." disse subito dopo il ragazzo.
Il treno si fermò spalancando le sue porte mentre, all'incirca una dozzina di persone, si affrettava a riempire il vagone occupato solo dai due ragazzi, lasciando la stazione abbandonata che, a quell'ora di notte e con la scarsa illuminazione offerta dalle lampade sporche, aveva un'aria davvero tetra.

Passarono diversi minuti mentre la prossima stazione si faceva sempre più vicina e il silenzio quasi totale fu rotto.
"Scusate gente, un attimo di attenzione prego che se no qui ci scappa il morto." esclamò il ragazzo misterioso.
Il ragazzo davanti al campione si alzò in piedi attirando lo sguardo dei presenti, preoccupati dalle parole inquietanti di questi. Alcuni lo guardarono chiedendosi chi fosse, come diavolo si era vestito e che cosa intendesse con 'morto', ma il loro pensiero fu subito sopraffatto dallo spavento alla visione dello strano personaggio che infilò una mano all'interno del grande cappotto per tirarne fuori una pistola che sollevò in aria in modo che tutti potessero vederla. Qualche donna urlò di terrore, in molti si fecero indietro, altri rimasero paralizzati per paura di compiere un passo falso ed essere bersagliati dall'uomo armato.
"Oh! Ma cosa..." disse un Viktor spaventato dalla situazione.
"Calmi, per favore. Seguite le mie istruzioni e non farò del male a nessuno. Allora prima di tutto voglio due ostaggi... Tu! Viktor, mi dispiace ma mi sei vicino... e tu! Sì, tu con il giacchetto blu. Siediti vicino a lui e portagli rispetto: è il campione mondiale." disse il ragazzo misterioso.
Un giovane ragazzo magro, dai capelli castani e con indosso appunto il giacchetto descritto dal criminale, si fece avanti girando alla larga dalla pistola puntatagli contro e inserendosi poi nel posto accanto a Viktor. Qualche scettico, nascosto tra le altre persone, si fece avanti prepotentemente sbraitando che per lui l'arma era fasulla e che dalla voce si capiva che l'aggressore era un giovane-adulto, e quindi qualcuno senza fegato per sparare. Il passeggero in cappotto quindi puntò l'arma verso il coraggioso, che cominciò a pentirsi delle sue parole, poi come per disegnare un arco in aria, cambiò il proprio bersaglio puntando il ragazzo dal giacchetto blu preso come ostaggio. Il grilletto fu premuto e dalla spalla destra dello sventurato schizzò fuori una scia di liquido rosso, accompagnato da un urlo del giovane che portò la mano mancina a tamponare la parte colpita mentre altre urla di terrore dei passeggeri si spargevano nell'ambiente e lo scettico tornò a farsi piccolo in un angolo.
"E per ogni cazzata che farete uno degli ostaggi si ritroverà un buco in più." disse l'aggressore.
"Che cosa?" disse di nuovo Viktor spaventato.
"Tranquillo.. Viktor.. tu per ultimo." rispose l'aggressore, ammiccando.
"Ma cosa vuoi?" chiese un passeggero, seduto nei posti lì vicino.
"Cominciate a svuotare le tasche e a porre tutto dentro questo...?" disse l'aggressore.
D'un tratto il treno cominciò a rallentare, per poi fermarsi e infine aprire le proprie porte che mostravano, di fronte all'entrata del vagone, un uomo in divisa blu con un arma puntata verso l'aggressore che alzò subito le mani.
"Ma il treno non si dovrebbe fermare per questa stazione." disse l'aggressore perplesso.
"Non ti conviene fare mosse azzardate amico, le telecamere del treno hanno ripreso tutto!!" esclamò all'improvviso una persona in divisa, che sembrava essere un poliziotto.
"Quali telecamere?" chiese l'aggressore.
"Getta l'arma a terra e calciala verso di me!!" esclamò il poliziotto.
Il ragazzo con il cappotto obbedì facendo cadere l'arma nella fessura tra la banchina e il treno dandogli un calcio troppo forte, il poliziotto fece spallucce per poi tirare fuori le manette, avvicinarsi al malvivente ed arrestarlo. Intanto l'ostaggio colpito si dondolava sul proprio posto tenendosi la spalla ferita.
"Mi scusi, c'è un ferito lì!" disse un altro passeggero seduto lì.
"Mh? Ragazzo tutto bene?" chiese il poliziotto.
"No.." rispose l'ostaggio ferito.
"Ok, vieni con me.. Qualcun atro ha subito minacce o ferite da questa feccia?" disse il poliziotto.
"Ehm.. sì, io." rispose Viktor
"Non sembri ferito." gli rispose il poliziotto.
"Non lo sono.. ma sono stato minacciato." disse Viktor.
"Ok, potrai darmi una testimonianza. Avete bagagli?" chiese il poliziotto.
"No." rispose l'ostaggio ferito.
"Sì. Sono in viaggio per l'Italia." rispose Viktor.
"Prendili. Venite con me ma state dietro e lontani dall'aggressore." disse con tono serio il poliziotto.
I quattro si avviarono fuori dal treno mentre i restanti passeggeri tirarono un respiro di sollievo guardandosi attorno per capire dove fossero posizionate le telecamere.

***

Il poliziotto, strattonando l'arrestato, portò i ragazzi verso un furgone che tutto poteva sembrare tranne che un mezzo della polizia, in sosta in un parcheggio sotterraneo deserto. Viktor, dubbioso mentre trascinava le sue valigie verso l'auto, cercò lo sguardo del ostaggio ferito per sapere se anche questi stesse nutrendo qualche sospetto, ma esso se ne stava a testa bassa tenendosi la parte ferita.
"Posso sapere perchè sei qui in Italia?" chiese il poliziotto a Viktor.
"Eh? Ah, ho ricevuto un invito per una competizione di Pokémon... ho vinto l'ultimo campionato mondiale, quindi mi hanno invitato... Bè il premio è buono e mi pagano solo per la presenza." gli rispose Viktor.
"Ci credo: gloria, premio, soldi con viaggio, vitto e alloggio tutto pagato. Farebbero gola a chiunque." disse il poliziotto con una voce strana.
"Sì, infa- Ehi ma come fa lei a sapere che è tutto pagato?" gli rispose Viktor con tono stupito.
"Ehm... Lo hai detto tu." rispose imbarazzato il poliziotto.
"No, non è vero." disse un Viktor perplesso.
"Ehm... Non contraddire la legge, giovane!" rispose il poliziotto in modo convinto.
"Eh no, Fred, così non si fa!" disse l'ostaggio, che fino a un momento prima, non aveva mai parlato.
"Che stupido. Già da prima che ti sei inventato la storia delle telecamere hai rischiato, ma questo è il colmo." disse l'aggressore, che si trovava davanti insieme al poliziotto.
"Eh vabbè, ormai è fatta. Tanto siamo riusciti nell'intento no? Poi tu taci Mark, che la parte del bandito non ti si addice proprio!" rispose lo strano poliziotto.
"Ma che sta succedendo?" chiese Viktor, ancora più perplesso di prima.
Il poliziotto lasciò andare l'aggressore che, come notò Viktor, aveva al polso manette di plastica ricoperte da un vernice color metallo, accorgendosi di questo dal rumore finto che emettevano. Quindi l'agente tirò fuori un manganello dalla cintura che non tardò a dare in testa a Viktor che perse i sensi all'istante.

***

Una luce incandescente gli fu puntata verso il viso impedendogli di aprire gli occhi. Tentò di portare le mani al volto per trovare riparo da quel fascio che lo accecava ma qualcosa gli costringeva a rimanere seduto e immobile su quella che sembrava essere una sedia.
"Viktor Wannaburg!" esclamò un uomo nell'ombra, che non si riusciva a distinguere molto bene.
"Cosa diavolo sta..." chiese Viktor imprigionato.
(Slap)
"Argh!!" urlò dal dolore Viktor.
"Ammettilo: HAI IMBROGLIATO AL MONDIALE POKéMON 2014!!!" esclamò l'uomo nell'ombra.
"Cosa? No!" rispose Viktor.
Il suono di accensione di un 3DS catturò l'attenzione di Viktor che si voltò in direzione di una seconda luce, quella che stava emettendo la sua console, riuscendo grazie ad essa a riconoscere altre tre individui nella stanza che non si trattavano altro dell'aggressore, l'ostaggio e il poliziotto incontrati nel treno. L'ex-ostaggio vestito ora con una camicia bianca, portò il 3DS del campione al quarto individuo, ancora indistinguibile per Viktor, ponendoglielo con entrambe le mani.
"Grazie Oliver." disse l'uomo misterioso all'ex-ostaggio.
"Ma tu non eri ferito?" disse Viktor, che non era ancora del tutto conscio della situazione.
"Oh ma quanti bei Pokémon in questo box... Ma ora parla: HAI IMBROGLIATO AL MONDIALE POKéMON 2014?!" esclamò di nuovo l'uomo.
"No!! Non potrei mai! Lascia andare il mio 3DS ora." rispose Viktor.
"Wow, timid shiny Palkia flawless! Ops.." disse con tono sbadato l'uomo nell'ombra.
"??" Viktor non capiva cosa intendesse.
"..Per sbaglio l'ho liberato." disse l'uomo ancora con tono sbadato.
"COSA? MA TU SOFFRI DI QUALCHE RITARDO MENTALE!! MI E' COSTATO SETTIMANE INTERE DI SOFT RESET!" urlò adirato Viktor.
"Non alzare la voce con me! Adesso parla!!" rispose l'uomo.
"Ma cosa diavolo devo dirti? Non ho fatto nulla di male." disse Viktor, riferendosi alla faccenda del mondiale.
"Quanto ci hai messo per avere questo Yveltal flawless?" disse l'uomo, che ancora non riusciva a distinguere per il buio nella stanza.
"Eh? Cosa c'entra ora? ... Quattro giorni mi sembra..." disse Viktor, ancora arrabbiato per la liberazione del suo Palkia flawless.
"Hm-hm.. Ok, ora sono quattro giorni buttati al vento." rispose l'uomo.
"NO!" esclamò Viktor.
"Oh sì invece." continuò la voce nell'ombra.
"MA LO STAI FACENDO APPOSTA ALLORA!!" urlò ancora Viktor.
"Wow, sei un abile detective oltre che a un ottimo baro. Ma ora dimmi, che cosa hai fatto al mondiale?" disse l'uomo imperterrito nei suoi intenti.
"Ho solo vinto!!" rispose Viktor.
"Bene! Shiny Garchomp flawless: liberato! Zapdos flawless: liberato! Ho-oh shiny flawless: liberato!" disse l'uomo, mentre liberava i Pokémon dalla schedina di gioco di Viktor.
"VA BENE, VA BENE! Ammetto di aver detto qualcosa al mio avversario prima di sfidarlo." rispose Viktor, che ormai non sopportava più la situazione.
"Tornadus shiny flawless: Liberato!" continuò l'uomo nell'oscurità.
"ARGH!! Va bene! Ho imbrogliato, ho imbrogliato! Ho fatto un video del mio avversario in un suo momento di bisogno al bagno minacciandolo che lo avrei pubblicato ovunque fosse possibile e per essere ancora più sicuro gli ho rapito il gatto. Quindi abbiamo simulato la prima battle per poi ripeterla nel torneo ed eravamo d'accordo che la seconda non doveva nemmeno esserci. Ma ora spenga senza salvare e mi restituisca il 3DS, la prego, ho lavorato sodo per quei Pokémon... Posso almeno sapere chi è lei?" confessò Viktor all'uomo, che ancora non riconosceva.
"Ora mi dai del lei? Il mio nome è Gavin Freanklin Junior ed ero uno dei giudici che assisteva 'di nascosto' alla finale. Mi è giunta voce da alcuni Poké-fan che tu hai imbrogliato al mondiale, le tue conversazioni con Nicholas Clark erano in effetti un po' strane, le abbiamo registrate e riascoltate. Il tuo avversario sapeva bene che il linguaggio scurrile sarebbe stato punito e in effetti non lo aveva mai usato nonostante abbia affrontato battle ben più difficili, sembrava quasi cercasse un pretesto per farsi eliminare; solo che immagino fosse una sua iniziativa visto che tu, sentendo gli insulti che ti stava rivolgendo, gli hai ordinato di smetterla, e lui, come un cagnolino, ha obbedito. Non poteva fare altrimenti dopotutto." rispose l'uomo, finalmente presentantosi a Viktor.
"Tsk! Doveva solo seguire il copione e perdere.. I dialoghi dovevano essere naturali per non dare nell'occhio. Nessuno gli ha ordinato di perdere per squalificazioni per le blasfemie... Quell'idiota mi ha fatto scoprire per aver esagerato, me la pagherà!" disse scocciato Viktor, che ormai era stato scoperto.
"Lo abbiamo interrogato e ha confermato che è stato minacciato della pubblicazione del video, ha confermato anche il nostro sospetto riguardo al suo linguaggio. Non lo faceva a caso. Pokémon è un gioco, ma lui da vero sportivo ci voleva mettere l'onore, e non voleva essere sconfitto in mondovisione e in una partita che sembeasse leale. Preferiva passare come un'idiota che si lascia trasportare dalle proprie emozioni che come un battler inferiore a te, che vali meno di niente." rispose Gavin.
"Tsè." uscì dalla bocca di Viktor.
"... Uff... Rotom, Kangaskhan, Dialga, Kyogre, Blaziken e Terrakion: Liberati..." disse Gavin, continuando a liberare i Pokémon di Viktor.
"COSA?! NO, NO BRUTTO IDIOTA!! HAI APPENA ELIMINATO ORE E ORE DI SOFT RESET E DI UOVA!!! MA PERCHE'? HO CONFESSATO, CHE VUOI ANCORA?" urlò Viktor.
"Sìsì, in teoria hai collaborato; ma non ero a conoscenza della cosa del gatto. Sei disgustoso ed è quello che ti meriti. Ah, e ovviamente salvo la partita, altrimenti cosa ho liberato a fare?" disse Gavin, un po divertito da quello che stava facendo.
(Buuueeep)
Si sentì il suono della console, quando salvi il gioco.
"NOOOOO!!" esclamò Viktor disperato.
Il giudice gettò il 3DS, ormai spento e chiuso, addosso al tedesco che cercava inutilmente di rompere le fasce di nastro isolante, che lo tenevano fermo sulla sedia, con tutte le sue forze. La lampada rivolta al viso del tedesco fu spinta, mentre si accese invece un lampadario che illuminò la stanza rivelandone la sua natura di ufficio. Gavin, ormai ben visibile, era un uomo sulla trentina, vestito in giacca e cravatta, capelli neri pettinati all'indietro. Se ne stette fermo per qualche attimo con una mano al mento immerso nei suoi pensieri mentre ordinò a due energumeni di portare via il tedesco.
"Cosa ha intenzione di fare ora?" chiese Fred, che era il nome della persona che si era finta il poliziotto.
"Che domande, organizziamo subito un nuovo mondiale." rispose Gavin.
"Non proclamiamo campione l'altro?" disse Mark, che era il finto aggressore.
"Ha detto che ha chiuso con i tornei. Gli fa schifo l'ambiente.. come biasimarlo dopo quello che gli è successo." rispose Gavin.
"Ma cosa racconteremo alla gente?" chiese Mark.
"Nulla. Cambieremo un po' la natura di questo mondiale per renderlo più interessante e quindi avere più iscritti, e inoltre non dovremo nemmeno dare spiegazioni, lo tratteremo come un nuovo torneo. A cui ovviamente Viktor non sarà invitato. disse Gavin con convinzione.
"Ci penso io alla pubblicità." disse Oliver, l'ex-ostaggio.
"Conto su tutti voi a dire il vero. Rendete appetibile questo torneo" esclamò sempre con convinzione Gavin.
"Sissignore!" esclamarono i 3 complici del rapimento di Viktor.
"Basate le voste idee su questo nome: Future World Chapionship!!" disse Gavin, speranzoso della sua idea del nuovo nome.
   
 
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