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Autore: Thebooksfeeling    02/03/2015    1 recensioni
Pensavo che la mia vita fosse normale, ma con l'avvicinarsi del mio diciassettesimo compleanno mi sono iniziate a succedere cose...beh non del tutto normali. Mi trovo al centro di una guerra che va avanti da millenni, a quanto pare demoni e streghe esistono e io faccio parte di queste ultime. Mi chiamo Katherine Blackwood e questa è la mia storia.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Allora, dove andiamo? >>.
Siamo in macchina da dieci minuti, ci siamo la sciate la città alle spalle da un pezzo ormai e io non ho ancora deciso dove voglio andare esattamente.
Mi sento come se stessi scappando, rifiutandomi di guardare in faccia la realtà e di arridermi le mie responsabilità.
<< Non lo so, a dirti la verità avrei proprio voglia di andare a Disneyland e sentirmi piccola per un giorno >>.
Bethany scoppia a ridere << la trovo un'idea fantastica. Potremmo prenotare i biglietti su internet e una volta arrivate salire su tutte le montagne russe che vediamo! >>.
Lo so che ha capito che c'è qualcosa che non va, ma ha deciso di non chiedermi niente. 
<< Allora è deciso. Ci metteremo tutta la notte, per cui mettiti comoda. Arriveremo di mattina e passeremo tutta la giornata là, quindi avvisa tua mamma >>.
Beth appoggia i piedi sul cruscotto della macchina e fa partire la musica del mio CD, iniziamo a cantare a squarcia gola fino a farci scoppiare i polmoni,poi lei abbassa il volume.
<< Hai intenzione di dirmi che cosa è successo? >>.
Sapevo che non sarebbe stata in grado di resistere ancora per molto senza chiedermelo, è troppo curiosa.
<< Niente >> rispondo senza distogliere lo sguardo dalla strada.
<< Dai,Kat. Ti conosco troppo bene, sei sempre stata brava a mentire ma con me i tuoi trucchetti non funzionano. Sputa il rospo >>.
Cosa succederebbe se glielo dicessi? Non le ho mai nascosto niente,ma qui c'è in mezzo la sua sicurezza. Eppure so che non ce la potrei mai fare senza di lei, è la mia ancora. Lei è come una sorella per me, diventerò pazza se non mi aggrappo all'ultimo appiglio di normalità che mi rimane. 
Dio, sono così egoista da preferire metterla in pericolo piuttosto che affrontare la realtà da sola.
<< È complicato. Penserai che sono pazza >>.
<< Tu sei pazza, per questo siamo amiche. Dai parla >>.
Deglutisco cercando di scuotermi il nervosismo di dosso, non funziona. << beh, diciamo che non sono normale >>.
Beth alza un sopracciglio e poi scoppia a ridere << mi sei venuta a prendere a casa e mi stai portando a Disneyland. Credo che la normalità non sia nel tuo DNA >>.
Sorrido, di lei mi posso fidare. Ne sono sicura. 
Prendo un respiro profondo, ora o mai più << Beth, sono una strega >>.
Per un attimo che mi sembra infinito, la mia migliore amica, non dice niente. 
<< Hai bevuto per caso? >> lo sapevo che mi avrebbe presa per pazza, arrivata a questo punto,tuttavia, non posso più tornare indietro quindi tanto vale continuare.
Così le spiego tutto ciò che mi ha detto Emily, le racconto dell'Avalon, di Rosalie e anche di mia madre. Quando finisco di parlare, Beth, mi sorride.
<< Beh, direi che è una cosa assolutamente fuori dal normale. Però ci pensi alle cose che potresti fare? Che figata, la mia migliore amica è una strega! >> questa sicuramente non è la reazione che mi aspettavo. Non posso fare a meno di scoppiare a ridere.
<< Guarda che questa dovrebbe essere la parte in cui mi dici che sono pazza >> dico fra le risate. Lei scuote la testa << cavolo, no. Te l'ho già detto, tu non sei mai stata normale. Questo ti rende solamente una pazza in grado di...esattamente cos'è che sai fare? >> questa è un'ottima domanda, a cui io non so rispondere.
<< In realtà non lo so, sono stata troppo impegnata a farmi mille pippe mentali sulla portata del compito che devo svolgere per provare a fare degli incantesimi. L'unica cosa che ho fatto fino ad ora è stata rompere le vetrine de Blue Moon >>.
<< Capisco. Beh, quando proverai ad usare la magia mi fai uno squillo, per favore? Sai, non capita tutti i giorni di incontrare una strega >>.
Sorrido << va bene, promesso >>.
<< Lo sai che riuscirai a tenere a bada i poteri di quella spada, di cui al momento non ricordo il nome, vero? >>.
<< Io non ne sono così sicura >>.
<< Oh, andiamo Kat. Smettila di sottovalutarti, scommetto che ci riuscirai. Pensa positivo >>.
<< Lo credi davvero? >>.
Beth allunga un braccio verso di me e mi da un leggero pugno sul braccio << certo, scema >>.
Senza rendercene neanche conto, arriviamo alla nostra destinazione. Beth fa vedere alla cassiera il telefono per mostrarle i biglietti che abbiamo comprato sul sito del parco e ci dirigiamo verso il parcheggio.
<< Lo sai quale sarà la nostra prima meta, vero? >> mi chiede Beth cadendomi l'occhiolino e dandomi delle leggere gomitate al braccio.
Sorrido, << certo, spenderemo tutti i soldi che ci sono rimasti per comprarci un costume >>.
<< Esatto! >>.
La prendo per il braccio e dopo aver preso la mappa del parco, entriamo nel primo negozio di costumi che ci capita a tiro.
Io  mi vesto da Trilli, mentre Beth compra il costume di Pocahontas. 
<< Perfetto, adesso possiamo dare via al divertimento. Da dove vuoi cominciare? >> chiedo, aprendo la mappa del parco a tema.
<< C'è da chiederlo? Dalle montagne russe,ovviamente >>.
Sorrido, le afferrò il braccio e la trascino verso le montagne russe più vicine.
Mi è sempre piaciuta questa attrazione, mi sono sempre sentita libera, una volta seduta in quel vagoncino metallico, sfrecciata a tutta velocità su e giù per i binari con il vento che mi sferza il viso.
Da piccola credevo che le montagne russe mi permettessero di capire come si sentivano gli uccelli quando si libravano in volo, amavo quella sensazione più di Cogne altra cosa al mondo. 
Io e Beth iniziamo a ridere come delle sceme appena l'attrazione si mette in moto, mentre tutti gli altri iniziano a gridare.
<< Che figata! >> esclama la mia migliore amica.
Io scoppio a ridere e le prendo la mano, alzandola in cielo con la mia << puoi dirlo forte Pocahontas >>.
Una volta scese dall'attrazione non perdiamo tempo e passiamo a quella successiva.
<< Mi sta venendo fame, ti va una mela caramellata >> chiedo alla mia migliore amica.
<< Mi hai letto nel pensiero >> sorrido,ci fermiamo davanti ad uno dei chioschi che sono disseminati per tutto il parco e compro due mele.
Dopo aver mangiato il dolce, ci dividiamo una bottiglietta d'acqua naturale, dopodiché ci dirigiamo verso la parte futuristica di Disneyland.
<< Voglio assolutamente fare quello >> dice Beth, indicando una specie di base spaziale dalla quale propongono delle urla allucinanti. 
Guardo sulla cartina di cosa si tratta, << si chiama Space Mountain. Qui c'è scritto che è come un viaggio nello spazio >>.
<< Sembra divertente, andiamo >>.
Facciamo la fila e ci sediamo per l'ennesima volta sui sedili di un vagone delle montagne russe. Quando il vagone inizia a muoversi, ci troviamo in un tunnel buio tappezzato da luci intermittenti << partenza tra : 3,2,1 >> dopo che una voce robotica pronuncia queste parole, il vagone inizia a muoversi a tutta velocità.
Veniamo circondate dal buio,tappezzato di luci che sembrano stelle. Mi sembra di essere nello spazio, riesco a scorgere i pianeti e i buchi neri, mentre ci muoviamo ad una velocità strabiliante.
Sento Beth gridare per l'emozione, mentre io rido divertita.
<< É stato pazzesco >> esclama Beth, una volta scese dall'attrazione.
<< Si, hai ragione. Penso che sia la montagna russa più bella su cui io sia mai stata >>.
<< Ora dove andiamo? >>.
<< Non lo so, Beth. Prendiamo quella più vicina, tanto le faremo quasi tutte >>.
Detto ciò, ci dirigiamo verso il simulatore di volo di Star Wars. 


Saliamo su tutte le attrazioni che ci suscitano interesse, anche quelle per bambini, come l'autoscontro, la casa degli specchi, il labirinto di Alice e la casa stregata. Assistiamo alla parata che si tiene nel tardo pomeriggio e ci fermiamo a farci le foto con tutti i personaggi Disney che ci capitano a tiro.
È ora di cena, perciò decidiamo di fermarci in uno dei tanti ristoranti e di mangiare un Hamburger << il parco chiude per le undici e mezza, prima di andare via voglio assolutamente risalire sulle montagne russe spaziali e provare quel l'attrazione dove ti chiudono nell'ascensore era ti sganciano nel vuoto >> dice Beth mentre mischia la maionese e il ketchup.
<< Va bene, Pocahontas >> rispondo sorridendo.
Dopo aver cenato, camminammo un po' per le strade illuminate del parco, avviandoci verso l'attrazione scelta da Beth.
Saliamo sulle montagne russe,veniamo sganciate nel vano di un ascensore e presto arriva l'orario di chiusura del parco << Il parco di divertimenti sta per chiudere, si invita le gentile clientela ad avviarsi verso il castello incantato per assistere allo spettacolo di chiusura >> ci avvisa, la voce di una donna.
<< Forza, andiamo. Non vorrai perdertelo, vero? >> dico a Beth trascinandola verso il castello.
Siamo fra le prime ad arrivare e vediamo tutto alla perfezione, lentamente a noi si aggiungono centinaia di persone e dopo poco alcuni fuochi d'artificio iniziano a comparire nel cielo.
Mi sembra di essere in un mondo lontano anni luce dalla realtà che conosco. Mi trovo qui, a fissare il cielo illuminarsi di mille luci diverse e a osservare i fuochi ricadere dall'alto verso il basso come se si trattasse di polvere magica.
Vorrei poter fermare il tempo, afferro la mano di Beth e la stringo senza accorgermene,vorrei che la sua mano rimanesse stretta alla mia, per sempre.
Se potessi impedire al fiume del tempo di fluire vorrei rimanere intrappolata in questo momento di pura felicità, in questo mondo fittizio fatto di castelli incantati e di attrazione magiche. Vorrei restare qui e dimenticarmi dei miei poteri, del compito che devo svolgere, dei miei sogni, di Derek, di tutto. Vorrei restare qui, in modo da smettere di pormi quesiti su tutto, in modo da smettere di chiedermi perché il ragazzo dei miei sogni adesso si trovi nella mia città e del perché lui sia così diverso da come lo avevo immaginato. Sento uno strano dolore al petto, pensando a lui e ai suoi occhi.
Gli ultimi fuochi d'artificio illuminano il cielo, e la folla applaude << in tutti gli anni che ti conosco non ti ho mai vista versare una lacrima. Se sapevo che bastavano un paio di fuochi d'artificio e un castello incantato,ti avrei portata di qui molto tempo fa >> la voce di Beth mi fa tornare alla realtà.
Ha ragione, una lacrima silenziosa mi è scesa sulla guancia. La asciugo con il dorso della mano e le sorrido << forza, andiamo prima che ci chiudano qui >>.
La mia migliore amica mi segue mentre volto le spalle al castello e mi dirigo a passo spedito verso il parcheggio.
<< Che ti è preso? >>.
<< Niente, per un attimo mi sono sentita come una delle principesse delle favole. Tutto qui >>.
<< Erano lacrime di gioia,quindi? >>.
<< Certo, scema >> rispondo sorridendole.
Appena saliamo sulla macchina, Beth si addormenta e io rimango sola con i miei pensieri nel silenzio della notte.
Ora che mi ritrovo di nuovo catapultata nella realtà devo pensare seriamente al compito che devo svolgere, da domani devo iniziare ad imparare ad usare i miei poteri.


Arrivo davanti a casa di Beth e fermo la macchina << hey, Pocahontas. È ora di andare a dormire in un letto vero >> dico scuotendola leggermente.
La mia migliore amica salta subito sull'attenti << non stavo dormendo, stavo riposando gli occhi >>.
<< Si certo, pulisciti il mento. Ti è colata un po' di bava >> rispondo sorridendo, lei mi lancia un'occhiata di fuoco.
<< Buonanotte, Trilli. Grazie per la fantastica giornata >> mi da un bacio sulla guancia ed esce dalla macchina.
Rimetto in moto e mi avvio verso casa mia.
Salgo i gradini del palazzo con estrema lentezza, mi sento le gambe pesanti e ho gli occhi che mi stanno pregando di farli riposare. Arrivo davanti alla porta del mio appartamento e apro la porta cercando di fare meno rumore possibile, accendo la luce e mi ritrovo davanti uno spettacolo orrendo.
Il corpo di Emily è disteso sul pavimento circondato da un lago di sangue, cado in ginocchio accanto al suo corpo.
La scuoto più e più volte, invano. Sento un rumore straziante, qualcuno che grida, solo dopo alcuni secondi mi accorgo che le grida che sento provengono dalla mia bocca.

 
 
   
 
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