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Autore: AlexisRose    02/03/2015    2 recensioni
Questa é una storia sui Nightwish e sulla nuova cantante Floor Jansen. Premetto che la storia non conterrá fatti veritieri, il tutto per romazare la storia.
" Da quando tre anni prima Floor aveva rotto la sua amicizia con Tuomas la sua vita non era stata più la stessa. Serate brave e notti alcoliche avevano contornato gli ultimi anni. D'altronde il primo amore non si scorda mai. Lui però aveva la sua musica, mentre lei... non si bastava. Ora però stava ricostruendo pezzo per pezzo la sua vita, cercando di recuperare l'amicizia con il tastierista e facendosi strada nel mondo della musica. Certo, mai si sarebbe aspettata di trovare il lupacchiotto fuori dalla sua porta quella mattina..."
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jukka Nevalainen, Marko Hietala, Nuovo personaggio, Tuomas Holopainen
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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25/12/2013 ~ Alppimaja Röskö, Finland.  Ore 00:00:01

Scendemmo lentamente in studio e ci avvicinammo al tastierista cercando di non far rumore. Tirai un sospiro di sollievo quando notai che Tuom aveva le cuffie. Feci cenno a Marco di passarmi l'accendino e subito dopo spegnemmo le luci.

- Paljon onnea vaan
Paljon onnea vaan,
paljon onnea, Sommo Poeta
paljon onnea vaan!!!! - 


 

Intonammo a Tuomas la canzoncina di buon compleanno e lui si girò stupito.

- ma cosa? Oh grazie ragazzi! - disse sorridente
- forza! Esprimi un desiderio e spegni le candeline - lo incitai.

Lui mi guardò, chiuse gli occhi e soffió sulla torta.
La nottata passó tra festeggiamenti, risate, torta e fiumi di alcool.
L'indomani avremmo dovuto consegnare le tracce a Ewo, che avrebbe pensato alla stampa del disco.
Ci rimaneva solo da decidere la copertina e il titolo dell'album.
Rimanemmo svegli fino alle 5 di mattina proponendo possibili copertine e titoli.
Il tempo era agli sgoccioli, tra due ore avremmo dovuto consegnare tutto e la confusione regnava sovrana. 
Quando ormai mancava solo mezzora all'arrivo del manager, Tuomas ebbe un'ispirazione.

- uniamo tutte le nostre idee generalizzandole. Abbiamo le origini, il viaggio, l'evoluzione ed infine il lieto fine... Il tutto mi ricorda Darwin e il suo "Endless forms most beautiful" e se lo intitolassimo cosí?.-
A tutti sembrò un'ottima idea, ma io ebbi un'altra ispirazione.
- e se mettessimo anche un sottotitolo anzichè solo un titolo?- chies
- dipende, non l'abbiamo mai fatto. Cosa proponi? - chiese Marco
- "this is what happen when a nightmare turns into a dream..." E una copertina nera, con un'arca tipo quella di Noé disegnata. L'altra sera non riuscivo a dormire e ho disegnato questi... secondo me si addice...- dissi porgendogli delle bozze a matita che raffiguravano un'arca con miliardi di piccoli particolari. Elefanti, squali, fossili, ingranaggi, colonne greche e foglie di eucalipto. Continuai con il discorso - Propongo di caricare subito su internet il singolo "Élan" all'insaputa di tutti. Siamo stati enigmatici con i fan fino ad ora circa l'uscita dell'album. Propongo di continuare cosí. La curiositá della gente frutterá fior di soldi e magari questa volta potremmo permetterci di portarci in tour anche un'orchestra. Limitata ovviamente, ma un'orchestra.proposi mentre gli altri mi ascoltavano.

- io dico che questa ragazza é un fottuto genio del marketing! - disse Ewo facendo la sua comparsa nella stanza con un sorriso a duemila denti stampato in viso.

Abbracci e baci susseguirono e l'idea venne accolta da tutti molto calorosamente.
Tuomas si avvicinó e mi abbracció forte. Era il primo contatto che avevamo da un mese. Non che le cose andassero male, solo che eravamo troppo presi dall'album per occuparci della nostra situazione sentimentale. Per ora eravamo amici che si davano la buonanotte con un bacio. I ragazzi ovviamente ne erano all'oscuro e a noi andava bene cosí. Dopo che le cose si erano sistemate con Tuomas, avevo riflettuto a lungo ed ero giunta alla conclusione che fino a quando questo ragazzo non si sarebbe voluto impegnare seriamente con me, io non avrei forzato le cose. Avrei rischiato di mandare all'aria una delle migliori band al mondo. La situazione era triste, devo ammetterlo, ma era meglio trattenersi piuttosto che far scoppiare un putiferio dopo un mese di convivenza. Magari io e Tuom eravamo incompatibili sotto il punto di vista amoroso, ma almeno eravamo tornati amici.

- grazie di tutto. E grazie per aver tirato fuori l'idea dell'orchestra, sapendo che é uno dei miei sogni. Speriamo di farcela Floor! - disse schioccandomi un bacio sulla guancia prima di tornare a festeggiare con gli altri. Erano le 7 di mattina e qua scorrevano giá fiumi di alcool.

Decisi di non andare a dormire, tanto non avrei recuperato le ore di sonno e iniziai a cucinare in vista della festa di compleanno di Tuomas.
Alle 12:30 eravamo tutti riuniti a tavola a festeggiare il compleanno del tastierista insieme a tutta la famiglia. Rividi Kirsti dopo tanto tempo e ne fui felice. Quella donna era la mamma che non avevo mai avuto. 

- andiamo a prendere altro vino, Floor? - mi chiese sorridente.
La seguii e ci trovammo nel retro della casa, dove Tuomas aveva costruito una cantinetta apposta per il suo prezioso Cabernet Souvignon.
- Kirsti posso farti una domanda? - chiesi
- certo tesoro, lo sai - rispose lei
- perché quando ci siamo salutate a Kitee tempo fa, mi ringraziasti? - chiesi fermandomi a guardala
- ti ho ringraziato perché finalmente ero riuscita a capire che mio figlio non é apatico. Non che abbia parlato molto quel giorno, ma da come ti guardava e ti ascoltava mentre parlavi, ho notato l'amore nei suoi occhi. Era più vivo, più sorridente e soprattutto più sereno. 
Mi sono resa conto che mio figlio é umano e come essere umano, stava trovando la felicitá.
Devo ammettere che però fui sorpresa quando venni a sapere cos'era successo tra di voi, ma vedo che le cose sono tornate come prima, vero tesoro? - chiese lei accarezzandomi un braccio

- si. Le cose sono migliorate, ma Kirsti... La situazione é delicata. Facciamo musica insieme e se le cose dovessero andare male tra di noi, la band ne risentirebbe. Per questo motivo ho deciso di non forzare le cose. Lo lascio andare Kirsti... Non posso rischiare di fargli perdere la sua ragione di vita... - dissi tristemente
- questo é un ragionamento da donna matura. Il tipo di donna che io vorrei che mio figlio avesse al suo fianco. Altre al tuo posto non si sarebbero fatte tanti scrupoli, pensando solo a loro stesse. Ma tu ami mio figlio. Lo vedo nei tuoi occhi. Lo ami a tal punto da essere disposta a rinunciare a lui per la sua realizzazione musicale. Ti ringrazio per questo, ma per una volta voglio andare contro corrente. Stagli vicino Floor, tutto finisce, anche la fama. Quello che ci resta alla fine é solo fumo e specchi, tanto per citare mio figlio. Guardando indietro non voglio che nessuno di voi rimpianga niente, quindi per una volta, ti chiedo di rischiare. - disse lei prendendomi le mani e stringendole.
- non posso chiedergli tanto Kirsti. E se dovesse andare male? Cosa succederebbe? - chiesi tra le lacrime
- tu lo ami? - mi chiese lei
- morirei per lui - risposi convinta
- allora buttati. Sii felice e goditi il viaggio. - disse abbracciandomi.

Ora avevo capito da chi aveva preso Tuomas. 

 

Era ormai pomeriggio e la festa era giunta al termine. Io e Marco stavamo riordinando da soli, mentre gli altri erano usciti a fare la spesa. Ci eravamo divisi i compiti ed ora stavamo lavando i piatti, con io che lavavo e il bassista che asciugava.

- tutto bene Kukka? - chiese Marco mettendo via un piatto nella credenza di legno

- si tesoro, tutto bene. Tu invece? - chiesi gentilmente
- diciamo che é un periodo delicato - rispose lui malinconicamente
- cos'é successo? - chiesi preoccupata
- mia moglie ha chiesto il divorzio. Il bello é che lo sono venuto a sapere con una lettera dal suo avvocato. I gemelli staranno con lei e io non so proprio come farò. Mi sento un fallito, Floor. Un marito e un padre fallito. - disse lui passandosi una mano tra i capelli
- non dire sciocchezze Marco! Sei un padre fantastico e da quello che mi ricordo, sei anche un marito attento e premuroso. Cos'é successo per indurla a divorziare? - chiesi prendendogli la mano.
- nella lettera si é giustificata dicendo che sono assente, ma quando le ho telefonato mi ha confessato che c'é un altro. Un impiegato di banca che torna a casa tutte le sere per cena e ha i weekend liberi e vacanze in Agosto. Mi ha rinfacciato la mia vita Floor, ti rendi conto? Tutto quello per cui ho lavorato in questi anni non ha portato altro che al mio fallimento a livello familiare! Io non sono solo un musicista. Non lo sono mai stato. La musica per me é metá della mia vita. L'altra metá era lei e i nostri figli. Sai bene quante ragazze avrei potuto avere, ma non l'ho mai fatto. Non l'ho mai fatto perché io l'amo, DANNAZIONE! - esclamò tirando un pugno al piano. Vidi le lacrime comparire sul suo volto e non ci pensai due volte. Lo abbracciai stretto mentre lui si aggrappava a me singhiozzando.
- sistemeremo le cose tesoro. Non ti preoccupare. Tutto andrá bene. Troveremo una soluzione. Ci sono io con te. - gli sussurrai mentre lui si sfogava su di me.

In quel momento i ragazzi rientrarono con la spesa e ci trovarono in cucina. Videro la scena, ma subito capirono che qualcosa non andava. Marco continuava a piangere mentre io cercavo di tranquillizzarlo. Tutti rimasero paralizzati, quasi impauriti. Mai avrebbero pensato che un uomo dal temperamento calmo come il suo potesse trovarsi in questo stato. 
Accorsero tutti e riuscirono a farsi raccontare tutto da Marco.

- perché non ce ne hai parlato prima? - chiese Tuomas avvicinandosi e stringendo una spalla al bassista
- c'era troppo da fare con il disco, non volevo rovinare anche l'altra metá della mia vita, voi! - esclamò asciugandosi le lacrime e ritrovando la compostezza.
- sei un idiota. Potevamo benissimo rimandare l'uscita del disco! Non avevamo vincoli né scadenze definitive, ma solo idee. - disse Tuomas in tono duro
- non volevo deludere nessuno. Il clima era carico e io ho tirato avanti fino ad adesso grazie alla vostra carica emotiva. Ora non so più cosa fare. - disse Marco rassegnato.
Presi coraggio e presi io la parola
- tu non saprai cosa fare. Ma io si. Ragazzi, preparate la macchina: si va a Tampere! - esclamai seria andando a prendere la borsa.


Cinque minuti dopo eravamo per strada e i ragazzi mi chiesero le mie intenzioni.

- io conosco bene Katja e sono pronta a mettere la mano sul fuoco che non esiste un cazzo di banchiere! E poi anche tu, Marco. Come diavolo fai a credere che quella Goth di tua moglie si metta con un impiegato di banca? Tu ci hai creduto per due settimane. Io ci ho creduto solo per i primi quindici secondi. Sei un idiota. Capricciosa e gelosa com'è sempre stata voleva solo richiamare la tua attenzione!- gli gridai mentre guidavo - idiota...- borbottai mentre cambiavo marcia. Gli altri rimasero zitti. Probabilmente mi credevano pazza.

Arrivammo a Tampere impiegandoci metá del tempo indicato sul navigatore. Durante il viaggio avevamo fatto preparare un discorso di scuse con i controcoglioni da parte del bassista e ora il nostro piano stava per mettersi in atto. 

Voleva il marito geloso? Le avremmo dato il marito-vichingo-geloso!


Marco scese per primo e bussó alla porta. 

Katja gli aprí con la faccia sorpresa e Marco inizió la sua performance.
- dimmi dov'é quell'impiegato del cazzo! Gli spacco la faccia! Brutto idiota dove sei? Questa é mia moglie e ti conviene non averla sfiorata nemmeno con un dito altrimenti ti soffoco con la tua cravatta da due euro! Esci fuori codardo! - esclamò Marco irrompendo in casa.

Dall'abitazione ora provenivano urla e rumori di stoviglie rotte. Tutto secondo i piani. Per fortuna che sapevamo che i bimbi erano a scuola, altrimenti avremmo dovuto rimandare il piano. Eravamo ormai fuori da due ore e i ragazzi erano scesi dall'auto per fumarsi una sigaretta appoggiati alla carrozzeria. Ma quanto ci mettevano?

Due minuti dopo Marco e Katja uscirono mano per mano con un sorriso da copertina stampato in faccia.
- ditemi dov'é quella puttanella olandese che ha salvato il culo al mio Marko! - esclamò Katja scherzando. Feci la mia comparsa alzando le mani in finto segno di resa.
- ehi! Non è colpa mia se tuo marito non capisce un tubo di donne! - risposi andando ad abbraciarla.

Le mie intuizioni erano fondate. 
Meno male che mentre io e Marco suonavamo inisieme io e Katja avevamo passato del tempo inisieme per conoscerci meglio!  
Ringraziai profondamente me stessa e il mio sesto senso.
Terminammo la serata in compagnia della famiglia del bassista, gemelli compresi.
Katja aveva spiegato a Marco che si sentiva sola e aveva l'impressione che lui si stesse staccando da lei, quindi aveva deciso di mettere in scena un finto divorzio.
La lettera ovviamente era falsa e dopo averla letta non riuscii a capacitarmi di come Marco non se ne fosse accorto. Era scritta a computer senza nè un timbro né un'intestazione veritiera, cercando su google l'indirizzo dell'avvocato, trovavi un alimentari che vendeva specialitá ucraine.
Lasciammo il bassista con la sua famiglia con la promessa di rivederci a capodanno e io e i ragazzi tornammo alla baita.


Entrai in camera esausta, realizzando che non dormivo da quarantott'ore. Non facevo un after da quando ero ad Amsterdam con Will. Will... Di questi tempi mi stava inondando di e-mail ma io non avevo ancora avuto modo di rispondergli. Aprii la posta e gli mandai un breve messaggio in cui gli raccontai le ultime vicende e annunciandogli che il disco era in fase di stampa. La risposta arrivò immediatamente.


 

Chi non muore si rivede!

Ciao Piccola!

Evvai! Ero sicuro che ce l'avresti fatta! 

Visto che ora il tuo lavoro sta finendo, cosa ne dici se vengo a trovarti per un paio di giorni? Che te ne pare del 1* Gennaio? Non darmi buca perché ho appena cliccato "compra biglietto" sul sito della Finnair! 

P.s. Spero che le cose con Holocacca vadano meglio... (Buuuuuu)


 

Un bacione enorme! Ti amo (in senso alcolico!)

Tuo, Will


 

Gli risposi velocemente e chiusi il Mac. Lo sguardo mi cadde sul pacchettino appoggiato sulla scrivania. Il regalo di Tuom! Mi ero dimenticata di darglielo.
Decisi di andare da lui e consegnarglielo.
Bussai e lui mi aprì subito. Era senza maglietta... Iniziai ad iperventilare.
- io... Mi sono dimenticata di darti il tuo regalo...- dissi porgendogli il pacchetto.
Mi fece entrare e chiuse la porta.
- grazie Sydän, non dovevi... Lo sai.. - disse lui sorridendo.
- aprilo, dai! - lo incitai

Scartò delicatamente il pacchetto e mise da parte la carta. Aprì il cofanetto e prese il foglio di carta che vi era riposto dentro. Gli occhi gli si illuminarono.
Dovevo ammettere che con questo regalo mi ero davvero superata e sorrisi tra me e me.

- tu... Mi... Hai... Regalato... UN'ORCHESTRA?!?- chiese lui con le lacrime agli occhi
- tecnicamente, io ti ho raccimolato 6 orchestrali e 2 coristi disposti ad accompagnarci in tour per i prossimi due anni... - gli dissi sorridendo
- ma tu...due anni?! Quanti soldi hai speso?! - disse lui nel panico
- questo non ti riguarda, ma non ti preoccupare. Sono tutti dei miei vecchi colleghi ed alcune conoscenze che non vedevano l'ora di lasciare il teatro per avventurarsi nei live. 
Comunque non é ancora finita... Guarda sotto la scatola.. - dissi sorridendogli

Il secondo regalo era una scemenza, ma l'avevo fatto anche per me. Lui mi aveva regalato il ciondolo e io volevo che avesse qualcosa da portare con sé che gli facesse pensare a me.
Era un braccialetto d'argento a fascia con un incisione.

"This is what happen when a nightmare turns into a dream. 

                Carpe Diem.      Floor"

Lui guardò il bracciale e lesse la scritta. Subito dopo si avventò su di me e mi baciò.
- io non so cosa dire... So solo che questi sono i più bei regali di compleanno che abbia mai ricevuto. Non parlo solo dei regali che mi hai fatto, ma parlo del regalo più importante. Te. Dio! Come può essere successo? Da quando ci sei tu mi sento sempre meno solo. Grazie Sydän. - disse lui baciandomi teneramente. 
Quella notte dormii con lui, tornando nella mia stanza solo alle prime luci dell'alba evitando cosí di incorrere nei ragazzi.
Attraversai in punta di piedi il corridoio cercando non far scricchiolare le assi del pavimento, aprii lentamente la porta della mia camera e la richiusi senza fare rumore.
Sospirai e mi girai, trattenendo a stento un urlo.

Emppu era seduto sul mio letto e mi fissava.

- bene bene. La pecorella smarrita é tornato all'ovile. - disse lui con espressione seria
- cosa ci fai qui, Emppu? - chiesi rimanendo immobile
- volevo parlarti - disse facendomi cenno di sedermi di fianco a lui.
Presi un bel respiro e mi avviai al patibolo.
- non sono nessuno per dirti cosa fare o cosa non fare. Questo voglio metterlo in chiaro. Però voglio anche mettere in chiaro un'altra cosa. Ci siamo giá passati con Tarja e tutti noi abbiamo imparato che l'amore non é mai abbastanza. Lei e Tuomas hanno continuato per anni a farsi del male e tutti noi ci siamo finiti in mezzo inevitabilmente. Ti voglio bene Floor, lo sai benissimo. Solo cerca di andarci piano e soprattutto devi renderti conto che Tuomas potrebbe stancarsi. Tu cosa faresti in quel caso? Sposeresti un sudamericano pieno di soldi per ripicca, o rimarresti a farti del male? Spero solo che tu abbia pensato ai rischi che la vostra relazione correrá. Solo tu e lui sapete cosa c'é tra di voi e soprattutto se é forte abbastanza da sopravvivere ad una vita come la nostra. Ti chiedo solo di ricordarti di noi se la vostra storia andrá male. Personalmente non riuscirei a sopportare un altro cambio di cantante e so per certo che anche gli altri la pensano così. Sei una di famiglia, Kukka e la famiglia resta unita. Capito il concetto? - chiese lui sorridendomi

- voi siete la mia famiglia e questo non cambierá mai, qualsiasi cosa succeda, io resterò. Però voglio dirti una cosa Emppu. Sono stanca di nascondere la testa sotto la sabbia e voglio andare all-it. Punto tutto. O la va o la spacca. Se andrá male, sarò la vostra cantante in qualsiasi caso. Questa cosa però, deve rimanere tra di noi. Nulla é ufficiale ed é tutto ancora confuso. Stiamo cercando di capire se possiamo funzionare insieme prima di buttarci in una relazione seria. Per ora siamo amici che si frequentano. Nulla più. Ti chiedo quindi di mantenere la cosa per te - gli dissi con espressione seria

- sai benissimo che lo farò. Sappi solo che non siamo ciechi. Tuomas non é mai sereno. Allegro si, ma sereno mai. Questo non é passato inosservato. Come non é passata inosservata la canzone che avete scritto insieme. L'abbiamo intuito tutti. Vi stiamo solo lasciando i vostri tempi. Detto questo me ne torno a letto! Buonanotte Kukka... O meglio, buongiorno! - disse alzandosi e avviandosi verso la porta. Poi si bloccò.

- ah, Floor... Sappi che tutti noi tifiamo per voi -

Detto questo, mi sorrise e sparì dietro la porta.

 

01/01/2014 ~ Kitee, Finland.                Ore 00:45

Dopo che i ragazzi mi avevano battezzato nella neve, Tuomas mi aveva portato in camera per cambiarmi.
Il giorno prima eravamo tornati a Kitee, lasciandoci alle spalle i mesi di convivenza ad Alppimaja Röskö. Il tastierista si era offerto di ospitarmi a casa sua, nella stanza degli ospiti ovviamente, ed io avevo accettato. L'alternativa era andare da Emppu e la sua fidanzata o con le famiglie degli altri membri. La decisione era scontata... 
Tuomas bussò chiedendo se fossi vestita ed entrò nascondendo qualcosa dietro la schiena.

- volevo farti vedere una cosa...- disse lui sorridente.
Si avvicinó e mi porse il cd. Il nostro cd!
- quindi é finita. Ce l'abbiamo fatta - dissi felice ma allo stesso triste
- veramente é appena iniziata, Sydän - rispose lui abbracciandomi e prendendomi il viso tra le mani. Inizió a baciarmi la fronte, passando poi agli occhi, alle guance ed infine si fermò a due millimetri dalle mie labbra. L'unica nota stonata in quel quadretto perfetto era la puzza di alcool che sentivo addosso a Tuomas.

Ebbi un brutto presentimento e come per non smentire il mio sesto senso, Tuomas sganciò la bomba. 


- Ti Amo, Floor Jansen - disse un attimo prima di baciarmi.

La mia mente si svuotò completamente e mi sentii leggera come l'aria. 

Tutto durò pochi istanti.

Poi mi sentii sprofondare.

Il mio palazzo di cristallo si frantumó in miliardi di pezzi.

Era tutto troppo veloce.

Era tutto troppo perfetto.

Non doveva andare così.

Dovevamo andarci piano.

Dovevamo aspettare.

Dovevamo rallentare.

Dovevamo...

Dovevamo...

Dovevamo...

E fu così che presa dal panico, mi staccai dalle sue labbra e corsi via. 

 

N.D.A.
OH MY FUCK*** GOSH... NON VI HO ABBANDONATI! VI GIURO! QUESTO CAPITOLO E' PRONTO DALL'ANTEGUERRA, IL PROBLEMA E' CHE TRA ESAMI UNIVERSITARI, LAVORO, PALESTRA, LE DUE BAND CHE PORTO AVANTI E LA VITA CONIUGALE... NON HO PIU' AVUTO NEMMENO IL TEMPO DI ACCENDERE IL COMPUTER PER FARE COPIA-INCOLLA! VI CHIEDO UMILMENTE PERDONO!
NON VI PROMETTO CHE TORNERO' AD AGGIORNARE IN FRETTA COME PRIMA PERCHE' STO AVENDO UN PERIODO FOLLEMENTE PIENO, MA VI POSSO GARANTIRE CHE NON SPARISCO!
DETTO CIO', VOLEVO RINGRAZIARE LE MIE RECENSITRICI/IL MIO RECENSORE:

 

MILLE MILA GRAZIElionelscot PER TUTTE LE PAROLE MERAVIGLIOSE E PER LA DEDICA NELLA SUA NUOVA STORIA:

Un Sinfonico Incubo ---------------------> CORRETE SUBITO A DARCI UN'OCCHIATA, MERITA DAVVERO!


E MILLEMILAMILIONI DI GRAZIE ALLE MIE ORMAI PIU' CHE FEDELI RECENSITRICI:
Karou96
&

AmalaClaudia

 

  
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