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Autore: snapswin    03/03/2015    0 recensioni
Sono passati 26 anni dalla Battaglia di Hogwarts;.
Il mondo magico fino ad ora ha vissuto in pace, ma ora i controlli degli Auror si sono fatti più fequenti.
Harry Potter è a capo del Dipartimento Auror del Ministero, che è stato completamente ricostruito dall’interno, con a capo Kinglsey Shacklebolt come nuovo Primo Ministro.
Intanto:
Theodore Lupin lavora nella sezione Interventi Speciali del Dipartimento Auror;
James Potter è al suo secondo anno come recluta;
Albus, Rose, Scorpius e Dominique si preparano ad affrontare i M.A.G.O.;
Lily, Hugo e Lucy stanno per cominciare il loro V anno.
Genere: Angst, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Lucy Weasley, Lysander Scamandro, Rose Weasley, Un po' tutti | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Parte 3 – L’altresì spudorata calma di Rose Weasley in circostanze che generalmente prevedono panico.
 
« Perché, quando vengo chiamata con urgenza dal signor Gazza, ci siete sempre in mezzo voi tre? »
« Mi creda, professoressa McGonagall, mi faccio la stessa identica domanda da ben sette anni. »


Minerva McGonagall represse a fatica un ironico sorriso, sentendosi catapultata a molti e molti anni prima.
« La domanda fondamentale credo sia un’altra, professoressa. »
La preside sollevò il sopracciglio destro, con una malcelata occhiata di disappunto ai baffi da gatto di Albus Potter.
Torse il busto impercettibilmente, ponendosi di fronte al Grifondoro, mentre le braccia restavano conserte.
« Per esempio, signor Potter? »
« Per esempio », iniziò Albus titubante, « cosa ci facesse il signor Gazza nelle cucine alle tre del mattino.
Forse siamo stati più utili che altro! »
L’anziana donna si attardò nella risposta, studiando compostamente l’espressione del ragazzo più giovane, per poi spostare lo sguardo sugli altri due interlocutori.
Rose Weasley teneva le mani giunte in grembo, la postura dritta e precisa, gli occhi leggermente infossati semichiusi, a seguire le linee geometriche del pavimento, e Lysander Scamander sembrava proiettare la sua attenzione verso lidi molto diversi.
« Questo carisma deve averlo ereditato da suo fratello, signor Potter. »
Rispose dopo alcuni istanti la professoressa.
« In quanto guardiano il signor Gazza ha il dovere di trovarsi ovunque, in ogni momento.
Mi comporterei in maniera controproducente se lo ammonissi per aver svolto egregiamente il suo dovere, in questa circostanza.
Ora, signorina Weasley, mi appello a lei: le dispiace spiegarmi la relazione tra la faccia di suo cugino, la presenza di un elfo domestico in infermeria ed il signor Scamander con l’espressione inebetita? »
 
Rose Wesley inspirò abbastanza profondamente ma in maniera quanto mai silenziosa, portando entrambe le mani di fronte a lei. Albus si lasciò cadere poco decorosamente sulla rigida sedia di legno alle sue spalle. Lysander, ancora non sembrava aver messo a fuoco l’attuale situazione.
Albus Potter conosceva sua cugina, ed era perfettamente consapevole del fatto che una volta iniziato il discorso, avrebbe impiegato molto tempo a portarlo a termine, se qualcuno non l’avesse fermata.
Mentre uno sbadiglio coperto alla bell’e meglio lasciava le labbra del ragazzo dai capelli scuri e disordinati, Rose Weasley iniziò a parlare.
« A dire il vero, professoressa, si è trattato di una serie di sfortunate coincidenze. Tanto per cominciare, Lysander non sarebbe affatto dovuto essere presente, ed Albus stesso non si sarebbe aspettato neppure la mia, di presenza. Ma per caso ho sostituito Mary Pickett nella sua ronda serale, come ben sa io non sono Caposcuola– », Minerva McGonagall sbuffò, « –Ma lei si sentiva poco bene e così… »
« Professoressa, ci dispiace, non saremmo dovuti essere nelle cucine e non succederà mai più, però per favore, può farla smettere di parlare? »
Lo sguardo pietoso di Albus avrebbe certamente fatto piegare in due una più giovane Minerva McGonagall.
Ma la professoressa non era più molto giovane, e cominciava a diventare stancante avere a che fare con i Potter, anche se senza dubbio, restava gratificante.
Tuttavia, anche lei non poté non sentirsi grata nei confronti del giovane Grifondoro, perché la parlantina di Rose Weasley, e la sua davvero poco velata critica, l’avevano stancata da un bel pezzo.
Tirò la veste verde scuro perché non le desse fastidio, e sedette alla scrivania.
Sotto lo gli occhi vibranti di Albus, assenti di Lysander ed infastiditi di Rose, scrisse velocemente su un pezzo di carta, con grafia vergata e sottile.
« Tutti e tre in punizione, domani sera.
Pulirete le cucine al posto degli Elfi.
Signor Potter, signor Scamander, sono più che certa che la brillante signorina Weasley sarà perfettamente in grado di procurarvi un antidoto per qualunque cosa vi sia capitata. Buonanotte. »
 
Quando i tre lasciarono la stanza, lo sciame di studenti che migrava dalla Sala grande ai dormitori, tallonando i rispettivi prefetti, era praticamente giunto al termine.
Rose non aveva ancora del tutto abbandonato il suo proposito di lamentarsi ardentemente di quanto accaduto pochi istanti prima, ma Albus fu previdente e la precedette, parandosi davanti il ritratto di una dormiente signora Grassa.
« Tu. »
Puntò l’indice contro la cugina, puntellandole la clavicola. Gli occhi ambrati di lei guizzarono con rapidità sconvolgente dall’errore madornale del cugino – ossia osare sfiorarla dopo averle provocato una punizione – al suo viso. Albus era quanto di più angelico ci si potesse attendere da un equo misto di caratteri Potter e Weasley. Un piccolo naso contornato da lentiggini scure faceva da separatore ad un paio di guance piene. Zigomi alti e ben delineati, attorniati da un’infinità di capelli che avevano la fama di aver sconfitto quelli del nonno, in una sfida a quali fossero i più indomabili. Ed ovviamente gli occhi.
Albus Severus Potter era stato il solo, considerevolmente fortunato, figlio di Harry Potter ad ereditare i suoi stessi occhi, e dunque i meravigliosi occhi color smeraldo di Lily Evans – che in quel momento, erano sostanzialmente furenti.
« Chi ti ha chiesto di intrometterti? »
Quelli di Rose Charlotte Weasley, di occhi, erano ridotti a sottili fessure: “se uno sguardo potesse uccidere…”


« Il fatto che stessi per ammazzare un elfo domestico, ad esempio? »

Rose non era una vipera. Non era antipatica. Anzi, era particolarmente piacevole come compagnia. Sostanzialmente perfetta nelle forme del corpo, un adorabile visetto a forma di cuore, ed una massa di capelli rosso fuoco facevano di lei una rarissima bellezza.
Ma aveva ereditato da sua madre le eclatanti manie di perfezionismo, e quel fastidioso tono perentorio con cui – e non ci voleva proprio un genio, per capirlo – non avrebbe ammesso alcun tipo di replica. E se si fosse trattato di una ragionevole obiezione, sarebbe stato sufficiente attendere l’indomani, ed esporla cautelarmente davanti ad una tazza di tè al gelsomino. Albus, sfortunatamente, era del tutto incauto in queste circostanze.
I suoi temporanei baffi da gatto vibrarono, quando lui rizzò il busto che non si era accorto di aver inclinato verso il volto della strega.
« Non avrei ammazzato nessuno. Tu non saresti dovuta essere lì. Hai quasi fatto esplodere tutta la cucina, in un tentativo di paralizzarmi! Che fine hanno fatto i geni della strega più brillante della sua età? »
Rose allibì. Le perfette labbra rosse si schiusero, ma nulla che non fosse un alito mozzato ne uscì fuori. E nel tempo che Albus Severus Potter impiegò a rendersi conto della madornale cazzata appena detta, lei si era già mossa agilmente, superandolo e svanendo oltre il buco del ritratto. 
 
 

 

snap's corner
Non riesco a capacitarmi di quanto ritardo io abbia impiegato per pubblicare questo terzo capitolo, che per altro è anche abbastanza deludente in quanto a lunghezza. Chiedo venia, ma sono sicura che tutti, o moltissimi potrete capire quanto l'università sappia succhiare via la linfa vitale. Vi ringrazio per la milionesima volta per la lettura e spero di riuscire ad aggiornare il più presto possibile con il quarto capitolo che intanto è in cantiere. 

snaps 
✿  

   
 
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