Hogwarts, 10 giugno 1998

Potter,

non ho fatto niente per lei. Se lo tolga dalla testa. Ho cercato di evitare che schiattasse prematuramente solo perché lo voleva Silente. Come dovrei essere, se non " così Snape"? Mi comporto in modo "freddo, distaccato, indifferente, sadico" perchè lei è così Potter. Riguardo al fatto di usare o meno l'appellativo "Professore", si tratta di un titolo. È una forma di rispetto, un qualcosa a lei sconosciuto. 

E come le ho già spiegato quand'è venuto a disturbarmi, non ho intenzione di tornare a istruire una banda di teste di legno. Mi limiterò a fare il pozionista. Per quanto mi riguarda, dunque, può anche andate a vivere sotto un ponte. Mi auguro inoltre che, una volta fuori di qui, lei la smetta di tartassarmi. O forse la sua vita è così deprimente da ridurla a intraprendere una conversazione con il sottoscritto?
Quasi dimenticavo: il suo libro non l'ho letto. A essere sincero, non l'ho proprio aperto. Non vedo infatti perché dovrei sprecare il mio tempo a leggere la sua biografia, ho modi migliori d'impiegarlo.
Cordialmente,
Professor Severus Snape