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Autore: DustRuna    05/03/2015    0 recensioni
Non sapevo come fossimo arrivati qui,non sapevo perchè ci rimanessi, l'unica cosa che sentivo era quella straziante morsa allo stomaco che mi dava l'istinto di correre così forte da non riuscire a guardare le pareti, ma non ci riuscivo, sono rimasta lì, immobile..
Genere: Fantasy, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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All’improvviso il pavimento iniziò a muoversi, a ruotare ,fino a quando non si trovarono  tutti in fila indiana. Partì così velocemente che ci manco poco che tutti cadessero a terra.
Il pavimento li porto in una seconda galleria illuminata di mille colori che ricordavano fuochi d’artificio, era tutt’intorno a loro. Usciti dalla galleria ci vollero dei minuti prima di connettere che il posto il cui si trovavano era un enorme montagna russa, era così alta che sembrava di toccare le nuvole.
Quando compresero cosa stava per accadere si sedettero tutti per  terra, appena in tempo perché il pavimento partì subito in discesa e pian piano iniziò a modificarsi formano delle perfette sedie con cinture di sicurezza adeguate. L’unica cosa che Juno udiva era il vento che fischiava per via della velocità, o forse erano le urla incessanti di Coroline che era proprio dietro di lei. Arrivati a un punto delle montagne russe, più o meno alla fine, accadde qualcosa di strano, era come se le montagne russe e tutte le cose belle viste fin’ora fossero solo per un momento svanite. Iniziarono a scendere degli enormi uccelli, avevano dal dorso in su sembianze molto umane se non per le squame e le piume simili a quelle di un avvoltoio, “ecco” pensò Juno “ sembrano avvoltoi pronti a scendere sulla preda”. Gli strani esseri iniziarono a tirare i ragazzi che per loro fortuna erano saldamente attaccati con le cinture di sicurezza, almeno tutti tranne uno. Juno si rese subito conto che le cinture di Thommas non erano bel saldate, ma non abbastanza in tempo da salvarlo.
Il ragazzo venne afferrato con ferocia da più avvoltoi e trascinato in aria, iniziarono a tartassarlo, e poi venne trascinato in alto. D’un tratto gli avvoltoi scomparvero e tutto torno come prima, c’era solo la grandiosa montagna russa . Juno si guardò attorno per scrutare i volti dei compagni rimasti. Avevano come lo sguardo assente. La giostra non ripartiva e il panico iniziava a farsi sentire, erano così in alto che non si vedeva una fine. C’era un silenzio agghiacciante, ma venne interrotto da Jeremi, sembrava che sia lui che Coraline si fossero risvegliati da quello stato di shock.
Forse è solo parte dei giochi,Marco e Thommas stanno bene, ne sono certa…o forse no.” Juno continuava a tormentarsi su quello che era accaduto in quelle due ore. Il tempo passava e loro erano ancora fermi ,senza dire una parola. Il silenzio  venne interrotto dalla voce della signorina Baudelaire: “ Cari ragazzi è ora di vedere i vostri alloggi” la giostra iniziò a muoversi ora verrete portati qui da me per cenare tutti assieme”.
La giostra si sganciò dai binari cadendo a tutta velocità, Juno si sentiva il cuore in gola, Coraline urlava e Jeremy stava per rimettere, poi si fermarono, i sedili tornarono a essere una specie di pavimento che  iniziò a muoversi verso un altro tunnel. Questo era dipinto di un meraviglioso bianco con tende color amaranto e quadri con paesaggi meravigliosi. Alla fine del tunnel un enorme porta ricopriva tutta la parete, all’arrivo dei ragazzi si aprì e mostrò l’enorme e grandiosa sala al suo interno.

   
 
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