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Autore: Vavvina    11/12/2008    4 recensioni
Difficile fare un riassunto..diciamo che, a partire da alcune terzine che più mi hanno colpito della Divina Commedia (non prendetemi per matta, ma la adoro..), ho inventato delle brevi shot che in qualche modo le riprendano, adattandole al mondo di Harry Potter. Idea bizzarra, lo so...ma un commentino me lo lasciate??
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“Io avea già il mio viso nel suo fitto:
ed el s’ergea col petto e con la fronte
com’avesse l’inferno in gran dispitto."


Divina Commedia, Inferno, canto X







[Hermione P.O.V.]




Detesto queste cose. Le odio con tutta me stessa.
Tutti questi ricevimenti con gente importante, con persone delle quali a malapena ricordo il nome. Feste sfarzose, ricevimenti mondani, balli a tema. Sono cose che odio profondamente. Perché nessuno è ciò che è davvero. Tutti indossano una maschera, tutti simulano, me compresa. Con il solito sorriso di circostanza stampato sul volto, saluto tutti, scambio una mezza parola con ognuno, non mi lego a nessuno.

Finzioni di una società alla quale non appartieni.

E anche stasera andrà così, lo so. Figuriamoci, a casa di Pansy Parkinson e Blaise Zabini, che sono passati dalla parte dell’Ordine e ci hanno aiutato a sconfiggere Voldemort. Harry e Ron mi costringono ad andare, nonostante sappiano quanto io detesti questi ambienti.
Indosso il vestito che ho scelto, azzurro pallido con un corpetto stretto senza spalline che si apre in una gonna ampia e lunga fino ai piedi. Decido anche di dar retta ad Harry, che dice che sto meglio con i capelli sciolti, e lascio che i boccoli castani mi ricadano morbidi sulle spalle, tentando poi di valorizzare gli occhi con la matita nera ed il mascara.

Occhi che troppo hanno visto, per la loro giovane età.
Occhi che troppe volte hanno versato lacrime salate.

Con la Materializzazione, in un attimo siamo nel grande Maniero degli Zabini, in un salone immenso nel quale probabilmente tutti gli abitanti di Londra starebbero larghi.
Sfodero il mio miglior falso sorriso ed inizio ad essere sballottata di qua e di là da gente che non ho mai visto, ma che sembra conoscermi benissimo.
Saluto anche i padroni di casa, che tutto sommato mi sono anche abbastanza simpatici, peccato solo per la loro fissazione sui Purosangue…

Poi, la folgorazione.

“Ehi, Herm, l’hai visto Malfoy?”
Ron mi dà di gomito, ma avevo già notato l’ex Principe degli Slytherin, bello come non mai.
Solo, su un lato del grande salone, poggiato alla parete di pietra scura, con il suo solito ghigno strafottente stampato sul volto.
Stupendo nella semplicità del suo completo nero, la camicia bianca appena sbottonata che mette in risalto i pettorali marmorei, ciuffi serici che solleticano la fronte ampia.

Un angelo venuto direttamente dall’Inferno.

Sorseggia il suo champagne, scrutando tutti dall’alto in basso, come se fosse superiore a chiunque…in questo il tempo non l’ha cambiato affatto.
Ma no, non è il suo fisico ad avermi colpita, non è il suo solito atteggiamento strafottente ad avermi rapita.
No, sono i suoi occhi, semplici calamite color tempesta, iridi fredde come il ghiaccio. Ma vuote. O meglio, distanti. Ricoperti da una patina oscura di tristezza, che soltanto chi ci si è trovato sa riconoscere.

Occhi come i tuoi.

Anche lui mi ha notata. Lascia vagare il suo sguardo su di me, forse un po’ troppo maliziosamente, osservandomi tutta, fino ad arrivare ai miei occhi.
E poi, tenta di sondarmi l’anima. E ci riesce. Con quel suo sguardo penetrante e profondo mi sento messa a nudo, ma non riesco a staccare gli occhi dai suoi.

Anche io, però, riesco a leggergli dentro, a superare quella patina e a scovare quel dolore infinito che tiene chiuso nel suo cuore, quella malinconia nascosta dietro ai suoi atteggiamenti strafottenti.

Così diversi, eppure così uguali.
Così lontani, eppure così vicini.

Senza staccare gli occhi dai miei, lo vedo poggiare su un tavolo il flute di champagne e venire verso di me, serio, senza quel ghigno che per sette anni lo ha caratterizzato.
E’ di fronte a me, ora, e mi porge la mano.
“Balli, Granger?

Una richiesta a te, che forse puoi salvarlo.

“Sì…”

O forse, è lui che può salvare te.

“Sei bella, stasera, Granger…”








°°°°












Ed eccomi di nuovo qui, questa volta con una raccolta...ho deciso di unire due delle mie passioni più grandi, Harry Potter e la Divina Commedia! So che sembra strano, ma è un'opera che mi piace veramente da morire! Così, ho deciso di prendere quelle terzine che più mi piacciono, e di ricamarci sopra situazioni adattabili al mondo di Harry Potter. In questo caso la vicenda è vista dagli occhi di Hermione, ma in seguito i punti di vista cambieranno, spazierò dai "buoni" ai "cattivi", dai maschi alle femmine, anche se penso di non inoltrarmi nella New Generation.
Che dite, è un'idea pessima o potrebbe essere passabile? Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni, positive o negative che siano...me lo lasciate un commentino????

°°° BaCiNi °°°


  
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