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Autore: Jo The Strange    07/03/2015    2 recensioni
Davide è un ragazzo con un grave problema al cuore: da tempo oramai è in ospedale, aspettando di guarire, ma i dolori, le angosce e i problemi sono sempre tanti... ma Davide ha un angelo che lo protegge: Cleo la sua ragazza. Insieme a lei e ai suoi nuovi amici, i Braccialetti Rossi, riuscirà a trovare la vera felicità anche in un ospedale? Per Davide le sorprese sono dietro l'angolo...
Spero di avervi incuriositi!!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davide, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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~~Buongiorno a tutti!! Siamo oramai al quarto capitolo e la storia inizia a farsi seria… Comunque, non voglio anticipare nulla. Ringrazio tutti coloro che hanno recensito (e che mi hanno SUPPLICATO di non uccidere Davide… ma per quello dovrete aspettare ) e anche i lettori silenziosi, anche se mi piacerebbe che uscissero allo scoperto… Buona lettura!!



Davide aprì gli occhi all'alba: se ne rese conto perché dalla finestra filtrava solo un pallido fascio di luce lunare...
Cercando di fare meno confusione possibile, allungò il braccio verso il comodino, per poi aprire il cassetto che vi sottostava ed estrarne fuori il cellullare: accese il display e guardò l'orario... Erano solo le 5.00 del mattino.
Davide si rigettó sul cuscino: era presto, eppure era troppo in ansia per dormire... Chissà cosa sarebbe successo, o come sarebbe andata l'operazione...
Immerso in questi pensieri, il ragazzo diede un occhiata a Cleo: era meravigliosa anche mentre dormiva, con i boccoli biondi che le ricadevano, contornandole il viso.
Davide sorrise, pensando che quella ragazza era davvero un angelo... Per tutto il periodo in cui era stato lì in ospedale, non aveva mai smesso di passare al mattino per salutarlo, o alla sera per portargli i compiti... Ripensò ai sabati sera passati assieme o alle domeniche...
Con tutti questi ricordi che gli balenavano
nella mente, Davide non riuscì più a prendere sonno, allora si alzò dal letto più silenziosamente possibile e si sedette sulla piccola sedia azzurra di fronte al letto e iniziò a pensare.....
Circa un'ora dopo Cleo si svegliò: sbadigliando si mise seduta sul letto, ma si accorse che Davide non era lì...
"oh mamma.... Spero non gli abbiano anticipato l'operazione..." pensò la ragazza alzandosi velocemente dal letto... Poi si accorse che Davide era lì che la guardava, seduto sulla seggiola
-Buongiorno tesoro!- disse il ragazzo scoppiando poi in una bella risata
-Sei uno scemo! Mi hai quasi fatto venire un infarto!!!- rispose Cleo quasi fosse arrabbiata sul serio.
Cleo dopo aver guardato l'orario esclamò: -Ma sono solo le 6!-
-Deve essere stata l'ansia.... È tutta notte che continuo a svegliarmi perché ho paura...-disse la ragazza tra se e se.
Davide le prese la mano poi la ragazza continuò: - Io non voglio perderti... Sarebbe troppo per me-
Cleo sentì che le guance le si stavano rigando di lacrime... Davide allora la prese per le spalle e guardandola dritta negli occhi le disse: - Cleo! Io ce la metterò tutta per non morire... Tu, papà e Lilia siete le cose più importanti che ho! Non voglio assolutamente perdervi... -
Davide si avvicinò alle labbra di Cleo e la baciò dolcemente. Proprio mentre Davide stava per posare le sue labbra su quelle della ragazza, dagli occhi di Cleo scesero due grandi lacrime, le ultime, che scivolarono rapidamente verso la bocca, unendosi a quel bacio.
Quando i due ragazzi si staccarono, Cleo si asciugò le lacrime e cercando di sorridere disse: - Allora, qui siamo tutti svegli da un pezzo e non abbiamo ancora mangiato! Ora vado a cercare della roba decente e torno -
Davide si rimise sdraiato sul letto incrociando le braccia dietro la testa, aspettando.
Cleo uscì dalla camera e si diresse verso il bar di quel piano dell'ospedale: una volta arrivata, guardò con attenzione tutto ciò che c'era sul bancone: c'era l'imbarazzo della scelta tra brioches traboccanti di zucchero, bevande calde, pasticcini glassati al cioccolato e fette di torte che facevano venire l'acquolina in bocca solo guardandole.
Alla fine Cleo si decise, e dopo aver pagato ritornò da Davide.
Il ragazzo rimase sbalordito da ciò che Cleo aveva preso per colazione: nel vassioio di plastica che reggeva la ragazza, infatti, c'erano due brioches al cioccolato ricoperte da zucchero a velo, due tazze di latte e cacao fumanti e una decina di biscotti al burro.
- E che é sta roba?? - esclamò Davide -un mese che sto qui e mai 'na volta che mi abbiano portato qualcosa di diverso da latte freddo e corn flakes.... Fanculo.-
-Forse perché sei malato e non dovresti mangiare cose troppo elaborate- disse Cleo scoppiando a ridere perché sapeva di aver detto una stupidaggine.
Davide colse il sarcasmo rispondendo - Perché sarebbe troppo ELABORATO fare del latte caldo no? Mi sembra ovvio-
Mentre parlava il ragazzo aveva gia tuffato il
cornetto nel latte, sbranando tutto in pochi bocconi.
Cleo e Davide si godettero quel piccolo momento di felicità in cui, anche se per poco erano riusciti a dimenticarsi dell'operazione e delle poche speranze che Davide aveva di sopravvivere....
Poi il ragazzo, d'un tratto si rifece cupo
-che hai amore? - chiese Cleo mentrw era intenta a ripulire il letto dalle briciole della colazione.
- Tra meno di tre ore vado sotto i ferri....-
Davide aveva parlato sottovoce, come se il solo pronunciare quelle parole lo convincesse che non aveva speranze...
-cazzo si....- Cleo si portò le mani alla testa in segno di dispserazione.
A quel punto i due ragazzi si sdraiarono sul letto: Cleo si strinse al petto di Davide, il quale le cinse le spalle con le braccia.
-Voglio ricordarmi del tuo profumo, quando sarò laggiù....- sussurrò Davide.
Cleo si strinse ancora di più accanto al ragazzo e gli rispose: - e io voglio ricordarmi del sapore delle tue labbra-
Detto ciò Cleo lo baciò con passione senza
mai staccarsi da lui.
I due ragazzi rimasero li sdraiati, i corpi intrecciati per ore... Non facevano nulla di che, erano solo abbracciati, eppure Davide sapeva che quello sarebbe stato il ricordo più bello tra i momenti passati con Cleo.
Forse era vero che le cose più belle sono anche le piu semplici...
Ad un tratto la ragazza controllò l'orario: era mezzogiorno.
Seppur controvoglia Cleo ai staccò dalle braccia di Davide dicendo: - Ora è meglio che vada.... Tra poco arriveranno i medici e anche Lilia e tuo padre. -
- Certo... Cleo io ce la metterò tutta- disse il ragazzo stringendole la mano
- Lo so amore. So che sei forte e ce la puoi fare... Sei il mio campione lo sai. Sono certa che un'operazione per te non può essere dura- Cleo passò una mano tra i ricci castani di Davide: erano così morbidi, così soffici...
- Cleo.... Ti amo. Non importa quello che succederà. Ricorda che io ti amerò sempre e comunque.-
-Ti amo anche io funghetto mio... - Cleo avevae lacrime agli occhi, ma non voleva piangere ancora. Doveva essere forte, per Davide.
La ragazza allora gli diede un ultimo bacio. Forse quello più amaro, piu doloroso da dare, ma sicuramente quello che gli sarebbe rimasto nel cuore per sempre.
Poi uscì dalla camera proprio mentre Lilia e il padre del ragazzo stavano arrivando.
E Cleo giurò a se stessa di aver visto due grandi lacrime solcare il viso di Davide

   
 
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