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Autore: CassidyBlack    07/03/2015    1 recensioni
"Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona."
1977. Ultimo anno per il malandrini. Ultimo anno per James e Lily, per Sirius, per Remus, per Minus, Per Alice e Frank. Ultimo anno per Leticia, per scoprire se stessa e cosa vuol dire stare accanto ad un uomo dai mille volti, fragile e forte allo stesso tempo, dal costante sorriso da buffone, ma un cuore d'oro nascosto sotto un cumulo di macerie, invisibile oltre quegli occhi argentei da sognatore.
Ultimo anno prima di affrontare il mondo reale, con le sue paure, i suoi tormenti e le sue tragedie, per strare insieme mano. Perche l'amore non si sceglie e non si comanda, ma perdona colui che non viene ricambiato e ne rende puro il cuore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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2. Mirtilla Malcontenta.

Il rumore dei tacchetti che percorrevano con fare frenetico il corridoio del secondo piano non potevano che riflettere il mio attuale stato d’animo. Chi CAZZO si credeva di essere per mandarmi a quel paese cosi, davanti a tutta la scuola!? Eh no, questa volta aveva seriamente superato il limite. Mi ero sempre comportata bene con loro, facendo la mia parte e cercando di bilanciare le cose. Lily certo era severa, e loro erano dei pazzi scatenati, in piena crisi ormonale da tenere sotto controllo. Dunque a me toccava fare la giusta… ma non stavolta. Al diavolo buone maniere e tutto il resto. Se volevano fare una festa mettendo a rischio la vita di centinaia di studenti il tutto perche le loro vite stanno diventando troppo noiose adesso che stavano crescendo, allora avrei fatto il possibile per sabotarla. E al diavolo anche quell’ equilibrio interno che avevo cercato di preservare per non lasciare che James e Lily si scannassero a vicenda, sebbene lui non le avrebbe mai fatto qualcosa, chiaro com’era che si era preso una sbandata per lei. No, le avrei lasciato fare tranquillamente. E pensare che mi ero pure convinta l’anno scorso, quando mi chiedeva consiglio alle spalle dei suoi amici per rendersi bello ai suoi occhi, che quest’anno avrebbe messo la testa a posto. Col cavolo! Vai a fidarti di un Potter testa di nargillo. Brutto idiota, lui e l’amico suo. Per quanto mi riguardava potevano anche rimanere appesi alla torre di astronomia che, Merlino mi scendesse un colpo, non andrei ad aiutarli nemmeno sotto tortura. Ma coinvolgere cosi tanta gente, dovevano aver bevuto burrobirra avariata per fare una tale cretinata.
 
Infuriata com’ero certo non mi rendevo conto che più di camminare, stavo correndo lasciando indietro Lily, appena uscita dalla biblioteca con una decina di libri che a mala pena riusciva a reggere da sola. Un tonfo mi fece di colpo fermare e voltandomi potei ammirare la mia amica che precariamente cercava di raggiungere quel tomo dalle dimensioni di un Atlantide babbano. Un leggero sbuffo uscì stanco e provato dalle mie labbra, mentre la lunga coda nera che mi sfiorava le scapole dondolava copiosamente mentre ritornavo indietro, verso Lily.
-Aspetta…- le dissi, cercando di evitare che venisse sommersa da quei libri e raccogliendo non solo quello a terra ma anche l’altra metà che si portava in braccio. –Ecco, così va meglio…- le dissi accennando un piccolo sorriso che aveva l’aria di essere stato impresso sul mio viso d’angelo con una paralisi facciale. Sapevo che anche lei era praticamente furiosa con quel gruppetto dei Malandrini, ma non potevo domandarmi come riuscisse a controllarsi e non andare li e schiantarli tutti. Pensiero che più di una volta aveva sfiorato la mia malsana mente.
-Grazie. Ma non devi fingere che vada tutto bene sai? So quanto non sopporti che quello ti tratti cosi…- avevamo passato anni a raccontarci di quanto odiassimo uno o l’altro dei Malandrini e di certo Lily era l’unica a sapere che durante il mio quarto anno mi ero presa una sbandata di un mese per Sirius, che avevo rapidamente soppresso per il bene supremo. In ogni caso di certo i problemi che occupavano la mia testa e probabilmente quella dell’altra grifa erano di natura prettamente scolastici e non di poco conto. In quanto ai ragazzi che volenti o nolenti ci davano da sospirare, questi erano principalmente la causa dei nostri guai.
-Vogliono fare una festa con tutto il casino che sta succedendo fuori. Devono essere impazziti. Come credono che riusciranno a controllare cento persone, come minimo dentro quella stanza?-le feci dietro, mentre continuavamo a camminare nel corridoio più vuoto di tutta la scuola, tranquille di non essere sentite da nessuno se non dai bianchi muri della scuola, cercando di moderare il passo e stare una accanto all’ altra.
 
Per quanto fisicamente fossimo diverse, almeno sulle nostre idee ci assomigliavamo. Lily era chiara di carnagione, rossa di capelli e decisamente più alta di me almeno di una decina di centimetri, per quanto invece fosse meno dotata dal punto di vista delle curve. Io per quanto mi riguardava ero alta meno di un metro e sessanta, ma dalla mia avevo un fisico niente male che comunque aveva i suoi punti forti, ma per il resto ero di certo una tipica bellezza mediterranea, estranea alle terre della Scozia. Un animale esotico che per qualcuno aveva rappresentato un trofeo, ritrovandosi poi appeso ad uno degli anelli di Quidditch. E si, perché comunque mi piaceva anche giocare nel ruolo di cacciatore, sebbene non potessi dire di essere forte quanto i miei compagni. Ma almeno era un ottimo sfogo, per non prendere a schianti qualcuno. E soprattutto quando si rompeva con quello o quell’ altro ragazzo. Non ne avevo avuti molti ad essere sincera. Giusto un tre o quattro di cui uno anche babbano, conosciuto qualche estate fa.
-Non ne ho la più pallida idea ma so che non possiamo lasciar correre Leticia.- Mi fece lei, seria come poche volte, e agguerrita, soprattutto agguerrita. Sapevo che aveva sempre considerato quel gruppetto come degli scansafatiche idioti e spesso le davo ragione, anche per questo ero certa che non potessi avere migliore alleato della Evans in questa missione. Anche perche non ne avrei avuto altri. Di certo la voce della festa organizzata dai Malandrini aveva gia fatto il giro del castello, dato il brusio di sottofondo che riempiva quasi tutti i corridoi e le aule, eccetto quando passavamo noi. Quindi era anche arrivata la notizia che le due prefette dei grifondoro non erano a favore. E che qualcuno ci desse appoggio? No, non sarebbe mai successo, nemmeno con Alice che condivideva con noi la camera. Lei era il vero animale da festa, divertente, allegra, sempre con la battuta pronta. Io ero più un cane che abbia tanto ma non morde, e che assume le sembianze di un gatto. Dettagli.
Provare a mandare segnali di fumo all’ unica mente del gruppo, ossia Remus Lupin per tentare di convincere quantomeno James e Sirius a rinviare la festa era stato inutile. In biblioteca aveva chiaramente detto che lui era a favore e che, per quanto capisse il nostro punto di vista, la festa non sarebbe stata rimandata. MAI. Faceva quasi impressione la sua totale devozione verso il gruppetto, ma per come era la sua condizione, non c’era molto da fare. Sbuffai ancora, con un diavolo per capello, cercando di snodare la pesante matassa di idee che mi si contorcevano come serpenti nella testa. Magari avremmo potuto chiedere aiuto a qualche serpeverde ma non nego che, se cosi fosse stato, ci saremmo trovati con qualche studente in meno. Loro e la loro sporadica passione per le arti oscure. E poi Lily si sarebbe dovuta confrontare di nuovo con Severus. No.
-Forse dovremmo dirlo al preside…- sentii la vicina di Lily farsi spazio e sgomitare fra i miei pensieri. La guardai leggermente accigliata mentre le sue gote diventavano rosse. Ecco, era certa di aver detto una cavolata, anche perche mettendo le cose da questo punto di vista, non avremo fatto altro che passare come le spione di turno, e quindi addio rispetto da parte di tutta la scuola.
-Pessima idea…- concordammo in coro, fermandosi proprio dinnanzi la porta del bagno delle ragazze che compariva in tutto quel candore delle pareti e della loggia superiore con due ingressi verdi.
-Purtroppo non abbiamo abbastanza informazioni per sapere come comportarci e chiaramente non le otterremo da nessuno della scuola dato che qua credo tutti sappiano siamo contrarie. - Spiegai alla rossa che attenta seguiva il filo del mio discorso, sistemando una parte dei libri sulle braccia mentre io abbandonavo la mia metà su una panca in marmo. – Di sicuro la faranno prima o dopo della luna piena, anche perche diversamente dovrebbero essere occupati a stare con Remus, e inoltre non altro nessun altro posto per adescare gli studenti se non nei..- mi fermai indicando la porta stessa.
-bagni…- completò la mia frase Lily, mentre annuiva convinta. – La luna piena sarà la fra due settimane, quindi probabilmente daranno prima la festa. Furbi come sono… -per un momento la vidi arricciare le labbra schifata dal suo stesso commento e quel complimento velato -… riusciranno ad organizzare tutto per la settimana prossima.- concluse, mentre ci sedevamo su una di quelle panche in marmo che delimitavano il perimetro del muro. Da quando avevamo scoperto quel lato di Rem, avevamo iniziato a tener conto del ciclo lunare. Lily era l’unica cosciente del fatto che io seguissi i ragazzi sebbene in forma non umana e per questo sapeva che la sera, spesso mi appostavo su qualche ramo vicino alla stamberga stillante.
- Gia. Ma non possiamo esserne sicure… - le feci, poggiando il capo lungo la pietra e andando a picchiettare contro la gonnellina, mentre i tacchetti battevano veloci sulla pietra. Li conoscevo troppo bene per dare per scontato cose cosi basilari, e proprio perche sapevo come erano fatti, non potevo di certo stupirmi che avessero trovato un modo molto più ingegnoso per spargere la voce. I miei occhi si soffermarono su quel pavimento di pesanti pietre finemente incastrate fra loro, cercando una possibile soluzione, mentre qualche ragazzina sgattaiolava fuori dal bagno bianca come un cerino.
-Abbiamo bisogno di qualcuno che frequenti assiduamente i bagni scolastici. Se hanno iniziato da li magari possiamo chiedere a qualche ragazzino del primo anno. Quelli del primo sono facilmente abbindolabili… -rispose convintissima una Lily ormai pronta alla guerra o almeno a rimettere a posto quegli scapestrati. Nel mentre nella mia testa si era accesa una lampadina, o meglio, la visione di quella ragazzina tremante di poco prima mi aveva permesso di giungere ad una conclusione più che ovvia per noi del settimo anno.
-C’è una persona che potrebbe aiutarci effettivamente…- le feci scattando come una molla, e trascinandomi dietro Lily, entrando in quel bagno.
-Di chi stai parlando?!- Mi guardava esterrefatta lei, mentre cercava di capirci qualcosa. Nel mentre io ero gia intenta a controllare dentro ogni gabinetto alla ricerca di una ragazzetta dotata di pesanti lenti occhialute e una matassa di capelli corvini legati in due codette fatte di ectoplasma.
-Non c’è… non dev’essere in queste tubature… MIRTILLA?!- iniziai a chiamare, mentre il viso di Lily si illuminò tutto e, capendo le mie intenzioni iniziò a chiamare con me.
-Mirtilla? –Mirtilla!? –MIRTILLAAAA!- al terzo urlo che cacciammo in coro ecco che la testa di una ragazza totalmente pallida e trasparente comparve dal lavandino.
-Mirtilla di qua, Mirtilla di là, MIRTILLA MIRTILLA MIRTILLA! Mi lasciate sempre sola e venite a disturbarmi quando sto dormendo!- fece Mirtilla Malcontenta con il suo tono melanconico e lamentoso, fluttuando intorno alle figure mie di di Lily. Che per lei non avesse una grande passione era cosa nota, un po come non sopportava ogni ragazza che entrava o usciva, spesso in lacrime da quel bagno.
-E adesso che c’è?! Eh? Eh? Anche voi volete prendermi in giro per i miei occhiali?! Non lo sapete che ai ragazzi non piacciono le vive? Forse potremo rimediare… -diceva, passando da un gabinetto all’ altro, comparendo e scomparendo come suo solito.
-Mi pare che il terzo anno Peter le abbia fatto uno scherzo poco carino, intasando tutti i bagni di melma…- mi sussurrò Lily all’orecchio, suggerendomi una maniera per portare Mirtilla dalla nostra parte. Non che fosse semplice con il carattere che aveva. Ma tutti sapevano che, proprio per colpa sua, il bagno al secondo piano era praticamente inagibile, perche spesso li allagava lei stessa in preda a scenate isteriche. Ottimo posto per parlare senza essere scoperti.
-No, affatto Mirtilla. –Era meglio che parlassi io, perche per qualche ragione, provavo un po pena per questo fantasmello odiato da tutti.
-Ah no? No? E allora cosa volete?!?- Non doveva proprio avere la luna dritta dato come la sua testa divenne di colpo gigante e rossa. Cosa che solo i fantasmi sanno fare.
-Ti ricordi di Peter Minus?- incredibile come quel ragazzo sapesse farsi odiare da tutti, ma sta di fatto che la testa di Mirtilla di colpo scoppiò, per poi riapparire li, con gli occhi iniettati da sangue ed una voce tremendamente da troll.
-MISUS? PETER MINUS? Quel piccolo schifoso energumeno?- un’altra ragione per la quale lei in particolare mi stava simpatica era per la sua capacità di spiegare una persona in poche semplici ed efficaci parole. Sorrisi gentilmente mentre annuivo.
-Sai, lui e i Malandrini vogliono organizzare una festa… e –feci, ma venni interrotta dalla stessa Mirtilla, mentre Lily la seguiva volare freneticamente fra di noi, sino a fermarsi di colpo immobile e con lo sguardo fisso.
-La festa di inizio anno per il loro ultimo anno ad Hogwarts… sisi, li ho sentiti. Sono venuti qui a parlare con qualche ragazzino del sesto anno. Ho provato a cacciarli via, ma loro mi hanno mandato nel cesso… letteralmente. – ed eccola che andava a sedersi sul lavandino, iniziando a piagnucolare a prendo di colpo tutti i rubinetti.
-Sono stati dei cafoni maleducati! Lo sanno tutti che questo è il tuo bagno! – le fece Lily, cercando di avvicinarsi a lei e posarle, metaforicamente, una mano sulla spalla. Fortunatamente tutti i rubinetti si chiusero di colpo.
- LO SOOOOOO! Ma loro non mi hanno dato ascolto! E hanno continuato a parlare e a scrivere un messaggio con la bacchetta sulla porta del terzo bagno sulla destra… e poi dopo che se ne sono andati un sacco di studenti sono venuti a controllare in quella porta! –fece Mirtilla, raccontandoci l’accaduto.
Mi bastò un cenno del capo di Lily per andare a vedere sulla porta del bagno indicato da Mirtilla per trovare il legno laccato di verde completamente… vuoto. Lo osservai leggermente esterrefatta. Di certo Mirtilla non si era sbagliata, e li c’era nascosto qualcosa. Ma dove?
Iniziai a tastare sulla superficie, cercando qualche solco o incisione che suggerissero il passaggio di qualcosa, mentre Lily continuava a consolare la povera Mirtilla. In quel momento mi ricordai di una cosa.
L’anno scorso quel quartetto di scapestrati avevano usato dell’inchiostro simpatico su tutti i quadri del dormitorio facendo a tutti indistintamente un paio di baffi. Se l’avevano usato una volta, potevano averlo usato di nuovo. Sbirciai verso la mia amica, vedendola un poco in difficoltà dato che con Mirtilla bisognava avere un tatto particolare soprattutto con le parole.
-Lily mi serve il tuo rivelatore…- le feci, mentre lei cercava nella tasca un qualcosa. Subito dopo estrasse una gomma leggermente più grande del normale, rossa e delle dimensioni di una mano. Me la porse e subito dopo la passai sulla superficie del bagno. Quello che lessi dopo a gran voce mi riempi di orgoglio perche in poco tempo eravamo riusciti a smascherare la loro malefatta.
Lessi:
A tutti gli studenti di Hogwarts, quest’anno i signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso sono lieti di invitarvi alla festa di inizio anno. Essendo l’ultimo anno che passeremo con voi vi possiamo solo assicurare che sarà qualcosa di grande ed eclatante, che difficilmente dimenticherete. Fuochi d’artificio, balli e bevande poco raccomandabili vi attenderanno quando, verso le dieci di sera di questa settimana di inzio Ottobre avrete davvero necessità di venire a divertirvi con noi. Vi attendiamo numerosi e coscienti che non avrete per niente buone intenzioni.
 
Quando terminai l’ultima riga, il silenzio calò nel bagno ogni tanto diviso dai singhiozzi di Mirtilla.
-Quindi lo vogliono fare questo sabato, prima della luna piena. Che facciamo Leti? –mi chiese Lily guardandomi esterrefatta.
-Non lo so Li. Dobbiamo fare un piano… e… credo proprio che dovremo partecipare.- le feci, storcendo un poco le labbra e lasciando Mirtilla al suo pianto, mentre in punta di piedi sgattaiolavamo fuori.
-E’ l’unico modo che abbiamo per evitare i danni. - le spiegai, scuotendo la testa ed allontanandoci, ritirando i libri.
 
Nell’ mentre dall’ altra parte della scuola, coricato sul letto a baldacchino dai colori rosso ed oro, Sirius Black controllava con aria soddisfatta la mappa del Malandrino.
-Credo che abbiano trovato la nostra scritta Ramoso - disse con tono divertito Felpato verso l’altro che proprio in quel momento si stava infilando una casualissima falpa rossa risistemandosi la zazzera castana e i capelli di lato, troppo mossi e riccioluti per essere controllati da un qualsiasi pettine.
-Io non ti capisco Sir, perche hai messo quella scritta nel bagno? Avremmo potuto fare tutto cosi che non lo scoprissero… - chiese James, andando a sbirciare dal libro che Rem leggeva da qualche ora.
-Perche lui è un egocentrico pallone gonfiato al quale piace giocare con il fuoco, o meglio con Leticia. – rispose Lunastorta sbirciando le reazioni di Sir dall’ altro lato, alzando giusto un sopracciglio e ritirando la sua zazzera biondiccia. Peter invece se ne stava per conto suo, a mangiare un panino vicino al caminetto comune. –A me lei non piace. – disse assumendo una delle sue peggiori espressioni colme di odio ed invidia.
-Sta zitto Peter… - gli fece subito dopo Sirius. Andando a mettersi seduto sul letto. –Leticia è una ragazza insopportabile, ma è un giocattolo divertente e vivace. Mi ci divertirò un po. –rispose lui ridacchiando sotto lo sguardo preoccupato di James e Remus.
Angolo dell' autrice.
Allora, eccoci qua di nuovo insieme. Spero che il secondo capitolo, per quanto piccoletto, vi sia piaciuto. Man mano che stiamo andando dentro la storia, o meglio, inziando con una delle tante avventure che faranno da cornice alla storia vera e propria i caratteri dei nostri personaggi stanno lentamente affiorando. O almeno quella sarebbe l'intenzione *ci spera* Leticia è praticamente l'opposto di Sirius, forse perche sono più simili del previsto. Per quanto mi riguarda sono felice di essermi messa a scrivere qualcosa su Sirius Black e sui Malandrini, essendo i personaggi che preferisco, ancor più del trio. Per cui sarei grata se mi faceste sapere cosa ne pensate <3 Recensioni o messaggi, va bene tutto. Anche consgili sul modo di narrare, dato che mi sta tentando tanto la narrazione in terza persona... Ma ci sentiamo al prossima capitolo. BACIOZZI <3

 

  
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