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Autore: kanejvibes    07/03/2015    9 recensioni
Non disse niente, nemmeno una parola, e non perse tempo: mi spinse contro gli armadietti e mi baciò, con passione, con forza, con sentimento.
[...]
Il mondo si era spento nell'istante in cui mi aveva guardato e avrei continuato a baciarlo per sempre.
Ne avevo bisogno. Avevo bisogno di lui e del suo contatto.
Dopo minuti, che mi sembrarono millesimi di secondo, si allontanò, per riprendere fiato, ma di poco, rimase comunque vicinissimo a me.
"Il tuo amichetto potrà anche conoscere tutto di te, ma sa che era questo il tipo di bacio che hai sempre sognato e non uno dolce e smielato da film? Sa che saresti così pazza da abbandonare tutto e andartene, se solo lo volessi? Sa che tieni più ai tuoi stupidi amici che a te stessa, mmh? Lo sa? ", mormorò, con il fiato corto, fissandomi intensamente negli occhi, mentre mi teneva stretto il viso tra le mani.
"Sa che mi hai quasi visto nudo?", fece poi, rompendo quell'atmosfera fin troppo seria che si era creata.
Risi di gusto, portandomi una mano alla bocca, e lui sorrise, lasciandomi andare il viso.
"Sa che mi fai impazzire?", sussurrò, più piano, sfiorandomi dolcemente la guancia.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Il ballo di Natale

"Mamma? Mamma? Hai visto i miei orecchini nuovi?", gridai da camera mia, ormai sottosopra.
Quei maledetti orecchini non si facevano trovare e io dovevo essere pronta a momenti.
Zayn sarebbe arrivato tra poco.
Quella settimana era stata strana parecchio: Amanda aveva rivisto Niall, ma l'aveva ignorato anche con fin troppa classe, lui allora fingeva che non gli importasse e si faceva vedere ogni giorno con una ragazza nuova; Harry era stato piuttosto silenzioso, ma aveva passato quasi tutto il tempo insieme a me; e Zayn, beh, Zayn mi aveva trattata con una freddezza tagliente. Era sempre nervoso o irritato e non avevo idea del perché, forse se l'era presa per via della mia rabbia nel giorno in cui avevo visto Penelope.
Comunque, mi aveva fatto sapere il giorno prima che sarebbe stato a casa mia per le sette.
Io non ero nervosa o eccitata: avevo aspettato in gloria quel giorno per così tanto tempo che in quel momento non mi sembrava possibile che fosse arrivato. 
Però mi sentivo un po' malinconica.
Non ero sicura del perché: forse era semplicemente quella sera nuvolosa e fredda o forse il fatto che il giorno dopo non sarei più stata la ragazza di Zayn. O la finta ragazza di Zayn. O quello che era.
Finalmente, trovai gli orecchini e mi sedetti sul letto.
"Non importa! Li ho trovati", esclamai, per evitare che arrivasse mia madre.
Dopotutto, mi ero abituata ad avere vicino quel deficiente e...non era poi così deficiente.
Insomma, avevo scoperto che anche lui poteva avere dei sentimenti e il fatto che forse avrei perso quella cosa che c'era tra di noi dopo quella sera mi faceva sentire a pezzi.
Ma forse avrei risolto qualcosa con Harry. Probabilmente no, dato che non era successo niente in tutto quel tempo e il ballo non avrebbe sicuramente potuto cambiare le cose.
Beh, mi restava pur sempre il favore di Zayn, a cui, nonostante le mie minacce verso di lui, non ero ancora riuscita a pensare. Forse perché non mi importava più.
Cosa volevo veramente?
Aggrottai la fronte e mi alzai dal letto per osservare il mio riflesso nello specchio.
Chi ero diventata?
Sicuramente ero cambiata, almeno un po'.
Sorrisi, osservandomi, almeno ero soddisfatta del mio aspetto: avevo legato i capelli in uno chignon spettinato e alcuni boccoli mi ricadevano sulle spalle, non avevo esagerato troppo con il trucco, ma era comunque più accentuato del solito, e il vestito era perfetto.
Sentii il campanello suonare e corsi giù per le scale, rischiando perfino di inciampare.
"Eccomi, eccomi, non sono in ritardo, visto?", esclamai, per poi bloccarmi alla vista mozzafiato di Zayn: era semplicemente perfetto, non aveva un capello fuori posto e sembrava che gli abiti che indossava fossero stati creati appositamente per lui.
Fece un mezzo sorriso e mi porse un mazzo di fiori.
"Penso che questi vadano in un vaso", disse, un po' in imbarazzo.
"Li prendo io. Oh, ragazzi dovreste vedervi, siete così meravigliosi", fece mia madre, appoggiando i fiori su un mobile.
"Già, è vero", mormorò mio padre, sorridendo, con una macchina fotografica in mano.
"Oh, no, papà, niente foto".
"Dai, una soltanto. Devo avere delle prove in mano o la gente non crederà mai che tu abbia indossato un vestito del genere", commentò, facendoci cenno di metterci in posa.
Zayn non indugiò per un secondo e la cosa mi risultò davvero strana.
Non opponeva resistenza a farsi fotografare tutto messo in tiro?
Sorrisi appena e lui mi cinse il fianco con la mano.
"Se qualcuno al di fuori della tua famiglia vedrà questa foto poi dovrò ucciderlo", sussurrò piano al mio orecchio, facendomi ridere.
Ecco, adesso sì che lo riconoscevo.
Scattammo la foto e restammo qualche minuto a parlare con i miei, poi uscimmo.
"Sei davvero bella", disse Zayn, mentre indossava la giacca.
Lo guardai, scettica.
"Lo dici perché per stasera non fai lo stronzo?", mormorai, ricordando la sera della festa di Liam.
Zayn ridacchiò.
"Oh, al contrario, è lo Zayn stronzo a dirlo", fece, sorpassandomi per aprirmi lo sportello dell'auto.
Sorrisi e, credo, arrossii anche.
"Allora, hai preso i biglietti, vero?", chiesi, appena mise in moto.
"Biglietti? Che biglietti?", farfugliò, aggrottando la fronte.
"Zayn! Ci servono i biglietti per entrare!", esclamai, appoggiandomi allo schienale dell'auto, sospirando.
Zayn mi guardò e fece un sorrisetto divertito, aprendo lo sportello del cruscotto, tirandone fuori due biglietti.
"Oh, intendi questi biglietti?", ridacchiò, porgendomeli.
"Non è divertente!", esclamai, guardandolo male.
"La tua faccia lo è", disse, partendo.
Roteai gli occhi, ma poi sorrisi.
"Idiota fino alla fine, eh?".
"E oltre, bellezza".

*

Entrando a scuola, notai subito la diversa atmosfera che si era creata.
I muri erano ricoperti di decorazioni e lucine colorate, erano tutti felici, senza ansie e spensierati, la palestra sembrava un altro posto: era piena di fiocchi di neve di carta e aveva al centro un enorme albero di Natale, pieno di palline.
Sorrisi e guardai Zayn, che sembrava altrettanto stupito da quel cambiamento.
"Ehi, Greer, wow, sei uno schianto, stasera!", esclamò Niall, parandosi davanti a noi, insieme a due ragazze.
Aggrottai la fronte.
"Ehm...Niall, che stai facendo?", mormorai, osservando le due tipe che teneva fra le braccia.
"Mi sto divertendo! Non si vede?", rispose, sfornando un sorriso a trentadue denti.
"Oh, Zayn Malik! Ciao, fratello", fece, poi, rivolgendosi a Zayn.
Il moro alzò un sopracciglio.
"Ciao, ma non chiamarmi così", borbottò.
Niall sorrise.
"Sembra che stasera ti diverta anche tu, mmh?", disse, verso di me.
Lo guardai male.
"E...Amanda verrà?".
"Sì, insieme a Louis", ribattei, sottolineando il nome del ragazzo.
"Vedi di lasciarla in pace almeno stasera".
"Perché? Mi sono messo in mezzo a loro? Non mi sembra", sbottò poi, innervosito, prima di fiondarsi sulle labbra di una delle ragazze che erano con lui e andarsene.
Sbuffai.
"E quello?", mormorò Zayn, mettendo le mani in tasca.
Roteai gli occhi.
"Oh, lascia perdere, per stasera non ne voglio parlare".
Lui annuì e mi sorrise.
"Ehm...ti va qualcosa da bere?", fece poi, guardandosi intorno.
Stava iniziando ad innervosirsi e non sapevo perché: prima mi era sembrato così felice.
"Sì, certo", mormorai.
Di nuovo, annuì e sparì tra la folla.
Sospirai e mi sistemai il vestito, poi, notai che Harry, tutto solo dall'altro lato della sala, mi stava fissando.
Appena si accorse che l'avevo visto mi sorrise.
Ricambiai e mi avvicinai.
"E cosa fa questo meraviglioso ragazzo tutto solo soletto?", canticchiai, raggiungendolo.
Lui mi sorrise appena e posò il suo drink sul tavolo.
"State...bene tu e Zayn", commentò quasi a fatica, senza rispondermi.
Incrociai le braccia e alzai le spalle.
"Uhm...sì", sussurrai, prendendo un lungo respiro.
Mi ero decisa: era quello il momento.
Mi sarei dichiarata, che gli piacessi o meno.
Ma poi mi ricordai di Layla e non volevo certo essere io quella che li divideva.
"Ehm...Layla dov'è?", chiesi, abbassando gli occhi.
"Oh, beh, non è un mio problema. Ieri l'ho lasciata".
Improvvisamente lo guardai e lui guardò me con un sorriso rassicurante.
"Tranquilla, sto bene. Semplicemente, lei non è la ragazza che fa per me", disse, alzando le spalle.
Mi schiarii la voce, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Sembrava tutto meravigliosamente perfetto: io e lui lì da soli, senza Layla in mezzo.
E io non ne potevo più, ormai stavo per scoppiare, volevo sapere.
E lo volevo subito.
Presi un altro respiro e gli sfiorai la mano.
"Harry...io...ehm...devo provare una cosa", mormorai, mordicchiandomi l'interno guancia.
Il riccio mi guardò con quei suoi occhi stupendi e non disse niente e mi sembrò che quasi me lo chiedesse. 
Mi sembrò che mi chiedesse di baciarlo.
Risoluta, decisi che questa volta non avrei più esitato e mi avvicinai a lui, lasciandogli un piccolo bacio sulle labbra.
Harry mi sfiorò i fianchi e mi attirò a sé.
Restammo avvinghiati per un po', ma dopo io mi allontanai.
Non è che non avessi sentito niente, ma non era stato come me l'ero aspettato.
Era stata una sensazione piacevole.
Ma dov'erano le farfalle nello stomaco? Perché il mondo non era sparito? Perché non sentivo il bisogno delle sue labbra sulle mie?
Lo guardai negli occhi, lui sembrava confuso e, soprattutto, desideroso. Desideroso di me.
Improvvisamente mi sentii in colpa per non ricambiare i suoi sentimenti.
In un attimo ci eravamo invertiti i ruoli? Adesso ero io l'irraggiungibile Harry Styles e lui la disperata Greer Smith in cerca dell'attenzione dell'altro?
Feci un passo indietro, imbarazzata.
"Io...mi sento...non lo so...non avrei dovuto...mi dispiace, Harry", sussurrai, senza il coraggio di guardarlo.
"No, no, Greer...è stato...".
"Sbagliato, ehm, io sto con Zayn", dissi, utilizzando quella scusa che mai avrei pensato di dover usare con lui.
Io e Zayn non stavamo nemmeno insieme! Anche se forse era questo che volevo. Forse era stato proprio questo a bloccarmi. Ero così confusa!
"Oh. Giusto", fece lui, andandosene.
Rimasi immobile, senza la forza per seguirlo.
Ma cosa diavolo avevo combinato?

*

Erano un paio di minuti che cercavo Zayn. 
Doveva andare a prendere da bere, ma, cavolo, ci stava mettendo una vita.
Quando mi convinsi che non l'avrei trovato, decisi di andare in giardino, magari si stava fumando una sigaretta.
Infatti, lo trovai, seduto per terra, appoggiato al muro della scuola, mentre fumava una sigaretta e beveva un drink.
Mi strinsi nella giacca e mi avvicinai.
"Ehi", sussurrai.
Non si voltò nemmeno verso di me.
"Come è stato?", sbottò solamente.
"Come è stato cosa?", chiesi, confusa.
"Il bacio con Styles, immagino sia stato epico", continuò lui, sempre più freddo.
"Oh, l'hai visto", commentai, spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
"Già".
"Beh, in realtà...".
"Ma cosa ci fai qui? Cosa vuoi da me, Greer? Avevamo un accordo, adesso si è terminato", fece lui, interrompendomi e scagliando il bicchiere di plastica a qualche metro da noi.
Aggrottai la fronte.
"Sì, ma...l'appartamento?", mormorai, non sapendo il motivo per cui si comportasse così.
"L'ho già avuto due settimane fa. Ai miei è bastato vederti. Poi chissà cosa ci abbiano trovato in te", commentò, aspirando avidamente la sigaretta.
Schiusi le labbra, offesa.
"Ma che stai dicendo? Perché fai di nuovo lo stronzo? Stava andando tutto bene...".
"Già, è andato tutto come doveva andare. Tu ed Harry perfettino avete avuto il vostro bacio favoloso. Adesso lasciami in pace", sibilò, tagliente.
Scossi la testa, delusa.
"Bene, certo. Ti lascio...tutto solo, come vuoi, o come pensi di dover restare", mormorai, sul punto di scoppiare a piangere.
Allora mi aveva davvero usata solo per i suoi scopi e io che pensavo che tra di noi ci fosse qualcosa di speciale!
Tornai dentro, in lacrime.
La musica si era fatta scatenata e la maggior parte delle persone era a ballare sulla pista.
Sospirai e mi sedetti ad un tavolo da sola.
Dopo qualche minuto, vidi Amanda e Louis venire verso di me.
"Ehi, Greer, vieni a ballare con noi! Aspetta...ma hai pianto?", fece la ragazza, incupendosi.
Alzai le spalle.
"Ti senti bene? Vuoi un passaggio per andare a casa?", chiese Louis, sorridendomi appena.
Scossi la testa.
"No, grazie. Io...sto bene", risposi, tirando su col naso.
"Senti, Lou, ci lasci da sole così parliamo?", mormorò Amanda, sorridendogli.
Il ragazzo annuì e tornò dai suoi amici.
"Ho fatto davvero un casino, Mandy", iniziai, scuotendo la testa.
"Ho baciato Harry".
"Cosa? E Zayn?", fece lei, confusa.
Le spiegai come erano andate veramente le cose, del patto e dell'improvviso cambiamento di Zayn.
"Quindi alla fine anche tu ti sei innamorata del cattivo, mmh?", sussurrò, sospirando.
"Anche io?", chiesi, guardandola.
"Già. Niall. In realtà da quando è tornato non riesco a togliermelo dalla testa. Louis è meraviglioso, davvero, ma gli manca quel pizzico di pericolo che rende tutto più...acceso. Lo so, giudicavo te per la storia di Zayn quando invece io ho fatto lo stesso, anzi, anche peggio dato che adesso ci sono ricaduta, seppure ormai lo conosca fin troppo bene...", ammise, scuotendo la testa.
"Siamo uguali, sorella", commentai, appoggiandomi alla sua spalla.
"Otto ragazze...", continuò lei.
"Ha passato la serata con otto ragazze diverse...".
"Ma che hai fatto? L'hai spiato?", mormorai, guardandola.
"L'ho...tenuto d'occhio".
Le sorrisi e l'abbracciai.
Quella serata non era andata secondo i piani, per nessuna delle due.



 
  
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