Il mio meravigliarmi viene bruscamente interrotto dall'entrare nella camera di una strana figura dai vestiti bagnati.
Entra dalla finestra.
Mi guarda con disprezzo tenendosi il reggiseno con una mano.
Chiudo il pc con uno scatto e mi tiro indietro cercando di capire quello che succede.
Ed è allora che sento rumori secchi di vetro che si spacca, uno dopo l'altro.
"Le Directioners stanno attaccando." esclamo.

[7] L'hotel di fuoco.

Bruscamente afferro la prima cosa che trovo,una lampada costosa,e la frantumo in testa alla ragazza che mi sta attaccando.
Le lampade sono mie amiche in questo mondo.
Prendo il computer e lo chiudo in una borsa,poi afferro una giacca da dentro l'armadio che trovo alla mia sinistra.
"SHU!!!"
L'urlo di Niall si protende nella camera ma decido di chiudere a chiave invece di uscire.
Meglio allontanarsi dai membri prima che la gayaggine inizi a trabbocare da qualche parte.
Afferro,infine,la borsa di Harry e mi dirigo verso la finestra dalla quale è entrata la ragazza di prima.
Strapiombo.
Come diavolo è entrata lei?
Questa è un altra regola delle fyccine?
Sento rumori sempre più forti che si avvicinano.
Decido che non c'è tempo di ragionare.
Sono il protagonista. Non posso morire.
Mi lancio dalla finestra sulle strade di New York.
La pressione mi schiaccia la faccia e sento le mie braccia spezzarsi.
Chiudo gli occhi rassegnato.
All'improvviso mille e mille voci che urlano nelle mie orecchie.
Apro gli occhi ed eccole.
Una fila infinita di Directioners.
Mi raddrizzo e miro su di loro.
Chiudo gli occhi per non vedere lo schianto.
All'improvviso sento rumore di ossa spezzate ed ecco che arriva il contraccolpo.
Ed eccomi, su quello che è un mucchio di cadaveri di directioners.
Sangue e ferite,persino qualche osso si vede.
Io invece sono quasi illeso.
Faccio per alzarmi ma la caviglia mi gioca un brutto scherzo.
Inizio a zoppicare.
Tuttavia le directioners non badano a niente di quello che è successo e entrano nell hotel in massa.
Zoppico via da quello schifo e entro in un vicolo.
Sarà per le troppe emozioni di quel momento ma mi accascio e le mie palpebre si fanno molto pesanti.
E fra urla e schiamazzi provo a prendere qualche minuto di sonno.
[...]
Odore di Zolfo.
Caldo.
Troppo caldo.
Muovo la mano affianco a me e appogiandola a terra sobbalzo.
Apro gli occhi e noto una bruciatura sulla mano.
E l'inferno si mostra a me
Fiamme ovunque.
Auto ed edifici che bruciano.
L'hotel di prima divorato dal fuoco.
Il terrore mi invade come schizzi di caldo sangue.
Trascino la mia gamba.
Veloce. Più veloce.
Sento una pressione assurda addosso.
Più veloce!
Il dolore mi avvolge la gamba.
Più VELOCE!
Inciampo.
Rotolo per qualche metro prima di rendermene conto.
Sono arrivato a una specie di porto.
Sento ancora un assurdo caldo addosso.
L'ultima cosa che vedo prima di cadere in acqua è un palazzo che mi sta crollando addosso.
E poi la notte si tinge di rosso.