2. Camp Half-Blood
“Ohi, Thomas, si può sapere perché non ti fidi di me?” chiese
il figlio di Afrodite. Il figlio di Atena lo guardò scocciato. “Perché mia
madre è Atena, la dea della ragione. E mi ha dato abbastanza sapienza e ragione
per capire che non devo mai fidarmi di te, Minho.” Minho gli diede una
gomitata. “Così mi distruggi, Thomas. Ferisci i miei sentimenti!” Thomas roteò
gli occhi. Poi notò il figlio di Zeus camminare tranquillo. Tentò di
nascondersi, ma Minho lo notò. “Newt!” urlò infatti. Thomas lo guadò irritato,
mentre Newt si avvicinava. “Ehi, Minho, ehi, Tommy.” Disse con un sorriso.
Minho gli sorrise di rimando. “Come stai? È da un po’ che non ci si vede.” Newt
scosse la testa. “Ho avuto una piccola impresa, sai com’è.” Minho si finse
offeso. “E non ci hai chiamati con te? Questa è un’azione deplorevole persino
per te.” Newt roteò gli occhi. “E te, Tommy?” il ragazzo riuscì ad alzare lo
sguardo dalle labbra del biondo al suo viso, non senza difficoltà. “Ahem, sì,
bene anch’io.” Newt gli sorrise calorosamente. “Bene così. Ora vado da Alby. Quella
testa di cacchio mi è mancata.” Poi con un cenno a Minho e un sorriso a Thomas,
se ne andò. Thomas si mise una mano nei capelli. “Possibile che io riesca
sempre a rendermi ridicolo con Newt?” Minho lo guardò senza clemenza. “Mi
chiedo come faccia Newt a non accorgersi della tua cotta. Sarò che mia madre è
la dea dell’amore, ma si vede lontano un miglio!” Thomas sbattè la testa sulla
terra. “Grazie per ricordarmi del fatto che sono un’idiota.” Minho gli sorrise.
“Non c’è di che. Sei davvero sicuro di essere figlio di Atena?” Thomas grugnì qualcosa
in risposta. “Perché se lo fossi ti saresti reso conto che il modo in cui Newt
ti guarda e si lecca le labbra non è salutare.” Thomas alzò lo sguardo. “Smettila
di sparare caspiate, Minho. Se non fosse per te, lui non si sarebbe mai reso
conto della mia esistenza.”
Minho fece per parlare nuovamente quando una figura
cominciò ad avvicinarsi a loro. Due ragazze. “Ohi, ohi, arrivano Teresa e Brè!”
fece Minho. Thomas alzò la testa e vide la figlia di Poseidone e la figlia di
Apollo avvicinarsi. “Tom!” fece la prima. “Indovina!” Il ragazzo la guardò
annoiato. “Mi sento mortalmente triste e ferito, Tess. Per favore lasciami crogiolare
con i miei rammarichi.” Brenda sollevò un sopracciglio. “Newt?” chiese. Minho
annuì. “Newt.” Teresa lo guardò senza pietà. “Stasera do una festa a casa mia,
ti divertirai un sacco!” Thomas scosse la testa. “Non credo affatto.” Teresa lo
fissò a lungo. Poi si accese. “Puoi invitare Newt se vuoi. Magari si dimentica
della tua idiotaggine.” Thomas alzò lo sguardo. “Dici che funzionerà?” Brenda e
Minho grugnirono contemporaneamente. Teresa annuì. “Ma certo che funzionerà!”
Thomas annuì compiaciuto. “Allora vengo!”
***
Avanti Thomas,
la cosa non è difficile. Bussi alla porta della cabina uno, fai un sorriso e lo
inviti. Dopotutto non è difficile, no? Tentò di
convincersi il figlio di Atena. Prese un sospiro e bussò alla porta. Dopo qualche
secondo, la porta della cabina si aprì e Newt apparve. Alla porta. Senza maglietta.
Senza scarpe. Senza calze. Con i capelli scompigliati. E solo un paio di boxer
addossò. Thomas divenne di una vivace sfumatura di rosso. Oh, dei, perché è così perfetto, perché! Non è giusto! “Tommy!”
fece il biondo sorpreso, arrossendo. “Posso fare qualcosa per te?” oh, certo, potresti toglierti quei boxer e
farmi tuo. Pensò. “Oh, ehm, volevo invitarti, cioè la mia amica Tess, cioè
Teresa, sai la figlia di Poseidone, da una festa, e insomma, mi sono chiesto,
non so, magari ti sarebbe piaciuto, che so, venire, ma se non puoi, oh, io non
fa niente, insomma, non ti obbligo…” Grandioso,
sono riuscito a fargli credere di essere più idiota di quanto sembri. Fantastico.
Abbassò gli occhi, con le guance infiammate. “Ma certo che mi farebbe
piacere, venire.” Fece Newt. Thomas alzò lo sguardo sorpreso. “Davvero? Cioè,
uhm, fantastico. Sai dov’è la cabina, ma certo che sai dov’è la cabina, ehm,
uhm, ci vediamo?” Newt gli sorrise e oh,
cacchio, le ginocchia mi stanno cedendo. “Certo! Ci vediamo lì, il tempo di
mettermi qualcosa addosso.” Ma non serve
che tu ti metta qualcosa addosso. Meglio che te ti tolga qualcosa di dosso. Thomas
annuì rapidamente, imbarazzato dai propri pensieri e corse via.
***
Perché mi
sono lasciato coinvolgere? Pensò Thomas, bevendo il quarto bicchiere di birra,
mentre la bottiglia si fermava davanti a lui. Il sorriso di Minho era tanto
largo da sfidare lo Stregatto. “Obbligo o verità?” Sarei un’idiota colossale a scegliere obbligo con Minho. “Verità.”
Il ragazzo lo guardò irritato, ma poi sorrise. Uh-oh. “Di chi sei innamorato, Thomas tesoro?” chiese l’asiatico,
con gli occhi che brillavano. Thomas lo fissò con le guance che cambiavano
colore. “Oh, no, Minho, per favore…” Il ragazzo lo fissò con il sorriso ancora
lì. Teresa, completamente ubriaca, gli diede manforte. “Avanti, Tom, chi ti
piace?” Brenda ridacchiò. “Siamo curiosi!” Traditori!
Pensava Thomas. Non c’era via di fuga. Loro sapevano la verità e non l’avrebbero
lasciato andare finché non l’avesse ammesso. Gemette. “Ehm, oh… mi piace ehm… Newt!”
sbottò, il volto in fiamme. Il figlio di Zeus lo fissò, incredulo. Minho decise
di salvare l’amico e girò la bottiglia che si fermò… di fronte a Newt. Oh, caspio. Pensò Thomas. “Obbligo o
verità?” gli chiese Minho, sporgendosi avanti. “Obbligo?” fece lui. Quel ragazzo o è scemo o è sorprendentemente
coraggioso, per dire obbligo a Minho. L’asiatico rise. “Ok, allora facci un
favore e bacia Thomas.” Disse. Thomas alzò il volto in tempo per vedere le
guance di Newt arrossire. Thomas borbottò. “Minho, sei un’idiota.” Anche se
sentiva il proprio cuore prendere il volto. Poi si girò preoccupato verso Newt.
“hm, non sei costretto a farlo.” Newt gli si posizionò davanti e si passò una
mano tra i capelli. “Uhm, è un obbligo. E magari potrebbe essere che io voglia
baciarti, o che abbia voluto baciarti da almeno 2 anni?” fece. Thomas spalancò
gli occhi. “Davvero?” Newt fece un sorrisetto e si chinò a baciarlo. Thomas non
perse tempo e rispose al bacio, le mani tra i capelli del biondo. Quando si
staccarono, i ragazzi applaudirono. Teresa fischiò, Frypan disse “Usate la
cabina di Zeus!” e Minho urlò “Mi ringrazierete un giorno!”. Newt gli rivolse
un sorriso incredulo e per qualche miracolo, Thomas riuscì a non cadere. Poi tenendosi
per mano come ragazzini delle medie, corsero verso la cabina di Newt. Brenda
finse di asciugarsi una lacrima. “Grazie agli dei si sono dichiarati alla fine!”
Angolo autrice
Eccovi il secondo! Felici amorini! Io vi amo!