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Autore: morgana85    12/12/2008    7 recensioni
Questa sarà una piccola raccolta dove ho cercato di unire due delle cose che amo di più al mondo: la storia dell'arte e la scrittura. Per ogni dipinto scelto, tra i più diversi autori,sarà scritta una storia dai pairing differenti. Spero di avervi incuriosito almeno un pò! Bacio a tutti Morgana
- Primo capitolo partecipante al Kisses Contest indetto da itachi love -
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Buongiorno a tutti!! ^^
Eccomi qui solo per una brevissima introduzione… giusto per ringraziare i numerosi, anzi a dire il vero numerosissimi lettori dello scorso capitolo. Siete fantastici! *__*
Perché non lasciate un commentino? Prometto che non mordo, qualunque cosa voi scriviate! Eh eh eh! =)
Bando alle ciance… Ecco qui il terzo capitolo, con un nuovo quadro.
Come sempre, qui sotto troverete il link. E come sempre, vi consiglio di darci una sbirciatina, prima di leggere la storia. ^^
Ora do un immenso bacio a tutti…ci vediamo più sotto per i ringraziamenti.
Aspetto i vostri numerosi commenti!
Morgana
 
P.S.: Mi sono dimenticata… BUONA LETTURA! ^^
 
Il link per il terzo dipinto è:
http://www2.comune.roma.it/museicapitolini/pinacoteca/visita/sala7_domenichino_sibillacumana.jpg
 
 
 
 
 
Domenichino – “Sibilla”
 
Da tempo cercava qualcosa che la rendesse in qualche modo diversa.
Guardare sua sorella e avere la costante impressione di osservare la propria immagine riflessa in uno specchio, le era diventato quasi insopportabile.
Era stanca di sentirsi ripetere continuamente Ma tu sei Calì? Oppure Padma?
Aveva iniziato a frequentare lezioni differenti, non sedeva più allo stesso posto a tavola, cercava persino di non percorrere gli stessi corridoi quando doveva spostarsi da un’aula all’altra. Arrivando a pensare anche alla drastica decisione di tagliare i lunghi capelli, nonostante fossero il suo vanto e fonte di invidia per la gran parte delle ragazze. Alla fine però aveva desistito, scegliendo semplicemente di cambiare acconciatura. Ora li portava quasi sempre sciolti, come un morbido manto di seta scura, spesso impreziositi da nastri sottili dai colori vivaci, creando così un piacevole contrasto.
Tutti quei cambiamenti, comunque, non avevano neanche lontanamente affievolito il profondo affetto che provava per sua sorella. Solo avvertiva la necessità di sentirsi più… indipendente.
Eppure, nonostante tutto, non si sentiva ancora soddisfatta.
Anche quella notte non riusciva a prendere sonno. Fissava con gli occhi spalancati i tendaggi del suo letto a baldacchino, ascoltando il respiro lieve delle sue compagne di dormitorio. Era il momento che preferiva, essere sola con sé stessa.
Doveva pur esserci qualcosa in lei, qualunque cosa che gli dèi lassù avessero scelto di donarle per distinguerla dalla sua gemella.
Con un sonoro sbuffo si girò su un fianco, allungando una mano e cercando un libro nel cassetto del piccolo comodino accanto al letto. Trovò qualcosa che decisamente non si aspettava. Aggrottando leggermente la fronte, prese la bacchetta nascosta sotto il cuscino. «Lumos», sussurrò appena, guardando dubbiosa quello che stringeva tra le dita.
Un mazzo di carte.
Non ricordava di possederne uno.
Lo avvicinò al viso, osservandolo meglio alla fioca luce della bacchetta. Il dorso delle carte era per metà rosso scuro e per metà color ambra, decorato ai bordi dall’intreccio di rami sottili color argento. Al centro campeggiava l’immagine di un leone rampante. Provò a girarne qualcuna, incuriosita. Erano tutte diverse, ciascuna recante l’effige di qualcuno o qualcosa, accompagnate da un cartiglio che racchiudeva il nome.
A giudicare dall’aspetto, dovevano essere tarocchi. Sembravano molto antichi, le figure dai colori appena sbiaditi le parlavano di un’altra epoca, decisamente lontana da quella in cui viveva.
Ma come ci erano finite nel suo cassetto?
Lasciandosi guidare da nient’altro che il suo istinto, ne dispose alcune sul copriletto. Le sue mani si mossero sicure, seguendo uno schema ben preciso che, ne era certa, non aveva mai imparato prima, né letto su qualche libro. Quando ebbe finito, le carte formavano un piccolo rombo, ai lati del quale erano allineate altre tre carte. Una era collocata nell’angolo in alto a sinistra. In mano le rimaneva un piccolo mazzetto, che non contava più di una decina di tarocchi.
Per un lungo attimo rimase ad osservarle, indecisa se continuare, allo stesso tempo impaurita ed eccitata. Sentiva il cuore battere inspiegabilmente più veloce e le mani sudare per la tensione.
Poi un sottile raggio di luna, dalla luce flebile ma quasi percepibile tra le dita, sfiorò il leone d’argento sul dorso delle carte, facendolo guizzare con uno strano bagliore, tanto che le sembrò di vederlo muovere le possenti zampe e la coda sinuosa. Scosse leggermente la testa, cercando di riprendersi, decidendo di ascoltare lo strano richiamo che quei tarocchi le stavano sussurrando. Era una litania sommessa e velatamente malinconica, ma che alle sue orecchie risuonava come irresistibile.
Si concentrò su ciò che desiderava sapere. Chiese alle carte e al destino che esse avevano il potere di custodire, di rivelarle ciò che la vita aveva in serbo per lei. Se fosse giunta alla fine della guerra che era sul punto di esplodere, minando pericolosamente ogni giorno che passava il precario equilibrio di quell’illusoria calma, che segnava l’avvento di qualcosa che inevitabilmente avrebbe sconvolto il mondo per come lo conosceva.
Girò la prima carta.
Scoprì una strana figura, completamente avvolta da un manto nero e con il cappuccio a nascondere i tratti del viso. Tra le mani sembravano ardere le fiamme di un falò eterno. Abbassò lo sguardo, leggendo il cartiglio.
Il Fuoco.
Cosa poteva voler significare? Per un attimo cercò di pensare a cosa potesse associare quella carta. Dolore? Luce? Battaglia? Scrollò il capo. Inutile, troppe cose potevano essere collegate al fuoco. Aveva bisogno di un’altra carta.
Ormai decisa ad arrivare fino alla fine, uno dopo l’altro scoprì tutti i tarocchi. Osservò confusa le diverse figure, una alla volta, cercando un nesso che riuscisse a collegarle, ma sembrava tutto invano. Era come se non volessero concederle di cavalcare il tempo e scoprire cosa le riservava il futuro.
Poi si accorse della carta posata nell’angolo di sinistra, l’unica a non essere ancora stata rivelata. La prese in mano, osservando il dorso decorato per diversi istanti. La posò esattamente al centro, dove rimaneva l’unico spazio ancora libero.
Chiuse gli occhi e trasse un profondo respiro. Si concesse qualche attimo di assoluta immobilità, ascoltando solo il battito ritmico del suo cuore. Un profumo intenso di fiori e terra carezzata dal sole le solleticò i sensi, mentre un giocoso refolo di vento, giunto chissà come fino a lei, le sfiorò i lunghi capelli scuri.
Con movimenti estremamente lenti, girò anche l’ultima carta.
In quel preciso istante una miriade di immagini si susseguirono nei suoi pensieri, veloci come giochi di colore e lampi di luce. Prima un brivido di terrore, seguito da un intenso torpore a braccia e gambe, ed infine un’immensa sensazione di sollievo le percorsero ogni fibra del corpo. Sentì urla, dolore, rumori assordanti di una battaglia senza fine, il suono sordo delle lacrime versate da chi vedeva i propri compagni cadere ad ogni istante…poi solo silenzio. E una calda e vibrante risata in lontananza, che le fece venir voglia di piangere dalla gioia.
Quando finalmente aprì gli occhi, guardò l’ultima figura.
Il Re.
Ancora non comprendendone il motivo, ma seguendo il suo intuito, capì che quella carta poteva essere portatrice di speranza. Forse non tutto era perduto, e quel ragazzo in cui tutti dimostravano di avere fiducia, poteva davvero condurli alla vittoria.
Prese un piccolo quaderno, annotando con precisione tutto ciò che i tarocchi le avevano voluto rivelare. Sapeva che c’era qualcosa di vero in quello che aveva visto e provato sulla pelle, sotto forma di tremore e calore. Mentre scriveva, un piccolo ghigno le incurvò le labbra, immaginando le sue compagne di Casa correre da lei per predirle il futuro o conoscere il nome del proprio principe azzurro. Molto probabilmente, non avrebbero più chiesto se lei fosse Calì oppure Padma.
Con un sorriso soddisfatto, capì di aver trovato qualcosa che la rendeva diversa.
 
 
 
 
Eccomi nel mio piccolo angolo per i doverosi ringraziamenti alle sei dolcissime persone che hanno lasciato un commento:
 
vavva: Sono contenta che l’idea di unire due mondi così diversi ti sia piaciuta! È una sfida cercare sempre di accostare il personaggio giusto al quadro che ho scelto…spero di esserci riuscita per il momento! =) Grazie Grazie Grazie per il commento! ^^
“Il bacio” è anche uno dei miei quadri preferiti…per alcuni versi ci sono molto legata. È venuta da sola l’associazione con Lily e Sirius, di sua spontanea volontà! Eh eh eh! =) E di questo capitolo cosa ne dici? Spero di trovarti anche al prossimo! Un bacio Morgana
 
ranyare: Quando ho scelto questo quadro, sono stata indecisa per parecchio tempo… volevo assolutamente che ci fosse un dipinto di Friedrich, ma ero combattuta tra questo e un altro. Poi ho avuto l’illuminazione pensando a Bellatrix. E questo è quello che ne è venuto fuori =) Sono contenta che tu sia riuscita a percepire il suo affanno mentre Voldemort le era vicino… era qualcosa che ho cercato di trasmettere nel migliore dei modi, perché sostanzialmente rivela una piccola e momentanea perdita di quell’autocontrollo austero che fa parte di Bellatrix. Grazie infinitamente per tutti i complimenti, davvero troppo gentile! Alla prossima! Un bacio Morgana
 
brilu: Non sai quanto mi facciano piacere le tue parole!! *_* Mentre scrivevo il capitolo, ho cercato di far trasparire tutto il freddo, non solo dell’inverno, ma anche dell’angoscia e della paura in un’atmosfera quasi surreale. Se sei riuscita a percepirlo, non sai quanto mi fa piacere! *_* Friedrich è uno dei miei pittori preferiti…scoperto per caso, innamorata a prima vista. Direi che uno dei suoi dipinti più belli sia “Monaco in riva al mare”, che è anche il più conosciuto…. all’inizio infatti avevo pensato di fare quello, però poi ho visto questo, ed è scattata la scintilla! =) Grazie mille ancora per tutti i complimenti! Soddisfare i miei lettori è una delle cose più belle! Un bacio e alla prossima… Morgana
 
daphne_91: Ciao tesoro!! Ma che splendida cosa trovare sempre una tua recensione! *_* Non ti preoccupare, non avere nessuna fretta di commentare…tanto la storia non scappa. ^^ Quindi vai con calma, e quando hai tempo, se ti va, dagli una sbirciatina! =) So perfettamente cosa vuol dire avere settimane infernali, ti capisco benissimo! Sono contenta che la mia Bellatrix ti sia piaciuta…a dire il vero, credo che sia un personaggio molto controverso, con talmente tante contraddizioni al suo interno, che spesso non si sa da che parte cominciare a descriverlo. Ma questa volta ho voluto dare maggior spazio alla sua perversa ossessione per Voldemort…perché farà parte di lei per gran parte della sua vita. Sono anche molto contenta che il quadro ti sia piaciuto! Molti di quelli che userò non saranno tra i più famosi…o meglio, magari l’autore è conosciutissimo, ma i dipinti che userò spesso non saranno i loro “cavalli di battaglia”. Giusto per non cadere un po’ nel banale. Ci sentiamo alla prossima tesoro… ti voglio bene! Morgana
 
Victoire: GRAZIE (due volte! XD) per il commento! Troppi complimenti, davvero! Spero di meritarli ^^ Quando ho scelto il quadro, il nome di Bellatrix è venuto fuori spontaneamente, all’improvviso…con tutto quel freddo, quel cimitero, quei resti abbandonati, non potevo che associarlo a lei =) Spero di trovarti anche alla prossima! Un bacio Morgana
 
Thiliol: Innanzitutto, grazie per il commento!!! E per i complimenti, sono contenta che la raccolta fino a questo punto ti soddisfi! =) Credo che, nonostante sia corrotto e ossessivo, l’amore di Bellatrix per Voldemort può in qualche modo essere “dolce”, proprio come lo hai definito tu. Parliamo sempre e comunque di una donna innamorata! ^^ Che fa tutto ciò che è in suo potere per esser4e speciale davanti agli occhi del suo amato… anche se in questo caso è il Signore Oscuro! Eh eh eh! =) Alla prossima! Un bacio Morgana
  
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