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Autore: LaRagazzaForte    09/03/2015    1 recensioni
"The Winter Of The Soul" è una storia avvincente intrigante e piena di colpi di scena.
E' tratta da una storia vera...la mia
e spero che possa essere d'aiuto per quelle ragazze che, sfortunatamente, si trovano nella mia stessa situazione.
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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 CAPITOLO 3


Scossi la testa nella speranza di eliminare quei pensieri e andai di fretta a prepararmi per la scuola metre ascoltavo di sfuggita i passi insicuri di mio padre diretto nella sua camera da letto situata a pochi passi dalla mia. 
Avevo un bagno dentro camera e prima di raggiungerlo mi affrettai a chiudere per bene la porta della mia stanza...non si può mai sapere.
Arrivata in bagno non persi tempo nel raggiungere la doccia: il getto d'acqua calda mi fece pensare, come sempre, al mio passato ma mi soffermai soprattutto sul sogno fatto in precedenza.
Perchè questa volta mi trovavo nel corridoio?
E quella donna senza volto che significava?
Decisi di mettere a tacere i miei pensieri uscendo dalla doccia e avvolgendomi nel morbido tessuto del mio accappatoio.
Mi diressi verso lo specchio e guardai per qualche istante quel riflesso che tanto odiavo...il mio sgardo cadde sulla coscia destra, dov'erano situati alcuni tagli fatti nei mesi precedenti. 
Poi mi concentrai sul mio viso.
Due occhi grandi castani, un piccolo naso che mia madre definiva " a patata "  e due labbra non troppo carnose dal colore roseo.
Ciò che mi caratterizza è la mia lunga chioma liscia color rame e qualche lentiggine sparsa sul naso e sulle guance.
Odio il mio corpo ed ogni volta che mi guardo, non posso fare a meno delle solite smorfie di disgusto.Non sono grossa, ma neanche magra. Ho un 6-7 chili in più del dovuto e che ho intenzione di perdere. Non posso permettermelo facendo danza!
Sono sempre stata quella con "qualche chiletto in più"  e ciò mi fa sentire a disagio, soprattutto accanto a tutte quelle ragazze con il corpo perfetto e sempre amate da chiunque.
Dopo qualche istante iniziai a truccarmi.
Optai per un trucco semplice: Un leggero strato di mascara per far risaltare e far sembrare ancor più grandi i miei occhi e un lucido trasparente sulle labbra per mantenerle morbide durante la fredda mattinata che mi attende.
Al termine, pettinai i capelli e mi diressi verso l'armadio.
Come ogni mattina, il solito problema: cosa metto?!
Dopo aver meditato a lungo, optai per un Jeans aderente nero ed il mio felmone maschile preferito anch'esso nero ma con delle scritte bianche e rosse, per concludere le mie immancabili Adidas.
Guardai l'orologio: 07:55.
Merda.
Ringraziai mentalmente il Cielo per avere la scuola vicino casa e dopo aver preso il telefonino, iniziai come ogni mattina a correre.
Arrivai a scuola in tempo e subito entrai nella mia classe, la 3M, che si trovava nei sotterranei.
Salutai i miei compagni che mi accolsero calorosamente e andai a sedermi ovviamente in ultima fila.
Essendo una ragazza molto solare, faccio amicizia subito ed è normale che se ami, vieni amata.
Ovviamente parlo di amici dato che fino ad ora, i ragazzi che ho amato, non mi hanno mai degnata neanche di uno sguardo.
La prof di Matematica fece il suo ingresso e e con essa anche la noia che mi accompagnerà per tutte le 6 ore.
Menomale che esiste lei, la mia migliore amica Jennifer; Grazie a lei questo inferno è più sopportabile!
Lei ha un fisico perfetto e fa danza come me solo che lei fa quella classica mentre io Hip Hop.
Due mondi diversi che, come due calamite, si attraggono.
Anche il carattere è molto diverso dal mio: lei è timida e da piccole ci prendevano sempre in giro: a me per il peso, a lei perchè non parlava...ma dopo qualche mio pugno finiva tutto e ci lasciavano in pace.
Già, sono buona e cara..ma guai a chi mi fa incazzare.
Jennifer ha la pelle liscia, due guanciotte rosee, due grandi occhi azzurri, labbra carnose e dei lunghissimi capelli biondi. 
Proprio per questo veniamo sempre chiamate "La bionda e la rossa".
Siamo compagne di banco dall'asilo e lei mi è sempre stata accanto, in tutto quello che è successo e io la considero la sorella che non ho mai avuto.
Neanche lei ha una vita semplice, ma almeno ha una mamma che la ama.
Le nostre mamme erano molto amiche e infatti quando voglio sentire qualcosa su mia madre so che posso contare su Emma, la mamma di Jennifer.
Emma mi ha sempre voluto bene e si è sempre presa cura di me, ha asciugato le mie lacrime ogni volta che ho pianto e mi ha detto che farà di tutto per adottarmi ma io le ho sempre detto che ormai non c'è più bisogno e al compimento dei miei 18 anni andrò a vivere con loro.
Jennifer ha perso il padre in guerra, era un coraggiosissimo militare e lei ne va motlo fiera.
Dice di voler diventare anche lei un militare in ricordo e in onore di suo padre.


<< Che ne dici se andiamo a fare i compiti in riva al mare? >>
Mi disse ad un tratto lei riportandomi alla realtà.

<< ci sto, ma questa volta dobbiamo farli veramente, senza giocare >>
La vidi ridere sotto i baffi.
Ogni volta che andavamo in spiaggia per fare i compiti finivamo per giocare con la sabbia come delle bambine o comperare una palla per poi giocare a pallavolo.

<< Va bene, va bene. Te lo prometto. >>
Si Jennifer, vedremo quanto durerà questa promessa!
Lei ama giocare, è più forte di lei e io..beh..farei la qualunque pur di non fare i compiti!
Alle 10:50 le lezioni furono interrotte dall'intervallo che durava quindici minuti esatti. Andammo verso un muretto all'entrata e ci sedemmo per guardare, come sempre, i ragazzi che passavano. 
Si, la mia amica è timida; ma appena si parla di ragazzi si mette sull'attenti.
Come biasimarla!
Frequentiamo in istituto industriale ed è pieno di ragazzi, anche niente male.
C'era una bella giornata e fuori si stava bene, ci sarannno stati un 22 gradi e non c'era neanche una nuvola in cielo.
Ero seduta tranquilla a godermi il sole guando Jennifer mni diede una pacca sulla spalla facendomi sussultare per il gesto inaspettato.

<< E quello da dove spunta? >>
mi disse indicandomi con lo sguardo un ragazzo alto con l'aria da figo.
<< mmh, troppo fighettino..levaci mano amica >>
dissi incurante del fatto che guardava proprio da questa parte.
Mi girai a guardare Jennifer e notai che non mi stava neanche sentendo essendo troppo impegnata a fissare il nuovo ragazzo.
L'ho già persa, Inizamo bene.


   
 
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