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Autore: Kikyo90    12/12/2008    1 recensioni
“Avevo diciassette anni quando arrivai a Forks e conobbi il mio leone... era incredibilmente bello e fiero e non avevo occhi che per lui.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Amber non credeva ai propri occhi. Il ragazzo che gentilmente la stava aiutando a rialzarsi, altri non era che Patrick. Subito, però, la sorpresa fu rimpiazzata dalla rabbia. Una rabbia sorda che minacciava di esplodere da un momento all'altro e che solo al suo eccezionale autocontrollo, fu in grado di soffocare. Tuttavia, non riuscì a mascherare del tutto la stizza.
-Grazie... soprattutto per non avermi detto che abitavi qui a Forks, di non avermi chiamata e di avermi fatto stare in pena pensando che potevi già essere con un altra. Grazie!
-Calmati, Amber... dopo ti spiego tutto, d'accordo?
-Calmarmi un corno...
A passo svelto, si diresse nella scuola per cercare la segreteria, lasciando il ragazzo a parlare da solo. Era troppo arrabbiata per ascoltarlo.
“Come ha osato farmi una cosa del genere? E io che mi disperavo per averlo perso e per la lontananza, mentre lui se la rideva. Doveva dirmelo che abita qui a Forks, che diamine...”
La segretaria, la signorina Miller, fu molto gentile e le indicò i corsi da seguire e le relative classi. Alle prime due ore, aveva biologia e ci si diresse in fretta per non arrivare in ritardo.
Appena entrò in classe, tutti gli sguardi furono puntati su di lei e, come se non bastasse, il professore la costrinse a presentarsi davanti a tutti. Balbettò qualche parola, dopodiché andò a sedersi ma scoprì troppo tardi che l'unico posto disponibile era quello accanto a Patrick.
Si sedette, badando bene di non guardarlo per non parlargli. Doveva capire che l'aveva fatta arrabbiare per davvero...
Lui non tentò di parlare, ma quando finì la lezione bloccò la ragazza che stava per uscire.
-Aspetta, per favore.
-Perché dovrei?
-Ti prego, scusami. Volevo farti una sorpresa, per questo non te l'ho detto.
-L'altro giorno ho telefonato a casa tua, ma ha risposto una donna. Hai idea di come mi sia sentita,  a dovermi crogiolare nel dubbio che fosse la tua nuova ragazza? Ho pensato che mi avessi solo voluta usare...
-Se avessi davvero solo voluto usarti, avrei accettato la tua offerta. Ti ricordi, no?
Amber arrossì e annuì.
-Allora, sono perdonato?
-Forse...
-Vieni, ti accompagno alla lezione di ginnastica.
La ragazza grugnì. Odiava quella materia, soprattutto perché lei era un pericolo pubblico. Una volta, nella sua vecchia scuola, aveva colpito il naso di una sua compagna con un pallone da basket mandandola in infermeria.
Quel giorno Amber fu al sicuro perché non aveva la tuta e il resto del necessario per fare ginnastica, così restò a guardare.
Il suono della campanella dell'intervallo fu un sollievo per tutti quanti.
Appena uscì dalla palestra, trovò Patrick ad aspettarla. Aveva un sorriso beffardo sulla faccia ma... anche dannatamente attraente...
-Allora, mi hai perdonato?
-Per oggi accontentati di essere messo in forse, caro...
Lui rise del suo tono offeso, mentre si avviavano insieme alla lezione di spagnolo. Lì, però, l'unico posto libero era quello accanto ad una ragazza e Amber ci si sedette.
-Ciao, io sono Miriam Back. Piacere!
-Piacere, io sono Amber Swan.
-Facevi spagnolo nella tua vecchia scuola?
-Si, un po'... qui com'é? Voglio dire, l'insegnante é brava?
-Abbastanza, si. Quella di prima era una sclerata che non sapeva niente della sua stessa materia, per fortuna é cambiata.
-Già.
Le due ragazze dovettero smettere di parlare, perché era entrata la professoressa che aveva richiamato la classe all'ordine.
Quell'insegnante era veramente in gamba e molto brava ad insegnare, e la lezione passò talmente in fretta che nessuno se ne accorse.
-Beh, é ora di andare a casa. Ci vediamo domani, ciao Amber.
-Ciao...
Uscirono dalla classe, e la ragazza trovò come al solito Patrick che la aspettava appoggiato alla porta.
-Ehilà, ciao.
-Ciao...- ormai, anche se faceva l'offesa, aveva deciso di perdonarlo.
-Vieni?
-Dove?
-Ti faccio conoscere il mio gruppo, ti va?
-Va bene...
Si diressero verso un gruppo di quattro persone: due maschi e due femmine. I ragazzi erano molto belli, ma anche le ragazze non erano da meno.
-Ragazzi, vi presento la mia ragazza. Lei é Amber Swan.
-Ciao Amber..
-Piacere di conoscervi.
-Allora, quello alla tua sinistra é Jasper; a fianco a lui c'é Alice; poi c'é Emmett e lei é Rosalie.
-Rose, per gli amici.

 

 

 


Allora, vi ho incuriositi? Quei quattro saranno forse i Cullen? Se si, cosa c'entrano con Patrick? E con Amber? Leggere per sapere...

  
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