Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Rena_Ryuugu    12/12/2008    0 recensioni
Il liquido scarlatto del sangue caldo sembrava fluisse rapido nelle iridi. Questo accompagnato da un repentino cambiamento di umore e ira che scorreva nelle sue vene. – Chimaira… – sussurrò Milady sconvolta. “Mmhm… Sembra che Hayame si sia fatta viva per davvero. È ora quindi della mia apparizione geniale !” La porta caduta che ora copriva in parte le gambe di Sousuke fu scaraventata sul soffitto e si frantumò in mille pezzi. Con uno scatto rapido il ragazzo si alzò in piedi e si scostò la fuliggine e la segatura della porta dai pantaloni. Milady e le guardie con Hayame compresa guardarono la scena atterriti. Sousuke si stiracchiò gli arti e distese i muscoli fischiettando allegramente, di spalle agli altri. Con una mano si scostò un poco i capelli e finalmente si voltò ai presenti, destando in loro lo stupore più incredulo. Come se avessero cambiato di parte, l’occhio smeraldo del ragazzo divenne opaco mentre l’occhio vermiglio si accese di nuova vita. Hayame rimase sconvolta davanti alla vista del fratello che stentava a riconoscere – Sou…Suke… ? – sibilò balbettando e insicura. Il ragazzo sorrise sensuale, con un espressione mai vista sul volto del ragazzo. Avevo uno sguardo serio e determinato, ma anche visibilmente malizioso e sensuale. Schiuse le labbra e, con la sua stessa voce ma ora più sensuale e intensa, disse: – Buonasera, madamigelle… Il vostro cavaliere è qui ! – Tutto sembrava, tranne un timido e insicuro undicenne.
Genere: Thriller, Sovrannaturale, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo II – Segreti

 

Sousuke e Hayame rimasero immobili davanti a quello spettacolo agghiacciante. Sulla parete opposta, nella sinistra, scaffali di metallo contenevano organi in sottovuoto in barattoli, accuratamente catalogati. Cuori, polmoni, reni e organi di vario genere e tanti, tanti, tantissimi occhi. Occhi di varie forme e colori, appartenuti a tantissime specie animali ed esseri umani. Dal centro della parete fino all’angolo destro, invece, 5 enormi cabine d’incubazione riempite d’acqua con persone rinchiuse in stato vegetativo. Tubi e sistemi di controllo esaminavano continuamente lo stato di salute delle 5 persone imprigionate. 3 bambini e 2 bambine in tutto. Il primo bambino, partendo dalla sinistra, aveva 8 anni all’incirca, capelli castani e completamente nudo all’interno della vasca. Il secondo, una bambina, aveva invece 12 anni circa, come Sousuke e Hayame, dagli splendidi capelli biondi che nuotavano sinuosi nell’acqua. Il terzo, un altro bambino, aveva circa 10 anni, o forse più, capelli corvinei. Il quarto, un altro bambino ancora, era forse il più piccolo e gracile degli altri, probabilmente di 5-6 anni, in posizione fetale nell’acqua. L’ultima invece era una ragazza, la più grande e più intubata, di circa 15 anni e dai lunghissimi capelli rosso fuoco. Tutti erano addormentati e respiravano tramite dei tubi di respirazione posizionati sulla bocca, mentre il resto del corpo – braccia, gambe e dorso – erano controllati da piccole prese, collegate ad un'unica centrale di controllo, sulla parete destra.

Hayame sfilò davanti alle vasche d’incubazione, accarezzando il vetro freddo e osservando il candore dei bambini imprigionati. Si fermò all’ultima cabina, quella della ragazza rossa e la osservò ammirata da una bellezza tanto candida. Le lacrime scesero calde sulle guance della bambina, appoggiando la fronte sul freddo vetro. Intanto Sousuke, alle sue spalle, cominciò a guardarsi attorno, raggiungendo alcuni archivi. Osservava le etichette esterne e leggeva alcuni documenti. Aprì uno scaffale e scorreva le varie cartelle, cercando qualcosa di interessante fino a quando…

 – Hayame, vieni qui !! – disse Sousuke, con voce preoccupata – Ho trovato qualcosa di strano –. Hayame si risvegliò dalle sue turbe interiori e raggiunse il gemello – Cosa hai trovato ? – chiese, prendendo alcuni documenti che Sousuke le porse. I documenti erano riposti in ordine alfabetico negli archivi, secondo precisi schemi di catalogazione. Tra questi, la maggior parte dei documenti riguardavano informazioni e verbali “top secret” su sperimentazioni ignote:

 

 

Hitomi Syndrome – Caso n° 291: Takami Sousuke e Takami Hayame.

 

Le cavie n° 97A-97B, nati da un parto gemellare eterozigote dalla cavia n°63, sono state denominate Sousuke e Hayame Takami. Requisite alla madre il giorno dopo lo svezzamento, sono entrati a far parte della ricerca “Hitomi Syndrome”. Il ricercatore a cui sono affidati i gemelli è la dottoressa Hidachi Yuumi, laureata all’università Taiyo in Medicina Genetica e membro del Centro di Ricerca sullo Sviluppo di Nuove Chimere, bandito dall’ONU ma che tuttora agisce clandestinamente in tutto il Giappone e nel resto dei Paesi Industrializzati.

I due bambini sono di buona salute e il loro fisico è predisposto alle sperimentazioni genetiche sul mutamento fisico-oculare. Il Consiglio Generale ha predisposto le seguenti istruzioni:

 

Takami Sousuke:

-Sesso Maschile

-Peso: 7,0 kg

Procedura di Sperimentazione: Alterazione Psichica della Personalità attraverso scariche di impulsi elettromagnetici esterni al sistema nervoso centrale e impianto di microchip per il controllo delle fasi di alterazione e mutamento nelle cornee degli occhi.

Fine Ultimo: Creazione di Duplici Personalità Controllate  al fine di raggiungere nuovi traguardi scientifici nel campo di malattie mentali e utilizzo secondario come armi da guerra.

Fisionomia Oculare: Bicromia

 

Takami Hayame:

-Sesso Femminile

-Peso: 7,2 kg

Procedura di Sperimentazione: Attraverso l’impianto di ormoni geneticamente modificati e impulsi elettromagnetici di ampia frequenza, si ricerca uno Sviluppo e Potenziamento delle Capacità Fisiche, Sensoriali, Psichiche e Cerebrali oltre i Limiti delle Capacità Umane.

Fine Ultimo: Raggiungimento di Un Essere Umano con Proprietà Psico-Fisiche Superiori alla Sfera Concepita dall’Uomo per l’utilizzo come macchine da guerra per i Paesi Interessati alle sperimentazioni

Fisionomia Oculare: Occhi Rossi

 

 

Sousuke rimase immobile, tenendo a malapena i fogli di carta in mano. Gli occhi fissi ed inespressivi e la bocca semiaperta, nel tentativo di dire qualcosa, fare un urlo, sfogarsi il più possibile il suo dolore represso. Hayame abbassò lo sguardo, trattenendo il più possibile le lacrime agli occhi – Hayame… Com’è possibile… ?? Noi… – Un filo di voce uscì dalle labbra del gemello, colmo di disperazione. La ragazza strinse i pugni e con un attacco improvviso fece cadere a terra i fogli che aveva in mane Sousuke – Adesso basta !!! Non voglio più vedere queste assurdità !! Andiamocene prima che possa fare qualche pazzia… – Prese la mano del fratello e corsero fuori dal laboratorio, che si face trasportare senza minima resistenza. La loro vite erano cambiate di punto in bianco, con la scoperta di un mistero più di grande di loro stessi. Un segreto che custodivano e che non sapevano nemmeno l’esistenza. Chi erano ? Cos’era l’Hitomi Syndrome ? E soprattutto… Loro erano umani ?

 

Usciti dal laboratorio, l’allarme della sicurezza iniziò a trillare assordante, segno che qualcuno aveva notato il disordine causato prima. I due scapparono veloci, nella direzione opposta; i corridoi iniziarono ad animarsi delle guardie e la via della fuga si fece sempre più lontana. Scesi lungo le scale, giunsero in un’ala dell’edificio completamente deserta, quasi abbandonata. Un cartello impolverato illustrava la via verso l’uscita e indicava il piano: Centro di Ricerca Biologica. Mano nella mano, proseguirono lungo il corridoio. Un macabro silenzio aleggiava nel corridoio deserto e abbandonato; alcune porte erano chiuse, altre semi aperte, mentre le lampade erano spente e alcune in procinto di fulminarsi da un momento all’altro.

 – Hayame, ho paura… – disse Sousuke spaventato. La sorelle strinse la sua mano e proseguì silenziosa nel tragitto. Ancora pochi minuti e sarebbero stati salvi.

Il lungo corridoio deserto concludeva con una porta chiusa con un cartello appeso: Exit. Uscita. Sousuke, alla vista quasi miracolosa della fine del loro travaglio, lasciò la ferrea presa della sorella e si lanciò verso la porta ricolmo di gioia. Dietro di lui Hayame sorrise alla gioia crescente del fratellino ma qualcosa turbò la sua speranza. Un presentimento fulmineo si insinuò nei suoi pensieri, bloccandola del tutto. – Sousuke !!!!!!!! NON FARLO !!!!!!!!!! – urlò lei, ma fu troppo tardi. Il fratello prese la maniglia fredda e aprì la porta della loro luce… O della loro rovina. Una forza immensa fece scaraventare la porta dall’altra parte, schiantandosi contro Sousuke, che cadde a terra ferito e privo di sensi. – Oh mio Dio !!!! – Hayame si gettò a soccorrere il fratello steso a terra, scoppiando a piangere. Alla porta Milady accompagnata da un numero indefinito di guardie e soldati aspettavano impazienti i due bambini. La donna alla tenera vista sorrise diabolica e si avvicinò cauta. – Catturate la ragazzina. Il bambino è innocuo – ordinò severa la donna a braccia conserte. Le guardi presero lesti Hayame, bloccandola completamente; la ragazza cercò invano di liberarsi e tornare dal fratello ferito. La donna si avvicinò a passi lenti e tranquilli, le braccia conserte e la voglia insana di vendetta dipinta sul volto.

 – Allora Principessina dei miei stivali, hai finito di giocare ?? – cominciò la donna con voce cantilenante – Principessina, Principessina… Come potevi sperare tu, misera bambina, di poter sfuggire al potere di noi adulti ?? Noi siamo coloro che ti abbiamo creato, cresciuto e permesso di vivere in salute e nella gioia. Così ci ripaghi ? Fuggendo insieme al tuo amatissimo fratello verso l’ignoto ? Non si fa così Principessina, non si fa ! – uno schiaffo sul volto della bambina concluse la patetica cantilena. Hayame non rispose: continuava solo a piangere e osservare il fratello privo di sensi a terra. Milady guardò con uno squallido sorriso il bambino a terra e iniziò ad accarezzare i capelli e il volto candido.

 – Non toccarlo !! – tuonò furiosa Hayame, mentre gli occhi ardevano infuocati. Milady osservò di nuovo incredula il misterioso cambiamento delle iridi della ragazza. Gli occhi prima di un rosso opaco e spento si erano illuminati e pareva ardessero di un fuoco interiore. Il liquido scarlatto del sangue caldo sembrava fluisse rapido nelle iridi. Questo accompagnato da un repentino cambiamento di umore e ira che scorreva nelle sue vene.

  Chimaira… –  sussurrò Milady sconvolta.

 

“Mmhm… Sembra che Hayame si sia fatta viva per davvero. È ora quindi della mia apparizione geniale !”

 

La porta caduta che ora copriva in parte le gambe di Sousuke fu scaraventata sul soffitto e si frantumò in mille pezzi. Con uno scatto rapido il ragazzo si alzò in piedi e si scostò la fuliggine e la segatura della porta dai pantaloni. Milady e le guardie con Hayame compresa guardarono la scena atterriti. Sousuke si stiracchiò gli arti e distese i muscoli fischiettando allegramente, di spalle agli altri. Con una mano si scostò un poco i capelli e finalmente si voltò ai presenti, destando in loro lo stupore più incredulo. Come se avessero cambiato di parte, l’occhio smeraldo del ragazzo divenne opaco mentre l’occhio vermiglio si accese di nuova vita. Hayame rimase sconvolta davanti alla vista del fratello che stentava a riconoscere – Sou…Suke… ? – sibilò balbettando e insicura. Il ragazzo sorrise sensuale, con un espressione mai vista sul volto del ragazzo. Avevo uno sguardo serio e determinato, ma anche visibilmente malizioso e sensuale. Schiuse le labbra e, con la sua stessa voce ma ora più sensuale e intensa, disse:

 – Buonasera, madamigelle… Il vostro cavaliere è qui ! –

Tutto sembrava, tranne un timido e insicuro undicenne.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Rena_Ryuugu