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Autore: shinimaka    09/03/2015    1 recensioni
AMBIENTATO DOPO IL LIBRO- LO SCONTRO FINALE
Il campo mezzo-sangue è in subbuglio;l 'oracolo ha predetto una nuova profezia...che succederà ??
'' la vita o la morte, il tutto o il niente...
Le gemelle maledette periranno...
Trionfo non diventerà, finchè distrutto non sarà...''
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione di Semidei, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Una nuova era'
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                   Capitolo 14



Pov.Alex

Vide schizzare via Scarlett, alla velocità della luce, senza poter far niente.

Voleva seguirla, ma non gli sembrava il caso, infondo era un fifone, un cagasotto .

Era indeciso sul da farsi : se seguirla o rimanere li, con gli altri, che anche loro non sapevano che cosa fare.

 

Una forte agitazione si annidava nei corpi di tutti, nessuno era mai entrato nel bosco, o se l’aveva fatto non era mai tornato indietro, e sapere che due di loro si erano persi lì e un’altra era appena entrata non li rendeva proprio entusiasti. Soprattutto lui, che era innamorato di quest’ultima.

Gli sembrava ancora strano e incomprensibile la sua immediata cotta per lei…che poi stando a quello che diceva la madre di Scarlett, tutto ciò era già stato deciso dal Fato.  In un modo o nell’altro si sarebbero incontrati, prima o poi.

Gli era sempre sembrato strano non essersi mai infatuato di altre ragazze…per un certo periodo aveva anche pensato di essere gay…ma alla fine, resosi conto che il futuro che sognava lo faceva comprendendo una ragazza.

E ora l’aveva trovata… non poteva perderla solo per le sue paure.

Facendosi coraggio, pensò a un modo per risolvere tutto senza mettere in pericolo gli altri.

 

 

Pov. Nike

 

L’esperienza più brutta che abbia mai avuto, fu quando scoprì che Nestor se ne era andato senza salutarla…ma ciò che aveva appena vissuto vi si avvicinava molto, anche se si poteva definire un’esperienza da brividi.

Essere seguiti da una specie di lupo infernale non era il massimo…anche se alla fine non andavano verso di loro.

Erano stati fortunati  a non essere loro il bersaglio, ma qualcun altro… ora, chi era quest’altro ??

E comunque doveva essere per forza uno dei loro amici visto che erano solo lì.

-Maledizione…!!-esclamarono contemporaneamente, avendo pensato alla stessa cosa e resisi conto che qualcuno era in pericolo.

Cercando di uscire dalla incavatura del tronco rischiarono di rimanerne incastrati: Nestor portava Nike ancora in braccio.

 

Invece di correre ad aiutare i loro amici finivano sempre per trovarsi con il culo per terra, come in quel momento.

 

Presi dall’impazienza di alzarsi, caddero nuovamente, come in uno di quei film comici, in cui i due protagonisti per alzarsi sbattono uno contro l’altro per poi cadere dinuovo come due pere cotte.

-Nestor, maledizione, smettila! Non riesco ad alzarmi se continui così…-

-Non è colpa mia, il terreno  è scivoloso!-

-si, si. Tutte scuse…ora aiutami.!-

-Ehy. E’ vero, non ti sto prendendo in giro, è colpa del terreno.-

-Non mi interessa di chi è la colpa. Il problema è che noi siamo qui ad aspettare non so cosa, mentre i nostri amici non sanno nemmeno il pericolo che incombe su di loro. DOBBIAMO MUOVERCI !-

-Si, hai ragione dobbiamo muoverci- dicendo così, i ragazzi si tirarono su appoggiandosi uno all’altro, per non rischiare di cadere dinuovo.

 

Pov. Rea

“Dannata erbaccia”

 

-Stupida, stupida, stupida erbaccia! Maledetti fili colorati che spuntano dal terreno, siete di intralcio!- si ritrovò a parlare da sola.

Troppa erba per i suoi gusti.

 

Con la spada in mano, non faceva che tagliere tutto quello che trovava sulla sua strada, spazientendosi.

 

“ora mi metto ad urlare. Non so da quanto tempo sono in questo luogo di merda e tutto perché quei due avevano deciso di tubare come colombi nel bosco…ma dico io non potevano farsi i cazzi loro in un luogo più tranquillo di questo?!”

-ora devo prima mettermi a cercare loro e poi potrò fare quello che dico io! CHE ROTTURA DI COGLIONI!- urlò presa da un’improvvisa rabbia, calciando una piccola…

 

Piccola si fa per dire.

 

 

…pietra d’avanti a se.

 

Aspettando il rumore della sua caduta sul terreno, quello stesso rumore che l’avrebbe aiutata a calmarsi, si fermò con la spada puntata davanti a se.

Invece, quello che sentì non assomigliò per niente al rumore di un macigno che cade per terra.

Ma mai si sarebbe aspettata di vedere quello che le si parò difronte.

 

 

Pov. Erato

 

Ormai erano passate due ore da quando Rea si era addentrata nella foresta. Stava iniziando a spazientirsi.

-Ok ragazzi, bisogna mantenere la calma- disse Percy alla folla di semidei che non facevano altro che borbottare.

 

Questa frase non fece altro che farla incazzare ... Come poteva stare calma se sapeva che i suoi amici erano in pericolo. In quel momento la rabbia le fece perdere il controllo.

-Come posso mantenere la calma se so che quella testa vuota di Nestor si trova da solo con Nike... E il sol pensiero che Rea li sta raggiungendo ... Ora sono in tre- disse velocemente Erato balbettando l'ultima frase.

Percy cerco di non ridere ma tutti quanti avevano già pensato a male, ma dopotutto la situazione era grave, non c'era tempo per scherzare. Due nuove reclute del campo si erano addentrate nel bosco, e l'unico che ha un pò di esperienza sul campo di battaglia è quella testa dura di Nestor... La cosa non la rassicurava molto.

Decise quindi di andare a parlare con i grandi capi fregandosene altamente dei consigli di Percy e Groover che non facevano altro che ripeterle stronzate. Si catapultò alla Casa Grande, scardinando nuovamente la porta, facendo infuriare ancora di più Zeus.

-Quando alzerete le vostre chiappette divine da quelle fottute sedie e deciderete ad aiutarci ?! Eh! EH! EHHH!- Più nervosa che mai, avanzò nella stanza stracolma di Dei da strapazzo, pronta a puntare tutta la sua rabbia verso il primo che le avrebbe fatto girare i coglioni.

 

Che non aveva, tra l’altro…ma fà lo stesso.

 

Scioccata dalla direzione deviata dei suoi pensieri, prese un profondo respiro pronta a riniziare con la sua sfuriata.

Quando vide suo padre alzarsi capì che forse stava esagerando …forse.

 

La voce di Zeus non fece che confermare tutto:-TUUUU……-

 Leggermente impaurita dall’improvviso cambiamento di ruoli fece un passo indietro, andando a scontrarsi con il petto del padre di Nike.

-M-m-m-mi scusi…i-i-i-io non volevo…!-disse incominciando ad agitarsi.

-oh, non preoccuparti cara…piuttosto, dimmi questo Vecchio bacucco perché non fa altro che lamentarsi ?!- le chiese, mettendole sulle spalle un braccio come per confortarla.

 

Un silenzio glaciale seguì quelle parole.

 

Pov. ARETHAS BLAYNE

 

-Stupido moscerino che non sei altro, invece di stare qui ad accorciare il mio autocontrollo perché non vai a cercare tua figlia, persa nel bosco ?!?- gli disse con l’espressione di un uomo che cerca di fare dell’ironia ma che ,invece, sembrava una gallina che viene spennata.

 

Pensare una cosa del genere non gli avrebbe creato dei problemi, ma si accertò di non averlo detto ad alta voce perché se no avrebbe dovuto ritenersi un uomo morto.

Purtroppo, mentre pensava a tutto ciò, si perse una parte della conversazione che stava avvenendo all’interno di quella stanza e quando riuscì a riconnettersi ad essa era troppo tardi.

 

-…Non c’è da preoccuparsi, con Nike c’è Nestor, quel ragazzo si è sempre dato da fare…-

 

BOOM…ecco quello che la sua testa aveva registrato all’istante.

 

“Niiiiiiiiiikeeeeeeee, amore del papà…Niiiikeeeeeee.

Shig, shig .

Nestor, figlio di una buona madre, se osi intaccare la purezza della mia dolce bambina giuro che ti UCCIDOOOOOOOOO”

 

 

 

Pov. Rea

 

Davanti a i suoi occhi si presentò la scena più strana, e forse un po’ disgustosa, che avesse mai visto.

Strana, perché un ragazzo completamente nudo, dai lunghi capelli neri e a striature bianche, sedeva per terra con le gambe incrociate e teneva in mano la pietra che prima aveva lanciato.

 

“ quindi è stato lui ha fare quel verso prima, quando ho calciato la pietra” pesò distrattamente.

 

Disgustoso era, invece, il fatto che fosse quasi interamente ricoperto di fango…sperava fosse fango.

 

Purtroppo i pochi passi che fece catturarono l’attenzione del suddetto ragazzo, creandole l’inquietante sensazione che quello non fosse soltanto un ragazzo disperso.






A.A.
Allora, sono viva e vegeta, e con un nuovo capitolo per voi. 
So che sono in un immenso ritardo, e che se non fosse stato per la mia carissima
I
ceThandetWave non ce l'avrei mai fatta, ma questo non è stato, ma non lo è ancora tuttora, un periodo per dire proficuo. Purtroppo, anche se avevo avvisato i rischi di un'altro ritardo, non ho potuto evitarlo. Spero che con questo capitolo mi perdionate, ma credo che dovrete continuare ad odiarmi perchè come sempre non sono sicura del lasso di tempo che passerà fino alla mia prossima pubblicazione.
SCUSATE ANCORA.



P.s. BUONA NOTTE da shinimaka 


 

  
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