Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Silvy08    10/03/2015    7 recensioni
Salve a tutti una TakuRan [con accenni alla RanMasa] che inizierà come un'amicizia forzata ma che diventerà qualcosa di molto più profondo e che insegnerà a entrambi valori molto importanti. Spero di vedervi dentro :)
Tratto dal primo capitolo:
La donna sentendo la voce del ragazzo chiamarlo gli si avvicinò
- si signorino?-
-voglio che quel ragazzo diventi mio amico- disse Takuto indicando il ragazzo dai capelli rosa al centro del gruppo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 14 -Unexpected-
 
Un anno dopo
 
Era passato passato esattamente un anno da quando Kirino e Shindou erano stati sorpresi dalla madre del castano a baciarsi.
Nonostante la conseguente punizione della madre del castano i due ragazzi stavano ancora insieme ed erano più felici che mai.
Dopo due mesi di "prigionia" la madre di Shindou gli concesse di nuovo la libertà di uscire dalla sua stanza, e dopo quattro mesi lo aveva lasciato addirittura libero di uscire di casa, sicura ormai che il figlio si fosse completamente dimenticato dello strano ragazzo dai capelli rosa.
La donna, infatti, sembrava sempre più felice in quel periodo. Naturalmente c'era un motivo per la sua felicità e questo motivo era una ragazza, più in specifico Akane Yamana.
La ragazza, infatti, si presentava a casa degli Shindou per vedere Takuto quasi ogni giorno. La madre di Shindou si era quindi convinta che tra i due ragazzi stesse nascendo del tenero ed era assai felice di questa cosa. Si era convinta che quel bacio che il figlio si era scambiato con un altro maschio era solo il frutto di una fase adolescenziale e che suo figlio fosse perfettamente eterosessuale. Non sospettava minimamente che in realtà fosse tutta una loro idea per ammorbidire la donna e riavere la propria libertà.
 
Kirino era sdraiato con la testa appoggiata alle gambe di Takuto, mentre quest'ultimo guardava la televisione con scarso interesse.
-Sai ho avuto un'idea- esclamò dal nulla il rosa sollevandosi e guardando il proprio ragazzo negli occhi.
-Sarebbe?-
-Vedi, di questo passo tua madre non ti lascerà mai uscire di casa e noi saremo costretti a vederci sempre qui in segreto stando ben attenti a non farci sentire-
Avevano, infatti, varie volte rischiato di farsi sentire da qualche cameriera o, peggio, dai genitori. Shindou era riuscito a salvare la situazione chiudendo Kirino nel suo bagno e dicendo che i rumori provenivano dalla televisione. Ma più i giorni passavano più la loro paura di essere scoperti cresceva e se mai fosse successo allora sarebbe davvero stata la fine.
-Secondo me, dovresti invitare qui Akane-
-Credevo che lei non ti piacesse- Shindou era sorpreso, ogni volta che Kirino sentiva parlare di Akane si incupiva e cercava di cambiare discorso.
-Non ho detto che mi piace la mia idea-
-Uuh il mio Ran è geloso!- era bello vedere quanto il rosa ci tenesse a lui, lo faceva sentire in qualche modo desiderato.
-Non sono geloso- borbottò in tutta risposta il rosa abbassando lo sguardo.
-Ah no?-
-Ok, ok, mi arrendo. Sono geloso, va bene?-
-Si molto meglio. Vai avanti, dai- disse ridendo il castano.
Kirino parve ricomporsi e tornò al suo discorso -Se tu invitassi Akane, tua madre sarebbe al settimo cielo e molto più propensa a lasciarti uscire da questa maledetta casa. Inoltre, mi sembra di aver capito che Akane sa di noi due, quindi capirebbe la situazione-
 
Il piano di Kirino aveva funzionato alla perfezione, anche se inizialmente il castano era titubante perché gli sembrava di sfruttare Akane solo per i loro scopi. Ma appena informò la ragazza del piano di Ranmaru lei fu contentissima e accettò all'istante, aggiungendo che finalmente avrebbe conosciuto Ranmaru Kirino, il ragazzo di cui Shindou non smetteva mai di parlare.
Quindi trascorsero i primi quattro mesi nascosti in quella stanza che stava davvero diventando troppo stretta. Kirino si intrufolava nella villa quasi tutti i pomeriggi dopo la scuola, alcuni giorni, per via degli allenamenti non riusciva a passare dal suo ragazzo e quindi lo chiamava la sera, dopo mangiato e passavano un paio di ore a chiacchierare per poi, inevitabilmente, finire per addormentarsi al telefono. Questo perché, dopo i primi due mesi, la madre di Takuto oltre a lasciargli la libertà di uscire dalla stanza gli aveva anche restituito il telefono; in quello stesso momento aveva capito che era stata proprio la madre a inviare quello stupido messaggio a Ranmaru.
Si poteva dire che, alla fine dei conti, ora Akane stesse un po' più simpatica a Kirino, grazie a lei ora i due ragazzi si potevano finalmente vedere all'aria aperta e senza paura di essere scoperti.
Insomma, la vita per i due giovani aveva preso davvero una bella piega e quell'anno passato insieme li aveva uniti più che mai.
Si conoscevano da quasi due anni e ormai avevano entrambi sedici anni.
Durante quella conoscenza avevano formato il loro carattere migliorandosi a vicenda. Shindou era diventato più forte e piangeva molto meno frequentemente, influenzato dal carattere forte del rosa. Kirino era molto meno impulsivo grazie alla natura calma di Takuto che riusciva a placarlo. Di sicuro il castano poteva vantarsi di essere il primo e l'unico a riuscire a calmare Kirino quando era furioso, nemmeno la madre del rosa ci era mai riuscita.
Tutto procedeva nel migliore dei modi.
Insomma tutto sembrava perfetto. Se non fosse stato per quel giorno...
 
 
-Ran, ho voglia di gelato-
-Dai,dobbiamo andare al parco-
-Se non mi lasci prendere il gelato non vengo- esordì il castano fermandosi all'improvviso.
-A volte mi sembri davvero un bambino- protestò Kirino che si era fermato a sua volta ad aspettare il suo ragazzo -sai che non abbiamo molto tempo. Oggi ho gli allenamenti e Tenma mi ha praticamente obbligato ad andare-
-E da quando ti fa paura Tenma?-
-Oh no, non è Tenma il problema, quello che mi fa paura è il suo ragazzo, Tsurugi. Sai quello alto, aria sempre tenebrosa.. È molto protettivo verso Tenma-
-Aww sembrano proprio carini-
-E lo sono, ma noi siamo molto più carini-
-Hai ragioni. Quindi mi prendi o no il gelato?- chiese il castano facendo una perfetta imitazione di un cucciolo.
-E va bene hai vinto. Ma sappi che se Tsurugi mi picchia sarà tutta colpa tua- no, proprio non ce la faceva a resistere a Takuto quando gli faceva quegli occhi dolci.
-Me ne farò una ragione-
-I sensi di colpa ti uccideranno-
-Imparerò a conviverci-
Si avviarono quindi verso la gelateria ridendo tra di loro.
Fu solo nel momento in cui ormai erano in mezzo alla strada che il rosa avvertì il rombo del motore di un auto che andava un po' troppo veloce.
L'unica cosa che riuscì a fare prima anche solo di formulare un pensiero fu spingere Shindou lontano.
Poi il buio.
 
***
 
 
Angolo dell'autrice
 
Buongiorno. Finalmente ho finito la sessione invernale degli esami e ho potuto scrivere il nuovo capitolo, mi scuso per la brevità.
So che mi odierete un sacco per come ho concluso questo capitolo, ma scusate senza un po' di suspense che ff sarebbe??
Bene, per scoprire cosa accadrà non vi resta che leggere il prossimo capitolo, o meglio aspettare che io aggiorni, non so ancora dirvi se riuscirò ad aggiornare a breve.
 
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate :)
Al solito mi scuso per eventuali errori.
Grazie a tutte le persone che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate, grazie a chi sta semplicemente leggendo questa ff.
Un ringraziamento speciale alle persone che mi hanno lasciato una recensione, grazie davvero mi fa sempre molto piacere sentirvi.

Alla prossima
Un bacio, Silvy ^.^
 
 
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Silvy08