Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: emilyxxx    12/12/2008    1 recensioni
-dici che si risveglia?- sussurrò Alba a Tom. -ne dubito… certo, che quella c’è andata giù forte!- rispose lui toccando con l’indice la macchia violacea intorno all’occhio di Liz. -c…che succede?- si sentì sussurrare da una voce debole, coperta dal rumore delle auto sull’autostrada. -oh Liz! Certo che potevi non andare a stuzzicare quell’armadio!- ridacchiò Alba. -siamo nel tour bus…- continuò ancora la rossa vedendo che l’espressione persa e confusa dell’amica rimaneva al suo posto. -non ci hanno licenziate?- -no!- rispose sorridendole la rossa. Quel viaggio sarebbe stato difficile…. O forse no. [...] -ok, adesso, ditemi dov'è la mia borsetta con il trucco!- disse minacciosa Alba facendo mettere tutti in riga. -Bill lo escludo... Tom! sei stato tu...- e si avvicinò lentemante al ragazzo. -io...io non...- -zitto!!-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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-allora, quale sarebbe la tua idea strabiliante?-chiese Alba aggrappandosi meglio al braccio dell’amica.
-tu zitta! Aspettami qua!- e l’ammollò su una poltroncina rossa di pelle, in una stanza che puzzava di nuovo, con tutti mi mobili completamente moderni.
Non si ricordava neanche come c’erano arrivate.
Iniziò a giocare con una ciocca di capelli, sbattendo la lingua sul palato un paio di volte.
Si voltò sentendo dei passi dietro di lei.
-Chicca! Verresti un secondo?- Liz le porse una mano.
Alba la guardò scettica.
-em….ok…- rispose dubbiosa.
si fece trascinare per una lunga stanza, piena di dischi e poster di cantanti.
-Liz?-
-ssssh!- le rispose l’amica.
Alba non ci stava capendo niente.
Poi alzò lo sguardo verso la porta dove Liz l’aveva appena scaraventata.
-tu devi essere Alba Krüger… giusto?– La rossa annuii accigliata.
-quante lingue parli, signorina Krüger?- rispose il signore, su una quarantina o meno d’anni, annuendo.
-em…quattro, Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco e sto imparando l’Italiano…- disse sussurrando.
-perfetto! Vuole venire a firmare?- rispose l’uomo sorridendo.
-em…è?- chiese Alba inclinando la testa.
-la sua cara amica, Liz, è cugina della nostra segretaria, che mi ha chiesto di avere un colloquio di lavoro…-
“oddio…e questo sarebbe un colloquio? Mi ha fatto solo due domande?” pensò lei.
-ora? Così?…cioè… potrei, em…pensarci?- chiese la rossa a quel punto, schiarendosi la voce.
L’uomo la guardò allibito.
“ma guarda questo! Neanche si presenta!” pensò tra se e se Alba scuotendo la testa lentamente.
-em..si, certo…- disse dopo aver inclinato la testa.
La rossa face un cenno con il capo e uscì dalla porta, forse sbattendola troppo violentemente.
Si ritrovò davanti una Liz troppo sorridente.
-allora, qual’è la prima tappa della band per cui farai la traduttrice? Portandomi con te…ovviamente…- Alba alzò gli occhi al cielo.
-ci devo pensare… ti rendi conto che verrò sballottata da una parte all’altra del mondo!- si giustificò la rossa aprendo le braccia.
-senti… è un’opportunità…secondo me… hai studiato così tanto…- rispose incamminandosi verso l’uscita Liz.
-ok… forse hai ragione… ma poi? Dormiremo in un… bus! E poi… aspetta!- Alba alzò le mani come un vigile –tu che farai?- continuò poi.
-em… la truccatrice? Sono brava… dai! Questo concedimelo!- Alba ridacchiò.
-forse hai ragione…- disse guardando il marciapiede.
-ovviamente ho ragione! Che ti credi!- e la bionda diede una spintarella all’amica che ridacchiò sistemandosi un ciuffo di capelli ribelle.

-ok, no panic!- esclamò la bionda mentre apriva il frigo in cerca di cibo.
-e adesso che c’è!- rispose frustrata l’amica.
-abbiamo finito definitivamente le scorte di cibo!- rispose Liz mentre rovesciava il contenuto del cartone del latte nel lavello.
-ma..-
-scaduto!- intervenne prima che l’amica le dicesse di non gettare via l’ultima risorsa di oggetti o liquidi commestibili.
-tocca a te andare al supermercato!- alzò subito una mano la bionda.
-scusami, l’altra volta ci sono andata io per prendere i biscotti e il latte che hai appena gettato! Com’è possibile, era ieri!- rispose Alba mentre giocava con il pollice e l’indice sul suo labbro inferiore.
-bhè, cara la mia Ally, ieri hai fatto cadere i biscotti appena comprati nella gabbietta di Lù…-

“-presi i biscotti?-
-si!-
-portali qua Ally… che li metto nella dispensa…-
-arrivo… aspetta! Già che ci sono cambio la gabbietta al gatto!-
-ma porta prima i pacchi no!-
-no! La gabbietta è più vicina, poi mi scordo di lavarla…-
-ok…fai…-
-allora, via la gabbietta, ok,…. Poi… em…. Ok, un po’ di deodorante… e…’azzo!-
-che succede?-
-em………”


-em… giusto!- confermò sussurrando la rossa mordendosi il labbro.
-e il latte… l’hai comprato ieri, che era il 12…. E tu questo l’hai comprato che scade…il… fammi vedere…- Liz si chinò a riprendere il cartoccio del latto.
-10!...di questo mese!- Ally sbarrò gli occhi.
-ok, capito, vado io!- aggiunse in fretta, così in fretta che Liz quasi non la capì.
-vedo a piedi! Ciao Lizzy!-
-ciao Ally! Stai attenta a non farti mettere sotto!- urlò la bionda mentre s’accasciava sul divano.
Seguita dal rumore, misto alla risata di Alba, della porta che si richiudeva.

  
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