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Autore: ninety nine    11/03/2015    7 recensioni
Dodici storie, una per ogni mese dell'anno. Dodici (o forse più) personaggi, per ognuno un momento da descrivere. Una sola ambientazione, il distretto di Katniss, di Gale, di Peeta e di tanti altri, ma in ogni sua stagione.
In questa storia darò vita a dodici momenti, belli o brutti, di vita quotidiana, in cui proverò ad approfondire la vita nel distretto, lasciando che siano i protagonisti a parlare. Personaggi principali o secondari, amati o odiati. Tramite le loro vite, le loro storie, conoscerete un po' meglio il distretto più remoto di Panem!
#Gennaio - Romulus Thread
#Febbraio - Hazelle e Posy Hawthorne
#Marzo- Rory Hawthorne
#Aprile- Primrose Everdeen
#Maggio- Madge Undersee
#Giugno- Il violinista
#Luglio- Katniss Everdeen
#Agosto- Gale Hawthorne
#Settembre- Delly Cartwright
#Ottobre- Peeta Mellark
#Novembre- Sae la Zozza
#Dicembre- Haymitch
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Primrose Everdeen aveva sempre amato i fiori da cui prendeva il nome.
Erano piccoli e delicati, ma nel contempo forti e capaci di resistere al clima mutevole della primavera del Distretto.
Per la ragazzina era sempre una sorpresa vederli spuntare a cavallo tra Marzo e Aprile, quando ormai la neve si era sciolta del tutto e il prato iniziava a tingersi di verde e giallo.
La cosa buffa era che il suo corpo sembrava aver preso tutte le caratteristiche dalle primule: anche lei era minuta, ma dentro di sé si sentiva forte, un po' come il sole che cercava di resistere alle nuvole piovigginose di aprile, e persino i suoi capelli avevano lo stesso colore dei fiori. Questo in realtà a Prim dispiaceva, perché quando li fissava ai nastri che le chiudevano le trecce sembravano spegnersi e scomparire tra il color grano delle ciocche.
Ma era affezionata a quei piccoli fiori anche per un altro motivo: le ricordavano suo padre.
Katniss le aveva sempre detto che era stato lui a darle quel nome, molto più dolce, più da bambina di quella della sorella maggiore, ma che dava un senso di resistenza quasi uguale al suo, con quelle due R nel mezzo che rafforzavano la dolcezza del nome.
Oltre a questo, la ragazzina si sarebbe ricordata per sempre il giorno della commemorazione dei minatori morti nell'incidente tra cui c'era anche suo papà, accaduta alcune settimane dopo l'esplosione.
Erano i primi giorni di Aprile e la pioggia aveva appena smesso di picchiettare sui vetri delle finestre di casa Everdeen, lavando via almeno un po' della polvere che vi si era posata, ma non riuscendo a far scivolare via nemmeno un po' della confusione che si agitava nel cuore della bambina.
Aveva sette anni e faticava ancora a capire come mai il capofamiglia non tornasse più a casa, la sera, sporco di polvere e sudore ma con quel sorriso che tanto le piaceva, e come mai non la sollevava più in alto con le braccia, facendola volare come le ghiandaie che cantavano insieme a lui, o come mai sua madre sembrasse ogni giorno più distante.
Quel giorno, non appena aveva smesso di piovigginare, Katniss l'aveva aiutata a vestirsi elegante provando a sorriderle nel vederla così bella, nonostante avesse le labbra serrate nel tentativo di trattenere quelle lacrime che a volte Prim le vedeva versare, la notte, sul cuscino di fianco del suo, ma che quel giorno premevano per uscire anche in pieno giorno.
La bambina era rimasta affascinata dalla bellezza della camicetta che le aveva fatto indossare e avrebbe voluto che Ace la vedesse, nonostante Katniss gliel'avesse detto abbastanza chiaramente che non sarebbe più tornato.
Alla sua domanda sul perché si vestissero così bene, anche se lei sopra il vestitino si era ostinata a mettere comunque la giacca di pelle del padre, e come mai lui non era li con loro, con indosso la camicia azzurra che metteva soltanto nelle festività o alla Mietitura, Katniss aveva confermato ciò che la bambina prima aveva soltanto temuto.
Non tornerà più. le aveva detto Questo é il suo funerale, Prim.
Quelle parole avevano aperto nella piccola una voragine che fino a quel momento aveva voluto tener chiusa, ignorando i segni evidenti della morte del padre che la sua sensibilità aveva colto.
Questa sensazione di vuoto le era rimasta sia durante la cerimonia che poi nei giorni successivi e aveva fatto sì che lei ricordasse poco di quei momenti, se non un fatto accaduto mentre si dirigevano in piazza.
La minore delle due sorelle camminava con gli occhi bassi, osservando le scarpe che sollevavano sbuffi di polvere umida ben visibile sotto al sole pallido del mese che filtrava tra le nuvole.
Ad un certo punto aveva visto qualche primula spuntare e aveva strattonato Katniss, indicandogliele.
La maggiore aveva sorriso, ma Prim aveva visto i suoi occhi rimanere spenti, anche mentre si chinava a raccoglierle e gliele sistemava in fondo alle trecce.
La bambina ne aveva stretta una tra le dita ed era rimasta ad osservarla poco convinta.
-Non si vedono- aveva osservato, con le lacrime che minacciavano di scivolarle sulle guance, un po' per quel fatto e un po' per il dolore che provava e che anche le piccole cose sembravano amplificare.
Katniss aveva stretto l'ultima primula tra le dita e aveva sussurrato che papà le avrebbe viste, da lassù.
Prim sapeva che la sorella non credeva che dopo la morte ci fosse qualcosa, lo aveva intuito dai suoi discorsi, ma che stava soltanto cercando di sollevarle il morale e che avrebbe dovuto ricambiare in qualche modo.
Allora la bambina aveva preso il fiore dalle dita della sorella e se l'era portato alle labbra, cercando di farlo suonare come faceva loro papà per farle ridere.
Katniss l'aveva guardata con tenerezza e si era ripresa il fiore.
-Si fa così- le aveva detto, mostrandole come fare e producendo un fischio lungo e lineare. Poi l'aveva guardata ancora e si era accovacciata davanti a lei.
-Facciamo una cosa, Prim? Tutti i giorni, ad Aprile, verremo qui, io e te, e faremo suonare una primula. Papà ci sentirà e saprà che gli vogliamo bene, okay? Aprile sarà il suo mese.-
Gli occhi della sorella avevano preso una sfumatura adulta mentre diceva quelle parole, ma nel frattempo in essi si era accesa anche una piccola scintilla.
Lei aveva annuito e promesso che lo avrebbero fatto, sempre.
Era per quello che, per lei, quel mese era sempre stato speciale, come quei piccoli fiori che portavano il suo nome.
Aprile, con il suo sole tiepido, il tempo ancora mutevole e i colori che ritornavano a brillare, era il mese dedicato a suo padre e le primule il modo di farsi sentire e di dire al mondo che non si era dimenticata di lui, che gli voleva ancora bene nonostante se ne fosse andato troppo presto lasciandole pochi ricordi di loro insieme.
Ci avrebbero pensato le ghiandaie a far si che il fischio del fiore arrivasse dovunque fosse ora, portato dalla brezza leggera della primavera.

 

Buongiorno!

Vi avviso già che scrivere questo capitolo è stata un'impresa, nonostante il paragone Prim-primule sia praticamente ovvio e forse anche per questo, dato che ho cercato di renderlo un po' originale e nel frattempo di rimanere IC e fedele ai tempi del libro (sappiamo che il signor Everdeen muore sicuramente prima di Maggio, altre informazioni mi sfuggono, quindi la scelta era tra Marzo e Aprile e il secondo mese mi sembrava più ''da Prim''. Spero che vi piaccia comunque! )
In questo capitolo mi sono trovata a dover dare un nome al signor Everdeen, e la scelta è caduta su Ace (che dovrebbe leggersi Eis, se non sbaglio). Ho scelto questo nome un po' perché me ne sono innamorata, un po' perché è il soprannome di un mio compagno di classe che ha un carattere simile a quello di Katniss e padre (per quanto quello di quest'ultimo di conosca) e un po' per la sua musicalità, che riporta al saper cantare.
Detto questo, vi avviso che anche il quinto si prospetta difficile da scrivere, ma vedrò di fare il prima possibile, prometto...preferisco pubblicare un po' più tardi ma con una qualità maggiore!
Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento, le opinioni e le recensioni sono sempre ben accette!
Grazie a tutti voi che avete la pazienza di seguirmi, a presto k_j

PS Per chi se lo stesse chiedendo, vi assicuro che le primule fischiano davvero, per lo meno quelle selvatiche!
Nda edit: Mi fanno notare che non libro é specificato che Mr Everdeen muore in gennaio...devo mettermi a rileggere la trilogia. Perdonatemi per questo errore...fate finta che muoia in marzo o che quella di Aprile sia una specie di commemorazione molto post (?) *tenta di giustificarsi in qualche modo stupido*Sorry.

EDIT 24/3/15: Banner inserito!

  
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