Se l’amore è sì ruvido con te
siilo tu altrettanto con l’amore,
e rendigli puntura per puntura:
alla fine vedrai che l’avrai vinta…
Basta, datemi adesso un qualche astuccio
dove poter nascondere la faccia.

“Litigioso amore, amore odiato, tutto quanto dal nulla fu creato, vanità seria, pesante leggerezza, disarmonico caos di forme belle…”

Alla Tana c’è un gran trambusto. I Weasley e Harry Potter si stanno preparando per il fatidico Ballo Estivo a casa dei Malfoy. Non che ovviamente siano invitati, ma che divertimento ci sarebbe altrimenti? L’unica ad opporsi è Ginny.
“Perché siete così testardi?” sussurra ai suoi fratelli. “Farete solo un gran casino! Non siete i ben accetti in quella casa” continua imperterrita.
“Infatti sorellina è proprio questo il punto. Fare casino, oppure divertirci un po’. E questa volta portiamo anche te. A costo di scagliarti un Petrificus Totalus e vestirti io stesso e…truccarti e…pettinarti” le rispose Fred nascondendo infine una smorfia disgustata al solo pensiero. Ma l’effetto è il desiderato: Ginny orripilata all’idea che suo fratello possa vestirla e tutto il resto sbarra gli occhi e si chiude la porta della camera alle spalle dopo aver velocemente sussurrato: “Le minacce non valgono però!”
Escono furtivamente di casa dopo aver detto che sarebbero andati alla festa di Dean Thomas a Molly che li costringe a rivelargli la loro uscita armata di cucchiaio di legno.
A bordo della macchina, il gruppo vestito stranamente elegante si dirige alla super villa Malfoy…
“Muoviti Fred, arriveremo in ritardo!”
“Meglio no? O vuoi farti beccare e farti cacciare subito dopo le ore che hai speso per sistemarti quei dannati capelli?!”
Arrivano e dopo aver parcheggiato il più lontano possibile da quelle Nimbus 2001 e le carrozze con gli unicorni, pianificarono come entrare senza essere visti.
“Potremmo passare dalla finestra…”suggerisce Ron.
“Si così mi si sgualcisce l’abito, pezzo di imbecille!” esclama George.
“E se passassimo dall’entrata dicendo che siamo parenti lontani dei Malfoy?”
“Ma ti pare che ci lascerebbero entrare?! Ma ci hai visti?!”
“Ehm..scusate?” intervenne Ginny.
“Sei proprio un idiota!”
“E tu un beota!”
Ginny alza gli occhi al cielo ed estraendo la bacchetta esclama “Silencio!” riuscendo ad avere il silenzio e l’attenzione che cercava di attirare.
“Bene. Se invece molto intelligentemente passassimo dalla porta sul retro?” domandò.
Tutti si guardano con espressioni sbalordite, tranne Ron che cerca inutilmente di parlare non riuscendoci. Ginny lo libera dall’incantesimo e gli fa cenno di parlare.
“Come sai che c’è una porta sul retro?”
“Tutte le ville hanno una porta sul retro!!” gli urlano contro tutti gli altri all’unisono.