Note: Ambientato in un ipotetico futuro dove la Karasuno è arrivata alle Nazionali.

Bip. Bip.
Tsukishima alzò infastidito gli occhi dal libro che stava leggendo. Quanti saranno stati fino a quel momento? Cinque come minimo. Almeno cinque fottuti sms negli ultimi dieci minuti.
Yamaguchi captò immediatamente il malcontento del suo compagno di stanza e si rivolse a lui in tono di scusa:
"E' Shimada-san, gli sto raccontando della partita di oggi". Quel giorno erano iniziati i campionati nazionali e nonostante il livello fosse stato incredibilmente alto fin dall'inizio, la Karasuno era riuscita a passare il primo turno.
"Gli stai facendo la cronaca minuto per minuto?" sbottò caustico Tsukishima.
"No ma...hai ragione, ti sto dando fastidio, immagino sarai stanco." disse Yamaguchi, ben conscio che il suo migliore amico aveva un intero match sulle spalle, mentre lui era entrato solo per pochi minuti in virtù del suo ruolo di pinch server.
Si alzò per andare sul balcone della loro stanza e Tsukishima sentì poco dopo la suoneria del suo cellulare, seguita dai suoi mormorii concitati.
Decise d'interrompere la lettura e infilarsi le cuffie della musica, il suo modo abituale per isolarsi dall'assillo che era il mondo circostante. Quando però vide che Yamaguchi non accennava a rientrare si spazientì, si alzò dal letto e uscì sul balcone, dove trovò il ragazzo lentigginoso che conversava spensierato.
Tsukishima gli strappò con poca grazia il cellulare dalle mani e si rivolse a colui che stava all'altro capo della linea.
"Vecchio signore, se non la smette d'insidiare i ragazzini liceali finirà che l'arresteranno."
"Tsukishima? Cosa..." sentì pronunciare dall'altra parte, prima di riattaccare senza tanti complimenti.
"Tsukki!" gridò Yamaguchi sbigottito "non è come credi!".
"Ah no?"
Yamaguchi abbassò lo sguardo. "Sì è vero, mi vedo con Shimada-san." ammise "ma le cose non stanno come hai insinuato. Lui non mi ha forzato in nessun modo, anzi sono io che l'ho coinvolto".
Tsukishima tacque, in attesa. Yamaguchi parlò ancora, un po' a disagio:
"Ecco, come dire...questa persona smuove i miei sentimenti, mi sprona, mi fa sentire al sicuro e soprattutto mi rispetta immensamente" finalmente alzò la testa e guardò l'altro negli occhi, il tono fermo. "Non farebbe mai nulla per ferirmi, questo lo so per certo, quindi...mi farebbe piacere se anche tu gli dessi una possibilità, se provassi ad incontrarlo e capire veramente che tipo di persona è..."
Tsukishima sbuffò. "Non sono mica tua madre" disse premurandosi di apparire il più seccato possibile "comunque al ritorno vedremo che si può fare".
Yamaguchi s'illuminò e gli saltò al collo "Grazie, grazie Tsukki!".
Il ragazzo biondo annaspò per allontanare l'altro "Ho solo sospeso il giudizio per ora, e levati di dosso, Yamaguchi!".
"Scusa, Tsukki!". Nel mentre il suo cellulare squillò di nuovo, Tsukishima si congedò con un cenno del capo rientrando nella camera e si buttò sul letto, già in parte pentito della promessa che gli era stata strappata.
Sarebbe stata una trasferta molto molto lunga.


Note finali: Io la ShimaYama la shippo abbestia, sappiatelo (anche se non se la fila nessuno, la mia solita fortuna di shippare le coppie più sfigate olè!), e mi piacerebbe scrivere qualcosa di più serio su di loro in futuro (ma non ho la più pallida idea di cosa per ora). Tra l'altro ho notato solo ora che non c'è Shimada nella lista dei pg qui su Efp, devo rimediare al più presto! Comunque ho provato a immaginare la reazione di Tsukishima ad una loro eventuale frequentazione ed è venuta fuori questa, una cosina molto molto semplice, senza troppo impegno. Chi vuole può anche vederci dello TsukiYama volendo, anche se io personalmente li adoro come brotp. Yamaguchi è un bambino dolcissimo, tutti lo amano tanto e vogliono la sua felicità, compreso quello tsunderone del suo migliore amico.
Al momento sto mettendo insieme le idee per un'altra long ma per ora è ancora tutto mooolto in alto mare e il tempo scarseggia ahimè. Grazie a chi ha letto e alla prossima.