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Autore: Elrond    13/03/2015    2 recensioni
Una raccolta di piccoli capitoli dedicati alla mia otp NaruSasuNaru, seguiranno un personale ordine cronologico e un personale ordine di prompt, racconteranno le vicende di questi due compagni!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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2.

Kids!, altalena, bacio

 

 

Il giardino di villa Uchiha era bellissimo e perfettamente curato, non per nulla era l'orgoglio di Mikoto, e quel pomeriggio era pieno di bambini: Naruto era già stato in quella bella casa con il proprio amichetto, ma quello era un giorno speciale; per il suo compleanno, la mamma di Sasuke gli aveva organizzato una bella festa, alla quale aveva invitato i suoi compagni di classe.

A Naruto tutto quello ricordava la festa organizzata a casa sua un paio di mesi prima, anche se in realtà erano cambiate un sacco di cose da allora: Sasuke non era più il bambino silenzioso che aveva conosciuto, o meglio, lo era ancora, ma non con lui. Avevano stretto amicizia ed ora, spesso, era il piccolo Uchiha a chiedergli di giocare insieme.

Quel giorno non era stato diverso, per la gioia dei suoi genitori il festeggiato si era scatenato in tutti i giochi proposti a lui e ai bambini invitati; Sasuke si era calmato solo quando era stata annunciata la torta: Naruto, che dal canto suo era tutto sudato a causa delle frenetiche corse che l'avevano visto protagonista fino a qualche minuto prima, non vedeva l'ora di scoprire quale fosse il dolce – Sasuke gli aveva confidato quanto poco gli piacessero le cose dolci, ma aveva accettato l'idea della torta perché sapeva quanto piacessero al suo amico.

 

« Sasuke! Amore, vuoi fare una foto con i tuoi amici, prima? »

 

Naruto adorava la mamma di Sasuke, era bella e il modo in cui parlava era estremamente dolce – il biondino non l'aveva mai vista arrabbiata, ed era certo che, dopo la sua mamma, quella del suo amichetto fosse la migliore del mondo: per questo, nonostante la riluttanza del bambino dai capelli neri, fu Naruto a passare un braccio sulle sue spalle. « Ne ne, Sas'ke, facciamo una foto tutti insieme? » ripeté entusiasta, ed il suo sorriso in qualche modo riuscì a convincere il festeggiato, che si limitò ad annuire mentre il proprio amico pensava a chiamare il resto dei bambini, che si radunarono ben presto vicino al piccolo dai capelli neri. Naruto si mise alla sua destra, un bel sorriso e due dita sollevate nel segno della pace che il suo papà gli aveva insegnato a fare durante le foto, mentre alla sinistra del festeggiato una splendente Sakura era riuscita a farsi spazio e a mettersi a fianco al compagno di classe che tanto le piaceva.

Esattamente di fronte a quel gruppetto di bambini c'erano i genitori di Sasuke, il suo papà con la fotocamera tra le mani e la sua mamma ad incitare i piccoli a sorridere il più possibile.

 

« Siete pronti? Tre, due, uno... Sorridete! »

 

Dato che fuori era una bella giornata di sole, Naruto non si era aspettato il flash che invece era scattato da solo, e che l'aveva accecato per un paio di secondi. Quando i suoi occhietti celesti tornarono a vedere, la prima cosa che il bambino vide fu Sakura... Che dava un bacio sulla guancia di Sasuke, il quale sembrava piuttosto infastidito da quel gesto inaspettato. Il biondino, dal canto suo, stava osservando la scena con due occhi spalancati, e le guance gli si fecero rosse quando vide l'espressione imbarazzata sul viso della bambina che tanto gli piaceva. Il moretto sembrava felice che quella rompiscatole si fosse allontanata da lui, ma Naruto non stava minimamente calcolando il proprio amico. « Sakura-chan! Anche io ne voglio uno! » esclamò il bambino dai capelli biondi, superando il festeggiato per avvicinarsi alla coetanea, che lo guardò per un attimo con le sopracciglia aggrottate prima di capire a cosa si stesse riferendo il compagno di classe. « Umh, no... Non voglio, Naruto... » borbottò la piccolina, allontanandosi di qualche passo per avvicinarsi alla propria migliore amica, Ino, che guardava la scena senza dire nulla. « Ne, ne, perché no? Hai appena dato un bacio a Sasuke! Danne uno anche a me! » protestò in tutta risposta il biondino che, nonostante il rifiuto, non aveva perso il proprio sorriso luminoso.

Sakura sembrò valutare la cosa per qualche attimo, ma poi chiuse gli occhi verdi e scosse la testa, negando nuovamente. « No! Non mi piaci, Naruto... I tuoi capelli sono strani, e anche gli occhi... E poi ha quei segni sulle guance... » spiegò, cercando di essere il più gentile possibile nonostante ciò che stava dicendo non fossero complimenti. Ovviamente, il bambino non prese bene ciò che l'altra gli stava dicendo: non riusciva a capire, molto spesso l'avevano chiamato gaijin* per il suo aspetto e la cosa lo faceva soffrire nonostante la mamma ed il papà gli avessero detto innumerevoli volte di non badare a quelle parole, ma sentirlo dire dalla bambina che tanto gli piaceva era particolarmente doloroso... Il biondino non si accorse del silenzio che si era creato attorno a lui, fino a quando non avvertì le guance paffute bagnate d'acqua: Sasuke, qualche passo lontano da lui, lo stava guardando con aria preoccupata, ma proprio quando l'amichetto chiamò il suo nome ad alta voce, Naruto aveva già iniziato a correre.

 

I suoi genitori si sarebbero arrabbiati tantissimo nel sapere che aveva percorso tutto solo la strada che separava la villa degli Uchiha alla loro modesta casetta, ma per fortuna a Naruto non era successo nulla, benché avesse corso per tutto il tempo con la vista offuscata da grandi lacrimoni. Il bambino non riusciva a capire perché avesse reagito in quel modo, dopotutto era successo altre volte che lo chiamassero in quel modo... Non si sarebbe mai aspettato di sentire quelle parole da parte della bimba più bella della classe, proprio non riusciva a capire, la sua mamma gli ripeteva in continuazione quanto fosse un bel bambino. Kushina continuava a ripetergli che i suoi occhi erano i più belli del mondo, perché uguali a quelli del suo papà, così come i suoi capelli; per qualche attimo si chiese se fosse stata la mamma a mentirgli per tutto quel tempo, ma ben presto le sue preoccupazioni slittarono al fatto che non c'erano luci provenienti dall'interno della sua casa – mamma e papà avevano detto che avrebbero approfittato della festa per andare a fare delle compre, ed evidentemente non erano ancora tornati, il che significava che il bambino non sarebbe potuto tornare a casa fino a quando non sarebbero tornati anche i suoi genitori.

Naruto scrollò le spalle piccoline, senza preoccuparsi dell'assenza di Minato e Kushina; poteva entrare dal giardino, e rimanere li per un po', quindi si mosse velocemente andando sul retro della casa: aprì il cancelletto, e chiudendoselo alle spalle si fece largo nel prato di casa sua, dove i genitori avevano sistemato dei giochi, come uno scivolo ed un recinto di sabbia che in quel momento era coperto da un telo blu ed impermeabile. Di solito il biondino si divertiva un sacco a giocare all'aperto, ma quel pomeriggio non era dell'umore e, trascinando i piedini, si diresse piuttosto verso l'altalena, si sedette sul seggiolino di legno, ed iniziò a dondolarsi lentamente. Chissà come stava proseguendo la festa di Sasuke, e chissà se il suo amichetto se la fosse presa perché se n'era andato; a ben pensarci, il moretto ne aveva di motivi per essere arrabbiato con lui... Non era rimasto nemmeno per la torta! Chissà almeno se era buona... Con uno sbuffo, il piccolo si diede una spinta più forte, ma non era intenzionato a dondolarsi chissà quanto e ben presto finì con il tornare fermo dov'era.

 

Non sapeva quanto tempo fosse passato dalla sua brusca fuga, ne quando sarebbero tornati a casa i suoi genitori, ma fuori non era ancora buio e per il momento Naruto era tranquillo e, stranamente, silenzioso – era un bambino dall'energia incredibile e anche quando giocava da solo in giardino era in grado di fare un baccano immenso, ma non quel giorno... Un rumore improvviso, come qualcuno che si stava muovendo accanto alle foglie della sua siepe, lo fece raddrizzare di colpo, il cuoricino che tremava velocissimamente... Fino a quando gli occhietti celesti non si posarono sulla figura di un altro bambino, dai capelli color ebano.

« Sasuke? » il nuovo arrivato si limitò ad un sorrisino timido nel sentir chiamare il suo nome, mentre si avvicinava all'amichetto dopo essersi chiuso a sua volta il cancelletto alle spalle. Gli occhi di Naruto si erano fatti grandi e sorpresi, ma non si spostò dall'altalena, lasciando che fosse l'altro bambino ad avvicinarsi a lui; « Perché sei qui? E la tua festa? » chiese il biondino, guardandolo in cerca di spiegazioni che Sasuke non tardò a dare. « Non era divertente senza di te... Mi dispiace che sei andato via... » borbottò con lo sguardo basso, un piccolo broncio sulle labbra. Senza che il piccolo potesse fare veramente qualcosa per combattere le lacrime, Naruto si ritrovò una seconda volta a piangere: non solo si era sentito tremendamente umiliato dalle parole di Sakura, ma ora sapeva anche di aver fatto un torto a Sasuke nel giorno del suo compleanno... « Hey! Naruto, non piangere! » il piccolo Uchiha si fece ancora più vicino all'amichetto, prendendogli delicatamente le guance con le sue manine magre; « M-mi di-dispiace... S-Sasuke... H-ho rovinato... la... t-tua festa... » singhiozzò il piccolo, senza alzare lo sguardo per incontrare gli occhi color onice di Sasuke. Nonostante tutte le sue parole, tutti i suoi “Va tutto bene” e “Non ti preoccupare”, Naruto non la smetteva di piangere: possibile che il suo amico si fosse rattristato così tanto per uno stupido bacio, che tra l'altro a lui non era affatto piaciuto? Kami, le bambine erano così appiccicose, sempre a voler dare baci o abbracciare i maschietti... Non che a Sasuke non piacessero i baci, quelli della sua mamma erano i più belli del mondo, ed in realtà era da un po' che anche lui voleva provare a dare un bacino a qualcuno... Ma non di certo a Sakura! « Naruto! Ora basta! » sbottò spazientito, decidendo di assecondare quella sua infantile curiosità: strinse con un po' di forza in più le guance del biondino e, strizzando gli occhi, li chiuse mentre si avvicinava al suo visetto. Le loro labbra si sfiorarono appena, quelle del suo amico erano tutte bagnate di lacrime, ma a Sasuke non diede particolarmente fastidio; in realtà, quando si allontanò, aveva un'espressione piuttosto piatta sul viso. I grandi si davano quei baci di continuo, ma a lui non sembravano nulla di speciale... Per lo meno Naruto sembrava essersi calmato, e questo lo fece sorridere felice.

 

« Non piangere più, okay? »

 

Note: Ciao a tutti, e grazie per aver letto questo secondo capitolo! Mi dispiace tantissimo per il ritardo, purtroppo non ho tenuto conto, dopo la pubblicazione del primo capitolo, che sarei partita per la Germania la settimana successiva *risatina imbarazzata*. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, sono degli amori quei due ciccini da piccoli... >w< Alla prossima settimana!

  
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