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Autore: TonyCocchi    13/12/2008    1 recensioni
La mia primissima fanfic! Comicità e romanticismo, nonchè NaruHina a volontà! ^^ Ma ci sarà spazio anche per altre coppie! Ecco a voi il mio primo tentativo di mostrare come Hinata finirà per conquistare il cuore di Naruto e come quest'ultimo vedrà in lei la ragazza perfetta per lui! Buona lettura!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Altri, Naruto Uzumaki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'NaruHina Forever!!! - Vita, risate, amore'
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NaruHina forever
(Nota: i capitoli di questa fic sono postati insieme alle introduzioni e agli epiloghi con cui sono stati postati originariamente non qui su EFP. Ho deciso di mantenerli perchè questa fic, come poi anche le altre, è un percorso dei miei primi passi nella scrittura. Preamboli e conclusioni sono una storia fuori dalla storia, la mia dello "scrittore" di fic novello con le sue iniziali insicurezze)

BUONA LETTURA!!!



Ciao dal vostro Naruxhina! Mi scuso per lo scorso capitolo che, come avete letto, non parla per nulla di Naruto e Hinata. Ora torno sulla retta via e spero nel migliore dei modi! Mi auguro che questo capitolo vi piaccia: finalmente Naruto e Hinata faccia a faccia!

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!


Era la vigilia del compleanno di Hinata e questa volta ci occuperemo appunto di lei. Per l’emozione aveva dormito poco: era già sveglia dall’alba e non sapendo che fare si era messa ad estrarre le piume dal cuscino dicendo:
“Ce la faccio… svengo… ce la faccio… svengo… ce la faccio…”
Alla fine sommersa di piume sembrava un pollo gigante con due occhioni bianchi. Anche dopo aver sviscerato il cuscino non si decideva ad alzarsi. Cominciò così a combattere con se stessa:
H1: “Dai Hinata, puoi farcela!”
H2: “No che non puoi! Resta a letto eviterai figuracce!”
H1: “NON ASCOLTARTI! Vuoi davvero che Naruto non venga al tuo compleanno? Vuoi davvero continuare a scappare di fronte a lui?”
H2: “Non puoi farci niente! Tanto sverrai di nuovo!”
H1: “Non è detto!”
H2: “Si invece! Hai già provato ed hai fallito quando ti ha salutato l’altra volta.”
H1: “Chiudi il becco, rinunciataria!”
H2: “Zitta schiappa!”
H1: “Ti ricordo che stai sfottendo te stessa!”
Continuarono a discutere fino alle 9 del mattino, poi Hinata1 uccise Hinata2 tagliandole le vene con uno shuriken…
Hinata si alzò: la parte risoluta aveva vinto. Tremava ancora dall’emozione, ma sentiva che il giorno non sarebbe trascorso se non avesse prima parlato direttamente a Naruto, faccia a faccia!

Hh (Hiashi Hyuga): “Era proprio ora! Sei diventata anche pigra adesso?”
Hi (Hinata Hyuga): “Scu-scusate padre…”
Ha (Hanabi Hyuga): “Meno male, sei viva! Ho temuto che avessi avuto un infarto durante la notte!”
N (Neji Hyuga): “Si vede che non era destino…”
Non lo intendeva nel peggiore dei modi, ma Neji non era bravo in battute e tra l’altro era affetto da sindrome del fatalista…
Neji uscì, quella mattina era in missione col team Gai, così la casata principale fece colazione insieme.
Hh: “Hinata cos’hai?”
Hi: “C-cosa?”
Hh: “Non so, ma mi sembri più lunatica del solito…”
Hi: “N-no… io… perché dite questo?”
Hh: “Beh… ti stai mangiando le unghie… quelle di Hanabi!”
Ha: “AHIA! HINATA! CHE CAVOLO FAI?”
Hi: “OHMAMMA! Scu-scusa… Hanabi!”
Le stranezze non finirono lì: le bacchette tremarono in mano a Hinata per tutta la colazione, al punto che la sorella e il padre sospettarono che avesse contratto il Parkinson!
Hiashi Hyuga la guardò sospettoso. Utilizzando di nascosto di byakugan riuscì a capire che Hinata era emozionata e c’era qualcosa che la preoccupava…
Hh (pensiero): “Grande, ho scoperto l’acqua calda! Byakugan, rivelami qualcosa di utile!”
… era combattuta tra il fare o non fare una certa cosa… sembrava dovesse… incontrarsi con qualcuno… ah, e voleva che alla festa di domani le regalassero un peluche a forma di volpe…
Hh (pensiero): “Qui gatta ci cova…”
Hinata terminata la colazione si alzò ed andò a prepararsi per la missione più impegnativa che avesse mai affrontato… Attraversò l’ampio cortile della residenza Hyuga fino al portone dove Hanabi stava aspettando i suoi compagni di squadra per una missione.
Ha: “Ehi Hinata! Sei calma ora?”
Hinata annuì…
Ha: “Cosa devi fare che ti rende tanto nervosa? Sembri ancora più schizzata del solito!” Hanabi era l’esatto opposto di Hinata: sveglia, attenta, allegra, spavalda e tra l’altro aveva già un fidanzatino… All’età di 10 anni era già genin…
Hi: “N-non vado a fare assolutamente nulla… oggi non ho missioni in programma…”
Ha: “Allora perché sei così preoccupata? Dai Hinata! Non ho bisogno del byakugan per capire che nascondi qualcosa! Dai dimmelo! Dimmelo!”
Aveva pur sempre 10 anni, ed era la classica sorellina rompiscatole…
Hi: “Basta Hanabi, ora devo andare…”
Ha: “Hai fretta per non avere nulla in programma… A PROPOSITO! Stanotte hai parlato nel sonno! Hai detto qualcosa a proposito di un certo Naru…”
Hi: “ADDIO!”
Alla velocità della luce Hinata passò il portone e lo chiuse in faccia alla sorella che per lo spostamento d’aria venne scaraventata nella fontana al centro del giardino.

Hinata aprì gli occhi e si ritrovo di fronte i suoi amici.
H: “Ciao Kiba, ciao Shino, ciao Akamaru. Ehm… aspettate da molto?”
Akamaru stava facendo finta di essere morto…
K: “PIANTALA!”
S: “Brava Hinata! Non abbiamo dubitato di te neanche un attimo!”
H: “… QUELLE SONO CORDE?”
Shino e Kiba si scambiarono una veloce occhiata imbarazzata…
K: “Ehm… NOOOO! Sono… guinzagli per Akamaru!
Shino e Kiba provarono i “guinzagli” addosso ad Akamaru che rischiò di soffocare!
S (sussurro): “Visto? alla fine non ne abbiamo avuto bisogno!”
K: OK Hinata… ANDIAMO?”
H: “S-si!”

Si misero così alla ricerca di Naruto per il villaggio.
Durante il tragitto videro i maestri Asuma e Kurenai camminare fianco a fianco.
K: “Maestra Kurenai!”
Come i due si accorsero di loro scomparirono tanto velocemente che produssero un tornado che spazzò via una decina di bancarelle.
K: “Ma che avevano quei due?”
S: “… Oh, no! Kiba possibile che tu non capisca un tubo?”
K: “Ma che devo capire? Ehi, Hinata, c’è qualcosa che devo capire?”
Hinata lo aveva capito e sorrideva felice!

K: “ECCOLO! BERSAGLIO INDIVIUDUATO!”
Naruto stava seduto sotto un albero a riposarsi. Aveva appena finito di allenarsi con il maestro Kakashi su una nuova tecnica: il Rasenshuriken; ora stava riprendendo fiato prima di andare al chiosco di ramen per la seconda colazione…

K: “Bene, adesso…”
S: “ADESSO PER PRIMA COSA RECUPERIAMO HINATA, è SCOMPARSA!
Si era volatilizzata senza fare il minimo rumore e senza lasciare traccia, non per niente è una ninja!
K: “SIGH… Avanti Akamaru, cerca!”
Akamaru prese ad annusare dappertutto. Trovò: una banconota da 1000 ryo, un panino ancora semi-commestibile di Choji, una calzamaglia verde d’allenamento di Rock Lee, un pettine di Ino, un fermaglio di Sakura, una videocassetta del film “Il paradiso della pomiciata”, un pezzo degli scacchi giapponesi di Shikamaru, un pacchetto di sigarette ancora intero di Asuma, il taglia-unghie di Kiba (che però era stato buttato via e non perso…), le lenti a contatto (nere ovviamente!) di Shino, ed altre innumerevoli carabattole che depose ai piedi dell’amico.
Kiba raccolse la banconota e se la mise in tasca…
S: “Poi penseremo a restituire questa roba ai legittimi proprietari, certo che Konoha è piena di persone distratte!”
K: “Riguardo Hinata?”
Akamaru, si blocco come un cane da caccia in posizione di punta verso un albero.
K: “Ma non sai pensare ad altro?”
Shino si avvicinò all’albero e chiese alle fronde:
“Hinata sei lì?”
H: “SI…”
K: “E che ci stai a fare?”
H: “… Guardo il panorama… è molto bello! E poi da qui vedo meglio Naruto!”
S: “Lo vedrai ancora meglio quando gli sarai faccia a faccia. ADESSO SCENDI SUBITO DI Lì, PRIMA CHE EVOCHI UN BRANCO DI TERMITI ED ABBATTA L’ALBERO!” Hinata ubbidì.

S: “Ascolta Hinata, lo so che sei nervosa, ma non è un buon motivo per aver paura. Devi solo chiedere a Naruto di venire al tuo compleanno, non è assolutamente una tragedia. Non preoccuparti! Noi ti sosteniamo. Ora va lì e dì quello che devi dire!... A proposito: digli di invitare anche Sakura, ce ne siamo completamente scordati!”
H: “Ohmamma! L’avevo dimenticata!”
K: “Siiiiii, CERTO…”
S: “Il momento è giunto: il momento in cui il bruco decide di liberarsi dal suo bozzolo per iniziare una nuova vita come farfalla... è il momento di Hinata che parla faccia a faccia con Naruto! IL MOMENTO DEGLI EROI!”
K: “Calmati Shino! Stai enfatizzando troppo la cosa!
S: "Scusa, ora mi ricompongo."
Due secondi e si ricostipò completamente.

Hinata si decise. A passi decisi si lasciò dietro gli amici ed avanzò prontissima verso Naruto.

K: “Beh… sembra risoluta… sta andando alla grande!”
A: “Caii, wof, wuuf, bau, bauuu, sigh!” (trad: “Tranne per il fatto che sta sbagliando strada, sigh!”)
Hinata era così assorta nel suo obiettivo e nel ripetere migliaia di volta le parole da dire per non dimenticarsele che aveva deviato ed aveva mancato Naruto di 50 metri andando a finire in un vicolo… O forse perché la timidezza la respingeva da lui come due poli uguali di una calamita? Comunque Shino, Kiba ed Akamaru la agguantarono prima che urtasse qualche altro lampione.
H: “Ehm… grazie ragazzi!”
K: “Se permetti Hinata faccio in modo da non farti più deviare…”
Kiba la mise perpendicolare a Naruto e le fece indossare dei paraocchi laterali come quelli dei cavalli per fare in modo che andasse solo dritto. Ma Shino glieli tolse: non era il caso di fare altre figuracce. Diedero gli ultimi incoraggiamenti all’amica, che si voltò ad andò incontro al suo obiettivo, stavolta per la via giusta. Kiba era visibilmente preoccupato, Shino tanto per cambiare era impassibile.
K: “Come diavolo fai a non essere neanche un po’ agitato: prendi dei tranquillanti?”
S: “No, sono solo convinto che Hinata potrà farcela con la sua determinazione… e il nostro aiuto: le ho messo una cimice sulla spalla!”
K: “BLEAH! CHE SCHIFO! Ma quegli insetti puzzano!”
S: “Non una semplice cimice: una cimice ninja, allevata dal clan Aburame. Vedi: io ne ho un’altra sulla spalla, questa è “collegata” con la sua gemella e quindi posso ascoltare ciò che dicono e comunicare con Hinata nel caso debba suggerirle qualcosa!”
A: “Wow!” (trad. “Wow!)
K: “Shino, stavolta devo ammetterlo: sei un genio!”
S: “Lo so!”
Kiba gli diede una pacca sulla spalla…
K: “…ooooopsssss…”
S: “Kiba, stavolta devo ammetterlo: SEI UN IMBECILLE! Allora Piano B!
K: “Cioè?”
S: “Il classico: ci nascondiamo nei cespugli, origliamo ciò che dicono e suggeriamo sussurrando come ad un interrogazione scolastica."

N(pensiero): Ahhhh! Casa dolce casa! Appena arrivato, subito in missione al Villaggio della Sabbia e non ho ancora avuto il tempo di riposare un po’… Certo però che ho avuto una bella stangata: mi sono sorbito l’allenamento del Maestro-Porcello per due anni e scopro che sono tutti chunin tranne me! Che seccatura!”
Certo ormai Naruto non era più solo. Finalmente era circondato da una schiera di compagni e amici. Ma ad una parte di sé quegli amici non bastavano. Non c’era più Sakura cui fare la corte ora che aveva accettato la realtà, ma in quel momento le ragazze non erano tra i suoi primi pensieri. Si alzò per andare a fare la sua seconda colazione (ovviamente a base di ramen: mi chiedo come faccia un ragazzo a vivere unicamente di tagliatelle in brodo a colazione, pranzo e cena!), ma poi si fermò; aveva riconosciuto un volto familiare che non aveva ancora salutato come si deve…


H (pensiero): “Non mi tirerò indietro! NON VOGLIO TIRARMI INDIETRO! Naruto… ci incontriamo pochissime volte, e quelle poche volte non sono neanche in grado di parlare correttamente con te. Ti ho sempre guardato da lontano, e questo mi bastava. Ma ora non più! Non voglio più essere solo una presenza evanescente nella tua vita… Voglio che tu sappia che ti voglio bene e che penso a te… voglio che tu sappia che…”
N: “EHI! CIAO HINATA!
H: “…”

Kiba, Akamaru e Shino si nascosero con un fruscio nei cespugli a fianco a lei.
K: “Non preoccuparti Hinata, i tuoi amici sono qui!... Hinata?”
S: “OH! NO! SI è BLOCCATA! E Naruto sta venendo da questa parte!" Dobbiamo pensare a qualcosa e alla svelta!”
Ci pensò Akamaru, la cui testa spuntò fuori dal cespuglio e in un nanosecondo morse la caviglia di Hinata: “Ahi!”
K: “Bella mossa!”

Hinata vide Naruto avvicinarsi a lei; stava tremando e lottando contro quella detestabile parte di se stessa che voleva farla scappare. Ma resistette!

N: “Ciao Hinata!”
H: “C-ciao… Naruto-kun!”



Hinata ce l’ha fatta! Hip hip urrà! E credo che nel prossimo capitolo le cose andranno ancora meglio! Spero solo di star scrivendo questa storia nel migliore dei modi… Se avete critiche o consigli da darmi li accetto volentieri, ma ho bisogno di un po’ di aiuto! Ultimamente sto scrivendo di meno perché quella dannata scuola sta cercando di succhiarmi via il tempo fino alla fine! Alla prossima!

NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!


  
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