Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Danielle83    14/03/2015    2 recensioni
Pam viene catapultata dalla sua frivola vita da ragazza ad una vita losca e buia.
Ma quel buio che la circonda è un buio conosciuto: suo fratello. Si troverà al posto sbagliato al momento sbagliato, così suo fratello Louis sarà costretto a portarla a far parte della malavita e di tutti i giri sinistri che ve ne fanno parte.
Come se la caverà?
---------------------------
" E' come se stessi urlando, e nessuno ti sente. Ti vergogni quasi, del fatto che qualcuno possa essere talmente importante che senza di lui ti senti inutile. Nessuno capirà mai quanto ferisce, ti senti senza speranza, come se niente può salvarti. E quando finisce, ed è andato, tu desideri quasi di riavere tutte quelle sensazioni brutte indietro, così che tu possa avere anche le belle. "
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=iM6-W_797UA&feature=youtu.be
PS. I titoli dei capitoli sono riferimenti alle canzoni "Lisa" e "Fragili" dei Club Dogo.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





19° Capitolo:
- Il male che produce il bene.




 
Liam solleva la pistola, sparando all'uomo dall'altra parte del corridoio. 
" Merda. Merda. " - Continua a ripetere Niall.
Ci avviciniamo a Mike, trascinandolo nella stanza accanto. Sarah chiude la porta mentre Niall gli strappa la giacca di dosso e Liam si accascia a terra, probabilmente sfinito per lo sforzo che ha dovuto affrontare per camminare senza patire il dolore della ferita causata solo qualche giorno fa. La mia testa viene invasa da una marea di pensieri, soprattutto da uno più grande di tutti gli altri: Daniel. Il piccolo Daniel. Figlio di quell'uomo steso sul pavimento.
Mi guardo intorno e vengo colta dalla sprovvista quando Mike riprende a respirare. Mi giro quando noto che, 
sotto la camicia di Mike, si mostra un giubotto anti-proiettile. Niall si butta sul pavimento e l'unico suono che segue è un rumoroso tiro di sollievo da parte di tutti. Mi butto a terra anch'io, nonostante il tremolio di ogni mio arto. 
" Cazzo, anche io ho avuto paura che credete? " - Domanda Mike.
Niall si solleva subito in piedi.
" Dobbiamo andarcene da qui. " - Ordina.
Si appresta ad aprire la finestra e mi fa un cenno di uscire. Mi avvicino tentennante, esco un piede per salire sulla scala esterna. Improvvisamente la porta della stanza si spalanca, mostrando un paio di uomini vestiti di nero che guardano tutti i presenti: Da Liam a Mike, da Mike a Sarah ed infine, me e Niall.
Non ho il tempo di rendermi conto nella situazione che Niall mi ha già spinto, facendomi cadere sulla scala sotto, di schiena. Urlo il suo nome ma lui chiude la serranda, lasciandomi fuori. Ho la schiena dolorante ma riesco ad alzarmi. Niall voleva solo difendermi ma per far si che io evitassi una pallottola, ha fatto si che io mi assicurassi una vertebra rotta.
Mi guardo intorno. L'unico passaggio percorribile è quella via colma di auto a destra. Scendo le scale e corro. 
La schiena fa molto male ma riesco a trattenere il dolore. Corro guardandomi intorno in cerca di qualcuno ma l'unica immagine impressa è Niall che mi 'salva'. Sono nel bel mezzo di un piazzale con una domanda: Ritorno da Niall o corro a cercare qualcuno? 
Improvvisamente, mi vedo sbucare Zayn dal nulla che mi afferra per le braccia: E' ferito ed i suoi indumenti sono per lo più strappati. 
Ci guardiamo, increduli che uno sia davanti all'altro.
" Pam, che ci fai qui? " - Domanda.
Arrivo a pensare che non so più qual'è il mio posto. Sembra che tutto sta andando per il verso sbagliato e che quelli a perdere siamo noi ma adesso..
" Dov'è Louis? " - Domando subito.
Scuote la testa con gli occhi tristi sibilando che non ne sa niente. Siamo in due e nessuno dei due sà di Louis.
" Harry? " - Chiedo ancora.

" Lo stavo cercando anche io. " - Risponde, guardandosi intorno. - " E gli altri? Non dovevi essere con Liam? " - Domanda. 
Il suo tono di voce rallenta quando pronuncia il nome 'Liam', credendo gli fosse successo qualcosa. 
" Dovrebbero star bene, sai com'è fatto Liam. " - Pronuncio con dolore.
Io non so ancora come sia fatto Liam, dopo esser stato colpito da Paul, ho come l'impressione che adesso sia un uomo vulnerabile.
La mano di Zayn afferra saldamente la mia e corriamo via, prima che qualcuno ci trovi. Adesso è diventata una corsa a chi trova prima chi. La schiena fa veramente molto male ma l'audacia del trovare Louis o Harry si fa avanti, più del dolore quindi mi appresto a correre tra le stanze, apparentemente vuote.
" Saliamo sopra. " - Enuncio.
Zayn mi trattona tirandomi indietro prima che io potessi salire. I suoi occhi ardono nei miei.
" Sopra c'è Jhonny, Pam. Non puoi salire, Louis non me lo perdonerebbe mai se te lo lasciassi fare. " - Mormora.
Sopra c'è Jhonny? Quindi anche Louis. Io ho bisogno di vederlo. Di avere la certezza che ce l'ha fatta ed è vivo ma è anche vero che nel mio intento c'è molto pericolo. In un attimo, ci hanno trovato e l'unica scelta è comunque quella di salire al piano di sopra. 
Zayn si sporge dalla ringhiera e spara ai due uomini di sotto mentre io mi dirigo verso il corridoio.
" Pam! No aspetta! " - Urla Zayn.
Prima che potessi raggiungere la porta in fondo, qualcuno mi blocca, buttandosi sul suolo con me. Sento sulla parte bassa della schiena come un dolore insopportabile. Mi guardo intorno e sopra di me, quei conosciutissimi riccioli chiari e quegli occhi verdi che anche all'inferno fa sembrare tutto il paradiso.
" Harry. " - Sussurro, stanca ma assuefatta.
Lui mi solleva e mi nasconde dietro un muretto sparando verso un uomo, nascosto da un divanetto.
" Pam, che cazzo ci fai qui? " - Domanda, agitato.
" Voglio andare da mio fratello. " - Urlo, sotto tutti questi spari.
Lui riesce ad uccidere quell'uomo e mi rivolge il suo sguardo diligente. Adesso mi preoccupa però anche se, n
on so perché, ma con Harry accanto mi sento al sicuro.
" Sei un incoscente! " - Urla, stringendomi per le spalle e sbattendomi sul muro dietro di me.
Mi sbagliavo. Non capisco se è per le continue possibilità di morire che ha subito stando qui dentro o perché ho infierito sulla regola di non avvicinarmi a Jhonny, che sicuramente è dietro quella porta con Louis, ma Harry è furibondo ed il mio corpo ne ha risentito.
L'ennesima botta ha scaturito dolore nella mia schiena, Harry mi ha fatto male volutamente. 
Lo vedo tirarsi i capelli indietro disperatamente, tenendo salda quella pistola tremante. 
" E tu? La porti qui tranquillamente!? " - Urla a Zayn.

Lui lo guarda atterrito ma la colpa è tutta mia. Inaspettatamente, dentro la stanza di Jhonny si sente una serie di spari. Una serie interminabile di spari. Noi siamo riparati dietro il muretto, speranzosi che ne esca vivo Louis. Ma da quella porta non esce nessuno e quando finalmente gli spari cessano, mi sento in dovere di entrare. E se mai Jhonny sarà il sopravvissuto, mi farò uccidere, non importa. Sotto l'assordante richiamo di Harry e Zayn, entro, spalancando la porta.
Alzo lo sguardo. Louis, con una mitraglietta in mano e lo sguardo rivolto al corpo trucidato di Jhonny sul pavimento.
L'uomo da noi temuto e che Louis ha sempre voluto uccidere, è morto. 
Louis mi rivolge lo sguardo, e nei suoi occhi c'è rabbia. Per Jhonny, per il fatto di avermi così pericolosamente vicino, per tutto. Tutti e tre, entriamo lentamente, osservando l'omicidio di mio fratello. Il sangue scorre sul corpo di Jhonny. La mano di Louis che tiene la mitraglietta, si libera tastando il fianco. La sua mano si allontana di qualche centimetro e si mostra essere colma di sangue. 
Ci affrettiamo a tenergli soccorso. E' una ferita dovuta ad una lama. Louis non riesce a parlare e ma riesce a reggersi in piedi adesso. Zayn ed Harry lo afferrano immediatamente, ma lui si scosta cercando di mantenere l'equilibrio. Il suo nemico sconfitto con le sue stesse mani. E' finalmente finita.
Harry alza lo sguardo verso la soglia della porta e quando mi giro anche io, noto che la figura di Summer è immobile, con lo sguardo fisso sul padre che giace morto sul pavimento. Il suo sguardo è terrorizzato ed incredulo, quasi non vorrebbe crederci. Poi il suo sguardo diventa sempre più furibondo e finisce col guardare me, che involontariamente sono rimasta l'unica con un arma da fuoco in mano. 
Lascio subito cadere la mia arma sul pavimento, sollevando le mani. Poi mi viene in mente che dietro di me ci sono Harry, Louis e Zayn, così allargo le braccia come per doverli proteggere.
" Ma scherziamo? " - Sento Louis dietro che carica una pistola mentre sibila dei lamenti e dei sospiri.
" No. " - Enuncio.
Summer sgrana lo sguardo e dietro di me predomina il silenzio.
" Ascoltami, lo so, non deve essere facile vederlo lì privo di vita. " - Pronuncio con difficoltà.
Lei solleva subito la pistola verso di me. Io abbasso lo sguardo sconfitta ma lo risollevo subito quando le parole sorgono nella mia mente.
" Puoi farlo. Puoi uccidermi ma lascia che ti dica una cosa: lui non ti meritava. Tu non hai quella pistola perché te lo senti tu, ma perché ti è stato imposto di far così e credimi, nessuno può capirti più di me. La Summer che conosco io, però, è cresciuta con sua madre ed i suoi fratelli, in una piccola struttura accanto alla mia. La Summer che conosco io è timida e riservata, non sparerebbe mai alla sua migliore amica. Che sono io. Io probabilmente sono cambiata molto, radicalmente, quasi da non riconoscermi nemmeno io. Ma tu questo non puoi saperlo, non puoi sapere quanto dolore ho patito in questi giorni. Fisicamente e mentalmente. Ma niente, ripeto, niente, fa più male che vedere la tua migliore amica che ti punta un'arma addosso minacciandoti di ucciderti e credimi, che di pistole puntate addosso ne ho viste. Più volte ho pensato: ' E' giunta la mia ora '. Ma non è mai successo, probabilmente fino ad ora. Ma adesso non mi sono detta che questo è la fine della mia vita, ma l'inizio della tua, Summer. Perché se mi ucciderai, rimarrai con il rimorso. E probabilmente, i tre qua dietro e l'altra cinquantina lì fuori, non ti farà uscire viva. Ma se invece, se decidi di posare quell'arma, prometto che mi prenderò cura di te. Ti porterò via da tutti e vivrai di nuovo. " - Dico, avvicinandomi piano piano, con gli occhi colmi di lacrime.
Anche lei sta piangendo. La pistola di Summer, scende gradualmente verso il basso e mentre lei sta perdendo il controllo del suo respiro, io mi affretto per avvicinarmi a lei. Ma improvvisamente, una figura maschile si affianca a lei: suo fratello Tawer. Armato.
Avvicina le labbra all'orecchio di Summer e dopo averla strattonata a sè, sorride.
" E' stato molto romantico, vero sorellina? " - Pronuncia.
Il volto di Summer rimane fisso su di me, nessuno sguardo compiaciuto, ne felice. Summer mi supplica con gli occhi.
" Oh no. " - Sibila Tawer. - " Non dirmi che ti sei fatta impietosire? " - Domanda, quasi schifato.
" Pam, vieni qui. " - Ordina Louis.
Non riesco a muovermi e proprio quando sento i passi di qualcuno dietro di me avvicinarsi, Tawer riprende a parlare, solo dopo aver dato un occhiata al corpo morto del padre.
" Oh! Non pensavo ci potessi riuscire, Louis. " - Rivela. - " Ma è un bene: adesso sono io l'uomo portante della famiglia. " - Enuncia senza delicatezza.
La pazzia è evidente nei suoi occhi. Summer si dimena ma lui riesce a tenerla con un solo braccio. Rimango al centro della stanza, tra i miei alleati ed il nemico, nella speranza che lasci Summer libera di correre tra le mie braccia. Ma fa diversamente: la spinge, facendola cadere accanto a lui e non verso di me. Cerco di raggiungerla ma Louis mi tiene per un braccio. Mi divincolo.
" Il che non vi autorizza a passarla liscia! " - Urla.
Punta la pistola e spara
Sono i secondi più lunghi della mia vita. Dove non si riesce a capire. Dove tutto ti sembra lento e irraggiungibile. Ma in un attimo è tutto chiaro, o parzialmente chiaro: quella a terra sono io. Sento un buco sulla spalla. La spalla. Il che mi fa ben sperare che magari non morirò. Mi accascio sul pavimento, distendomi. Ho come la sensazione di voler andare a dormire. Sento nella mani che toccano la mia schiena. Sento il formicolio del braccio destro, dove si trova 'il buco', che mi tormenta. 
Sento le urla di Louis come se fosse sotto un fondale marino.
" Pam! Ti prego. " 
Mi supplica ma ho come la sensazione che la sua bocca si stia rimpiendo di acqua. Vedo Summer che urla verso di me, ma non sento la sua voce. 

Mi sto facendo prendere dal panico e come se non bastasse, credo di star per prendere i sensi. Tawer l'afferra per il braccio, trascinandola via, mentre urla. Il volto di Tawer sembra preoccupato e si guarda intorno. Dal fondo del corridoio sbuca uno degli scagnozzi di Louis. Zayn si precipita a portarlo fuori. 
" Zayn, salva Summer. " - Urla la mia mente.
Vedo la mano di Harry che afferra la mia mano. Ho paura. La schiena fa ancora male ed è anche colpa sua. Non doveva farmi quel male. Non riesco a muovere la mano però. Dentro di me c'è anche la voglia di non lasciarlo andare.
" Harry. " - La mia mente continua a riempirsi di parole. 
Mi giro contro la mia volontà, ed il volto di Louis è proprio sopra il mio. Non riesco a muovermi, riesco solo a vedere. Non riesco a far nulla. 
" Non mi lasciare, ti supplico. Non te ne andare. " - La voce straziante di Louis mi prende a pieno mentre le sue braccia mi avvolgono in un suo sincero e caldo abbraccio. I suoi capelli cadono sugli occhi, occhi lacrimanti. Mentre sullo sfondo, Harry è al telefono ed urla qualcosa, qualcosa di troppo rumoroso per esser percepito da me.

" Louis, posso venire a giocare con te? " - Una piccola me si fa largo nel giardino mentre Louis fa qualche tiro a canestro.
" Non ci arriverai mai. " - Risponde diligente lui.
" Fammi provare. " - Lo supplico.
" Non voglio che tu ti faccia male, Pam. " - Continua, più arrabbiato di prima.
Continuo a supplicarlo fino a convincerlo. Prendo la palla in mano e corro. Giungo fino al canestro e nel tentare di avvicinarmi ancora, scivolo nel cavo elettrico che collega il tagliaerba di papà. Louis corre subito dietro di me.
" Sei un incoscente. " - Ribatte.
La schiena pulsa a quelle parole. Harry perché hai reagito così? 
" Non piangere, papà non me lo perdonerebbe mai! " - Dice, preoccupato.
La protezione invana di Zayn è di nuovo nella mia mente.
" Fa male. " - Sussurro, quasi in lacrime.
" Lo so! Ma tranquilla.. " - Rassicura quel bambino dai folti capelli castani e gli occhi chiari, che mi tiene la mano. - " Ci sono io con te. " - Adesso però è un uomo. Un uomo ferito che non vuole perdermi. Stessa persona, ma con un diverso stile di vita. Da bambino a uomo.
Riesco ad accarezzargli la guancia per rassicurarlo ma perdo i sensi, istanti dopo.
" PAM!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Danielle83