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Autore: Magical_Dream    14/03/2015    1 recensioni
Il ritorno di una storia straordinaria nella sua veste definitiva, arricchita da numerosi capitoli extra, una ristesura del testo, e un finale aggiuntivo. Siete pronti a rivivere una delle storie più forti, emozionanti e drammatiche del 2013?
Kitai's Dream è un J-Fantasy/Shonen dai toni fortemente tragici e psicologici.
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TRAMA
Un mondo martoriato dalla guerra, avvolto nella paura, bagnato dalle lacrime di chi perde ogni giorno le persone care, di chi non ha più sogni, di chi non vive, ma sopravvive. Questa è la storia di chi è riuscito a trovare la forza di sperare, di chi si è rafforzato ad ogni lacrima e ha combattuto contro il proprio destino, per far rinascere l'umanità. Questa è l'ultima occasione per sentire la sua storia...
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- KITAI'S DREAM: DEFINITIVE EDITION -
CAPITOLO 2: MORIRE DENTRO


"Solitudine, disperazione, responsabilità, cosa ci spinge a rischiare la vita? Cos'è più importante di noi stessi? L'amicizia, l'amore, sono i valori più importanti per noi, più importanti della nostra vita, perché senza di loro, la nostra vita non sarebbe... vita".

Kitai era in viaggio ormai da un giorno, non sapeva cosa sarebbe successo, aveva solo molta paura, non di morire, ma di non farcela, di restare da solo, di perdere tutto.
L'ambiente circostante era spoglio, bianco, la neve ricopriva tutto, e i delicati fiocchi che cadevano dal cielo, nell'assoluto silenzio, rendevano l'atmosfera ancora più suggestiva. All'orizzonte si scorgevano gli enormi edifici neri tipici della regione, "Devo agire di notte, in modo da non farmi vedere da nessuno, sono troppo forti per me, se solo mi scoprissero mi farebbero a pezzi in un istante".

Ormai era sera, Kitai era pronto ad agire "Vediamo se quello che ho imparato fin'ora è servito a qualcosa" -Suttepu Kage!- Kitai cominciò repentinamente a salire sulle alte pareti che circondavano la città, questa tecnica speciale gli permetteva di muoversi più velocemente del normale e di riuscire a correre su superfici verticali in modo furtivo. Dopo aver scalato il muro Kitai si guardò attorno "Dove diavolo sarà la statuetta adesso! Allor..."
-Chi sei!!- una voce si sentì dietro di lui, Kitai si ritrovò di fronte un ragazzino piccolo e magro, con gli occhiali e un viso visibilmente spaventato. Kitai, sbalordito, disse -Io... Non voglio farti del male, sono quì solo per riprendermi una cosa che mi appartiene, ti prego non gridare aiuto-
Il ragazzino era immobile dalla paura, ma trovò il coraggio di parlare:
-Ho l'ordine di uccidere qualsiasi straniero entri nel nostro territorio, mi dispiace- poi subito si scagliò contro Kitai.
-Ti prego, non voglio farti del male!-
Ma il ragazzino non lo ascoltò e caricò un pugno indirizzato al viso di Kitai, che riuscì a scansarsi all'ultimo secondo per poi colpirlo alla pancia. Il ragazzino sprofondò a terra, chiudendo gli occhi e toccandosi disperatamente lo stomaco, si girò strisciando per terra, non riuscì a trattenersi e vomitò contorcendosi.
-Ti prego non uccidermi, voglio ritornare a casa, ti scongiuro, non farmi del male- disse piangendo e singhiozzando.
Kitai abbassò lo sguardo -Scusa, non volevo. Non ti faccio niente, i bambini non dovrebbero entrare in queste vicende-.

Kitai rimase del tempo col ragazzino, si sentiva in colpa per quello che aveva fatto, e sapeva benissimo che i bambini non dovevano entrare in questa storia.
-Allora, mi dici chi sei?-
-Mi chiamo Unemei, e ho 10 anni, ti ringrazio per non avermi fatto del male-.
-Sai, so cos'è la guerra, e conosco quante pressioni e dolore comporta, il mio sogno è mettere la pace nel mondo e fare in modo che ragazzi come me e te possano vivere in pace ed allegria-.
-Nella nostra regione la vita è molto dura, i bambini vengono portati via dai genitori a 3 anni e vengono sottoposti a duri allenamenti fino a diventare dei mostri, io mi sono sempre ribbellato ma mi hanno costretto a lasciare tutti e a vivere di soli allenamenti-.
-Capisco, è orribile. Ma possiamo fare qualcosa per cambiare le cose, sono venuto quì per recuperare la statuetta di Anagennisi che...-
-Si conosco la storia, posso indirizzarti sulla via giusta, so dove l'hanno messa, potrei venire con te!-
-No, devo andare da solo, se ti scoprissero rischieresti la vita, e poi mi saresti d'intralcio-.
-Senza di me non riusciresti a passare inosservato, io sono uno di loro, quindi posso accedere alla camera blindata senza problemi-
-Hmm... Ok mi hai convinto, andiamo-
-Aspetta, un'altra cosa, promettimi che un giorno riuscirai a mettere la pace nel mondo-
Kitai lanciò un bel sorriso e disse -Certo! Sono sicuro che un giorno ci riusciremo! Bisogna soltanto crederci!-

Grazie all'aiuto di Unemei, Kitai riuscì a raggiungere la sala dov'era costudita la statuetta eludendo le guardie.
-Ecco la statuetta, finalmente ce l'abbiamo fatta!-
Kitai prese la statuetta, mettendola in una borsetta, ma istantaneamente scattò un assordante allarme. L'edificio dapprima silenzioso, si trasformò in un inferno, sirene, passi, agitazione.
-Diamine! Ci hanno fragato! Unemei, vattene! Non voglio che ti scoprano per colpa mia! Vai!!-.
Unemei spaventato scappò, mentre Kitai si nascose entrando in un condotto dell'aria.
"Cavolo! Adesso sono nei guai!" Kitai seguì il condotto mentre sentiva voci dall'esterno.
-Hanno rubato la statuetta! Saranno stati quelli della Regione del Legno, uccidiamoli tutti!-.
Kitai arrivò alla fine del tunnel, c'era una stanza vuota, si lasciò cadere dentro, e girandosi vide qualcosa di terribile...
-Chi non muore si rivede.-
Era lo stesso Heishi che uccise Kino!
-Bastardo! Sei tu! Non avresti mai dovuto fare del male a Kino! Suttepu Kage!!-
Kitai si scagliò a super velocità contro l'heishi, che parò il suo pugno -Tutto quì quello che sai fare? Mi deludi pivello!-
L'Heishi della Neve fermò Kitai a mezz'aria e gli assestò una serie di violentissimi pugni sul viso, poi lo scaraventò sul muro, in quello stesso momento si sentì un rumore di vetro, Kitai ormai moribondo aprì la borsetta...
La statuetta di Anagennisi si era frantumata in mille pezzi!!! Sentì un forte vuoto dentro di sè, in un secondo era come se si fosse fermato il tempo.
"È... è la fine... io ho fallito, mi dispiace Unemei..." poco prima di chiudere gli occhi Kitai vide un'aura blu assalirlo, poi svenne.


"Dove... Dove mi trovo?"
Kitai si ritrovò in una stanza, appeso ad una corda, senza potersi muovere. Era l'alba, la luce rossastra del sole mattutino illuminava l'ambiente. D'un tratto entrarono due Heishi.
-Guarda, si è svegliato il pivellino, lo sai che ieri hai combinato una catastrofe? Adesso per colpa tua non potremo avere la leggendaria potenza che la statuetta avrebbe dovuto conferirci!- poi lo aggredì dandogli un pugno sul volto.
L'altro continuò -Ora, da bravo bambino, vedi di cantare e svelarci i piani della vostra regione di merda, altrimenti farai una brutta morte, sei avvisato!!- disse tirandogli un calcio sulla pancia.
Kitai alzò lo sguardo -Preferirei morire più che tradire il mio popolo, vigliacchi!- poi sputò in faccia all'heishi.
-Ti pentirai di quello che hai fatto!!!- urlò l'heishi furioso.
Prese in mano un coltello e poi disse vicino all'amico -Porta la ragazzina-.
"Di che ragazzina sta parlando?"
Quando l'Heishi rientrò Kitai rimase a bocca aperta. La ragazzina in questione era Maqui!!!
-Kitai, mi dispiace! Ho voluto seguirti perché volevo esserti d'aiuto! Non potevo lasciarti da solo!- disse Maqui piangendo!
-No Maqui!!! Non dovevi! Lasciatela stare!! Lasciatela brutti bastardi! Vi darò tutto quello che volete! Uccidetemi pure ma lasciate in pace lei!!-
-Ahahah, il pivello sembra innamorato, adesso vedrai con i tuoi occhi la fine che farà la tua amichetta!-
-No! Lasciatela! Che senso ha fare tutto questo!? Lasciateci in pace!-
Poi parlò Maqui piangendo -Kitai, ho paura, non voglio lasciarti! Io... Io... Ti amo!!!-
Kitai rimase pietrificato. Non poteva accettare tutto questo. Poi scoppiò in lacrime -Maqui ti salverò! Ce ne andremo insieme da questo brutto incubo- cercò di divincolarsi disperatamente, ma non ce la faceva a slegarsi.
-Iniziano le danze!- l'Heishi colpì col coltello il braccio di Maqui, lacerando la carne e provocando enormi fuoriuscite di sangue, tagliò sempre più a fondo fino a mozzarglielo del tutto, mentre Maqui urlava disperatamente dal dolore, una pozza di sangue si creò sul pavimento.
Kitai era disperato -Lasciatela stare!! No Maqui! Non voglio perderti!- L'Heishi continuò mozzando anche l'altro braccio davanti ad un Kitai disperato.

[Flashback] -Ciao come ti chiami?-
-Io... Io... Sono Ma...-
-Ti chiami Ma?-
-No no scusa, mi chiamo Maqui-
-Ihihihi sei davvero simpatica-

"Fin dal primo istante in cui ti ho visto, Kitai, ti ho amato, a quell'età non sapevo cos'era l'amore, però stare con te mi piaceva, mi facevi sentire al sicuro, volevo vivere per sempre con te..."

-Lasciatela!!! Basta vi prego!!!-

"Adesso è venuto il tempo di lasciarci! Con te la mia vita è stata bellissima, ogni volta che ti vedevo sognavo di stare tra le tue braccia, mi ripromisi di dirtelo un giorno, del mio amore, di quello che provavo per te, adesso finalmente te l'ho detto. Kitai, spero che ti ricorderai di me, come mi dicesti quella volta al lago. Io... Non ti dimenticherò mai. Addio Kitai..."

In quello stesso momento, l'Heishi appoggiò il coltello sul collo di Maqui, e affondò con tutta la forza, fino a decapitarla completamente. -Maqui!!!!!!!!!-

Improvvisamente dal corpo di Kitai uscì una potentissima aura blu.
-Non avresti dovuto!!!! Riportami indietro Maqui!!!!-
L'aura fece crollare tutti i muri circostanti, scaraventò i due Heishi fuori dalla torre, e distrusse tutto quello che c'era intorno.
Un clima apocalittico si abbattè sulla città. Case, edifici, persone, tutto distrutto da un'immensa forza, Kitai ormai era fuori controllo, un boato frastornante si sentì in tutte le regioni del mondo. Gli Heishi del luogo potevano solo urlare prima di venire polverizzati da quell'immane forza. Poi Kitai svenì...
...

Kitai si risvegliò tra le macerie, il cielo era ricoperto da minuscoli cristalli blu che cadevano delicatamente al suolo, c'era un silenzio assoluto.
La neve si era tutta dissolta, la città era completamente distrutta. Erano rimasti solo lui e il corpo di Maqui. Kitai prese in braccio il suo corpo, e, con un'espressione totalmente vuota si mise in cammino per la Regione del Legno.

"Mi dispiace Maqui, non sono riuscito a salvarti, e ho rotto la statuetta di Anagennisi, ho fallito, ho perso tutto, ormai sono... morto dentro".

Kitai arrivò alle porte di Mokucity, c'era il tramonto, il tramonto più depressivo che avesse mai visto, il sole rosso proiettava le ombre degli alberi per terra, era tutto così silenzioso, così triste. Dopo aver appoggiato delicatamente il cadavere di Maqui a terra, Kitai entrò in città, a testa bassa, d'un tratto tutti si fermarono, attimi di silenzio, tutta la gente fissava Kitai come a chiedergli cosa fosse successo.
Una voce si sentì dalla folla:
-Sei tornato ragazzino! Sai che hai rischiato grosso? Meno male che sei tutto intero! Maqui ci ha riferito che eri andato a recuperare la statuetta, ce l'hai fatta?-
Kitai rimase in silenzio, a testa bassa.
-Allora l'hai recuperata o no la statuetta?-
-No, io... La statuetta è stata... distrutta, io non sono riuscito a custodirla...-
La gente tra la folla rimase sconvolta -Tu, moccioso di merda! Sai cosa hai combinato!?!- un uomo si avvicinò infuriato a Kitai, che nello stesso momento si inginocchiò.
-Tu hai distrutto l'ultima possibilità che c'era per salvare questo mondo!! Vattene via di quì! Vattene!-
-Mi disp...-
Istantaneamente l'uomo gli diede un pugno sul viso, davanti alla folla pietrificata. Sentendo le urla, sempre più persone arrivarono per vedere quello che stava succedendo. Itami, Yuki, Jin, tutto il villaggio.
-Adesso esci dal villaggio e non farti vedere mai più!-
-Devo dire un'altra cosa... La figlia del capovillaggio, Maqui, è... è morta. Mi dispiace-
La folla rimase ancora di più scandalizzata, tutti guardavano Kitai con disgusto e si sentivano insulti provenire dappertutto, alcune persone scoppiarono a piangere in preda alla disperazione, altri si fecero avanti per picchiare Kitai. -Sei la rovina del villaggio! Prendi questo!!-
-Per colpa tua i sogni delle persone sono andati distrutti! Muori!-
-Non meriti di vivere! Hai rovinato tutto! La tua nascita ha rovinato il mondo!-
Dopo attimi di pubblica umiliazione, Kitai si girò, ormai del tutto dissanguato, e se ne andò.
-Kitai no! Non te ne andare!-
Yuki, in lacrime, stava per seguire Kitai, ma venne subito fermata da Itami -Non è il momento giusto, sta ferma!-.

Ormai il sole era tramontato, Kitai era talmente disperato da non riuscire neanche a piangere, si mise sotto un albero chiudendo gli occhi, sperando che tutto questo fosse solo un brutto sogno.

In quel preciso istante si sentì un ruggito, era una bestia selvaggia che voleva attaccare Kitai.
-Uccidimi pure se vuoi, ormai per me non ha più senso vivere-.
La bestia si lanciò contro Kitai, ma proprio in quel momento:
-Tecnica speciale: Shogekiha!- la bestia venne violentemente colpita e scaraventata a distanza.
-Chi è stato? Dove sei?-
-Ciao- rispose un uomo sorridendo -mi chiamo Yuj, che ci fai tutto solo da queste parti? Non lo sai che dopo il tramonto questa landa comincia ad infestarsi di bestie feroci?-
-Io... È un po' complicato, non ne vale la pena-
-Ma almeno hai un posto dove andare?-
-In realtà no-
-Allora che aspetti?! Vieni con me! Mi spiegherai tutto strada facendo! Ti porto in un posto molto speciale!- disse con un sorriso ebete stampato in faccia.


FINE CAPITOLO 2
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STORIA EXTRA 2: L'INCONTRO DEL DESTINO -Allora Maqui sei curiosa di vedere il lago Kaigi?-
Seika e Maqui si stavano dirigendo al lago, Maqui non l'aveva mai visto prima. Era l'alba, e da lontano si cominciavano ad intravedere i riflessi rosei del sole sull'acqua cristallina.
-Si Seika, ormai siamo quasi arrivate, che bello, sono contenta che mi ci hai portata-.
-Adesso ti svelo anche un'altra cosa, in realtà al lago ci sono anche altri ragazzi che ci stanno aspettando, non te l'ho detto prima perché sapevo che ti saresti tirata indietro per la vergogna-.
Maqui si fermò all'istante, il suo cuore cominciò a battere all'impazzata -Io...- poi cominciò a piagnucolare -Ho vergognaaaaa!!!-.
-Smettila di piangere Maqui! Ormai abbiamo sette anni, non siamo più bambine! Ci sono io a supportarti, non ti preoccupare!-.
Maqui si asciugò le lacrime -Ok, ma aiutami, non lasciarmi da sola-.

Le due arrivarono al lago, l'atmosfera era favolosa, l'acqua era cristallina, e la vegetazione circostante rendeva l'aria profumata e fresca.
Kitai, Itami e Maoru, tre bambini di sette anni stavano sulle sponde a giocare e divertirsi, i due gruppi si riunirono.
Kitai e Maqui incrociarono gli occhi, Maqui che era rossa come un peperone, non riusciva a decifrare il sorriso stupido di Kitai "Non mi starà mica prendendo in giro?".
-Ciao come ti chiami?- disse Kitai, sempre sorridendo stupidamente.
-Io... Io... Sono Ma...- rispose Maqui ancora più imbarazzata.
-Ti chiami Ma?-
-No no scusa, mi chiamo Maqui-
-Ihihihi sei davvero simpatica-
"Cosa ho detto?! Sono una stupida! Lo sapevo che non dovevo venire!".

-Dimmi la verità, ti piace quel ragazzo di nome Kitai, vero?- chiese Seika ridacchiando.
-N... No cosa dici?- rispose Maqui visibilmente imbarazzata.
-Lo capirebbe anche un asino che stai mentendo-.
Passò del tempo, e arrivò anche Yuki. -Hey ragazzi! Che bello che ci siete tutti!-.
Seika si avvicinò a Yuki e le disse qualcosa nell'orecchio ridacchiando -Davvero!?!- Yuki si avvicinò a Maqui e la trascinò vicino Kitai -Che carini che siete insieme! Conoscetevi un po' adesso sù!-
"Oh no, cosa sta dicendo??" pensò Seika.
Kitai era confuso, Maqui invece stava per scoppiare, cominciò a piangere e scappò via.

-Ma perché sta andando via?- disse Kitai confuso.
-Tu non capisci mai niente testone!!- dissero Itami e Maoru contemporaneamente.
-Sei sempre la solita impulsiva!- disse Seika a Yuki-.
I ragazzi si misero a rincorrere Maqui, che piangendo stava scappando via.

Improvvisamente dal lago sbucò un enorme Kuraken, una bestia marina gigantesca ed affamata, Maqui spaventata inciampò, la bestia stava per per colpirla.
Maqui aveva gli occhi chiusi, ma non aveva sentito niente "Sono, morta?".
Riaprì gli occhi, e vide una scena agghiacciante -Kitai!! Il tuo... Il tuo braccio!!-.
Il sangue scorreva dal braccio di Kitai, che nonostante il dolore sorrise e disse -Sei troppo simpatica per andartene, ci annoieremmo senza di te, devi restare con noi, Maqui-.
Maqui scoppiò in lacrime -Kitai!! Perché l'hai fatto?!!-.
Il kuraken ritirò i suoi denti aguzzi e Kitai cadde a terra accasciandosi sul corpo di Maqui, gli altri bambini erano pietrificati.
La terrificante creatura stava per ucciderli definitivamente, ma all'improvviso un'ombra arrivò velocissimamemte e atterrò la creatura che stramazzò al suolo.
Kitai e Maqui si ritrovarono vicini -Allora? Stai bene vero?- disse Kitai con un viso affranto ma sorridente.
-Io... Si, si grazie- disse Maqui ancora scossa.
Gli altri bambini si apprestarono a soccorrere Kitai, chiedendosi anche chi fosse stato a salvarli.

"Il tempo passò, Maqui andò a trovare Kitai tutti i giorni all'ospedale, tra loro due si creò una fantastica amicizia, profonda e sincera, nella loro semplicità e purezza. Condivisero esperienze, emozioni, momenti e ricordi della loro vita... fino al giorno della fine, addio Maqui".

FINE STORIA EXTRA 2
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ANGOLO AUTORE
Finalmente il nuovo capitolo! Con questo si conclude il prologo della storia, dal prossimo capitolo cominceremo ad entrare nel succo della narrazione!
Che dire, come avete potuto notare ho puntato molto su una drammaticità piuttosto cruda, che non sarà certo confinata solo su questo capitolo, anzi, la drammaticità è un elemento essenziale in Kitai's Dream.
Qui si racconta la guerra, e voglio dare un'idea di cosa possa significare, di come ci si senta appesi al filo della vita, un filo che può spezzarsi da un momento all'altro, e di tutte le pressioni psicologiche che porta nella società e nei singoli.
Vi aspetto domenica prossima per il terzo capitolo!!!

MITOLOGIA: PERSONAGGI (parte 1)

- Kitai Uzami: 14 anni, maschio.
Kitai è il protagonista della storia, la sua nascita è ancora un mistero, non ha mai conosciuto i suoi genitori.
È sempre stato un tipo allegro e impulsivo, con la straordinaria capacità di dare speranza alle persone, e di comprendere i sentimenti. L'amore e l'amicizia sono i suoi valori più importanti e dà sempre tutto per gli amici. Ha il sogno di mettere la pace nel mondo.
Fisicamente è snello, con i capelli biondi un po' all'insù, e con gli occhi azzurri.

- Maqui Narah: 14 anni, femmina.
Figlia del capovillaggio, Maqui era un'amica d'infanzia di Kitai, si erano conosciuti all'età di 5 anni, quando Kitai le salvò la vita, proteggendola da una bestia selvaggia, sul lago Kaigi a Mokucity.
Da lì prese una forte cotta per lui. Fisicamente è piccola e magra, ha un viso dolcissimo. RIP Maqui.

- Itami Kitaguchi: 14 anni, maschio.
Ragazzo serio e riflessivo, amico d'infanzia di Kitai, abile in combattimento grazie alla tecnica mangia anime che gli permette di immobilizzare ed uccidere qualsiasi nemico. Fisicamente è alto e forte, con capelli e occhi neri.

- Yuki Araki: 14 anni, femmina.
Amica d'infanzia di Kitai e Maqui, da sempre innamorata di Itami. Ha una personalità molto solare e allegra, ma spesso è irritabile. Fisicamente più alta di Maqui e più formosa, ha lunghi capelli neri e lisci, è il sogno di tutti i ragazzi di Mokucity.

- Unemei Ice: 10 anni, maschio.
Ragazzino della Regione della Neve che stringe un rapporto di amicizia con Kitai. È piccolo e magrolino, con gli occhiali e i capelli neri. Per questo è sempre stato visto come uno scarto dalla Regione della Neve.

- Jin Katakui: 47 anni, maschio.
Ha aiutato Kitai fin da piccolo, gli ha trovato una casa e lo ha sistemato. Sa la verità sulla nascita di Kitai, ma non gliel'ha mai svelata. È uno degli Heishi più esperti della Regione del legno, ha capelli castani e corti. È molto serio e si aspetta sempre il massimo dagli altri.

- Yuj Aikoshi: 37 anni, maschio.
Nessun'altra informazione svelabile al momento.

[Lista in espansione sui prossimi capitoli man mano che usciranno altri personaggi chiave].

ANTICIPAZIONE cap3
-Non posso crederci! Questi sono i Senkyõshi!-
  
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